Torna La “Veterana” Del Rock Indipendente. Thalia Zedek Band – Eve

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Thalia Zedek Band – Eve – Thrill Jockey Records/Goodfellas

Di questa signora e della sua storia musicale (che ha attraversato 35 anni del rock indipendente americano), è tutto documentato dalle precedenti recensioni fatte su questo Blog,  in occasione delle uscite degli album Via (13) e  dell’EP Six (14) sempre editi dalla Thrill Jockey Records http://discoclub.myblog.it/2013/03/20/dal-post-punk-alla-via-dark-thalia-zedek-band-via/ . Ora Thalia Zedek torna (con mio sommo piacere) con questo nuovo lavoro dal titolo breve come i precedenti: Eve, composto da dieci tracce di “blues urbano”, cantate da una voce per certi versi unica, album che non fa rimpiangere il suo passato con i Come, e i “classici” di quel periodo.

I suoi “complici” in questa nuova avventura sono come sempre dei musicisti al suo fianco sin dal 2001, come il violista David Michael Curry e il bravo pianista Mel Lederman, con l’aggiunta di Winston Braman al basso, Jonathan Ulman alla batteria e percussioni, con la stessa Zedek che suona le chitarre. Fin dai primi accordi di una grintosa Afloat si entra fortemente nella musica di Thalia, con una sezione ritmica “underground” a dettare il ritmo, pezzo a cui fanno seguito una 360° memore dei tempi andati con il suono della chitarra sincopato, la lenta liturgia di una canzone dolente come Be The Hand, per poi passare alla pianistica Illumination (che sembra quasi cantata da Nico), e una ballata blues notturna con la voce in primo piano come You Will Wake. Lo spirito di John Cale si manifesta fortemente durante lo sviluppo sonoro di Northwest Branch, canzone che fa da preludio al capolavoro del disco, rappresentato dalle forti tensioni di una Not Farewell, che parte in sordina con pochi accordi di chitarra, poi lentamente entra tutta la band e la musica nel finale si dilata in una forma simil “psichedelica”, mentre la viola accompagna una robusta sezione ritmica in Try Again, andando poi a chiudere in chiave folk con una elettro-acustica (Tom Verlaine style) Walking In Time, e infine All I Need una canzone d’amore in forma “unplugged”.

Thalia Zedek è nota principalmente per la sua militanza nei “bostoniani” Come, ma da quando, dal 2001, ha intrapreso la sua carriera solista, tutto il rock “indie” in fondo deve riconoscerle e restituirle, almeno in parte, la giusta considerazione che (purtroppo) non ha mai avuto in carriera. In questo ultimo lavoro Eve, come al solito la scrittura di Thalia e il suo “background” urbano danno alle canzoni un suono semplicemente affascinante, con una strumentazione tagliente e dolente, sorretta da una voce rauca e nello stesso tempo intensa, con momenti di dolore di rara intensità. Se alla fine di questo percorso non vi ho convinto, consiglio comunque il CD a chi ama il “genere”, e in passato è stato legato ai meravigliosi Come di Chris Brokaw e Thalia Zedek: a ben vedere dischi come questo non solo sono una rarità, ma sono toccasana per la cura dell’anima.!

Tino Montanari

Atmosfere Berlinesi Per Una Nick Cave Al Femminile! Andrea Schroeder – Where The Wild Oceans End + Blackbird

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Andrea Schroeder – Where The Wild Oceans End – Glitterhouse Records 2014

Andrea Schroeder – Blackbird – Glitterhouse Records 2012

Nella moltitudine  di proposte musicali che il mercato discografico periodicamente ci offre è stato un autentico colpo di fortuna scoprire, casualmente, una cantante del talento di Andrea Schroeder.

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Viene da Berlino, e, curiosamente (ma forse non troppo), come la sua musa e icona Nico (Velvet Underground), ha un passato da modella, ha scritto poesie e racconti, prima di utilizzare l’universo multimediale per far conoscere la sua musica, creandosi un consistente seguito di “fans” e l’apprezzamento di diverse testate specializzate https://www.youtube.com/watch?v=g2EDX10BcKs . Dopo l’eccellente esordio con Blackbird (2012), Where The Wild Oceans End (entrambi prodotti da Chris Eckman dei Walkabouts) è il secondo capitolo della carriera della Schroeder, registrato in parte in una bellissima “location” sulle coste norvegesi, ed in parte presso i gloriosi Hansa Studios di Berlino, e come appena detto, sotto la produzione esperta di Eckman, ci propone un mix di rock, folk, blues e jazz, con il risultato di evocare le atmosfere melanconiche di artisti come Nick Cave e Leonard Cohen, e mostri sacri femminili tipo Patti Smith e Nico. Andrea si avvale come sempre della sua magnifica band, composta dal partner di scrittura, il chitarrista danese Jesper Lehmkuhl, una sezione ritmica australiana con Chris Hughes alla batteria e Dave Allen al basso, e la brava violinista belga Catherine Graindorge (praticamente una multinazionale), per proporci una galleria di dieci brani di un genere che mi permetto di etichettare come folk-noir o dark-blues, se preferite!

