Stanno Per Tornare, E In Buona Compagnia, Concerto A Milano il 3 Dicembre E Nuovo Album. Lowlands And Friends – Play Townes Van Zandt’s Last Set

LOWLANDS locandina tonwes van zandttownes van zandt's last set

Il 3 dicembre del 1996 al Borderline di Londra si teneva quello che sarebbe stato l’ultimo concerto documentato di Townes Van Zandt. Il cantautore texano sarebbe scomparso, da lì a poco, il 1° gennaio del 1997, in quel di Nashville, per una aritmia cardiaca, scatenata dai postumi di una caduta casalinga avvenuta circa una decina di giorni di prima, non curata e causata a sua volta da anni di abusi di sostanze varie ed alcol, in quella che è stata una vita vissuta pericolosamente sempre ai limiti, e spesso oltre, da questo geniale artista che giustamente viene considerato uno degli artisti country più influenti tra coloro che si è soliti definire artisti di culto. Forse non a caso Van Zandt è morto lo stesso giorno, 44 anni dopo, in cui si spegneva la stella di Hank Williams, uno degli artisti da lui più ammirati. Per ricordare quell’evento particolare, parlo del concerto, Edward Abbiati, con i suoi Lowlands, stava lavorando da oltre anno ad un disco–tributo che indirettamente è anche un omaggio alla musica del musicista di Fort Worth, attraverso l’esatta riproposizione della scaletta di quel concerto particolare, quindi non attraverso la scelta dei brani più famosi o più amati di Townes Van Zandt, ma riproponendo pari quello che venne eseguito in quella fatidica serata del 3 dicembre di venti anni fa a Londra.

Essendo Ed quell’artista inventivo e portato alle collaborazioni che è sempre stato, per l’occasione (come era stato anni fa, 2012 per la precisione, per il disco dedicato a commemorare il centenario della nascita di Woody Guthrie, http://discoclub.myblog.it/2012/06/24/proseguono-i-festeggiamenti-better-world-coming-lowlands-fri/, in cui era stato affiancato da amici musicisti della zona pavese) ha scelto di invitare a suonare e cantare con lui questa volta una serie “importante” di amici da tutto il mondo con cui ha condiviso palcoscenici e dischi, fin dall’inizio della sua carriera; per cui in questo nuovo album, che uscirà ufficialmente il 9 dicembre per l’etichetta italiana Route 61 (ma sarà già disponibile anche nella serata di presentazione del disco proprio il prossimo 3 dicembre, allo Spazio Teatro 89 di Milano, come vedete dalla locandina ad inizio Post) troviamo musicisti che arrivano da Stati Uniti, Svezia, Inghilterra, Australia ed Italia. Posso anticiparvi che il disco è molto bello, ma comunque ho intenzione di tornarci con più calma al momento dell’uscita, con una recensione ad hoc, nel frattempo vi riporto la tracklist completa, con gli artisti ospiti, brano per brano:

