Un Nuovo Cofanetto “A Puntate” Per David Bowie. Volume 3: LiveAndWell.com

david bowie liveandwell. com

David Bowie – LiveAndWell.com – Parlophone/Warner CD – 2LP

(Premessa: continuo con le recensioni di questa serie di pubblicazioni del Duca Bianco per puro dovere di cronaca, dal momento che ogni uscita è in edizione davvero limitata ed al momento esaurita. Compreso il già annunciato quarto volume, polverizzato solo con i pre-ordini).

Terzo appuntamento con il cofanetto “virtuale” (nel senso che il box per contenere sia i CD che gli LP è andato esaurito praticamente subito) Brilliant Live Adventures, che raccoglie sei album dal vivo registrati da David Bowie negli anni novanta e mai pubblicati fino ad ora in versione fisica, quando non completamente inediti. Dopo i primi due volumi Ouvrez Le Chien e No Trendy Rechauffé, che documentavano due show del 1995 tratti dal tour di Outside, con questa terza uscita ci spostiamo in avanti di due anni: infatti LiveAndWell.com è inerente alla tournée del 1997 seguita alla pubblicazione di Earthling, e se il titolo non vi suona nuovo avete ragione, in quanto era già stato realizzato una prima volta nel 1999 solo come download, e rimesso fuori lo scorso anno ma sempre in formato “liquido”.

david bowie liveandwell 1

A differenza dei primi due volumi che riguardavano ciascuno un unico concerto, LiveAndWell.com contiene brani presi da diverse location (il Paradiso di Amsterdam, il Radio City Music Hall di New York, il Phoenix Festival ed il Metropolitan di Rio de Janeiro) e, se pensavate che sia Ouvrez Le Chien che No Trendy Rechauffé fossero troppo sbilanciati verso le canzoni nuove, qui abbiamo praticamente solo brani tratti da Outside e Earthling, due album tra i più sperimentali del nostro con sonorità art-rock, techno e drum’n’bass che all’epoca spiazzarono non poco i fans del Bowie più classico. Rispetto alla versione del 1999 però c’è l’aggiunta alla fine di due canzoni prese da dischi precedenti di David, anche se non esattamente due hits. La band che accompagna Ziggy è la stessa del tour di Outside ma senza Carlos Alomar, e cioè Reeves Gabriels alle chitarre, Gail Ann Dorsey al basso e voce, Zach Alford alla batteria e Mike Garson al piano, tastiere e synth. Nonostante non sia più la tournée di Outside il CD presenta ben cinque brani su dodici totali dal disco del 1995: i più ”orecchiabili” (termine in questo caso da prendere con le molle) sono la lenta e atmosferica The Motel e la pulsante Hallo Spaceboy, mentre sia l’ossessiva The Hearts Filthy Lesson che la cupa I’m Deranged https://www.youtube.com/watch?v=Kc-Cox7L2O4 e The Voyeur Of Utter Distruction (As Beauty) https://www.youtube.com/watch?v=ZjbBJ_51TnQ , che invece mette ansia (anche se alla fine c’è un notevole guitar solo), hanno sonorità stranianti ed a volte quasi dissonanti.

david bowie liveandwell 2

I cinque pezzi presi da Eathling spostano ancora di più il suono verso un’ottica modernista in cui l’elettronica la fa da padrona, a partire da I’m Afraid Of Americans in cui l’unica cosa che ha una parvenza di classicità è la parte cantata. Telling Lies è piuttosto caotica ed alienante, Battle For Britain (The Letter) è un techno-rock discreto nella melodia ma strumentalmente discutibile, mentre la cadenzata Seven Years In Tibet non è affatto male https://www.youtube.com/watch?v=4_OLXd-a65Q (sorvolerei invece sulla brutta Little Wonder, che all’epoca uscì addirittura come primo singolo – ricordo un Bowie dai capelli arancioni proporla al Festival di Sanremo di fronte alle facce perplesse degli occupanti delle prime file). I due brani finali, entrambi strumentali, appartengono uno al passato prossimo di Bowie e solo l’ultimo agli anni settanta, mantenendo però sonorità in linea con le canzoni precedenti: Pallas Athena (da Black Tie White Noise, 1993) è pura dance music da club per fighetti, e V-2 Schneider è una delle pagine più oscure di Heroes, un brano influenzato dai Kraftwerk e quindi vi lascio immaginare dove andiamo a parare. LiveAndWell.com è quindi un live album che mi sento di consigliare solo ai “die-hard fans” di David Bowie: il già citato quarto volume della collana, Look At The Moon!, farà ancora parte del tour del 1997 ma presenterà anche canzoni meno ostiche essendo la riproposizione di uno show completo.

Marco Verdi