Per La Serie “Lascia O Raddoppia”, Sette Piccoli Brani Rivisitati Da Una Brava Interprete. Anna Calvi – Hunted

anna calvi hunted

Anna Calvi – Hunted – Domino Records – CD – LP

A meno di due anni di distanza dal suo terzo album Hunter, torna a sorpresa una delle nostre “beniamine” Anna Calvi (ricordo che l’esordio omonimo era stato folgorante, e se ne erano accorti in tanti e molto buono anche il seguito https://discoclub.myblog.it/2013/10/14/il-difficile-secondo-disco-anna-calvi-one-breath-5728820/), con una intrigante reinterpretazione di alcuni brani recuperati dal precedente citato Hunter, con il contributo delle colleghe Courtney Barnett, Charlotte Gainsbourg, Julia Holter, e da Joe Talbot (cantante della band inglese post-punk Idles), per una trentina di minuti circa di ottima musica, il tutto registrato nello studio di casa Calvi con la sua chitarra, la sua incredibile voce e poco altro (con le collaborazioni che ricordano anche il suo EP del 2014 Strange Weather). Le “nuove versioni” si aprono con la dolce Swimming Pool che lenta era prima e rallentata rimane, ma viene valorizzata dalla voce angelica di Julia Holter, che accompagna le note increspate della chitarra di Anna, per poi passare alla cruda sonorità e bellezza di una semi-acustica Hunter, mentre la delicata voce di Charlotte Gainsbourg (tipicamente francese), fornisce il contributo perfetto per il canto cristallino della Calvi, nella sussurrata e lussuriosa Eden.

La scarna bellezza di Away non viene scalfita da questa nuova versione quasi declamata, per poi svilupparsi nella parte finale con un canto maestoso, viene alzata l’asticella con una spettacolare rivisitazione di Don’t Beat The Girl Out Of My Boy, che trova nella brava Courtney Barnett il giusto contrappunto, mentre il determinante aiuto di Joe Talbot trasforma Wish (rivoltata come un calzino), in un duetto con le sonorità più elettriche in stile “post-punk” del suo gruppo Idles https://www.youtube.com/watch?v=4JdD7RCAFlE , e si termina con una versione demo di Indies Of Paradise, dove la Calvi si accompagna solo con la sua chitarra e la sua voce urlata https://www.youtube.com/watch?v=4xKrVBacJpA .

Non è mai facile parlare per me con la giusta obiettività di una musicista che ho amato fin dal suo esordio, una tipa che oltre ad essere una brava chitarrista dal tocco personale, un’autrice coi controfiocchi e una bella e brava cantante dalla voce fascinosa, è anche una più che apprezzata modella e attivista politicamente impegnata, e questo Hunted dimostra una volta di più il talento della Calvi (anche nella cura e selezione dei collaboratori), per un breve disco selvaggio e affascinante, con canzoni messe a nudo per essere (ri)ascoltate da orecchie fini e amanti della buona musica. In questi momenti difficili (nei quali è consigliabile giustamente rimanere in casa), l’ascolto di questo disco potrebbe risultare come un balsamo per il cuore e per la mente.

Tino Montanari

The Best Of 2018: Una Panoramica Da Siti E Riviste Musicali Internazionali, Parte II

110881-be-the-cowboy

Concludiamo, come promesso, la panoramica sui migliori album del 2018, estrapolati da una miriade di siti e riviste musicali, oltre che che da qualche celebre quotidiano internazionale. Come vi dicevo nel complesso anche quest’anno ho trovato queste classifiche sconcertanti, sempre per i miei gusti personali, visto che privilegiano certi tipi di musica che per il sottoscritto non sono entusiasmanti, e quindi ho preferito andare al contrario a pescare solo alcuni dei dischi presenti nelle varie liste, per segnalarveli. Per curiosità vi indico i tre dischi che in base alla somma dei punti delle suddette classifiche sono risultati i migliori dell’anno.