1.       My Starter Won’t Start – Kevin Russell (Gourds) & the Gnola Blues Band

2.       Loretta – Stiv Cantarelli

3.       Pancho and Lefty  – Lucky Strikes, Michele Gazich & Sid Griffin

4.       Dollar Bill Blues – Cheap wine

5.       Buckskin Stallion – Antonio Gramentieri (Sacri Cuori) & Winston Watson

6.       Katie Belle Blue – Richard Lindgren

7.       Marie  – Will T Massey  

8.       Waiting Around To Die – Chris Cacavas, Antonio Rigo Righetti & Winston Watson

9.       A Song For –  Tim Rogers  (You Am I)

10.   Short Hair Woman Blues – Ragsy

11.   Ballad Of The Three Shrimps with No Good Sisters

12.   Sanitarium Blues  with Will T. Massey, Tim Rogers and Rod Picott

13.   Tecumseh Valley/Dead Flowers (Rolling Stones)  – Rod Picott

14.   Colorado – Plastic Pals, Chris Cacavas  & Jonathan Segel (Camper Van Beethoven)

All’inizio di ogni brano, per aumentarne l’autenticità con una breve presentazione, appare il DJ inglese Barry Marshall Everitt, all’epoca tour manager di Townes Van Zandt, nonché ex gestore del Borderline, il locale in cui si tenne il concerto originale, e anche uno dei primi a passare in radio in Inghilterra i brani dei Lowlands. il gruppo pavese si presenterà alla serata milanese nella classica formazione a cinque: oltre a Ed Abbiati, voce e chitarra, Francesco Bonfiglio, tastiere e fisa, Roberto Diana, chitarre varie, Mattia Martini alla batteria e Manuel Pili, l’ultimo bassista entrato nella line-up. Gli ospiti previsti per il concerto, salvo sorprese, sono Stiv Cantarelli,  Maurizio “Gnola” Glielmo, Chris Cacavas Hawk Soold e Anders Sahlin della band svedese dei Plastic Pals, oltre a Max Paganin alla tromba. Quindi direi di intervenire numerosi alla serata, nel corso della quale verranno eseguiti ovviamente anche molti brani dal repertorio del quintetto pavese: chi già li conosce sa cosa aspettarsi,  ma i brani tratti dal nuovo album saranno una felice sorpresa  anche per i fans più accaniti. Mi ripeto, non anticipo la recensione, ma il disco, sentito in anteprima, è molto valido, e, a differenza di quanto mi aspettavo, cioè un disco intimo e soffuso, molte delle canzoni presenti sono eseguite in versioni full band, grintose ed aggressive quando serve, tenere e ricercate all’occorrenza, tutte con il giusto spirito dell’autore (non solo canzoni di Van Zandt, anche brani blues e Dead Flowers degli Stones posta in coda a Tecumseh Valley). E come chicca la possibilità di ascoltare una rara apparizone su CD di un altro artista di culto come Will T Massey.

Questo brano, che ascoltate qui sopra, venne registrato da Townes Van Zandt il 5 dicembre del 1996 a Austin, Texas, una delle sue ultime registrazioni.

Mi raccomando fatevi un appunto per non mancare al concerto, così volendo potete anche comprarvi l’album in anteprima sull’uscita.

Bruno Conti

Il Meglio del 2015: Un Manipolo Di “Italiani Per Caso”, Scelte E Progetti. Paolo Bonfanti, Fargo, Lowlands, Mandolin’ Brothers & Max Meazza

paolo bonfanti back home alive

Come negli anni scorsi ho chiesto a vari musicisti e gruppi italiani, che mi piace definire “italiani per caso”, la loro lista del “Meglio del 2015”, non necessariamente dischi nuovi, ma anche ristampe, concerti, eventi che secondo loro hanno caratterizzato l’anno. Non tutti hanno avuto il tempo di rispondere e alcuni mi hanno detto che motivi vari la loro lista non era ricca e sostanziosa. Io ho raccolto il tutto e vi propongo quanto riferitomi, non dimenticando di ricordare anche le loro produzioni presenti, e quando possibile, future, in ordine rigorosamente alfabetico, come a scuola. Partiamo da Paolo Bonfanti, chitarrista e cantante genovese, ma piemontese onorario, che nel corso dell’anno ha pubblicato un ottimo disco dal vivo Back Home Alive, di cui è in corso anche un tentativo, tramite crowfunding, di tramutarlo pure in un doppio vinile.

bonfanti back home alive vinile

https://www.becrowdy.com/back-home-alive

Manca ancora qualche giorno alla chiusura del progetto, se volte contribuire, in quanto fans di Paolo o del vinile, il link a cui donare è quello che vedete sopra. Per ciò che concerne le scelte del 2015, l’ottimo Bonfanti mi segnala i concerti dei Los Lobos a Monforte D’Alba e di Mark Knopfler a Lucca.

