Giovani “Vecchi Tradizionalisti”! Rev. Peyton’s Big Damn Band – Peyton On Patton

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Rev. Peyton’s Big Damn Band – Peyton on Patton – Side One Dummy Records 

Devo dire che il primo impatto con la copertina non mi era parso auspicio di sviluppi piacevoli, il sottotitolo recita “Electro-phonically Recorded In Mono With One Microphone!” e cominciavo a paventare una palla tremenda leggendo anche sul retro del CD Rev. Peyton’s Big Damn Band Performs The Songs Of Charley Patton. Invece devo ammettere che non si tratta di quell’album in lo-fi tremendo registrato dalla stanza accanto e con il suono di un vecchio 78 giri che mi aspettavo.Viceversa si tratta, come recita il titolo, di un omaggio a Charley Patton, uno dei grandi del Blues, della generazione precedente a quella di Robert Johnson di cui quest’anno si celebra il 100° anniversario dalla nascita. Patton addirittura, quando Johnson salì al proscenio, era già morto (nel 1934) ma la sua influenza sul Blues rimane enorme, uno degli inventori del Blues del Delta dalla cui zona proveniva e si vi è capitato di leggere di un Charlie Patton è sempre lui. Il suo brano più celebre rimane Pony Blues ma anche lui come il suo discepolo Robert Johnson ha scritto un brano A Spoonful Blues che è il diretto antenato della famosa Spoonful poi ri-scritta da Willie Dixon per Howlin’ Wolf e resa immortale da quest’ultimo e poi da mille altri a partire dai Cream.

 

Ma veniamo a questi Rev. Peyton’s Big Damn Band che nonostante il nome sono solo in tre, il “Reverendo”, per la sua mamma Josh, che canta e suona vari tipi di chitarra prevalentemente acustici, la moglie Breezy che suona il washboard e canta di tanto in tanto e Aaron “Cuz” Persinger che gestisce il reparto percussioni. Se avete visto qualche foto (magari quella qui sopra), sono un terzetto di “personcine particolari” che però creano una musica profondamente immersa nella grande tradizione della musica popolare americana con amore e grande rispetto e con quella punta di follia che non guasta e hanno già sei CD alle spalle.

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 A proposito di follia questo album doveva essere formato tutto solo da diverse versioni di Some Of These Days I’ll Be Gone, invece alla fine ne hanno incise “solo” tre, la versione normale, la banjo version e quella per slide guitar (che mi sembra la migliore del trio) peraltro tutte interessanti e diverse tra loro. Il nostro amico Josh Peyton è in possesso di una bella voce, stentorea e declamatoria forse più da folk singer che da Bluesman ma se la cava egregiamente anche nel genere ed è un ottimo chitarrista, forse non all’altezza di Charlie Patton e di altri Bluesmen dell’epoca che se vi è capitato di ascoltare loro dischi. spesso hanno una tecnica mostruosa che dà l’impressione di ascoltare due chitarristi allo stesso tempo ma si tratta sempre solo del soggetto in questione. Se volete investigare potreste cercare il Box di 7 CD della Revenant Screamin and Hollerin’ The Blues che ha vinto 3 Grammy nella categoria nel 2003, ma temo che non sia più in produzione o è a prezzi tali per cui ci si può “accontentare” di quello da 5 dischi della Jsp Complete Recordings 1929-1934 che con i suoi 92 brani di Patton e soci è una eccellente guida per chi vuole esplorare le gioie del Blues delle origini.

 

Tornando ai nostri amici, questo Peyton on Patton comprende 13 brani per poco più di mezzora di musica e non è per niente palloso, il genere è quello ricordato, non manca una versione corale di A Spoonful Blues,corale per modo di dire nel senso che nel brano cantano e suonano tutti e tre i componenti del gruppo mentre nella maggior parte dei brani si ascolta solo il Rev. Peyton in solitaria, peraltro con grande piacere. Pony Blues non c’è ma l’avevano incisa nel loro primissimo album pubblicato a livello indipendente e fuori catalogo da tempo. Non vi sto a fare una lista dei brani, sono tutti molto vivaci e mossi, compatibilmente con gli argomenti non allegrissimi trattati, per fare un esempio l’iniziale Jesus Is A Dying Bed Maker. Vale sia come disco propedeutico per la (ri)scoperta degli artisti citati quanto per la sua validità intrinseca che è notevole. Da investigare!

Bruno Conti   

Giovani “Vecchi Tradizionalisti”! Rev. Peyton’s Big Damn Band – Peyton On Pattonultima modifica: 2011-10-18T13:16:00+02:00da bruno_conti
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