Quatto Ragazzi E “Una Ragazza”, 44 Anni Fa! Big Brother & The Holding Co. Feat. Janis Joplin – Live At The Carousel Ballroom 1968

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Big Brother And The Holding Co. Featuring Janis Joplin – Live At The Carousel Ballroom 1968 – Columbia/Legacy

Ieri vi ho parlato di un gruppo di “fedeli” discepoli, quest’oggi parliamo dell’originale. Janis Joplin, la più grande cantante bianca nella storia della musica rock (senza dubbi, forse Grace Slick e Patti Smith l’hanno avvicinata come carisma) agli inizi della sua carriera, quando con quattro ragazzi di San Francisco, lei texana di Port Arthur, diede vita ad una breve avventura che ha segnato la storia di questa musica. La storia peraltro la sanno tutti: i Big Brother and The Holding Co. erano una delle più promettenti formazioni della Bay Area e con Grateful Dead, Jefferson Airplane e Quicksilver Messenger Service si dividevano a San Francisco la leadership di quella musica lisergica e particolare che mescolando blues, rock e improvvisazione venne definita acid rock o psichedelia. Pete Albin, Sam Andrew, James Gurley e Dave Getz avevano accolto nelle loro fila (con un po’ di diffidenza) Janis Joplin come “una dei ragazzi”. Quando si unì a loro, nell’estate del 1966, non era ancora quel fulmine di guerra che sarebbe diventata da lì a poco, quel rock chitarristico dal volume aspro e assordante nonché discordante non era una materia facile da domare e anche una dotata dal Signore di una voce unica ci mise quasi un anno a venirne a capo. Quando nel giugno del 1967, nel pieno della “Summer Of Love” furono tra i dominatori del Festival di Monterey, non avevano ancora pubblicato il loro omomino album di esordio che peraltro conteneva solo Down On Me dei loro futuri cavalli di battaglia. Niente Summertime, niente Ball And Chain e neppure Piece Of My Heart che sarebbero apparse, in versione dal vivo, su Cheap Thrills il disco che li avrebbe proiettati al 1° posto delle classifiche americane.

Ma a quel punto il gruppo aveva trovato la sua direzione adattando, ma non troppo, il suo free-form chitarristico ed acido alla presenza di una cantante in grado di trasformare tre brani della grande canzone americana così diversi fra loro e renderli propri: Summertime dei fratelli Gershwin uno standard dei songbooks americani, cantato dai più grandi cantanti del jazz e non solo, diventa un vero e proprio tour de force vocale, inframmezzato dalle evoluzioni delle chitarre soliste, acide e distorte, ma anche dolci e insinuanti di Gurley e Andrew. Perché in fondo, Big Brother & The Holding Co erano uno dei gruppi di punta della musica westcoastiana di quel periodo, non avevano un chitarrista come Garcia o Cipollina o una front-line con Slick, Kantner, Balin e Kaukonen, ma facevano un bel casino e Janis Joplin era unica ed insuperabile (imitata ma mai superata) con la sua voce sempre ai limiti delle proprie possibilità.

Anche Ball And Chain era un brano che era stato scritto ed interpretato da una grandissima cantante come Big Mama Thornton, una vera furia del Blues e del R&B, ma è entrato nella storia per le versioni dal vivo incendiarie ed incredibili di questa piccola cantante texana che l’ha reso immortale. Come la versione di un “piccolo classico” del soul Piece Of My Heart, scritta da Jerry Ragovoy e Bert Berns per Erma Franklin che era la sorella maggiore di Aretha (lei sì, che a ragione, può rivaleggiare e anche superare la Joplin, ma questa è un’altra storia) e cantata con grande perizia dalla cantante nera che veniva dal gospel. Ma la versione di Janis, urlata a pieni polmoni, con rabbia e veemenza, era un’altra cosa: tutti e tre i brani sono presenti e sono la colonna portante di questo eccellente Live At The Carousel Ballroom, registrato nel giugno del 1968, quindi 44 anni fa nel locale che poi sarebbe diventato il famoso Fillmore West.