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La voce profonda e carismatica di Andrea Schroeder domina la scena, sin dall’iniziale Dead Man’s Eyes spettrale e affascinante, a cui fanno seguito la ballata Ghosts Of Berlin (un’ode per la capitale), dall’atmosfera cupa e fumosa https://www.youtube.com/watch?v=iswGWwrc2_g , l’intensa Until The End con note di violino laceranti https://www.youtube.com/watch?v=UBUWfEQQQPs , e una coinvolgente Helden, un omaggio alla Heroes di David Bowie cantata splendidamente nella lingua di Goethe https://www.youtube.com/watch?v=9ExMl2yjUc0 . La mano di Eckman si nota nella rootsy Fireland (qui Andrea ricorda la brava Carla Torgerson) https://www.youtube.com/watch?v=FhGPIO01r6g , passando per il piano angosciante di The Spider, la title-track che ricorda il Nick Cave più “scuro”, le chitarre sferraglianti di The Rattlesnake, andando a chiudere un lavoro magnifico con gli arpeggi acustici e gli archi dolenti delle splendide Summer Came To Say Goodbye e Walk Into The Silence.

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Il disco d’esordio Blackbird si avvaleva di episodi come Paint It Blue, Wrap Me In Your Arms e una Blackbird dove pareva di sentire la bravissima Marianne Faithfull, ma pure della dolente ballata country-folk Death Is Waiting https://www.youtube.com/watch?v=sCt93J7CXmQ , dell pathos di una traccia come Winter Days, che riesce nello stesso tempo ad emanare tristezza e dolcezza https://www.youtube.com/watch?v=qxk_tP6rRA4 , mentre Bebop Blues e Blackberry Wine https://www.youtube.com/watch?v=B8DYOh0yD08  sono i richiami più vicini a Patti Smith (anche i momenti più elettrici del disco), chiudendo con la solennità di Kalze (quasi un omaggio a Nico, la dark lady per eccellenza), anche questo cantato in lingua tedesca, chiuso da un suono di tamburo a ritmo di bolero. Where The Wild Oceans End è, a giudizio di chi scrive, uno dei dischi più intriganti di questo inizio 2014 e consacra la Schroeder come un’artista di primo piano nel panorama musicale internazionale, il tutto certificato anche dal fatto che la cantante-poetessa tedesca ha partecipato ad un album tributo dedicato a Jeffrey Lee Pierce ( Axels And Sockets, il volume 3, in uscita in questi giorni), con la partecipazione di artisti del calibro di Iggy Pop, Nick Cave, Debbie Harry, Mark Lanegan e altre “personcine carismatiche”. Resta da sperare che anche l’Italia si accorga (magari in seguito a questa umile recensione) di questa particolare “chanteuse” mitteleuropea!

Tino Montanari  

Consigli Per L’Estate (E Oltre): Uscite Prossime Venture Parte VI. B.B. King, Alvin Lee, Amanda Palmer, Meshell Ndegeocello, Velvet Underground!

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B.B. King – Ladies And Gentlemen…Mr. B.B. King – Universal Music 10 CD disponibile anche versione in 4 CD – 25-09-2012

Il prossimo mese è in uscita anche questo bellissimo cofanetto da 10 CD (disponibile anche in versione da “poveri” in 4 CD). La masterizzazione è stata curata dal grande Bill Levenson e va ad integrare e sostituire l’ottimo box da quattro dischetti già uscito negli anni ’90: King Of the Blues edito dalla MCA nel 1992 e che copriva il periodo 1949-1992.

Per questo …Mr.B.B. King lo spazio dedicato al periodo 1949/1962 (quello antecedente alla firma per la ABC-Paramount di cui si festeggiano appunto i 50 anni) è stato ampliato a due dischi. Quindi i brani incisi per Bullet, Modern/RPM e Kent/Crown Records. Mentre il periodo successivo, quello ABC – MCA – Geffen è distribuito sui restanti 8 compact. Ci sono brani tratti da un po’ tutti gli album, rari singoli non presenti sugli Lp, brani live, dagli EP “One Touch” e moltissimi duetti, ma, pare, neppure un inedito. Però non c’è ancora una tracking list per cui non sono sicuro. C’è anche un libro da 72 pagine con foto e un paio di saggi sulla sua carriera. Il tutto dovrebbe costare oltre i 100 euro.

