Cofanetti Autunno-Inverno 5. Tutto Il Necessario Per Una Festa “Mostruosa”! Frank Zappa – Halloween 73

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Frank Zappa – Halloween 73 – Zappa Records/Universal 4CD Box Set

L’appuntamento con un live tratto dagli sterminati archivi del grande Frank Zappa è ormai diventata una piacevole abitudine, e così a pochi mesi dall’edizione del quarantennale di Zappa In New York mi trovo a parlare ancora del musicista di Baltimore e del nuovo box messo sul mercato dagli eredi https://discoclub.myblog.it/2019/04/23/era-matto-come-un-cavallo-ma-anche-un-grandissimo-musicista-frank-zappa-zappa-in-new-york-deluxe-edition/ : Halloween 73. Zappa amava molto Halloween, addirittura la elesse a sua festività preferita, e dal 1972 fino alla metà degli anni ottanta i suoi concerti del 31 Ottobre (ed in alcuni casi anche i giorni appena precedenti) divennero un must all’interno delle sue tournée. Nel 2017 è uscito il bellissimo Halloween 77, un triplo CD che ha avuto anche una configurazione in cofanetto con tanto di maschera orrorifica di Frank, ma con il contenuto musicale riversato unicamente su una chiavetta USB (i tre CD erano un “estratto” dei sei concerti completi presenti sulla pen drive). Ora la Zappa Records ha fatto lo stesso con i due concerti del 31 Ottobre 1973 (uno pomeridiano ed uno serale, come era d’uso allora), riproponendo il box con un’altra maschera + guanti di Frankenzappa (un mostro a metà quindi tra il nostro e Frankenstein) ma stavolta con le musiche incise su quattro CD, con i due show completi sui primi tre e le prove sul quarto: il tutto completamente inedito (c’è anche una versione singola, intitolata Halloween 73 Highlights).

Quindi come già è successo due anni fa se vi siete accaparrati per tempo questo cofanetto (uscito il 25 Ottobre), avrete la possibilità di mascherarvi per la vigilia di Ognissanti, ma stavolta non dovete ricorrere ad un computer per riuscire ad ascoltare la musica. I concerti di Halloween di Zappa erano praticamente un’esclusiva della città di New York, dove si svolsero dal 1974 al 1984, ma i primi due anni si tennero a Passaic, in New Jersey (1972) ed appunto nel 1973 all’Auditorium Theater di Chicago. Il contenuto musicale del box (che comprende oltre al costume anche il solito bel libretto) è come d’abitudine decisamente ad alto livello, in quanto il nostro era sì un cazzaro di prima categoria (e dal vivo questo risaltava particolarmente), ma era soprattutto un finissimo e colto uomo di musica, oltre che chitarrista straordinario. In Halloween 73 Frank è circondato dalla consueta super band, che nonostante in questa configurazione fosse con lui da appena un mese ha un suono forte e compatto come se suonasse con lui da anni: George Duke alle tastiere e voce, Napoleon Murphy Brock alla voce solista (quando non canta Frank), sax e flauto, Tom Fowler al basso, il grande Chester Thompson alla batteria, Ralph Humphrey pure ai tamburi, Bruce Fowler al trombone e Ruth Underwood a marimba, vibrafono e percussioni, importantissime nel sound della band.

