Uscite Cofanetti Imminenti: Dall’Australia The Glory Days Of Aussie Pub Rock Vol.2

glory days of aussie pub rock vol.2

The Glory Days Of Aussie Pub Rock Vol. 2 – 4 CD Festival Records Australia – 24-2-2017

All’incirca un anno fa, poco meno, vi segnalavo l’uscita del primo volume dedicato a questa piccola nicchia del rock australiano http://discoclub.myblog.it/tag/aussie-pub-rock/, sempre un piccolo box di 4 CD, diciamo di non facile reperibilità, per quanto non particolarmente costoso (addirittura se qualcuno se lo fosse perso e fosse interessato all’acquisto ho visto che in alcuni siti di vendita il prezzo è sceso ulteriormente). Comunque se non vi ricordate gli artisti presenti andate a vedere al link, molti nomi mai sentiti nominare, peraltro validi ed alcuni interessanti da scoprire, confesso che molti non li conosco neppure io, ma anche la “crème de la crème” del rock “alternativo” Down Under, oltre ad alcuni di cui possiamo fare tranquillamente a meno, ma nell’insieme un cofanetto interessante.

Ecco la lista completa dei contenuti:

 CD1]
1. Cold Chisel – You Got Nothing I Want
2. The Angels – Shadow Boxer
3. Divinyls – I’ll Make You Happy
4. Split Enz – I See Red
5. The Sports – Strangers On A Train
6. Mental As Anything – Come Around
7. Sunnyboys – Happy Man
8. Choirboys – Boys Will Be Boys
9. Rose Tattoo – One Of The Boys
10. Dave Warner’s From The Suburbs – Nothing To Lose
11. Skyhooks – Over The Border
12. The Motivators – After The Fall
13. The Ferrets – This Night
14. Models – Atlantic Romantic
15. The Aliens – Follow That Girl
16. The Radiators – Summer Holiday
17. Matt Finish Cia (Live At Pact Theatre 1981)
18. Kevin Borich Express – No Turning Back
19. Stars – With A Winning Hand
20. Dragon – Get That Jive
21. Richard Clapton – Hearts On The Nightline
22. Ian Moss – Tucker’s Daughter
23. The Black Sorrows – The Chosen Ones
24. Moving Pictures – Winners

[CD2]
1. Baby Animals – Early Warning
2. Heroes – I Can’t Go On
3. Dallimore – We Are The Kids
4. Taste – Boys Will Be Boys
5. Hush – Glad All Over
6. Supernaut Unemployed
7. Kings Of The Sun – Bottom Of My Heart
8. The Screaming Jets – Shivers
9. Nick Barker & The Reptiles – Another Me
10. Painters And Dockers – Die Yuppie Die
11. James Freud & Berlin – Enemy Lines
12. Flowers – Sister
13. Noiseworks – No Lies
14. Peter Wells – Between The Saddle And The Ground
15. Buster Brown – Roll Over Beethoven
16. Billy Thorpe & The Aztecs – Sick ‘n’ Tired (1973 Version)
17. Jim Keays’ Southern Cross – Undecided
18. Daddy Cool – All I Wanna Do Is Rock
19. Ol’ 55 – C’mon Let’s Do It
20. T.M.G. – Gonna Be Somebody
21. Mother Goose – Moonshine Lady

[CD3]
1. The Saints – Ghost Ships
2. The Church – The Unguarded Moment

3. Hoodoo Gurus – In The Wild
4. The Cockroaches – Hey What Now
5. The Riptides – Day Has Gone
6. Flaming Hands – The Edge
7. The Hitmen – Didn’t Tell The Man
8. Young Modern – Automatic
9. Mondo Rock – Searching For My Baby
10. Paul Kelly & The Coloured Girls – To Her Door
11. No Fixed Address – Black Man’s Rights
12. Broderick Smith’s Big Combo – My Father’s Hands
13. Goanna – Razor’s Edge
14. The Badloves – Green Limousine
15. Fraternity (Feat. Bon Scott) – If You Got It
16. Gary Young & The Rocking Emus – Rockabilly Heaven
17. The Johnnys – Injun Joe
18. Warumpi Band – Stompin’ Ground
19. Vika & Linda – I Didn’t Know Love Could Be Mine
20. Weddings Parties Anything – Roaring Days
21. The Dingoes – Come On Down
22. Russell Morris & The Rubes – Walk Don’t Run
23. Little River Band – Help Is On Its Way