Al n°1 c’è il disco di Mitski Be A Cowboy, di cui fino a pochi giorni fa ignoravo l’esistenza, e che vedete effigiato all’inizio del Post. Si tratta di una cantautrice nippo-americana, nata in Giappone e che ha vissuto a lungo a New York, con altri quattro album al suo attivo, che incide per la etichetta indipendente Dead Oceans, casa anche, tra gli altri, di Phosphorescent, Tallest Man On Earth, Kevin Morby, Riley Walker Marlon Williams. Devo ammettere che il disco non è neppure male, forse nelle mie personali classifiche non rientrerebbe neppure nei primi cento posti, ma l’album è comunque molto piacevole, bella voce, arrangiamenti complessi ed eterei, canzoni che viaggiano sui milioni di visualizzazioni su YouTube, uno stile abbastanza particolare, presentato come Indie Rock, ma anche con riferimenti classici come Cat Stevens, i Kinks, Isao Tomita, la musica delle colonne sonore dei Toto, Nile Rodgers, I Massive Attack, oltre a colleghe come St. Vincent, o a icone del passato come Joni Mitchell e Stevie Nicks. O almeno questo è quanto dicono di lei. Giudicate voi. Al n°1 solo della classifica di Pitchfork, ma presente in ben 53 liste di fine anno.

102710-dirty-computer

Al n°2 della classifica virtuale troviamo Janelle Monae Dirty Computer, e qui devo dire che fatico a trovare di mio gradimento questo nu soul (preferisco quello “vecchio” e classico) con elementi di art pop, dance, hip-hop, funky e R&B, oltre alla musica di Prince. Nell’album come ospiti appaiono Brian Wilson (?!?) e Stevie Wonder. Al n°1 nelle liste di NPR Music, Associated Press, oltre che nella classifica del critico del New York Times Jon Pareles, nonché in altre 69! Un bel mah mi sale sentito dal cuore!

103203-golden-hour

E al n°3 troviamo Kacey Musgraves Golden Hour, di cui avete letto la recensione del collega Marco Verdi https://discoclub.myblog.it/2018/05/22/dal-country-al-pop-senza-passare-dal-via-kacey-musgraves-golden-hour/. Piacevole e gradevole, come potete leggere, ma anche con qualche calo qualitativo e francamente nei primi tre dell’anno non mi pare ci rientri. Anche se è la n°1 di American Songwriter, Entertainment Weekly, Stereogum, People, e presente in una cinquantina di altre liste

E adesso ecco una carrellata di album apparsi nelle oltre 115 liste di fine anno, dischi che anche in base sempre ai gusti personali del sottoscritto mi sembra giusto segnalarvi, pescando tra decine di uscite francamente inutili: alcuni di questi titoli apparsi pure su questo Blog, altri comunque validi ed interessanti, il tutto rigorosamente alla rinfusa.

102546-tell-me-how-you-really-feel

Courtney Barnett – Tell Me How You Really Feel. La musicista australiana che nel corso dell’anno ha pubblicato anche un disco in coppia con Kurt Vile.

108218-gods-favorite-customer

Father John Misty – God’s Favorite Customer

https://discoclub.myblog.it/2018/05/30/un-altro-ottimo-lavoro-per-il-reverendo-josh-father-john-misty-gods-favorite-customer/

96963-historian

Lucy Dacus – Historian Interessante secondo album per una nuova cantautrice americana, al primo posto nella classifica di fine anno di Paste.

116815-true-meanings

Paul Weller – True Meanings

119172-bottle-it-in-1

Kurt Vile – Bottle It In Oltre a quello con Courtney Barnett, anche un album da solo.

107617-noonday-dream

Ben Howard – Noonday Dream

 

117495-look-now

Elvis Costello & The Imposters – Look Now

https://discoclub.myblog.it/2018/10/26/laltro-elvis-un-ritorno-alla-forma-migliore-per-mr-mcmanus-il-disco-pop-dellanno-elvis-costello-the-imposters-look-now/

112377-the-tree

Lori McKenna – The Tree Uno dei dischi migliori dell’anno in ambito voci femminili, cantautrici classiche.

118471-high-water-i

Magpie Salute – High Water I

https://discoclub.myblog.it/2018/08/13/il-primo-disco-ufficiale-di-studio-ma-anche-il-precedente-non-era-per-niente-male-magpie-salute-heavy-water-i/

131799-the-radio-winners

Madisen Ward And The Mama Bear – The Radio Winners

117550-from-when-i-wake-the-want-is

Kathryn Joseph – From When I Wake The Want Is Altra interessante voce femminile.

