Tanto Ottimo Blues Elettrico Per Uno Dei Dischi Migliori Del Genere Quest’Anno! Backtrack Blues Band – Your Baby Has Left

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Backtrack Blues Band – Your Baby Has Left – VizzTone Label

Li avevamo lasciati un paio abbondante di anni fa alle prese con l’ottimo disco dal vivo Make My Home In Florida https://discoclub.myblog.it/2018/03/27/dal-sunshine-state-unaltra-ottima-band-backtrack-blues-band-make-my-home-in-florida/ , ed ecco che il quintetto di Tampa Bay, torna con questo eccellente Your Baby Has Left, che segna il loro esordio per la VizzTone, una delle migliori etichette dedita alla diffusione del blues. La Backtrack Blues Band è una delle attuali formazioni depositarie del classico suono delle band bianche anni ‘60 tipo la Butterfield Blues Band o i Bluesbreakers, con qualche retrogusto sudista: un cantante ed armonicista solido come Sonny Charles, affiancato da Little Johnny Walter (nomen omen che rafforza il legame con Little Walter, visto che Backtrack era uno dei cavalli di battaglia della leggenda di Chicago) chitarrista ritmico e secondo cantante, all’occorrenza, Kid Royal è il chitarrista solista, canadese ma patito del blues texano e di Chicago, Joe Bencomo alla batteria e il grande Jeff “Stick” Davis, dei mai dimenticati Amazing Rhythm Aces, al basso, sono la sezione ritmica di grande solidità.

Per l’occasione hanno fatto le cose in grande aggiungendo Bruce Katz al piano e organo Hammond B3 e in alcuni brani anche i Muscle Shoals Horns: il tutto è stato registrato ai Big 3 Studios di St. Petersburg, sempre in Florida, in rigoroso suono analogico e in presa diretta, e il risultato finale è una sorta di tuffo nel passato delle classiche band citate prima. Otto brani originali ed una cover che vediamo tra un attimo: si apre con il pimpante ed ondeggiante shuffle di Best Friend’s Grave, punteggiato dalla brillante solista di Kid Royal, e caratterizzato dalla bella voce sempre squillante di Charles, a dispetto dei 40 anni di carriera, impegnato anche all’armonica, con Katz che lavora di fino all’organo e tutto il gruppo che imbastisce un esuberante e “gioioso” (il sottotitolo è Joy, Joy, Joy) lavoro a livello di cori (anche con due vocalist nere aggiunte) che rendono godibilissima la canzone, a dispetto del titolo. La title track è un boogie quasi alla John Lee Hooker, con la band che va come una cippa lippa, tra armoniche e chitarre laceranti, coriste sempre impegnatissime e un groove ritmico solidissimo e pure Dixie Grill non scherza, è uno dei brani con i Muscle Shoals Horns aggiunti, un altro pimpante blues fiatistico, un po’ alla Roomful Of Blues, a tutto swing, e ottima anche Killin’ Time, sempre con fiati aggiunti e un suono che ricorda i primi Fabulous Thunderbirds, con Kid Royal e Katz a dividersi con Charles gli spazi solisti.

Natural Born Lover, è l’unica cover, un brano di Jimmy Reed, classico Chicago Blues scandito e reiterato, con il pianino di Katz a sottolineare il sempre eccellente lavoro di armonica e chitarra; You’ll Come Back Sunday accelera di nuovo i ritmi a tempo di shuffle, con la solita scansione tipica delle 12 battute, eseguita con grande energia dalla BBB, ancora una volta arricchita dai fiati dei Muscle Shoals Horns e un paio di passate del B3 di Katz, e un fluido assolo di Kid Royal. Girl On Bordeaux Mountain è una sorta di ballata mid-tempo con qualche retrogusto R&B, impreziosita ancora una volta dall’uso delle backing vocalists, mentre She Might Get Mad è un jump blues swingatissimo, divertente e coinvolgente, con tutta la band ingrifata. E infine, domanda retorica, poteva forse mancare un blues lento di quelli duri e puri? Certo che no e allora vai con Times Is Hard, dove la chitarra di Kid Royal sembra quasi parlare in una serie di assoli formidabili, mentre fiati, organo, armonica e anche un sax, oltre alla voce partecipe di Sonny Charles, gli rispondono con grande pathos.

Niente crisi del settimo album, viceversa uno dei migliori dischi di blues elettrico classico che sarà possibile ascoltare quest’anno, caldamente consigliato.

Bruno Conti