[CD4]
1. Men At Work – Be Good Johnny
2. Australian Crawl – The Boys Light Up
3. Hunters & Collectors The Slab
4. Boom Crash Opera Great Wall
5. Dynamic Hepnotics – Soul Kind Of Feeling
6. Jo Jo Zep & The Falcons – All I Wanna Do
7. The Dugites – In Your Car
8. The Reels Love Will Find A Way
9. Do Re Mi – Man Overboard
10. V.Spy V.Spy – Hardtimes
11. The Spaniards – I Want To Live In A House
12. Mike Rudd & The Heaters – Talking To The Television
13. The Breakers – When I’m On Tv
14. The Numbers – Five Letter Word
15. The Boys – Weoh Weoh Weoh
16. The Swingers – One Good Reason
17. The Kevins – Romeo Romeo
18. The Little Heroes – One Perfect Day
19. Uncanny X-men – Still Waiting
20. Jimmy & The Boys – They Won’t Let My Girlfriend Talk To Me
21. Mi-Sex – Graffiti Crimes
22. The Party Boys (Feat. Swanee) – High Voltage

Esce il 24 febbraio, domani, in Australia, e il 3 marzo nel resto del mondo.

Bruno Conti

Novità Di Agosto Parte IIIb. Little River Band, Black Joe Lewis, Robbie Fulks, Graham Parker, Quicksilver Messenger Service, Dan Zanes, Chris Duarte, Carly Ritter, Serena Ryder

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Seconda ed ultima parte delle novità di agosto, conclude la disamina delle uscite di questo mese, con gli altri titoli in uscita il 27, cioè oggi.

Tra i gruppi storici del cosiddetto AOR (Adult Oriented Rock) americano, c’erano anche i tipi della Little River Band, pur essendo australiani: il grande successo lo hanno avuto negli anni ’70 e qualche disco, tipo Diamantina Cocktail e il doppio Live Backstage pass, non erano neppure male, un rock melodico venato di country, con in evidenza la voce di Glenn Shorrock e la formazione a tre chitarre. Purtroppo il tempo passa per tutti e della formazione originale non è più rimasto nessuno, il componente più “antico” del gruppo è il bassista Wayne Nelson, americano, entrato nella formazione nel 1980, gli altri, americani pure loro, si sono tutti aggiunti nei vari reunion tour degli anni 2000. Il nuovo album Cuts Like A Diamond, esce per l’taliana Frontiers Records ed è dell’onesto rock melodico: una band australiana, composta da americani, che incide per una etichetta italiana. E’ proprio strano il mercato discografico. Nella mia veste di ex negoziante, ricordo che erano uno dei gruppi più apprezzati dai filippini (una nota di colore).

Black Joe Lewis era uno degli artisti americani che, con i suoi Honeybears, nella seconda parte della prima decade dei Noughties meglio fondeva soul e R&B, con rock e blues, alla stregua di gente come Eli Paperboy Reed, Lee Fields, Charles Bradley, Sharon Jones, tanto per citarne alcuni, più o meno influenzati dal soul. Ora, il musicista texano, lasciati sia gli Honeybears che l’etichetta Lost Highway, passa alla Vagrant con questo Electric Slave, dal suono decisamente più rock, anche se l’amore per il blues e il soul rimagono evidenti. I due produttori hanno lavorato, rispettivamente, con White Stripes, Cat Power, Modest Mouse uno, e Explosions In the Sky e Okkervil River l’altro, per cui il suono si è avvicinato al rock psichedelico, ma non mancano gli omaggi al mito James Brown in brani come Come To My Party, comunque da quello che ho sentito il disco è piuttosto buono, ricco di energia e musica di qualità. Un altro nero che alla stregua di gente come Arthur Lee, Hendrix o i Chambers Brothers sa come trattare la materia rock. Interessante.

Robbie Fulks è uno strano tipo di cantautore, sulle scene da una trentina d’anni, ma attivo discograficamente dal 1996, ogni tanto ci lascia qualche missiva del suo country alternativo e sghembo, ma molto raffinato. Gone Away Backward vede il suo ritorno alla Bloodshot, dopo sei anni di silenzio e un paio di dischi pubblicati per la Yep Rock. L’ingegnere del suono è Steve Albini, ma il suono è quello solito, acustico e influenzato da folk e country classici: bella voce, canzoni semplici ma mai banali, basate su chitarra acustica, banjo, violino, mandolino e dobro, con l’occasionale chitarra elettrica. Uno di quelli bravi.