I nastri, recuperati dall’oblio dalla Columbia e affidati a Owsley Stanley il “soundman” originale del locale e poi dei Grateful Dead, noto anche come (A.k.a.) “Bear” (senza articolo, quello con era Bob Hite dei Canned Heat, a furia di citazioni finirò la carta del Blog, ah, mi dicono che non si usa più, per fortuna!): comunque questo concerto, recuperato nella sua intererezza, la data del 23 giugno, più Call On Me dalla serata del giorno prima e quindi presente due volte, è un preciso documento sonoro di quelli che erano i concerti dei Big Brother all’epoca. Le sublimi esperienze dei tre brani “principali” cantati da Janis Joplin, in versioni sempre diverse in ogni concerto (un po’ come per Hendrix ogni versione merita di essere ascoltata), sono inframmezzate dal repertorio “normale” del gruppo dove la Joplin si alternava e si integrava con la voce di Sam Andrew che era l’altro cantante del gruppo; per esempio nell’ottima Combination Of The Two sorta di inno della bay Area dove la voce maliziosa e unica lascia poi posto a una lunga improvvisazione della fuzz guitar in piena deriva psichedelica punteggiata dai classici urletti di Janis. Ottima anche la lunga e bluesata I Need A Man To love, firmata dalla stessa Joplin e Sam Andrew, dove la voce roca e potente è libera ancora una volta di spaziare in piena libertà con un “piccolo aiuto” del gruppo che nella parte centrale si riappropria del brano che diventa un tipico pezzo alla Jefferson o Quicksilver con assoli di chitarra call and response del duo Andrew/Gurley con il valore aggiunto di una cantante sempre ai limiti delle sue possibilità e spesso anche oltre.

Flower In The Sun era un’altra bella canzone scritta dalla Joplin ma apparsa solo in veste postuma nel doppio In Concert e nella ristampa di Cheap Thrills, qui in versione molto bella e stranamente succinta. Light Is FasterThan Sound era un altro dei punti fermi del repertorio dell’epoca, apparso in origine nel primo album, la lunga versione dal vivo dove le voci dei componenti si intrecciavano con quella della Joplin erano un altro dei momenti più suggestivi dei concerti prime delle lunghe divagazioni lisergiche nelle parti strumentali dove le soliste e la ritmica erano libere di spaziare in puro stile acido e psichedelico come i migliori Quicksilver o Jefferson, ma l’ho già detto. Di Summertime si è già detto, sublime, mentre Catch Me Daddy è un’altra delle outtakes non utilizzate per Cheap Thrills, un bel pezzo di rock’n’roll, forte e vibrante, ancora in bilico tra la voce di Janis e le chitarre degli altri Brothers. It’s A Deal era un ulteriore brano del loro repertorio poi non utilizzato nei dischi, breve e tirata, anche se non memorabile. Il valzerone rock di Call On Me cantato a due voci era tra i brani migliori del disco d’esordio e questa versione dal vivo gli rende piena giustizia, mentre la Jam di I’m Mad (Mad Man Blues), dopo l’annuncio dell’intermission molto d’epoca dove lo speaker mette in guardia dagli Hell’s Angels presenti in sala, è un medley bluesato di varia provenienza da I’m a Man a John Lee Hooker tutti in versione shakerata psych-blues con il gruppo senza Janis che improvvisa in libertà. Poi c’è la versione di Piece Of My Heart che pochi mesi dopo sarebbe diventato il loro primo successo, con l’urlo primigenio e liberatorio del brano che ormai è entrato nell’immaginario collettivo ( mi è venuto così).

