In Visita Notturna Al “Grande Fiume”! The Mystix – Midnight In Mississippi

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The Mystix – Midnight In Mississippi – Mystix Eyes Records

Non c’è due senza tre (parafrasando un’antico proverbio), così, dopo i Deadman e i Gathering Field dei giorni scorsi, completo questa triade di artisti di culto, parlandovi del nuovo lavoro, Midnight In Mississippi, dei Mystix, un “ensemble” di veterani musicisti di area bostoniana, di cui avevo già recensito il precedente Mighty Tone (12) http://discoclub.myblog.it/2012/05/08/viaggio-nelle-radici-della-musica-the-mystix/ .

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L’attuale line-up di questo mini “supergruppo”, oltre alla confermata presenza del grintoso frontman Jo Lily alla chitarra, annovera musicisti, minori ma validissimi, del calibro di Bobby Keyes (Mary J.Blige) alla chitarra ritmica, il grande bassista Jesse Williams (John Hammond, Al Kooper, Duke Robillard e altri), Matt Leavenworth (Maria Muldaur, Jerry Lee Lewis) al violino e mandolino, la bravissima armonicista Annie Raines (Paul Rishell, Susan Tedeschi), Dennis McDermott (Rosanne Cash, Marc Cohn) alla batteria e percussioni, e alle tastiere Tom West (Susan Tedeschi, Peter Wolf): circondato da questi fantastici musicisti mi viene difficile pensare che possa uscire un disco di poca qualità, e infatti Jo Lily offre undici brani pieni di nostalgia pescati dal repertorio di alcuni grandi artisti blues e R&R, ma non solo.

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Si parte bene con la title track Midnight In Mississippi, firmata dallo stesso Lily, mentre il grande Jimmie Rodgers viene omaggiato con la sua Jimmie’s Blues con l’armonica della Raines a dettare i tempi https://www.youtube.com/watch?v=yTgGtiorEs0 , passando poi a due brani portati al successo da Jimmy Reed Thing’s Ain’t What They Used To Be https://www.youtube.com/watch?v=BidV8J43Tmw  e I’m Going Upside Your Head https://www.youtube.com/watch?v=Xc3i9DXTDmc , intervallati da una bellissima versione di Sunnyland di Elmore James cantata alla grande, con la sua voce di catrame, da Jo https://www.youtube.com/watch?v=GlC7obTdH6A , e il blues acustico di Dream Girl (Slim Harpo) con l’armonica e il violino che si fondono quasi all’unisono https://www.youtube.com/watch?v=peB9AJNDEgU , si riparte con un altro brano firmato da Lily, A Lifetime Worth Of Blues, una splendida ballata da afterhours con un violino dolcissimo che accompagna la melodia, per poi passare a una sofferta Out Of My Mind (Jerry Lee Lewis), al ruspante Johnny Cash di Walking The Blues, al ritmo “dixie” di Jelly Roll dei fratelli di New Orleans, Louisiana, Clarence e Spencer Williams, andando a chiudere con il country-valzer Which Side Of Heartache, dove violino e mandolino accompagnano ancora una volta il tessuto musicale del brano.

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Midnight In Mississippi è quindi un lavoro con un buon equilibrio di brani originali e di cover, una serie di canzoni eccellenti suonate al meglio da questi musicisti “mercenari”(nel senso buono), che non conoscono solo la storia della loro musica, ma anche il dolore e il vissuto delle tante storie personali, e questo album è in fondo una collezione di una musica senza tempo, il suono di un’America rurale rappresentato da un album pieno di “anima”, che potrebbe interessare soprattutto a tutti gli amanti dei buoni dischi https://www.youtube.com/watch?v=OtQfaaz8WBU e di questi Mystix in particolare, un gruppo che sa come suonare questo tipo di repertorio musicale, preso dalle radici dei vari stili utilizzati, con un piccolo sforzo per recuperare i loro CD, diciamo di non facile reperibilità!