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Un ulteriore trio di uscite eclettiche.

Graham Parker lo scorso anno si è riunito con i Rumour per realizzare con Three Chords Good uno dei migliori dischi di rock classico del 2012. Nell’occasione, per il film This Is 40 di Judd Apatow, ha registrato anche una apparizione in un piccolo locale di Los Angeles nel settembre del 2011, filmata dallo stesso regista Apatow, un brano della quale è stato pure utilizzato nel film. Ma il concerto è stato registrato tutto, e ora, nella forma del combo, DVD+Blu-Ray o viceversa, viene pubblicato dalla Shout Factory negli USA: ci sono molti brani dall’ultimo album ma anche classici della band, oltre ad un brano inedito, Sirens In the night. Molto bello. L’unico fattore negativo è che dura un’ora scarsa. Diciamo breve ma intenso, per consolarci.

A proposito di Live, la Cleopatra Records continua imperterrita a pubblicare CD di concerti inediti dei Quicksilver Messenger Service (se non avessero distribuito quel peraltro bellissimo cofanetto Anthology Box 1966-1970 sarebbe però stato meglio, visto che conteneva estratti dai vari concerti che l’ora l’etichetta sta pubblicando in versione integrale). Dopo l’ottimo doppio Live At Fillmore June 7, 1968 ora è la volta di Live At the Old Mill Tavern March 29 1970 che oltre al quartetto classico Cipollina, Duncan, Freiberg, Elmore vede in azione anche il rientrante Dino Valenti e al piano, Nicky Hopkins, e il grande James Cotton all’armonica in una gustosa jam blues finale. Purtroppo, s’ha da avere!

Dan Zanes ormai ha abbandonato i Del Fuegos da illo tempore e con la propria etichetta, la Festival Five Records, si è dedicato ad una meritoria opera di recupero delle tradizioni della musica folk e popolare americana dedicata ai dischi per l’infanzia. Lo preferivo prima ma vi segnalo comunque questo piacevole Turn Turn Turn in coppia con Elizabeth Mitchell, che comprende anche una nuova versione, rivisitata ed aggiornata ai giorni nostri, nei testi, del classico di Pete Seeger e dei Byrds.

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Gli ultimi tre.

Chris Duarte è al secondo disco di quest’anno e spesso mi capita di recensirlo per Blog e Buscadero, clienti-abituali-chris-duarte-group-my-soul-alone.html, nell’occasione siamo al fatidico doppio CD dal vivo, Chris Duarte Group Live, pubblicato come di consueto dalla Blues Bureau/Shrapnel, e , stranamente, se non sbaglio, è il primo disco registrato in concerto in più di 25 anni di carriera, durante il tour giapponese del 2012. Non escludendo di occuparmene con un Post apposito mi limito a segnalare, che ad un veloce ascolto, mi sembra ottimo, nel genere (rock-blues) con cover di Dylan, Leon Russell, Freddie King, Junior Kimbrough, Coltrane e una versione monstre di People Say dei Meters di più di 10 minuti.

Carly Ritter è una nuova cantautrice che esordisce con questo CD omonimo, prodotto dal figlio di Ry Cooder, Joachim, mentre anche il babbo appare alla chitarra nell’album, a fianco di Juliette Commagere, altra scoperta del duo e del di lei fratello Robert Francis, altro ottimo chitarrista, pupillo del grande Ry che è stato il suo maestro, insieme a John Frusciante. Ma il protagonista del CD è la piacevole voce della Ritter, tra folk e canzone d’autore, in un disco pubblicato dalla storica etichetta Vanguard.

Altra voce femminile è quella della rocker canadese Serena Ryder, con tre album di studio ed un live EP già pubblicati: il nuovo Harmony era già uscito per la EMI canadese lo scorso anno, ma visto che viene pubblicato ora anche per il mercato americano, il buon Tino se ne occuperà nei prossimi giorni con recensione ad hoc. Quindi non aggiungo altro, se non che il CD mi sembra decisamente buono, considerato che è un po’ di mesi che lo sento, ed era tra i papabili tra quelli da recensire, ma per le solite problematiche di tempo era rimasto in un angolino. Rientra, tra i “ripassi” delle vacanze.

That’s all folks.

Bruno Conti