126522-negative-capability

Marianne Faithfull – Negative Capability

https://discoclub.myblog.it/2018/11/09/di-nuovo-questa-splendida-settantenne-che-non-ha-ancora-finito-di-stupire-marianne-faithfull-negative-capability/

117908-among-the-ghosts

Lucero – Among The Ghosts

95543-by-the-way-i-forgive-you

Brandi Carlile – By The Way I Forgive You

103432-the-future-and-the-past

Nathalie Prass – The Future And The Past

116879-third

Nathan Salsburg – Third

99931-now-only

Mount Eerie – Now Only

96039-see-you-around

I’m With Her – See You Around Un piccolo dischetto veramente delizioso.

95638-open-here

Field Music – Open Here

104318-the-horizon-just-laughed

Damien Jurado – The Horizon Just Laughed

118718-the-eclipse-sessions

https://discoclub.myblog.it/2018/11/05/per-contratto-dischi-brutti-non-ne-fa-anzi-e-vero-il-contrario-john-hiatt-the-eclipse-sessions/

107463-sparrow

Ashley Monroe – Sparrow Oltre al disco con le Pistol Annies, due volte nelle classifiche di fine anno https://discoclub.myblog.it/2018/07/28/non-male-molto-raffinato-anche-se-di-country-se-ne-vede-poco-ashley-monroe-sparrow/

122251-the-big-bad-blues

Billy F. Gibbons – The Big Bad Blues E per finire una delle leggende del rock (blues)

https://discoclub.myblog.it/2018/10/10/bluesmen-a-tempo-determinato-parte-1-billy-f-gibbons-the-big-bad-blues/

Direi che per le classifiche internazionali di fine anno è tutto, magari qualcuno di questi dischi attirerà la vostra curiosità. Per concludere manca solo l’aggiunta finale alla mia lista dei preferiti e con il meglio del 2018 secondo Disco Club abbiamo finito.

Bruno Conti

The Best Of 2017, Il Meglio Delle Riviste Internazionali: Mojo, Q Magazine E Uncut

mojo-2017

Anche quest’anno, sia pure un po’ in ritardo rispetto al 2016, facciamo un giro nelle proposte di fine anno sui dischi migliori usciti nel corso del 2017, attraverso alcuni post che raggrupperanno diverse delle principali riviste e siti musicali. Devo dire che ormai sempre più spesso mi ritrovo a condividere poco o nulla di queste classifiche (oltre a tutto molto simili tra loro), tanto che la coincidenza tra gli album segnalati sul Blog e quelli che appaiono in queste liste è diventata veramente scarsa. Comunque per tradizione continuo a proporvi le loro scelte, sperando sempre di trovare magari qualche chicca che è sfuggita alle nostre orecchie e che possa essere interessante da approfondire per chi è alla ricerca di prodotti validi e intriganti per i propri ascolti (a quello scopo ho inserito qualche video per i nomi che mi sono sembrati validi o tra i meno peggio), nascosti tra miriadi di rap, hip-hop, dance, musica elettronica, pop vario, coniugato in improbabili nuove definizioni (che cacchio di genere è il “footwork”? Lo so, ma siamo quasi alla follia) e miriadi di “alternative”, rock, indie, folk, R&B, eccetera. Anche la rivista Mojo si è aggregata a questo andazzo e quindi da qualche tempo ho smesso di leggerla con frequenza, giusto qualche capatina di tanto in tanto (infatti solo un titolo di questa classifica ha avuto un Post sul Blog). In ogni caso partiamo con loro: sono i primi 15 dell lista della rivista  su 50 titoli indicati, andando a ritroso fino al primo posto.

MOJO’s Top 15 Albums of 2017

79900-hippopotamus

15. Sparks – Hippopotamus

79553-moonshine-freeze

14. This Is The Kit – Moonshine Freeze

87150-dark-days-canapes

13. Ghostpoet – Dark Days + Canapés

79437-sleep-well-beast

Gli unici di cui abbiamo parlato della lista di Mojo http://discoclub.myblog.it/2017/09/07/musica-indie-di-classe-per-orecchie-mature-the-national-sleep-well-beast/ .
12. The National – Sleep Well Beast

66372-interplanetary-class-classics

11. The Moonlandingz – Interplanetary Class Classics

76440-party

10. Aldous Harding – Party

67188-english-tapas

9. Sleaford Mods – English Tapas

66679-the-navigator

8. Hurray For The Riff Raff – The Navigator

76870-damn-1

7. Kendrick Lamar – DAMN.

89104-masseduction

6. St. Vincent – MASSEDUCTION

74410-modern-kosmology
5. Jane Weaver – Modern Kosmology

64923-we-got-it-from-here-thank-you-for-your-service
4. A Tribe Called Quest – We got it from Here… Thank You 4 Your service E questo è pure uscito a novembre del 2016