richard thompon stillmarc ribot young philadelphiansjames mcmurtry complicated game

los lobos gates of golddan penn spooner oldham completesteve earle terraplane

 

Per quanto riguarda gli album: Richard Thompson Still, Marc Ribot & The Young Philadelphians Live In Tokyo (che in alcuni paesi non è stato ancora pubblicato), James McMurtry Complicated Game, Los Lobos Gates Of Gold, Dan Penn & Spooner Oldham Live The Complete Duo Recordings, Steve Earle & The Dukes Terraplane Blues

nina simone at the village gate

Più la ristampa di Nina Simone At The Village Gate pubblicata dalla Hallmark a special price.

 

Fargo A Small World Special Edition

Anche gli amici Fargo da Milano, di cui vedete l’ultimo album A Small World In Black White nella special edition qui sopra, mi hanno inviato le loro scelte e anche una piccola anticipazione del nuovo lavoro in preparazione. Lascio quindi la parola a Massimo Monti, che in qualità di autore dei testi della band ne ha facoltà.

guccini se io avessi previstobeth hart better than homesouthside johnny soultime!

 

eric clapton slowhand at 70 live at royal albert halldrive-by truckers - it's great to be aliveuncle lucius the light

“Io dedicherei il 2015 a coloro che hanno dato e continuano a dare emozioni non sempre con l ultima produzione : Guccini con Se io avessi previsto tutto questo una testimonianza di passione e sensibilita’, Beth Hart con Better than home che svuota il sacco dei suoi dolori dei suoi demoni dei suoi sogni dei suoi incubi, Southside Johnny Soultime! per la carriera che avrebbe potuto fare se non avesse dovuto accettare la parte di Giovanni Battista all arrivo di Gesu’ Bruce, Eric Clapton che torna a casa sua Royal Albert Hall e al primo accordo mette le cose in chiaro e’ ancora luo il numero uno, il disco dal vivo dei Drive-by Truckers  It’s Great To Be Alive, genuino e profondo anche dopo la dipartita di Isbell, prova di maturita’ degli Uncle Lucius che sorprendono per l universalita’ e profondita’ dei temi trattati in un contesto musicale solo apparentemente tradizionale.

I Fargo stanno finendo di lavorare ad un album di 8 pezzi che si calano con forza nella realta’ del mondo conflittuale ingiusto e violento di oggi…testi e musica fanno un giro di orizzonte simbolico dentro e fuori i diversi rapporti umani a volte inumani che ci vedono tutti coinvolti senza eccezione.”

E ora la parola a Fabrizio Fargo Friggione, il frontman, cantante, chitarrista e autore delle musiche che rappresenta l’ala più “modernista” come gusti musicali:

” La musica viaggia attraverso il rock cercando di coglierne le varie sfumature. Ballad, hard rock e un po’ di groove elettronici. Chitarre elettriche e acustiche per accompagnare melodie e parole piu’ incisive e di impatto. Sicuramente il disco piu’ rock fatto fino ad adesso.

Album dell’anno: Keith Richards – Crosseyed Heart, Kendrick Lamar – To Pimp A Butterfly, Yelawolf – Love Story, Selah Sue – Reason, Mumford And Sons – Wilder Mind

 

lowlands live and acoustic

Passiamo ai Lowlands di Ed Abbiati che di recente hanno pubblicato l’eccellente doppio dal vivo CD+DVD a tiratura limitata Live And Acoustic

Il buon Ed mi ha detto che non ha avuto molto tempo per ascoltare durante l’anno, comunque le sue scelte sarebbero orientate sui seguenti:

cheap wine beggar town.