 

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Alvin Lee – Still On The Road To Freedom – Repertoire Records – 28-08-2012

Probabilmente il miglior disco della carriera solista di Alvin Lee (anche perché ne ha fatti talmente pochi al di fuori dei Ten Years After) è quel On The Road To Freedom pubblicato nel lontano 1973 in coppia con Mylon LeFevre. Un disco tra country-rock, blues e rock classico che anticipava per certi versi quello stile che poi si sarebbe definito Americana (anche se Dan Stuart odia il termine)! Nel disco erano presenti parecchi “luminari”: gente come George Harrison, Steve Winwood, Ron Wood, Jim Capaldi, Mick Fleetwood e altri “minori” ma non meno validi come Boz Burrell dei King Crimson, Tim Hinkley, Mike Patto, Ian Wallace, il percussionista dei Traffic, Reebop Kwaku Baah, Andy Stein al violino. Il disco risentito anche oggi, pur non essendo un capolavoro era un buon album. In questo nuovo Cd non ci sono ospiti di grido ma lo spirito musicale pare sia quello, ascolteremo.

 

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Amanda Palmer – Theatre Is Evil – 8Ft Records/Cooking Vinyl – 11-09-2012

L’ex Dresden Dolls torna con il suo terzo album da solista in compagnia della Grand Theft Orchestra. Finanziato dai fan con una raccolta che doveva fruttare 100.000 dollari e ne ha raccolti quasi 1.200.000.

Non ne so molto, questo è il primo singolo, dove pare non sia molto vestita.

 

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Meshell Ndegeocello – Pour Une Ame Souveraine – Naive? – 9-10-2012

Altra tipa “strana”, Meshell Ndegeocello esce con questo nuovo album che riporta come sottotitolo “A Dedication to Nina Simone. Quindi un album tutto di cover, questa la tracking list:

Please Don’t Let Me Be Misunderstood
Suzanne
Real Real
House of the Rising Sun
Turn Me On
Feelin’ Good
Don’t Take All Night
Nobody’s Fault But Mine
Be M Husband
Back is the Color of My True Loves Hair
See Line Woman
Either Way I Lose
To Be Young, Gifted and Black
Four Women

Tra gli ospiti: Sinead O’Connor, Lizz Wright, Valerie June, Toshi Reagon, Cody Chesnutt.

Questo è un brano del disco:

 

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Questa non è la copertina dell’altro box dei Velvet Underground, quello dedicato a tutta la carriera, ma si tratta di un nuovo cofanetto in 6 CD che uscirà il 2 ottobre dedicato al classico 1° album della band di Lou Reed in occasione del 45° anniversario dall’uscita del disco. Non ci sono ancora indicazioni sul prezzo presunto. 

Velvet Underground And Nico – Universal – 6 CD – 02-10-2012

Questo il contenuto:

Disc 1 is the stereo album plus alternate versions:

12 All Tomorrow’s Parties [Alternate Single Voice Version]
13 European Son [Alternate Version]
14 Heroin [Alternate Version]
15 All Tomorrow’s Parties [Alternate Instrumental Mix]
16 I’ll Be Your Mirror [Alternate Mix]

Disc 2 is the mono album plus mono singles:

12 All Tomorrow’s Parties [July 1966]
13 I’ll Be Your Mirror [Alternate Ending, July 1966]
14 Sunday Morning [Alternate Mix, December 1966]
15 Femme Fatale [December 1966]

Disc 3 is Chelsea Girl

Disc 4 is the Scepter sessions (1-9) and the 1966 Factory rehearsals (10-15):

01 European Son [Alternate Version] *
02 The Black Angel’s Death Song [Alternate Mix] *
03 All Tomorrow’s Parties [Alternate Version] *
04 I’ll Be Your Mirror [Alternate Version] ^
05 Heroin [Alternate Version] *
06 Femme Fatale [Alternate mix] ^
07 Venus in Furs [Alternate Version] ^
08 Waiting for the Man [Alternate Version] ^
09 Run Run Run [Alternate Mix] ^
(* from tape, ^ from acetate)

10 Walk Alone
11 Cracking Up / Venus in Furs
12 Miss Joanie Lee
13 Heroin
14 There She Goes Again [with Nico]
15 There She Goes Again

Discs 5 and 6 are a concert from the Valleydale Ballroom, Columbus, Ohio:

01 Melody Laughter
02 Femme Fatale
03 Venus in Furs
04 The Black Angel’s Death Song
05 All Tomorrow’s Parties [Lou Reed]

01 Waiting for the Man
02 Heroin
03 Run Run Run
04 The Nothing Song

E qui ragazzi, sciambola! Con questo vi lascio a meditare, ci rivediamo domani!

Bruno Conti