Un Piccolo Grande Disco Di Puro Garage Rock’n’Roll! Bones Owens – Bones Owens Esce il 26 Febbraio

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Bones Owens – Bones Owens – Black Ranch/Thirty Tigers CD 26-02-2021

Confesso che quando ho visto la copertina dell’omonimo album di esordio di Bones Owens, giovane musicista del Missouri, ho pensato ad un disco di country, anche perché il ragazzo (il cui vero nome è Caleb Owens) ha alle spalle due EP dal suono piuttosto roots. Nulla di più sbagliato: Bones è un rocker dal pelo duro la cui musica è una vigorosa e stimolante miscela di garage rock anni sessanta, Rolling Stones, qualcosa dei Creedence ed un pizzico di blues, ed è depositario di un suono al fulmicotone con la chitarra sempre in primo piano. Bones Owens, prodotto da Paul Moak (che in passato ha lavorato con Marc Broussard e Blind Boys Of Alabama), è registrato in presa diretta e vede la presenza esclusiva di Bones alla chitarra, Jonathan Draper al basso e Julian Dorio alla batteria. Musica senza fronzoli, puro rock’n’roll suonato con grande potenza e feeling, ed in più con una serie di canzoni coinvolgenti e ben scritte che dimostrano che il nostro non sa mostrare solo i muscoli ma è un musicista che sa il fatto suo nonostante la giovane età.

credit Spidey Smith

credit Spidey Smith

Il CD si apre con la potente Lightning Strike, ritmo alto e chitarra in evidenza ma allo stesso tempo un motivo trascinante https://www.youtube.com/watch?v=vr8Y-6z1z1E : un termine di paragone azzeccato possono essere anche i Black Keys. Ancora più riuscita Good Day, una rock’n’roll song figlia degli Stones dal tempo cadenzato, un riff insistito e refrain corale immediato https://www.youtube.com/watch?v=qliGsJiIe2o , mood che si ripete con White Lines, puro rock chitarristico senza fronzoli ma diretto come un pugno nello stomaco, con un retrogusto blues. Il disco non conosce momenti di rilassatezza né concede tregua, ed è una sorta di roboante festival rock’n’roll lungo 37 minuti: When I Think About Love è dura ma piacevole, con un ritmo coinvolgente ed un breve ma incisivo assolo https://www.youtube.com/watch?v=B0fj6OBIgUs , Wave è puro garage rock moderno ma con un orecchio ai sixties (ed il consueto ritornello vincente), Blind Eyes molla leggermente la presa e si rivela come la cosa più vicina ad una ballata, ma in realtà è una rock song coi controfiocchi che a differenza delle precedenti è solo meno pressante (e la chitarra è sempre in tiro) https://www.youtube.com/watch?v=qliGsJiIe2o .

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Con Keep It Close siamo ancora in puro periodo Nuggets, sembra quasi una outtake dei Sonics (sentite basso e batteria, due macigni) https://www.youtube.com/watch?v=CyCk8HZGxrA , Ain’t Nobody è un rock-blues tosto ma godibile ancora con i Black Keys in testa, mentre Come My Way è ancora ruspante e godurioso rock’n’roll tutto ritmo e chitarra. Il CD si chiude con le energiche Country Man e Tell Me, ennesime sventagliate elettriche di livello egregio, bluesata la prima e con un riff quasi heavy la seconda, e c’è spazio anche per la “ghost track” Keep On Running, cadenzato e gustoso pezzo dal crescendo travolgente. Questo album di debutto da parte di Bones Owens è dunque una delle prime grandi sorprese del 2021, ed è un disco da far sentire in loop a chi sostiene che il rock sia morto.

Marco Verdi