Coo Coo faceva parte dei brani d’insieme del gruppo, dove la componente maschile improvvisativa del gruppo bene si integrava con la parte vocale della Joplin senza prevaricazioni tra le due “facce” del gruppo, prima della catarsi incredibile che era la versione fantastica di Ball And Chain della Janis giovane quando la sua voce non ancora ulteriormente arrocchita da anni di whisky e droghe era in grado di librarsi verso vette mai più raggiunte da cantanti bianche in seguito e da poche nere. A questo punto si poteva anche finire ma manca l’inno rock di Down On Me uno dei brani più trascinanti del loro repertorio che suggella un grande concerto. Uno dei pochi giunto ai giorni nostri nella sua interezza e per questo ancora più prezioso. Janis Joplin avrebbe ancora registrato della musica meravigliosa nella sua breve esistenza ma per parafrasare al contrario una famosa frase: “Questo s’ha d’avere!”.

Bruno Conti

Tre Ragazzi E “Una Ragazza”: La Band Del Momento?!? Alabama Shakes – Boys And Girls

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Alabama Shakes – Boys And Girls – Ato Records/Rough Trade 10-04-2012

Provate a pensare se Amy Winehouse fosse stata una giovane di colore nata ad Athens, Alabama (non quella della Georgia, patria dei R.e.m.), 22.000 abitanti scarsi, sud-est degli Stati Uniti, tra il golfo del Messico e il Mississippi, ed immaginate sempre che nella sua collezione di dischi ci fossero album di soul (e fin lì ci siamo!) ma anche Janis Joplin, i Creedence, i Led Zeppelin (vedere sotto), gli Ac/Dc (ci sono anche maschietti nel suo giro), naturalmente Otis, Aretha, James Brown e altri musicisti, a occhio e croce, nessuno operante prima del 1975. Fatto? Ecco, cominciate ad avere una vaga idea di come suonano questi Alabama Shakes, la nuova “Great Black & White Hope” del 2012.

Naturalmente gli altri tre (con tastierista al seguito) contano ma se non ci fosse Brittany Howard, la “ragazza”, sarebbero uno dei tanti gruppi, bravi ma…Invece la sua presenza, anche se come vedete dalla foto non dovete aspettarvi niente di eccentrico, garantisce che il loro sound sia esplosivo, una voce nera ma ricca di rock (di solito si dice il contrario), niente gimnicks ed effetti da sala d’incisione, 2 chitarre, basso e batteria, una tastiera di tanto in tanto e tanta energia e talento, uniti a delle belle canzoni dalla struttura “classica” e una voce che è un dono di natura, e lì o ce l’hai o non ce l’hai, non te la inventi.

Conosciutisi sui banchi di scuola, Brittany e il bassista Zac Cockrell hanno approcciato il batterista Steve Johnson, che lavorava nell’unico negozio di dischi della cittadina (un predestinato) e poi il chitarrista Heath Fogg scippato ad un’altra band. Dal 2009, concerti, concerti e ancora concerti, come tutte le cover bands che si rispettino, con il repertorio già citato, All’inizio erano solo gli Shakes, poi per evitare di confondersi con altri gruppi hanno aggiunto un Alabama al nome e nel settembre 2011 hanno pubblicato il primo EP con 4 brani. Inseriti da MTV tra gli 11 nomi da tenere d’occhio per il 2012 (non chiedetemi perché 11!) , nel mese di febbraio hanno fatto il loro esordio nazionale nello show di Conan O’Brien e il resto sarà storia (si spera!). Il disco esce il 10 aprile per la ATO Records di Dave Matthews in USA e per la Rough Trade in Europa (distr. Self in Italia): sono undici canzoni per poco più di 36 minuti di musica e senza presentarli come i salvatori del rock e del soul nel mondo, sono decisamente bravi, una volta tanto al livello delle attese create.