I due concerti sono come al solito decisamente godibili pur non avendo Zappa in repertorio brani particolarmente facili, ed il suono è la consueta miscela di rock e jazz con qualche sconfinamento nel blues e nel pop (un pop sui generis, stiamo sempre parlando di Zappa), con molti pezzi suonati in medley ed una maggioranza di parti strumentali rispetto a quelle cantate: Frank poi era un intrattenitore nato, ed un maestro a suonare quello che voleva lui nel modo in cui voleva lui, ma riuscendo ugualmente a coinvolgere e divertire il pubblico (e poi in quel periodo la sua popolarità era in aumento, in quanto aveva appena dato alle stampe Overnite Sensation, uno dei suoi album più accessibili, e stava per bissare con la pubblicazione nel 1974 di Apostrophe, dal quale farà due canzoni in anteprima durante lo show serale). Il primo CD comprende nella quasi totalità il concerto pomeridiano che, dopo un’introduzione semiseria dei membri della band da parte di Frank inizia con una Pygmy Twylyte energica e molto godibile nonostante la melodia non proprio canonica, seguita da The Idiot Bastard Son e dalla vibrante Cheepnis, all’epoca ancora inedita. Lo spettacolo alterna brani molto brevi che sono poco più di un divertissement strumentale (The Eric Dolphy Memorial Barbecue, King Kong, T’Mershi Duween, The Dog Breath Variations) a classici del songbook zappiano come l’irriverente Penguin In Bondage, la diretta Uncle Meat che si fonde con RDNZL, due pezzi dallo sviluppo piuttosto “free” (ma il gruppo suona alla grande), la solida Don’t You Ever Wash That Thing?, tra rock e jazz e ricca di spunti strumentali interessanti, la divertente Montana, tra le più note del nostro.

I due pezzi finali del primo show sono posti all’inizio del secondo CD: una monumentale Dupree’s Paradise di 19 minuti, in cui tutti quanti danno prova di essere musicisti eccezionali (e c’è anche un accenno di scat vocale), e la sarcastica e bluesata Dickie’s Such An Asshole (altri 10 minuti), “dedicata” all’allora presidente Richard Nixon. Lo spettacolo serale è anche più lungo, ed occupa la restante parte del secondo dischetto e tutto il terzo, con una scaletta che ricalca solo in parte quella del primo show (Dickie’s Such An Asshole qui è strepitosa, con un Zappa formidabile alla chitarra). Innanzitutto ci sono i due brani in anteprima da Apostrophe dei quali accennavo prima, la cadenzata e potente Cosmik Debris, un pezzo con elementi blues pur avendo Zappa una concezione del blues tutta particolare, e soprattutto la fluviale Farther O’Blivion, che è un tipico esempio di come Frank modificava i brani on stage: infatti questa canzone su Apostrophe durerà poco più di due minuti, mentre qui è divisa in due parti per 19 minuti complessivi!

Altri pezzi non suonati nel primo show sono la fluida I’m The Slime, una lunga Big Swifty, altra palestra per le imprevedibili evoluzioni della band, la bizzarra Inca Roads, che inizia come un brano jazz confidenziale cantato però in maniera idiota da Duke e poi si sviluppa fluida e distesa, con una grandissima prestazione dello stesso Duke al piano elettrico, per finire con un medley che comprende Son Of Mr. Green Genes, King Kong e Chunga’s Revenge, altri 16 minuti di musica assolutamente creativa nobilitata da una notevole performance chitarristica del leader. Il quarto CD come già accennato contiene le prove effettuate dai nostri il 20 e 21 Ottobre, undici canzoni che verranno poi suonate il 31 (ottime Penguin In Bondage, il medley tra Uncle Meat e RDNZL, Farther O’Blivion e Big Swifty), tutte eseguite senza cazzeggiamenti e con estrema professionalità (tranne che per Inca Roads, nella quale ad un certo punto la band non riesce neanche più a suonare dal tanto ridere, e Cosmik Debris), ed anche un brano che non verrà ripreso, Magic Fingers, che è tra l’altro uno dei più diretti e fruibili.

Buon Halloween a tutti, dal sottoscritto e dalla “maschera” di Frank Zappa.

Marco Verdi

Era Matto Come Un Cavallo, Ma Anche Un Grandissimo Musicista! Frank Zappa – Zappa In New York Deluxe Edition

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Frank Zappa – Zappa In New York Deluxe 40th Anniversary Edition – Zappa Records/UMG 3LP – 5CD Box Set