82192-villains

3. Queens of the Stone Age – Villains

66325-preservation

2. Nadia Reid – Preservation Questa signora mi sembra veramente brava

82572-american-dream

1. LCD Soundsystem – American Dream

 

qmag-endp-ofyear

Q MAGAZINE’S TOP 15 LPS OF 2017

 

82129-as-you-were

15. Liam Gallagher – As You Were

 

14. Sampha – Process

83206-v

13. The Horrors – V
12. Sleaford Mods – English Tapas

71163-gang-signs-prayer

11. Stormzy – Gang Signs & Prayer
10. The National – Sleep Well Beast
9. Queens of the Stone Age – Villains

92186-prince-of-tears

8. Baxter Dury – Prince of Tears

70464-pure-comedy-1

7. Father John Misty – Pure Comedy

6. St. Vincent – MASSEDUCTION

75780-humanz

5. Gorillaz – Humanz

73950-melodrama

4. Lorde – Melodrama

82107-visions-of-a-life

3. Wolf Alice – Visions of a Life

2. LCD Soundsystem – American Dream

76870-damn-1
1. Kendrick Lamar – DAMN.

 

uncut-2017

Uncut’s Top 15 Albums of 2017

E nella classifica di Uncut devo ammettere che ne ho trovati parecchi di album validi, magari non i miei preferiti assoluti ma insomma ci può stare, in parte.

76809-simultonality

15. Joshua Abrams & Natural Information Society – Simultonality

65532-not-even-happiness

14. Julie Byrne – Not Even Happiness

13. Father John Misty – Pure Comedy

82957-how-the-west-was-won

12. Peter Perrett – How The West Was Won Al sottoscritto questo è piaciuto moltissimo http://discoclub.myblog.it/2017/08/25/un-brillante-ritorno-a-sorpresa-inatteso-e-gradito-peter-perrett-how-the-west-was-won/ .

76223-slowdive

11. Slowdive – Slowdive
10. Hurray For The Riff Raff – The Navigator
9. St. Vincent – MASSEDUCTION

88392-lotta-sea-lice

8. Courtney Barnett & Kurt Vile – Lotta Sea Lice Bella canzone e bellissimo video.

7. The National – Sleep Well Beast

80519-peasant

6. Richard Dawson – Peasant

75697-joan-shelley

5. Joan Shelley – Joan Shelley

90932-the-weather-station

4. The Weather Station – The Weather Station veramente un bel disco http://discoclub.myblog.it/2017/11/10/una-sorta-di-novella-joni-mitchell-2-0-weather-station-weather-station/

3. Kendrick Lamar – DAMN.

81080-a-deeper-understanding-1
2. The War on Drugs – A Deeper Understanding

82572-american-dream

1. LCD Soundsystem – American Dream

Per oggi è tutto, nei prossimi giorni altre liste.

Bruno Conti

Best Of 2015, Riviste Americane: Rolling Stone, SPIN, Newsweek, TIME

rolling stone best of 2015

Proseguiamo con la disamina dei migliori dischi del 2015 secondo la stampa internazionale, vediamo cosa hanno detto le riviste americane (due musicali e due no, manca Billboard, non ho ancora visto la loro lista, mi riservo di aggiungerla in un secondo momento). Non è che qui si vada molto meglio rispetto ai gusti del Blog, ma per documentazione ecco i Top 10 di quattro riviste (di più non ne reggo). Partiamo con Rolling Stone, ogni tanto mi scappa qualche momento!

Rolling Stone Top 10 2015

endrick lamar to pimp a butterfly

1) Kendrick Lamar – To Pimp A Butterfly

adele 25

2) Adele – 25 

drake if you're reading

3) Drake – If You’re Reading This It’s Too Late

d'angelo and the vaguard - black messiah

4) D’Angelo & The Vanguard – Black Messiah (anche questo sarebbe del 2014, uscito il 15 dicembre), ma visto che non è male

5) The Weeknd – Beauty Behind The Madness

courtney barnett sometimes i sit 

6) Courtney Barnett – Sometimes I Sit And Think, And Sometimes I Just Sit

jason isbell something more than free

7) Jason Isbell – Something More Than Free (gran bel disco)

8) Lin-Manuel -Miranda – Hamilton An American Musical (Original Broadway Cast Recording) (mai sentito, e da quello che ho letto forse è meglio, in Europa uscirà solo a febbraio del 2016, un musical doppio tra pop e hip-hop, uhm…)

the arcs yours dreamily

9) The Arcs – Yours, Dreamily (questo devo risentirlo attentamente, perché non mi sembra male)!

blur the magic whip

10) Blur – The Magic Whip

Spin Best-Albums-of-2015-1800x1200

La classifica di Rolling Stone è meno peggio di quello che mi aspettavo, passiamo a Spin: qui ovviamente siamo nell’alternative più spinto (con una eccezione), posizioni dalla 10 alla 1.