Mary & the Fairy – Cheap Wine
bob dylan shadows in the night
Shadows in the Night – Bob Dylan
rod picott fortune
Fortune – Rod Picott
keith richards crosseyed heart
Crosseyed Heart – Keith Richards
sacri cuori delone
Delone- Sacri Cuori
you ami i porridge
Porridge & Hot Sauce – You Am I (decimo album della band, uscito solo in Australia)
Nel 2016 per la serie Lowlands & Friends, dopo quello a Woody Guthrie è in preparazione un tributo alle canzoni di Townes Van Zandt di cui questa Colorado Girl, regitstrata con i Plastic Pals nel recente concerto di Milano, è una anticipazione https://www.youtube.com/watch?v=iWG-hXvgmso .
Mandolin' Brothers-Full-Band-amenobluesphermine Laboratorio-ElettroAcustico-2
Sempre da Pavia, in rigoroso ordine alfabetico, tocca ai Mandolin’ Brothers di Jimmy Ragazzon e soci che nel 2015 non hanno pubblicato nulla di nuovo ma hanno portato in giro in alcune serate il loro spettacolo dedicato alla ripresa di Highway 61 Revisited di Bob Dylan (ma non solo) e hanno dato vita anche ad un nuovo progetto chiamato Phermine -Laboratorio Elettroacustico + Mandolin’ Brothers, creato e diretto da Chiara Giacobbe (ex violinista dei Lowlands, per la serie corsi e ricorsi)  ed in collaborazione con i Mandolin’ Brothers e la Compagnia Teatrale Stregatti Come dice il loro comunicato stampa  uno spettacolo sul Blues che fonde musica e teatro e racconta le storie, i personaggi e le atmosfere tipiche di questo genere musicale, negli Stati Uniti degli anni ’40.
Sul palco ci saranno tantissimi musicisti e attori:
Direttore: Chiara Giacobbe
Violini: Elisa Traverso, Benedetta Castagnino, Laila Farag, Elena Martini, Greta Prebbenna, Carola Romano, Diana Tizzani, Marta Braga, Laetitia Zito.

Violoncelli: Martina Romano, Letizia Ferrari

Mandolin’ Brothers:

Jimmy Ragazzon – voce, armonica, chitarra acustica

Marco Rovino – voce, chitarre

Joe Barreca – basso

Daniele Negro – batteria

Compagnia Stregatti:

Giusy Barone nel personaggio di Stella Dearmond

Simone Mussi nel personaggio di Jacob Stillwater

 

Nell’anteprima del 7 agosto dello scorso anno, in quel di Casal Cermelli (AL) i brani eseguiti sono stati questi:

Brani:

Key To the Highway (Big Bill Broonzy)

Freak Out Train (A. Ragazzon)

Circus (A. Ragazzon)

Scarlet (A. Ragazzon)

Bad Liver Blues (A. Ragazzon)

I’d Rather Go Blind (E. Jordan)

Insane (A. Ragazzon)

Hey Senorita (M. Rovino – A. Ragazzon)

Nothing You Can Do (A.Ragazzon)

Blind Willie Mc Tell (Bob Dylan)

Still Got Dreams (A. Ragazzon)

bis:

Come On Linda (M.Rovino – A. Ragazzon)

 

Da quello che mi dice Jimmy (che sarebbe Alessandro, lo si deduce da quella A. davanti a Ragazzo, quando si firma come autore): La prima vera e propria sarà il 20 febbraio al Teatro Ambra di Alessandria e, + avanti, all Spazio Teatro 89 di Milano (da confermare).4 MB + 9 violini + 2 violoncelli + 1 Direttore + 2 attori….

 

Ma veniamo alle sue scelte dei migliori del 2015. Dopo averlo stressato un po’ di volte è quello che mi ha dato più soddisfazioni. Ecco la sua lista:

Best of 2015:

bob dylan the cutting edge bootleg series vol.12

Bob Dylan: The Bootleg Series Vol. 12 The Cutting Edge (* NDB secondo voi poteva mancare?)

john coltrane a love supreme the complete masters

John Coltrane: A Love Supreme – The Complete Masters

rhiannon giddens tomorrow is my turn

Rhiannon Giddens: Tomorrow Is My Turn

texas tornados a little bit is better

Texas Tornados: A Little Bit Is Better Then Nada

los lobos gates of gold

Los Lobos: Gates Of Gold

Drive By Truckers: It’s Great To Be Alive!