Si parte con Hold On il singolo che già circola nelle radio e nei media digitali, un riff circolare di chitarra,  sudista e sudato, un ritmo alla Creedence meets Muscle Shoals, la bella voce di Brittany Howard che scatena subito la sua potenza e il suo charme indiscussi e ti attira nelle sue trame musicali, il carisma insomma c’è. I Found You è uno di quei bravi che vi dicevo, se Amy Winehouse avesse amato il rock e Janis Joplin, non solo la soul music e il reggae, probabilmente avrebbe suonato così, intensa e senza tempo, come la musica che si rispetti, non quella di plastica che esce dal 50% dei dischi che escono ai giorni nostri (per essere molto ottimisti). Ancora Creedence e il R&R e il R&B delle origini quando ancora non si chiamava soul, molto retro ma a noi piace così, si sente la passione che fuoriesce dai solchi (se ci fossero)!

Rise To The Sun è “girl sound” meets rock meets soul, molto vintage, con un organo e una chitarrina insinuante che sottolineano le evoluzioni della voce della Howard e nel finale lasciano spazio ad un assolo molto minimale di chitarra. You Ain’t Alone è una soul ballad che non avrebbe sfigurato nel repertorio di Aretha o di Etta James, con le sue improvvise accelerazioni vocali che caricano di emozione la canzone, sempre in tensione. Goin’ To the Party cantato con una vocina maliziosa da bambina dispettosa è forse l’unico brano non all’altezza del resto del CD, ma non è comunque brutto,  finisce in un attimo. Heartbreaker è un altro di quei brani senza tempo adatto ad una cantante con una voce “importante”, tra le voci attuali la vedrei bene cantata anche da Dana Fuchs o Beth Hart, due Jopliniane Doc. Boys and Girls potrebbe averla fatta anche la Winehouse, un’altra ballata soul di quelle che emozionano l’ascoltatore, il gruppo “si limita” ad accompagnare e lei incanta!

Be Mine ci introduce al terzetto di brani conclusivi: un altro midtempo intenso e denso di emozione, con chitarra, piano e sezione ritmica che confezionano un background perfetto per consentire alla voce della Brittany Howard di riscaldare il cuore dell’ascoltatore one more time, anche con falsetto killer. I ain’t the same è un bel brano tra rock e soul con un riff ricorrente che ci riporta nuovamente alla Joplin post Big Brother, senza psichedelia ed acid rock ma solido e coinvolgente con un crescendo come ai bei tempi andati, che ogni tanto, per fortuna, quando c’è qualcuno di talento, ritornano. On Your Way è una ulteriore variazione sul tema, questa volta più tirata e, immagino, in grado di fare sfracelli nelle loro esibizioni live.

Non è un “pesce d’Aprile”. Super consigliato!

Bruno Conti

Novità Di Aprile Parte I. Tab Benoit, Kate Campbell, Jerry Lee Lewis, Great Lake Swimmers, Jeff Healey, Simone Felice, Lori Carson, Lumineers, Ry Cooder

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Cominciamo con le novità in uscita nel mese di Aprile, in questo caso la settimana di martedì 3, mancano tutte le uscite già trattate in precedenza, basta che andiate a ritroso nel Blog e troverete: Elvis Costello The Return Of The Spectacular Spinning Songbook annunciato da mesi e finalmente in uscita in CD e DVD o CD+DVD, Thick As A Brick 2 che ha ripreso la denominazione Jethro Tull e Ian Anderson anche se non dovrebbe esserci Martin Lancelot Barre, il nuovo Bonnie Raitt Slipstream che per il momento esce in Europa su Proper Records, la settimana successiva negli States. E ancora Locked Down di Dr.John, quello con Dan Auerbach dei Black Keys. The Soul Of Truth, il volume IV dei Bootleg di Johnny Cash, il disco di cover delle Wilson Phillips Dedicated. Poi molte altre novità interessanti:

per esempio il nuovo album dei canadesi Great Lake Swimmers New Wild Everywhere, il quinto album della discografia per i folk-rockers nord-americani, pubblicato dalla Nettwerk e disponibile anche in versione doppia Deluxe con sette tracce extra tra demo, brani acustici e live.

Simone Felice è il fratello che non fa più parte da tempo della formazione dei Felice Brothers, ha fatto due bellissimi dischi come Duke And The King, ha avuto un infarto e ora esordisce come solista con questo album omonimo che esce per la Reveal Records e al quale Mojo (che non ho ancora letto) ha dato 4 stellette.

