E’ Giusto Riscoprirlo! – Jethro Tull – Benefit

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Jethro Tull – Benefit – Chrysalis/WEA 2CD + DVD

Continua la serie di ristampe per il quarantennale dei dischi dei Jethro Tull (anche se in effetti non vengono rispettate esattamente le scadenze delle quattro decadi): dopo le edizioni deluxe di This Was, Stand Up, Aqualung e Thick As A Brick è ora la volta di Benefit. Come avrete già notato, non è che la cronologia sia stata rispettata a dovere, in quanto il Benefit originale uscì nel 1970, in mezzo a Stand Up ed Aqualung, ma questo è evidentemente il destino di questo album, da sempre considerato una sorta di figlio minore nell’ampia discografia del gruppo di Ian Anderson, soprattutto dovuto al fatto che fu pubblicato in mezzo a due tra gli LP considerati fondamentali dai fans e dalla critica (soprattutto Aqualung, da sempre il disco più famoso della band, anche se Anderson non è d’accordo sul fatto che sia anche il migliore), ed anche perché non conteneva hit singles o brani degni di essere inseriti in un possibile greatest hits.

http://www.youtube.com/watch?v=m9QtTZJWkms

Credo che ora sia giunto il momento di rivalutare questo album, liquidato frettolosamente come un disco di transizione: in realtà è un disco di una certa importanza, in quanto conferma il distacco dalle radici blues del debutto This Was (distacco già iniziato con Stand Up) e continua il percorso tra rock e folk (per alcuni anche progressive, ma io non ho mai considerato i Tull un gruppo progressive), con deviazioni anche nell’hard, che porterà alla maturazione totale di Aqualung (io per esempio preferisco Benefit a Thick As A Brick, a mio parere troppo pretenzioso e datato). Questa ristampa deluxe ci permette di ascoltare l’album con una veste sonora di tutto rispetto: come già per Aqualung e Thick As A Brick il progetto è stato affidato alle mani di Steven Wilson, leader dei Porcupine Tree, che si sta specializzando in questo tipo di operazioni (ha curato anche il missaggio del seguito di Thick As A Brick, ad opera del solo Anderson, ed anche della ristampa del mitico In The Land Of Grey And Pink dei Caravan, oltre alla discografia completa dei King Crimson): nel primo CD troviamo il disco originale con un remix nuovo di zecca, più alcune bonus tracks (che però sono le stesse della ristampa del 2001), nel secondo altri remix mono e stereo di brani del primo CD (più The Witch’s Promise, anch’essa in mono e stereo) e nel DVD (audio) l’album ed i bonus in un diverso missaggio stereo, in surround ed in DTS, praticamente una chicca utile solo per maniaci del suono (e per far salire il prezzo della ristampa). A dire il vero, si poteva fare di più anche nel secondo CD, in quanto non ha molto senso continuare a riproporre remix sempre delle stesse canzoni: alla fine le uniche cose inedite sono due spot radiofonici dell’epoca della durata di un minuto ciascuno!

(NDM: pare che per il 2014 siano già in cantiere, sempre con Wilson al comando, la ristampa di A Passion Play e dei famigerati Chateau D’Isaster Tapes, già pubblicati in parte nel 1993 all’interno del doppio CD di inediti Nightcap. Staremo a vedere…).

Cerchiamo allora di goderci Benefit nel primo dischetto, con una resa sonora davvero scintillante (Wilson ha tecnicamente fatto un ottimo lavoro): riascoltiamo quindi l’opening track With You There To Help Me, una tipica Tull song, rock al punto giusto e con un bel duello tra il flauto di Anderson e la chitarra di Martin Lancelot Barre (gli altri membri del gruppo all’epoca erano Glenn Cornick al basso e Clive Bunker alla batteria, con il tastierista John Evan come membro onorario), alla quale seguono le ottime Nothing to Say e Alive And Well And Living In, con un Anderson in forma smagliante, come d’altronde tutta la band. Il disco forse non ha il brano capolavoro, ma è molto compatto e non ha neppure episodi minori: personalmente i momenti che preferisco sono la ballata For Michael Collins, Jeffrey And Me, di stampo acustico e con una bella melodia tipicamente andersoniana, To Cry You A Song, forse il brano più famoso del disco, un brano hard che risente di influenze esterne (Led Zeppelin) , la robusta Play In Time, leggermente psichedelica, e la conclusiva Sossity, You’re A Woman, altra bella ballata che anticipa quelle che saranno poi le atmosfere di Aqualung.

Come bonus abbiamo Singing All Day, Sweet Dream, 17 e due diverse versioni della gradevole e più radiofonica Teacher, pubblicata all’epoca come singolo ma incluso nella verisone USA di Benefit, dato che gli americani volevano un singolo per spingere l’album: Anderson e compagni dovettero re-incidere Teacher apposta per il mercato statunitense (una volta c’era questa usanza) un po’ controvoglia perché il brano poco c’entrava con lo spirito di Benefit: qui sono presenti sia la versione USA che UK.

jethro tull benefit remastered 2002

In conclusione, una ristampa che riabilita un disco il più delle volte bistrattato, con un po’ di delusione per le bonus tracks: se avete già la ristampa del 2001 e non siete maniaci del suono, questa nuova versione è inutile. Se invece la vostra collezione dei Tull passa da Stand Up direttamente ad Aqualung, è tempo di riparare alla lacuna.

Marco Verdi

E’ Giusto Riscoprirlo! – Jethro Tull – Benefitultima modifica: 2013-11-22T20:22:14+01:00da bruno_conti
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