Ci risiamo: se si doveva commemorare il quarantennale dei famosi concerti di Frank Zappa al Palladium di New York nel Dicembre 1976 (quattro serate tra Natale e Capodanno) prendendo in esame la data di pubblicazione della prima versione poi ritirata (1977), questo box doveva uscire nel 2017, mentre se, come si è fatto, l’album di riferimento è il doppio LP uscito nel 1978, siamo comunque in ritardo di un anno sulla ricorrenza. Ma andiamo con ordine. Nel 1976 Frank Zappa era forse nel suo momento di maggior fama, dato che aveva da poco pubblicato tre tra i suoi album più popolari (Over-Nite Sensation, Apostrophe e Zoot Allures) oltre al famoso live Roxy & Elsewhere, ed i suoi quattro concerti newyorkesi post-natalizi erano stati registrati per un nuovo disco dal vivo. Zappa In New York fu però un album dalla gestazione molto travagliata, e che incrinò non di poco i rapporti tra il nostro e la Warner, che fece ritirare la prima versione del 1977 (uscita in poche copie solo in Inghilterra, copie che adesso valgono una fortuna), contravvenendo all’accordo tra le due parti che riconosceva a Zappa il totale controllo del suo materiale: la materia del contendere era soprattutto il brano Punky’s Whips, dedicato sarcasticamente a Punky Meadows, chitarrista degli Angel, la cui immagine eterea ed effeminata fu bersaglio dei lazzi di Frank con un testo obiettivamente un tantino “oltre” (anche se pare che Meadows stesso avesse preso la cosa con leggerezza ed ironia).

Nel 1978 uscì dunque la versione definitiva del live, ma anche qui ci furono problemi di censura per alcuni titoli come Titties & Beer e I Promise Not To Come In Your Mouth, e per le tematiche affrontate in pezzi come The Illinois Enema Bandit (che “celebrava” la figura realmente esistita di Michael Kenyon, un criminale che usava rapinare le donne e poi costringerle a subire dei clisteri d’acqua calda) e Honey, Don’t You Want A Man Like Me?, una love song dalle liriche piuttosto scurrili. Zappa riuscì finalmente a pubblicare una versione definitiva dell’album su doppio CD nel 1991, ma ora la label gestita dai suoi eredi ha fatto le cose in grande, pubblicando un’edizione deluxe (per usare un eufemismo, abbastanza costosa) con all’interno cinque CD ed un corposo libretto con foto inedite, note ed anche i testi dei brani, in una curiosa confezione tonda in latta che raffigura un tipico tombino di New York (ma alla fine sembra più una scatola di cioccolatini, e presenta pure qualche problema logistico di sistemazione sugli scaffali). Il primo CD contiene la versione originale del 1978, opportunamente rimasterizzata, mentre nei restanti dischetti vi è una selezione con il meglio delle quattro serate: non gli show completi, ma ogni canzone eseguita nella sua versione più riuscita (infatti nel 1978 erano stati scelti quasi totalmente brani all’epoca inediti, suonati per la prima volta in quegli spettacoli).

E l’ascolto del box si rivela una goduria, in quanto (ma non lo scopriamo oggi) Zappa era un grande intrattenitore, un grandissimo musicista ed un band leader carismatico, che mascherava dietro atteggiamenti e canzoni spesso demenziali una preparazione ed una tecnica mostruose. Zappa In New York è quindi un meraviglioso collage di musica rock, jazz, funky e fusion, con canzoni che sono una fucina di idee e di creatività, suonate da una delle migliori band mai avute dal rocker di Baltimore, un gruppo che comprendeva il chitarrista Ray White, il funambolico batterista Terry Bozzio, il bassista Patrick O’Hearn, Ruth Underwood, indispensabile con i suoi xilofono, marimba e moog, Eddie Jobson alle tastiere e violino ed una eccezionale sezione fiati di cinque elementi, vera colonna portante del suono del gruppo, con i fratelli Mike e Randy Brecker rispettivamente al sax e tromba, il jazzista Ronnie Cuber al sax e clarinetto e, dalla band del Saturday Night Live, Tom Malone e Lou Marini. CD 1: il disco originale, che inizia con la pimpante Titties & Beer, un pezzo tra rock e funky, con un bel suono “grasso”, un grande uso dei fiati (uno stile molto vicino a quello che in futuro avranno i Phish, gruppo senz’altro influenzato da Frank) ed un duetto vocale quasi cabarettistico tra Zappa e Bozzio; segue I Promise Not To Come In Your Mouth, che nonostante il titolo osceno è uno strumentale lento e piuttosto “free”, contraddistinto da un assolo di moog. La breve Big Leg Emma è un godibilissimo rock’n’roll decisamente swingato, musicalmente trascinante e dal testo idiota, Sofa è un altro strumentale dominato dal sax con un potente assolo finale di Frank alla chitarra, mentre Manx Needs Women è un divertissement un po’ folle di appena un minuto e mezzo.