10. Alex G – Beach Music

9. Shamir – Ratchet

kacey musgraves pageant material

8. Kacey Musgraves – Pageant Material (questo lo abbiamo pure recensito sul blog http://discoclub.myblog.it/2015/09/18/ultimi-ripassi-fine-estate-bella-brava-texana-kacey-musgraves-pageant-material/

deerhunter fading frontier

7. Deerhunter – Fading Frontier

6. Waxahatchee – Ivy Tripp

5. Vince Staples – Summertime ’06

tame impala currents

4. Tame Impala – Currents

jamie xx in clour

3. Jamie xx – In Colour

courtney barnett sometimes i sit
2. Courtney Barnett – Sometimes I Sit and Think, and Sometimes I Just Sit

endrick lamar to pimp a butterfly
1. Kendrick Lamar – To Pimp a Butterfly

Passiamo a due riviste storiche, non nell’ambito musicale, vediamo cosa dicono Newsweek e TIME.

newsweek top 2015 12_10_music_01

Ecco la Top 10 di Newsweek:

the amazing picture you

1. The Amazing, Picture You (Partisan) (Non sapevo che la band svedese avesse fatto un nuovo album, ero rimasto a quello del 2012 http://discoclub.myblog.it/2012/01/02/dopo-jonathan-wilson-continua-la-rivincita-della-psichedelia/, bellissimo, quindi queste liste di fine anno sono sempre utili, ora indagherò ulteriormente, ma a un primo ascolto mi pare eccellente, grande psichedelia e West Coast dalla Svezia, alla pari delle migliori cose di Jonathan Wilson)!

courtney barnett sometimes i sit

2. Courtney Barnett, Sometimes I Sit and Think, and Sometimes I Just Sit (Mom + Pop)

leon bridges coming home

3. Leon Bridges, Coming Home (Columbia) (E bravi quelli di Newsweek, tre album su tre veramente belli, l’anno scorso la classifica non era così interessante, anche questo di Leon Bridges lo avevo notato e non avevo approfondito, invece merita, sentire per credere, eccellente soul music nella migliore tradizione del genere).

car seat headrest teens

4. Car Seat Headrest, Teens of Style (Matador)

5. Dead Ghosts, Love and Death and All the Rest (Burger Records) (dei canadesi che fanno psych rock-garage anni ’60, interessanti anche questi)

6. Dilly Dally, Sore (Partisan) (non è che mi piace tutto, se no avrei chiesto di lavorare per Newsweek, potevo anche fare a meno del ritorno del grunge).

7. Drenge, Undertow (Infectious Music)

father john misty - i love you

8. Father John Misty, I Love You, Honeybear (Sub Pop)

9. Carly Rae Jepsen, E•MO•TION (School Boy/Interscope)

10. Lady Lamb, After (Mom + Pop)

Confesso che sono andato a curiosare anche nel resto della classifica, ma non è così interessante, comunque la migliore classifica che ho visto fino ad ora. Vediamo ora quella di TIME, molto meno “interessante”, almeno per me.

TIME Top 10

miguel wildheart

1. Wildheart, Miguel

sleater-kinney no cities to loves

2. No Cities to Love, Sleater-Kinney

endrick lamar to pimp a butterfly

3. To Pimp a Butterfly, Kendrick Lamar

4. E•MO•TION, Carly Rae Jepsen

girl-band

5. Holding Hands With Jamie, Girl Band

6. Pageant Material, Kacey Musgraves

7. Sometimes I Sit and Think, And Sometimes I Just Sit, Courtney Barnett

8. Break Stuff, Vijay Iyer Trio

9. In Colour, Jamie xx

ashley-monroe the blade

10. The Blade, Ashley Monroe

Direi che anche per oggi è tutto, alle prossime classifiche.

Bruno Conti