Tre Piccoli Grandi Cantautori “Sconosciuti” Cantano D’Altri! Suzy Boguss, Luka Bloom, Carlene Carter

suzy bogguss lucky

Cosa unisce questi tre album, oltre al fatto che si tratta di tre cantautori, molto bravi, ma poco conosciuti dal grande pubblico? E anche tra gli appassionati non sono nomi celeberrimi! Nell’occasione tutti e tre si cimentano con il repertorio di altri autori, anche se in modo diverso, vediamo come.

Il CD di Suzy Bogguss – Lucky – Proper Music distribuzione, è uscito all’inizio del mese di febbraio, ma, purtroppo, non se ne sono accorti in molti. La cantante di Aledo, Illinois è stata negli anni ’80 e ’90, quelli del boom del country di Nashville, una delle autrici ed interpreti di maggior successo, con una serie di album pubblicati dalla Liberty/Capitol fino alla fine del secolo con successo decrescente. Ma la qualità della sua musica ( e della voce) è sempre stata nettamente superiore alla media di quello che usciva dalla Music City, tornando poi negli anni successivi, quelli delle pubblicazioni indipendenti, verso un sound più roots, con uso di una strumentazione più acustica e arrangiamenti meno “pompati”. Questo nuovo Lucky è un omaggio alla musica di Merle Haggard, uno dei totem della musica americana, e non a caso il primo successo radiofonico di Suzy era stato proprio una cover di un brano di Haggard, Somewhere Between, pubblicato nel 1987. Dopo oltre 25 anni e tramite il sistema del crowd funding, via Kickstarter campaign, la Bogguss torna sul luogo del delitto, pubblicando un intero album di brani scritti dal grande countryman (lasciando da parte, per una volta, le sue virtù anche di autrice): prodotta come di consueto dal marito Doug Crider e con l’aiuto di colleghe e amiche di talento come Matraca Berg, Beth Nielsen Chapman e Gretchen Peters, più “l’ometto” Joe Diffie e con l’ottimo Chris Scruggs (nipote del grande Earl e figlio di Gail Davies) alle chitarre, steel compresa, la Bogguss, con ottimi risultati, si cimenta con classici come Today I Started Loving You Again https://www.youtube.com/watch?v=h424z0RAtVU , Silver Wings, The Bottle Let Me Down, I Think I Just Stay Here And Drink, Sing Me Back Home https://www.youtube.com/watch?v=jtYUXc8SA-k  e altre sette canzoni che sono la storia della musica country di qualità. Il disco è molto gradevole, se amate il genere e le belle voci, questo disco si pone quasi alla pari dei migliori album di Emmylou Harris degli anni ’70, decisamente consigliato!

luka bloom head and heart

Anche Luka Bloom (come ormai quasi tutti sanno, nome d’arte di Barry Moore, fratello di Christy) pubblica un nuovo album Head And Heart, Skip/V2/Compass/Ird (uscito da qualche giorno, nel mese di marzo), probabilmente il 20° della sua sua carriera, ma tra live ed antologie, anche con il vecchio nome, non è facile districarsi nella sua discografia. La recensione completa la leggerete sul prossimo numero del Buscadero (e poi sul Blog), ma mi premeva segnalarvi questo ennesimo bel disco del cantautore irlandese (il primo composto quasi esclusivamente da brani di altri autori, comunque ci sono pure un paio di pezzi a sua firma, molto belli), il seguito dell’ottimo http://discoclub.myblog.it/2013/01/05/una-certa-aria-di-famiglia-luka-bloom-this-new-morning/, uscito circa un anno e mezzo fa. Registrato nello studio casalingo di Bloom, con l’aiuto del trio Phil Ware piano, Dave Redmond contrabbasso e Kevin Brady, batteria, nel disco vengono rivisitati alcuni classici e brani minori della canzone anglo-americana, popolare e celtica: scorrono Head And Heart di John Martyn https://www.youtube.com/watch?v=aEStVgQttBM , Banks Of The Lee, un vecchio traditional poi ripreso da Sandy Denny come Banks Of The Nile, Every Grain Of Sand di Bob Dylan, The First Time I Ever Saw Your Face e The Joy Of Living di Ewan MacColl, Gentle On My Mind di John Hartford via Glenn Campbell, My Wild Irish Rose, un brano scritto a fine ‘800 https://www.youtube.com/watch?v=VZ7g-oxClkE , e sempre tra i traditionals irlandesi Danny Boy, oltre a And I Love You So di Don McLean, resa celebre da Perry Como https://www.youtube.com/watch?v=CoKhIBfMkm4 e i due brani nuovi scritti da Luka Bloom, Give Me Wings, sul disastro nella galleria svizzera che costò la vita a 22 bambini belgi nel 2012, https://www.youtube.com/watch?v=SvoW6Vqv7PU  e Liffeyside, il tutto condito dalle magiche voce e chitarra acustica del nostro amico Barry, consigliato!