Le due parti di The Black Page danno un’idea dello spirito di improvvisazione dei nostri, che non suonavano mai lo stesso brano due volte allo stesso modo: qui si parte da un lungo assolo di Bozzio (un classico degli anni settanta, l’assolo del batterista), per poi proseguire con gli altri strumenti in totale libertà, pur con un tema melodico ben preciso. Dopo una diretta e divertente Honey, Don’t You Want A Man Like Me?, una canzone quasi normale per gli standard di Zappa, l’album originale si chiude con i due brani più lunghi, e cioè The Illinois Enema Bandit, un rock-blues di 12 minuti cantato da White e suonato in maniera strepitosa, con un ispiratissimo assolo da parte di Frank, ed una monumentale The Purple Lagoon, 17 minuti di pura improvvisazione tra jazz e rock, grandissima musica. CD 2-3-4: il meglio delle quattro serate, tutto ovviamente inedito. Oltre a versioni alternate di tutti i pezzi del primo CD (e The Illinois Enema Bandit qui è ancora meglio), ovviamente non manca la famigerata Punky’s Whips, un brano dal testo divertentissimo cantato in maniera demenziale, mentre dal punto di vista musicale è un altro funk-rock-jazz molto godibile, con qualche somiglianza con lo stile dei Chicago (piccola curiosità: questa canzone fu eseguita in seguito solo nel 1977 e 1978, e poi tolta per sempre dalle scalette).

Da citare ancora la suadente The Torture Never Stops, lenta e quasi ipnotica, con un basso molto pronunciato, un uso creativo delle tastiere ed il solito assolo magistrale di Zappa, una swingatissima America Drinks, puro jazz d’alta classe, la vigorosa e gagliarda I’m The Slime, l’orecchiabile Find Her Finer, una grandiosa Cruisin’ For Burgers, con Frank semplicemente mostruoso alla chitarra, ed una interminabile Black Napkins, 28 minuti di musica totale. Non manca anche qualche classico di Frank, come una maestosa Peaches En Regalia, dominata dai fiati, la sempre impeccabile e contagiosa Montana (richiesta a gran voce dal pubblico) e l’acclamatissima Dinah-Moe Humm, in assoluto uno dei pezzi più immediati del nostro. CD 5: un CD particolare, altre 7 canzoni tratte dagli archivi di Frank, due registrate ai Record Plant di New York nel periodo dei concerti al Palladium (due brevi prove per solo piano di The Black Page) ed altre cinque che sono in realtà un collage tra versioni live e overdubs incisi in studio, una sorta di ibrido che però è rimasto inedito fino ad oggi (i brani in questione sono I Promise Not To Come In Your Mouth, Chrissy Puked Twice – che non è altro che Titties & BeerCruisin’ For Burgers, Black Napkins e Punky’s Whips).

Costo a parte, non spaventatevi per il fatto che Zappa In New York è diventato un cofanetto quintuplo (esiste anche una versione in tre LP, con però una selezione molto ridotta di inediti), in quanto quando arriverete alla fine vi potreste anche rammaricare di non poter inserire il sesto dischetto.

