I Peggiori Dischi Del 2010? Vediamo Chi Ha Coraggio!

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In attesa di partire con nuove e “vecchie” recensioni mi gingillo ancora un po’ con queste liste di fine anno. Devo dire che ho fatto un po’ di ricerche per trovare delle classifiche sui Peggiori Album dell’album e l’unica di una rivista autorevole che ho trovato è quella di Entertainment Weekly. Sono gli unici che hanno avuto il coraggio di stilare una cinquina dei “Worst Albums of 2010” (io ce li ho in mente ma per timore di minacce fisiche non li direi neppure sotto tortura, che è un controsenso ma ormai l’ho scritto): si tratta dei 3 che vedete qua sopra, ovvero Lil Wayne Rebirth che ha avuto una quasi unanimità di giudizi negativi, Santana Guitar Heaven, che un po’ se l’è cercata (alcuni accoppiamenti sono veramente penosi) e Liz Phair con Funstyle. Gli altri sono Bret Michaels, il “mitico” (alla Galeazzi) cantante dei Poison con Custom Built e Christina Aguilera con Bionic. Quello che è interessante notare è che ( a parte Liz Phair) tutti gli album hanno raggiunto i Top 5 delle classifiche USA e quello della Aguilera è addirittura andato direttamente al n°1 in Inghilterra, salvo far registrare la settimana successiva la più brusca discesa nella storia delle classifiche del Regno Unito precipitando al 29° posto. Questo come curiosità.

Ma ci sono anche quelli più pavidi che hanno annunciato i loro disappointing Albums del 2010, ovvero “Deludenti” e sono perlopiù Blog. Senza citare la concorrenza (sarebbe pubblicità gratuita) vi elenco qualche titolo che, diciamo, non ha incontrato i gusti della critica: nell’ambito dell’Alternative Rock Belle and Sebastian Write About Love, Blonde Redhead Penny Sparkle, l’album omonimo degli Interpol. Ma anche il disco di M.I.A Maya che peraltro appare anche tra i migliori in altre classifiche.

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In un sito appare anche questa divertente foto, prima della lista delle delusioni. E anche qui il n° 1 è M.I.A e il n° 4 MGMT Congratulations. Paura di eventuali ritorsioni? Non si sa mai! Anche i Massive Attack con Heligoland non hanno, per usare un eufemismo, particolarmente entusiasmato, pur vendendo in modo consistente. Ma non dimentichiamo il fenomeno dell’acquisto a scatola chiusa, poi se ti trovi un “tacchino freddo” sono cavoli tuoi. Oltre a M.I.A. e Blonde Redhead che spopolano in varie liste anche l’ultimo di John Legend con i Roots Wake Up non è piaciuto a molti. Anche le Hole di Nobody’s Daughter, nuovamente MGMT e Broken Bells tra coloro che appaiono anche tra i migliori. Con mia sorpresa viene (mal)trattato anche il disco di Sarah Harmer Oh Little Fire che viceversa al sottoscritto era piaciuto molto delizie-pop-estive-canadesi-sarah-harmer-oh-little-fire.html, ma ognuno ha il diritto di esprimere il suo giudizio.

Ma poi non è vero che solo i Blog si sono esposti in questo senso: il NME qualche album deludente, fuori dai denti, l’ha elencato, a titolo personale del giornalista o del lettore che ha scritto. E quindi vai con i Midlake e Sufjan Stevens The Age Of Adz (stai attento Luke Lewis!), ma anche Cee Lo Green, Kings Of Leon, Paul Smith Margins (e chi cacchio è?), Massive Attack di nuovo, The Drums, Klaxons e molti lettori che non apprezzano gli Arcade Fire che si sono piazzati al n° 2 tra i migliori.

Ci sarebbero poi le delusioni in ambito metal, hip-hop e reggae ma ve le risparmio se non siete fans del genere.

Però sotto tortura forse i Santana mi sarebbe scappato pure a me! Disappointing naturalmente. E a voi?

Bruno Conti

I Migliori Dischi Del 2010 – La Stampa Estera: Mojo

Proseguiamo nella nostra disamina del meglio del 2010 in musica man mano che si presenta. Questi sono i risultati di Mojo.

The Best of 2010 – Album Of The Year

 

1) John Grant – Queen Of Denmark – Bella Union

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2) Arcade Fire – The Suburbs – Mercury anche Band Of The Year

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3) MGMT – Congratulations – Columbia

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4) Edwyn Collins – Losing Sleep – Heavenly

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5) The Black Keys – Brothers – V2 Coop

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6) Paul Weller – Wake Up The Nation – Island

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7) Midlake – The Courage Of Others – Bella Union

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8) Phosphorescent – Here’s To Taking It Easy – Dead Oceans

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9) The Coral – Butterfly House – Deltasonic

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10) Doug Paisley – Constant Companion – No Quarter

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Gli altri fino al 50 se volete saperli vi comprate la rivista. Però vi segnalo i primi di alcuni generi specifici.

Blues

Various Artists – Things About Comin’ My Way – A Tribute To The Music Of The Mississippi Sheiks – Black Hen

E qui mi scappa! Molto bello ci mancherebbe altro, a parte il fatto che non è solo Blues ma se vogliamo una “String Band” è pure uscito nell’ottobre 2009. Va bene che sono quelli che hanno scritto e portato al successo in origine Sittin’ On Top Of The World nel 1930. OK, ritiro!

Folk

Eliza Carthy & Norma Waterson – Gift – Topic

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Electronica

Walls – Walls – Kompakt

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Americana

Willie Nelson – Country Music – Decca

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World Music

AfroCubism – AfroCubism – World Circuit/Nonesuch

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Underground (?!?)

Endless Boogie – Full House Head – No Quarter

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Reissue Of The Year

Bruce Springsteen – The Promise – The Darkness On The Edge Of Town Story – Columbia

Nella rivista c’è la foto del doppio The promise ma poi parlano del cofanetto, stiamo attenti!

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Per Jazz, Reggae Reissues (ma che categoria è?) e Soundtracks ve lo leggete da soli, aggiungerei…

DVD Of The Year

It Might Get Loud! Sony Pictures Classic (con Jimmy Page, Jack White & The Edge)

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In Italia neppure pubblicato. Concluderei con una curiosità…

Track Of The Year

Janelle Monae – Tightrope – Bad Boy/Atlantic (dall’album The Archandroid). watch?v=pwnefUaKCbc

Ai prossimi giorni con altre classifiche.

Bruno Conti