carlene carter carter girl

Altra cantante che si avvale di una grandissima tradizione familiare è Carlene Carter, figlia di June Carter Cash (primo matrimonio con Carl Smith, altra icona della country music) e discendente della grande tradizione della Carter Family, quella di A.P. e Maybelle Carter, al cui repertorio Carlene ha attinto a piene mani per confezionare questo Carter Girl, che esce domani per la Rounder Records/Universal negli States https://www.youtube.com/watch?v=NxF9gAlAtgA , qualche giorno dopo in Europa. Il disco è il più “tradizionale”, come suoni, della carriera della Carter, che ha fatto anche rock, ad inizio carriera, in Inghilterra, quando si accompagnava al marito Nick Lowe, a Dave Edmunds https://www.youtube.com/watch?v=uytQbhzCsOs , ai Rumour di Graham Parker, che appariva nei suoi dischi, così come Billy Bremer e Terry Williams, per completare la presenza dei Rockpile, John Ciambotti e John McFee che con Alex Call erano il nucleo dei Call, grande band americana “minore” che furono gli accompagnatori di Costello nel suo primo disco My Aim Is True, prima di divenire lo spunto da cui sarebbero nati Huey Lewis and The News. Come si vede frequentazioni eccellenti per la “figliastra” (brutta parola, ma in italiano è così) di Johnny Cash, che ha avuto una lunghissima pausa, per problemi vari, da metà anni ’90 https://www.youtube.com/watch?v=Xtm4P4ASdqw  fino al ritorno nel 2008 con l’ottimo Stronger ed ora con questo Carter Girl, che si avvale della produzione di Don Was e di una serie di musicisti ed ospiti che, per una volta, non è reato definire stellare: Sam Bush al mandolino, Rami Jaffee alle tastiere, Jim Keltner alla batteria, Greg Leisz, Blake Mills  e Val McCallum (quello di Lucinda Williams) alle chitarre, Mickey Raphael all’armonica e lo stesso Was al basso. La presenza di Raphael fa presupporre la presenza di Willie Nelson, che infatti c’è, accanto a Kris Kristofferson, Vince Gill, Elizabeth Cook, tutti impegnati a duettare con Carlene, in brani celeberrimi che portano il nome di Lonesome Valley, un brano di A.P. Carter (che era un classico di Johnny and June), adattato dalla stessa Carlene, insieme a Al Anderson degli NRBQ, Me And The Wildwood Rose, Troublesome Waters, il brano con Willie Nelson https://www.youtube.com/watch?v=8Rr6M4Y4foQ , Black Jack David, quello con Kristofferson, Little Black Train  https://www.youtube.com/watch?v=tbdrFYYgn3k Ain’t Gonna Work Tomorrow, dove appaiono le voci di Anita e Helen Carter insieme a Johnny Cash e June Carter, Blackie’s Gunman con Elizabeth Cook e molte altre. Gran bel disco, si dice spesso, ma è più vero di altre volte in questo caso, se trovo il tempo ci ritorniamo, se no, con l’anticipazione di qualche giorno fa, consideratelo una recensione completa, e se amate la musica roots, ma quella solida e musicalmente molto elaborata, e Rosanne Cash, di cui è assolutamente alla pari, compratelo con fiducia.

Bruno Conti

Tre Piccoli Grandi Cantautori “Sconosciuti” Cantano D’Altri! Suzy Boguss, Luka Bloom, Carlene Carterultima modifica: 2014-04-07T12:05:05+02:00da bruno_conti
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