Marco Verdi

Uscite Prossime Venture (E Presenti) 7. Un Altro Cofanetto D’Archivio: Zappa/Mothers – The Roxy Performances

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Frank Zappa & The Mothers Of Invention – The Roxy Performances – 7 CD Zappa Records/Universal – 02-02-2018 USA/23-03-2018 Europe

Non sono passati neppure quattro mesi dal precedente box dedicato all’opera di Frank Zappa ed ecco un altro consistente cofanetto dedicato al materiale Live del baffuto chitarrista. Questa volta il formato è normale (niente chiavette USB, costumi di Halloween e stranezze varie come in http://discoclub.myblog.it/2017/10/01/e-questo-occhio-al-formato-e-alla-confezione-frank-zappa-halloween-77-costume-boxset-e-altre-amenita-famigliari/), ma si tratta pur sempre di sette CD estratti dai concerti tenuti con le vecchie Mothers Of Invention al Roxy di Los Angeles/Hollywood tra il 9 e il 10 Dicembre del 1973, più alcune prove di studio e dal vivo registrate nei giorni precedenti e successivi. Si tratta del materiale da cui venne estratto il celebre doppio vinile Roxy And Elsewhere, uno dei migliori album dal vivo del primo periodo zappiano.

zappa roxy and elsewhere

La variazione parziale del titolo ricorrente del Post, da future a presenti, è dovuta al fatto che l’uscita del cofanetto è differenziata negli Stati Uniti, dove è già stato pubblicato il 2 febbraio, e in Europa (Italia compresa) dove invece sarà disponibile solo del 23 marzo. E per le strane e perverse logiche del mercato discografico cambia di parecchio anche il prezzo: negli States costa circa 50 dollari (poco più dei nostri 40 euro), mentre l’edizione europea dovrebbe costare oltre 70 euro: a chi pensa, allora me lo compro in America, sappia che però poi sarà costretto a pagare le imposte e i diritti doganali, oltre alla spedizione, per cui alla fine si viene a pagare più o meno la stessa cifra della futura uscita nazionale, fate bene i vostro calcoli. E questa dei prezzi differenziati degli stessi prodotti distribuiti dalle multinazionali è veramente spesso incomprensibile: se prendiamo il box di Forever Changes dei Love, di cui al precedente Post, costerà viceversa 50-60 euro in Europa e 90 dollari negli USA, in base a quale logica non ci è chiaro, forse perché per scegliere i prezzi utilizzano i bambini bendati, ora disoccupati, in quanto sostituiti da sistemi digitali, delle vecchie estrazioni del lotto, che estraevano dall’urna il bussolotto con il numero, mentre al momento vengono inserite delle cifre a casaccio da cui ricavare il prezzo. Estremizzo molto, ma ogni tanto mi chiedo se il sistema non sia questo!

Ma torniamo al cofanetto: la formazione che accompagna Zappa è una delle migliori edizioni del suo gruppo di sempre, alle tastiere George Duke, al basso Tom Fowler, trombone Bruce Fowler, tenor sax, flauto e voce Napoleon Murphy Brock, percussioni e vibrafono Ruth Underwood e doppia batteria con Ralph Humphrey e Chester Thompson, voce e chitarra ritmica Jeff Simmons, Don Preston sintetizzatore  Walt Fowler, tromba. Ecco la lista completa dei brani contenuti nei sette CD.

DISC 1
12-9-73 Show 1
1. Sunday Show 1 Start 4:59 
2. Cosmik Debris 11:33 
3. “We’re Makin’ A Movie” 3:16 
4. Pygmy Twylyte 9:08 
5. The Idiot Bastard Son 2:19 
6. Cheepnis 3:44 
7. Hollywood Perverts 1:07 
8. Penguin In Bondage 5:54 
9. T’Mershi Duween 1:56 
10. The Dog Breath Variations 1:44 
11. Uncle Meat 2:29 
12. RDNZL 5:14 
13. Montana 7:49 
14. Dupree’s Paradise 15:25 
TT: 76:43

DISC 2
1. Dickie’s Such An Asshole 10:29 
12-9-73 Show 2
2. Sunday Show 2 Start 4:08 
3. Inca Roads 8:27 
4. Village Of The Sun 4:19 
5. Echidna’s Arf (Of You) 4:01 
6. Don’t You Ever Wash That Thing? 13:22 
7. Slime Intro :59 
8. I’m The Slime 3:34 
9. Big Swifty 9:01 
TT: 58:25