Tab Benoit, il musicista cajun-blues-rock-soul di Baton Rouge, Louisiana ha pubblicato una decina di album per la Telarc, questo Legacy: The Best Of è una collezione e così, a occhio, non mi sembra che ci siano brani inediti. Per chi non ha nulla è l’occasione per ascoltare uno dei migliori chitarristi (e cantanti) del Blues contemporaneo, questo signore non è bravo, è bravissimo, ascoltate il brano qui sopra!

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Dopo l’album dal vivo dello scorso anno, Two Nights In Texas, torna con un nuovo disco per la Large River Music Kate Campbell, il CD si intitola 1000 Pound Machine e la bravissima cantante di New Orleans per l’occasione torna al piano, suo strumento originale, e con l’aiuto di Will Kimbrough che produce e suona le chitarre e Spooner Oldham che suona le tastiere, confeziona un ennesimo eccellente disco di country-folk-Americana-gospel roots music. Bella voce.

Altra cantautrice, di Lori Carson si erano un po’ perse le tracce: era dal 2004 che non faceva dischi nuovi, ma chi scrive se l’era persa dagli anni ’90. I primi dischi, soprattutto Shelter del 1990, ma anche Where It Goes e gli altri di quella decade, spesso con l’accompagnamento dei Golden Palominos, sono molto belli. Questo nuovo Another Year esce per la United For Opportunity Records (?!?) e le atmosfere sono più rarefatte e folk ma sembra interessante: per chi ama le voci “tranquille”.

The Lumineers sono un gruppo americano che viene inserito nel filone del “nuovo folk”, per intenderci quello di Avett Brothers e Mumford And Sons. Dopo un Ep pubblicato nel 2011 esordiscono per la Dualtone con questo album omonimo che ad un primo veloce ascolto mi sembra interessante.

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Continua la serie di pubblicazioni di concerti inediti di Jeff Healey per la Eagle Rock. Questa volta è il turno di un DVD (con CD allegato) Live In Belgium registrato al Peer Blues Festival nel luglio del 1993 per il tour promozionale di Feel This. In occasione di questo concerto al solito trio si aggiungono un tastierista e due backing vocalists. Per chi ama il chitarrista cieco canadese e del sano rock-blues!

La Left Field Media continua con i suoi CD Live dedicati a Broadcast radiofonici che hanno fatto la storia della musica rock ( e non solo). Questo Down At The Field di Ry Cooder contiene il famoso show della primavera del 1974 a Ebbets Field, come bonus ci sono anche alcuni brani registrati al Bottom Line di New York alcuni giorni prima. Era il tour per promuovere Paradise and Lunch, quindi Ry Cooder d’annata. Anche questo esisteva come bootleg di difficilissima reperibilità, ecco il contenuto:

1. Too Tight This Rag of Mine
2. You ve been Doing Something Wrong (I Can Tell By the Way You Smell)
3. Blind Man Messed Up By Tear Gas
4. Instrumental
5. How Can A Poor Man Stand Such Times and Live
6. Slow Consumption
7. Forget That Folding Bridge
8. Fool for a Cigarette/Feelin Good
9. Crazy Bout an Automobile
10. Feelin Like a Submarine (Kentucky Blues)
11. Don t take everybody to be a Friend
12. The Tattler
13. One Meat Ball
14. Preacher
15. Vigilante Man

Questa settimana terminiamo con un cofanetto eccezionale di 4 CD edito dalla Salvo Records e dedicato a Jerry Lee Lewis A Whole Lotta Jerry Lee Lewis, contiene 106 brani che coprono il periodo 1956-1989, il tutto corredato da un libretto di 72 pagine, questa la tracking list:

Disc 1
1. Crazy Arms
2. Whole Lotta Shakin’ Goin’ On
3. Great Balls Of Fire
4. You Win Again
5. Breathless
6. High School Confidential
7. Lewis Boogie
8. Break Up
9. I’ll Sail My Ship Alone
10. Lovin’ Up A Storm
11. What’d I Say
12. Cold Cold Heart
13. Hit The Road Jack
14. Pen And Paper
15. I’m On Fire
16. She Was My Baby (He Was My Friend)
17. High Heel Sneakers
18. Just In Time
19. Baby, Hold Me Close
20. I Believe In You
21. Green Green Grass Of Home
22. Baby (You’ve Got What It Takes) – With Linda Gail Lewis
23. Detroit City
24. Rockin’ Jerry Lee
25. Memphis Beat
26. Big Boss Man
27. It’s A Hang-Up Baby
28. Turn On Your Love Light
29. Shotgun Man

Disc 2
1. Another Place, Another Time
2. Walking The Floor Over You
3. I’m A Lonesome Fugitive
4. What’s Made Milwaukee Famous (Has Made A Loser Out Of Me)
5. She Still Comes Around (To Love What’s Left Of Me)
6. To Make Love Sweeter For You
7. There Stands The Glass
8. Don’t Let Me Cross Over – With Linda Gail Lewis
9. Jackson – With Linda Gail Lewis
10. One Has My Name (The Other Has My Heart)
11. Invitation To Your Party
12. Earth Up Above – With Linda Gail Lewis
13. She Even Woke Me Up To Say Goodbye
14. One Minute Past Eternity
15. Roll Over Beethoven – With Linda Gail Lewis
16. Working Man Blues
17. Wine Me Up
18. Once More With Feeling
19. I Can’t Seem To Say Goodbye
20. There Must Be More To Love Than This
21. Waiting For A Train
22. In Loving Memories
23. Sweet Georgia Brown
24. Touching Home
25. When He Walks On You (Like You Walked On Me)
26. Would You Take Another Chance On Me
27. Me And Bobby McGee
28. Thirteen At The Table

Disc 3
1. Chantilly Lace
2. Think About It Darlin’
3. Walk A Mile In My Shoes
4. Lonely Weekends
5. Me And Jesus – With Linda Gail Lewis
6. Who’s Gonna Play This Old Piano
7. No Honky Tonks In Heaven
8. No Traffic Out Of Abilene
9. No More Hanging On
10. Drinkin’ Wine Spo-Dee-O-Dee
11. Bad Moon Rising
12. Juke Box
13. No Headstone On My Grave
14. Sometimes A Memory Ain’t Enough
15. Ride Me Down Easy
16. I’m Left, You’re Right, She’s Gone
17. Just A Little Bit
18. Big Blue Diamonds
19. Tell Tale Signs
20. He Can’t Fill My Shoes
21. Honey Hush
22. I Can Still Hear The Music In The Rest Room
23. House Of Blue Lights
24. Boogie Woogie Country Man
25. A Damn Good Country Song

Disc 4
1. Don’t Boogie Woogie
2. I Can’t Keep My Hands Off Of You
3. I Don’t Want To Be Lonely Tonight
4. Let’s Put It Back Together Again
5. Jerry Lee’s Rock And Roll Revival Show
6. The Closest Thing To You
7. Middle Age Crazy
8. Tennessee Saturday Night
9. Come On In
10. I’ll Find It Where I Can
11. I Hate You
12. Rockin’ My Life Away
13. I Wish I Was Eighteen Again
14. Who Will The Next Fool Be
15. When Two Worlds Collide
16. Over The Rainbow
17. Thirty-Nine And Holding
18. I’m So Lonesome I Could Cry
19. My Fingers Do The Talkin’
20. Come As You Were
21. Honky Tonk Rock And Roll Piano Man
22. Why You Been Gone So Long
23. Sixteen Candles – With Johnny Cash, Roy Orbison & Carl Perkins
24. Wild One – With David Kemper And Gerald McGee

Che dire? Questo è veramente indispensabile, completo e costa pure poco!

Bruno Conti