Keith Richards: Crosseyed Heart

Toots & The Maytals: The Best Of

Kamasi Washington: The Epic

Gang: Sangue e Cenere

De Gregori canta Bob Dylan: Amore e Furto

 DVD:

frank zappa roxy the movie

Frank Zappa: Roxy The Movie

Libro

marlon james breve storia

Marlon James: Breve Storia di 7 Omicidi – Frassinelli (a proposito di Giamaica)

Vuoto Incolmabile:

Allen Toussaint e B.B. King: R.I.P.

*NDB Qui se volete leggere quanto scritto dal sottoscritto sul Blog

http://discoclub.myblog.it/2015/05/17/profeti-sventura-se-ne-andato-anche-b-b-king-1925-2015/

http://discoclub.myblog.it/2015/11/11/se-ne-andata-anche-delle-leggende-new-orleans-morto-77-anni-allen-toussaint-attacco-cuore/

Concerto dell’anno: 

Paul Mc Cartney – Marsiglia, 5 giugno 2015

 

 

max meazza japanese cover

Last But Not Least (sempre per via dell’ordine alfabetico) il cantautore milanese Max Meazza che mi comunica l’uscita anche in Giappone se etichetta P-Vine (lo vedete qui sopra) del suo ultimo album Charlie Parker Loves Me, in Italia distribuito dalla Ird http://discoclub.myblog.it/2015/05/21/la-california-musicale-altro-vista-dallitalia-max-meazza-charlie-parker-loves-me/

Che mi segnala tra le sue scelte dell’anno tre titoli della “sua parrocchia”, come dice lui:

boz scagss a fool to care

A fool to care – Boz Scaggs
stephen bishop bowling in paris
Bowling in Paris Remastered – Stephen Bishop
bill labounty best of
The best of Bill La Bounty – Bill La Bounty
Direi che per oggi sulle liste dei migliori di fine anno è tutto. Ci saranno ancora una sorta di best of the rest con gli altri siti e riviste internazionali che mancavano all’appello e il mio “robusto compendio” con tutti gli altri dischi che non sono rientrati nella prima classifica del sottoscritto, penso tra Natale e Santo Stefano. Da oggi parte anche una piccola rubrica dedicata ai “recuperi e alle sorprese” di fine anno, ovvero quegli album che per vari motivi non sono stati recensiti con Post ad hoc: visto che fino a metà gennaio non esce nulla ci sarà tempo di parlare di vari dischi interessanti.
Bruno Conti

Le Due Facce Dei Lowlands: Quella Acustica Ed Unplugged Del Nuovo CD+DVD A Tiratura Limitata E Quella Elettrica Del Concerto Di Sabato 28 Novembre Allo Spazio Teatro 89 Di Milano

lowlands live and acousticlowlands live with plastic pals

Come sapete su questo Blog si parla spesso dei Lowlands (e del loro leader Ed Abbiati) in quanto il sottoscritto (oltre ad un rapporto di amicizia con Ed) pensa che siano una delle realtà musicali più interessanti del panorama rock indipendente italiano in lingua inglese (o se preferite, come li ho definiti in altre occasioni degli “italiani per caso”)!