DISC 3
1. Tango #1 Intro 3:50 
2. Be-Bop Tango (Of The Old Jazzmen’s Church) 18:12 
3. Medley:
King Kong 
Chunga’s Revenge 
Son Of Mr. Green Genes 9:46 
12-10-73 Show 1
4. Monday Show 1 Start 5:31 
5. Montana 6:57 
6. Dupree’s Paradise 21:26 
7. Cosmik Intro 1:05 
8. Cosmik Debris 8:05 
TT: 74:57

DISC 4
1. Bondage Intro 1:52 
2. Penguin In Bondage 6:54 
3. T’Mershi Duween 1:52 
4. The Dog Breath Variations 1:48 
5. Uncle Meat 2:29 
6. RDNZL 4:59 
7. Audience Participation – RDNZL 3:08
8. Pygmy Twylyte 4:05 
9. The Idiot Bastard Son 2:21 
10. Cheepnis 4:49 
11. Dickie’s Such An Asshole 10:21
12-10-73 Show 2
12. Monday Show 2 Start 5:13 
13. Penguin In Bondage 6:33 
14. T’Mershi Duween 1:52 
15. The Dog Breath Variations 1:46 
16. Uncle Meat 2:28 
17. RDNZL 5:11 
TT: 67:50

DISC 5
1. Village Of The Sun 4:05 
2. Echidna’s Arf (Of You) 3:54 
3. Don’t You Ever Wash That Thing? 6:56 
4. Cheepnis – Percussion 4:08 
5. “I Love Monster Movies” 2:10 
6. Cheepnis 3:35 
7. “Turn The Light Off”/Pamela’s Intro 3:59 
8. Pygmy Twylyte 7:23 
9. The Idiot Bastard Son 2:22 
10. Tango #2 Intro 2:01 
11. Be-Bop Tango (Of The Old Jazzmen’s Church) 22:08 
TT: 62:46

DISC 6
1. Dickie’s Such An Asshole 15:39
Bonus Section: 12-10-73 Roxy Rehearsal
2. Big Swifty – In Rehearsal 2:50 
3. Village Of The Sun 3:13 
4. Farther O’Blivion – In Rehearsal 5:34 
5. Pygmy Twylyte 6:17 
Unreleased Track
6. That Arrogant Dick Nixon 2:19 
12-12-73 Bolic Studios Recording Session
7. Kung Fu – In Session 4:50 
8. Kung Fu – with guitar overdub 1:17 
9. Tuning and Studio Chatter 3:38 
10. Echidna’s Arf (Of You) – In Session 1:22 
11. Don’t Eat The Yellow Snow – In Session 9:49 
12. Nanook Rubs It – In Session 5:41 
13. St. Alfonzo’s Pancake Breakfast – In Session 2:46 
14. Father O’Blivion – In Session 2:31 
15. Rollo (Be-Bop Version) 2:36 
TT: 70:31

DISC 7
12-8-73 Sound Check/Film Shoot

1. Saturday Show Start 2:20 
2. Pygmy Twylyte/Dummy Up* 20:25 
3. Pygmy Twylyte – Part II 14:25 
4. Echidna’s Arf (Of You) 3:42 
5. Don’t You Ever Wash That Thing? 6:01 
6. Orgy, Orgy 3:39 
7. Penguin In Bondage 6:30 
8. T’Mershi Duween 1:53 
9. The Dog Breath Variations 1:45 
10. Uncle Meat/Show End 4:01 
TT: 64:46

Ok, alcuni pezzi sono ripetuti più volte ma come è noto Frank Zappa e soci eseguivano raramente (o mai) lo stesso brano in versioni del tutto simili, per cui gli appassionati avranno di che godere ancora una volta, senza dimenticare che comunque esiste anche il DVD Roxy The Movie e la relativa colonna sonora. Viene ora solo richiesta una breve pausa per il “fair play finanziario”: non si possono spremere i fan oltre un certo limite.

Bruno Conti