Sono Proprio Loro, Sono Tornati Ancora Una Volta, Ecco La Nona! Cold Chisel – Blood Moon

cold chisel blood moon

Cold Chisel – Blood Moon – CD Cold Chisel Music/Universal Australia – Deluxe Edition CD + DVD

Una premessa è d’obbligo, mi sono documentato e ho scoperto che dalla nascita di questo “blog”, stranamente e colpevolmente non ci siamo mai occupati di questa storica band australiana, i Cold Chisel: gruppo formatosi nel lontano 1978 per merito del carismatico leader Jimmy Barnes (avventura durata sette anni), e che poi si è riformato una prima volta dopo 14 anni per The Last Wave Of Summer (98), e di nuovo per No Plans (12), e The Perfect Crime (15), ritornano ora con questo nono lavoro in studio dal titolo romantico Blood Moon, uscito proprio sul finire dello scorso anno, e passato come sempre senza la giusta attenzione. L’attuale line-up della formazione si avvale sempre del grande Barnes, che si alterna alla voce con Ian Moss, anche alle chitarre, Phil Small al basso, Charley Drayton alla batteria, Don Walker alle tastiere, il produttore è Kevin Shirley (Joe Bonamassa, John Hiatt, lo stesso Barnes dei dischi solisti, che in questa veste è un cliente abituale del Blog) anche alle percussioni,con il determinante apporto delle coriste Juanita Tippins, Jade MacRae, e della figlia di Jimmy, Mahalia Barnes: ne risulta  il solito caratteristico ed energico “sound” dei Cold Chisel, che spazia da un trascinante rock classico a sfumature di blues, e non mancano ottime ballate.

Il CD parte e la traccia di apertura Getting The Band Back Together suona come i Cold  Chisel dei primi anni (o se volete anche il  Mellencamp più rock, e la band australiana c’era prima del Coguaro), con ottimi riff di chitarra e la voce condivisa di Barnes e Moss, mentre con la seguente Land Of Hope entriamo in un atmosfera più blues, cantata dalla voce arrabbiata di Jimmy e con un importante crescendo finale di chitarre, per poi passare al rock’n’roll classico di  Drive, scandita dalla batteria di Drayton e dalla chitarra di Moss https://www.youtube.com/watch?v=7cQq6aLQs3g . Con Killing Time si cambia ancora registro, una bella ballata introdotta da un pianoforte, e interpretata al meglio, con la solita grinta, da Barnes, per poi riproporre un altro solido blues-rock come I Hit The Wall, scritta da Walker insieme a Sonny Curtis (l’autore di I Fought The Law), con il suono brillante delle chitarre che vengono accompagnate dalla sezione ritmica, mentre la seguente e intrigante Boundary Street è uno dei punti salienti dell’album, una canzone da ascoltare in fumosi piano bar, accompagnata dai tasti lenti di un piano e da un sassofono sensuale, e naturalmente dalla grande voce di Jimmy, per poi passare alle sincopate cadenze musicali di Buried Treasure, forse il brano meno in sintonia con il resto del disco.

Con la sezione ritmica in primo piano di Accident Prone ci si avvia alla parte finale del lavoro,canzone a cui fa seguito la ritmata Someday con in evidenza i coretti soul in stile “Stax https://www.youtube.com/watch?v=EhxCQu_3-JQ ”, per andare a chiudere alla grande con una magnifica canzone d’amore come You Are So Beautiful, che ricorda in qualche lieve sfumatura un celebre brano di Clapton (ma Richard, il cantante australiano, anche se Eric ha in repertorio l’omonima canzone, quella di Billy Preston, resa famosa da Joe Cocker, e negli show di Manolenta cantata da Paul Carrack). Il DVD accluso presenta le tracce video di quattro brani, Getting The Band Back Together, Killing Time, You Are So Beautiful, Drive, e una galleria fotografica che aggiunge poco o nulla, ma se riuscite a trovare le versione deluxe può essere utile averla, benché già sia difficile trovare la versione standard, uscita solo down under.

I Cold Chisel sono stati e forse lo sono ancora oggi, la classica rock band australiana da pub e palchi di città poco conosciute, ma suonando un sano rock-blues ispirato alle band degli anni ’70 (Led Zeppelin e Deep Purple in primis), diventarono tra il 1978 e 1983 la band più popolare di Australia sia come vendite di dischi (oltre sei milioni solo in patria), sia come concerti tenuti in giro per il continente. Per il sottoscritto i Cold Chisel di Jimmy Barnes avranno sempre un posto di rilievo nella storia della musica australiana (in compagnia di Midnight Oil, Triffids, Black Sorrows, Church, Crowded House Inxs e Paul Kelly trai più noti, mentre tra i meno noti ricordo gente come Powderfinger, Blackeyed Susans, Radio Birdman), e comunque questo nuovo disco Blood Moon può essere un’occasione per avvicinarsi (per chi ancora non li conosce) alla loro musica, tutti gli altri fans invece sanno benissimo cosa fare. NDT: Ribadisco il concetto: purtroppo, come molti altri CD che arrivano dal continente Australiano, in pratica tutti, sono costosi e di difficile reperibilità, ma credetemi alla fine ne vale la pena. Per cui, cercate gente, cercate!