Quindi visto che ci sono buone nuove sul fronte discografico e concertistico eccomi a parlarvi di nuovo di loro. Esce in questi giorni, con tiratura limitata di 500 copie, il secondo volume delle Bootleg Series della band pavese: si intitola Live And Acoustic At Spazio Teatro 89 April 5th 2014, é un CD+DVD su etichetta Gypsy Child Records, in Italia verrà venduto solo sul loro sito o ai concerti e considerando che la data di sabato prossimo 28 novembre allo Spazio Teatro 89 di Milano sarà l’ultima occasione di vedere la band in versione elettrica per un po’ di tempo, da quanto mi dice Ed, e anche di acquistare lì al concerto il nuovo doppio Live della band, l’occasione è ghiotta. La formazione sarà a cinque, con Manuel Pili al basso al posto di Antonio “Rigo Righetti”, mentre oltre a Ed Abbiati Roberto Diana, immancabili (e che dovrebbero poi proseguire momentaneamente come duo nella prima parte del 2016, con due progetti discografici in fase preliminare), ci dovrebbero essere anche Francesco Bonfiglio, a tastiere e fisarmonica e Mattia Martini alla batteria. Ad aprire il concerto ci saranno i Plastic Pals, una interessante band rock svedese diciamo del filone Paisley Underground/Garage Rock il cui minimo comune denominatore con i Lowlands è Chris Cacavas, che ha prodotto il loro ultimo album Turn The Tide https://www.youtube.com/watch?v=OmTJAQE4kCQ  ed è stato collaboratore di Ed Abbiati nell’ottimo Me And The Devil https://www.youtube.com/watch?v=7-tHaCrI3A0 . Quindi intervenite numerosi perché la serata si preannuncia interessante. E adesso spendiamo due parole per l’ottimo Lowlands Live And Acoustic.

17 tracce nella versione CD e 20 nella versione DVD (che riporta anche le presentazioni e i dialoghi tra un brano e l’altro) questo Live, nonostante la scritta Bootleg Series è un prodotto altamente professionale, con ottima qualità audio e video, ripreso con varie telecamere e con una resa sonora del tutto soddisfacente. Siamo al 5 aprile del 2014, un sabato, il giorno dopo la band entrerà in studio per proseguire con la registrazione di quello che sarà il loro nuovo album di studio, l’eccellente Love, Etc… di cui potete leggere qui http://discoclub.myblog.it/2014/11/21/continua-linvasione-delle-band-pavesi-lowlands-love-etc-disco-concerto/. Il titolo dell’album parla di un disco dal vivo e acustico, e così è, ma rientra tranquillamente anche nella categoria degli Unplugged, vista la mancanza di strumenti elettrici, come è tradizione della vecchia serie che andava in onda su VH1. In comune con quella serie (come ricordiamo dalle esibizioni di Clapton, Neil Young, Dylan, R.e.m. e molti altri) è la presenza comunque sul palco di una miriade di musicisti, “senza spina” ma in metà di mille, anche nella serata dei Lowlands a tratti sul palco ci saranno fine a sedici musicisti.

Il concerto, che è anche una sorta di retrospettiva sulla carriera della band, si apre in chiave acustica con The Last Call, la title-track del primo album, e per l’occasione al contrabbasso torna Simone Fratti, il primo bassista della formazione; qui la dimensione è decisamente acustica e intima, anche grazie alla ottima acustica del teatro, quasi completamente esaurito per l’occasione, con i tocchi dell’armonica di Richard Hunter e del’ospite Alice Ghiretti al cello, a colorire il suono già dalla successiva Life’s Beautiful Lies, con Rigo Righetti ora al basso e anche la presenza di Alex Cambise alla seconda chitarra e del piano di Bonfiglio comincia a farsi sentire, mentre il lavoro di Mattia Martini alla batteria è soffuso ma chiaramente percepibile, come quello della slide acustica di Roberto Diana. Il concerto prosegue con reminiscenze di Ed sulla genesi dei brani, per esempio Ashes, con Cambise ora al mandolino e Bonfiglio alla fisa e Matteo Zanesi alle percussioni sullo sfondo, sempre in perfetto stile unplugged, mentre il ritmo si alza con la ottima Lovers And Thieves, con un sound molto alla Waterboys, più mosso e quasi celtic soul, mentre Fragile Man, dedicata ad un vecchio amico che non c’è più è decisamente più malinconica e raccolta.