Tino Montanari

Viaggio Nelle Radici Della Musica. The Mystix – Mighty Tone

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The Mystix – Mighty Tone – Mystix Eyes Records 2012

Non sempre è facile accostarsi ai nomi minori, la tentazione ed il desiderio insieme è quello di voler scoprire a tutti i costi nuovi artisti, e sottoporli al pubblico degli appassionati per farne oggetto di “culto”, oltretutto la difficile reperibilità degli autori di volta in volta scoperti, aumenta la curiosità ed il gioco di complicità che ne scaturisce. Fatta dunque questa onesta precisazione, vi consiglio l’ascolto di tali The Mystix, attempati veterani della scena blues-rock di Boston,un “supergruppo” di  vecchi marpioni che hanno stile, classe, senso del ritmo e tecnica sopraffina, dovuta ad una lunga gavetta come sessionmen di lungo corso per tanti grossi calibri della scena cittadina e non solo.

Acclamati dal New England come miglior Band di  Boston, debuttano con Satisfy You (2006), e il loro secondo lavoro Blue Morning (2008) è un disco caldo, avvolgente, di grandissimo mestiere, con due cover di valore, I’m a Love You un blues di Jimmy Reed e una sorprendente Rattled dei mai dimenticati Traveling Wilburys, trasformata in un pregevole country-rock. Con Down To The Shore (2009), fanno un ulteriore salto di qualità con una dose massiccia di Chicago Blues, e una forte tradizione sudista. Compongono questa formazione di “turnisti”, Jo Lily ex frontman dei Duke and the Drivers, Bobby Keyes bravissimo chitarrista per Mary J.Blige e Jerry Lee Lewis, Marty Richards batterista con J.Geils Band, Gary Burton e Duke Robilard, il tastierista Tom West che accompagna Susan Tedeschi e Peter Wolf e Marty Ballou bassista con Edgar Winter e John Hammond, più altri musicisti dell’area Bostoniana.

Il risultato di Mighty Tone è tutto da sentire, canzoni senza fronzoli, partendo dall’iniziale Blues #4 pescata dal repertorio di Jimmie Rodgers tra gli inventori del country e dello yodel (infatti il brano in origine si chiamava Blue Yodel #4), eseguita con la voce al catrame di Jo Lily, e proseguendo con lo swamp-rock di Wish I Had Answered (firmata da Pop Staples). Mighty Love e Mean Woman Blues sono due torridi brani blues con armonica d’ordinanza. Il brano che dà il titolo alla raccolta Mighty Tone è uno spensierato honky-tonky, mentre il tradizionale Wave My Hand  è un blues da suonare in un locale di New Orleans, come la seguente Jelly Roll, dixie fino al midollo. Bobby Keyes è un chitarrista dal tocco brillantissimo, e lo dimostra ampiamente in Keep On Walkin’, mentre Just To Be With You è una ballata blues che sarebbe piaciuta al compianto Willy Deville. Non poteva mancare un tocco di Messico con I Believe I’ll Run On, mentre Time Brings About A Change è un boogie raffinato che avrebbe fatto la sua bella figura in Modern Times di Dylan (pur con tutti i distinguo e senza scandalizzarvi troppo). Chiude il disco un altro brano tradizionale Too Close, un “bluesaccio”  solo chitarra, armonica e la voce migliore che potessero desiderare di avere i Mystix.

E’ un peccato che questo gruppo di “malviventi” di talento non abbiano il riconoscimento dovuto, anche se è questo il sottile ed egoistico desiderio degli appassionati, ma poco male, Mighty Tone è un disco di blues bianco e non solo, di puro godimento, i compagni ideali per il vostro sabato sera, poi se decidessero di fare un salto dalle nostre parti (in un certo locale di Pavia), sarei ben contento di dividere con loro un buon Jack Daniel’s.

Tino Montanari