A questo punto torna sul palco Hunter con la sua armonica e si aggiunge alla lap steel, MG Boulter, leader dei Lucky Strikes, che aveva aperto la serata, per una suggestiva e raffinata Lately (solo sul DVD, ma la confezione è doppia per cui trovate comunque tutto) molto roots. Cheap Little Paintings, dedicata ai vecchi dipinti del padre, ma anche all’arte di scrivere “piccole” canzoni torna all’ambientazione sonora di inizio concerto e anche Friday Night mantiene questa aura malinconica e folk, come pure 38th & Lawton, brano da singer songrwriter, concepito a San Francisco e con l’armonica di Hunter di nuovo in bella evidenza, mentre ritornano anche Fratti e Stefano Speroni all’acustica della vecchia formazione, i due rimangono per Like A Rose, sempre dal primo album. A seguire Walking Down The Street, nelle parole di Ed Abbiati la sua canzone alla Creedence, almeno nelle intenzioni perché noi non c’entra nulla, anche se rimane una bella canzone. A questo punto il palco si fa affollato, per la seconda parte del concerto arrivano i quattro musicisti addetti ai fiati, Andres Villani al sax, Massimiliano Paganin alla tromba, Marco Grignani al trombone e Claudio Perelli al clarinetto e il suono prende un’altra piega, decisamente più celtic soul, per esagerare, con tocchi alla Band e arie musicali pescate da New Orleans, subito ben evidenziate da una brillante Gypsy Child, con i contrappunti dei fiati a dare più brillantezza al sound, ancora più evidenti nella divertente e trascinante You Me The Sky And The Sun, uno dei brani in anteprima dal “futuro” Love Etc.

Ghosts In This Town è una delle più belle canzoni scritte da Ed, nel parere di chi scrive, e questa veste unplugged con fiati aumenta il suo fascino e anche In The End mantiene questa aria da festa tra amici, con il suo ritornello irresistibile e cantabile che ben si presta alla dimensione Live e ad un sing-along con tutto il pubblico. Una lunghissima Only Rain, che viene sempre Gypsy Child, parte sulle ali della slide di Roberto Diana e poi si sviluppa in un altro bell’arrangiamento corale, grazie alla particolare “magia” di quella serata, molto bella la parte strumentale centrale, che è anche l’occasione per presentare tutti i partecipanti alla serata. Fine del concerto, ma tornano in fretta per qualche bis: Lowlands, il primo brano in assoluto, inciso per un tributo ai Gourds, eccellente band texana da cui ha preso il nome il gruppo, è una sorta di epica ballata sudista, molto americana nel suo divenire, con un eccellente Cambise alla’acustca e i “soliti” Hunter all’armonica e Diana alla slide, tra i protagonisti assoluti della serata, senza forse quelle nuances celtiche che si sarebbero poi aggiunte al suono della band. Love Etc…, altro brano nuovo per l’occasione è una delle canzoni che più mi piacciono dell’ultima produzione del gruppo, una piccola delizia sonora a tempo di valzer che permette al pubblico di partecipare e a Ed di dedicare la canzone a moglie e figlie. “Ancora una”, Keep On Flowing, altra gioiosa celebrazione in puro spirito celtic soul con tutti i musicisti sul palco e per finire veramente Homeward Bound (che non è quella di Simon & Garfunkel, ma evidentemente le canzoni con quel titolo sono tutte belle), poi ripresa a fine anno nel concerto di presentazione di Love Etc… con tanto di discesa tra il pubblico con un finale che più “unplugged” non si può, ma quella era un’altra storia.

Questo è quanto, se siete interessati alla loro musica e questa bella confezione doppia, per aggiudicarvela, dietro congruo pagamento, non dovete fare altro che presentarvi al loro concerto di sabato prossimo allo Spazio Teatro 89 di Milano. Ne vale la pena!

Bruno Conti