Direi che è il momento di accelerare con le liste di fine anno, ecco quelle di altre due delle più famose riviste musicali inglesi Q e New Musical Express (di cui non condivido il 90% delle scelte, forse meno, 3 o 4 per classifica piacciono anche a me, altri li trovo orridi o inutili, ma il mondo è bello perché è vario e questo è un Blog di “Carbonari”, c’è anche la rubrica a provarlo).
11. Jagwar Ma – Howlin’http://www.youtube.com/watch?v=UvCA8Y4lW-k molto anni ’80 British, come peraltro gran parte delle scelte di Q, che rimane fedele in modo consistente alla scena musicale locale. Ci sono delle scelte interessanti, ma alcuni non li inserirei neppure tra i miei cinquemila preferiti dell’anno. Ma come si dice, de gustibus… 12. My Bloody Valentine – MBV
Completiamo le liste dei migliori dell’anno con alcune note riviste e siti che mancavano all’appello. Q non è più da alcuni anni una rivista a cui il sottoscritto guarda con attenzione, ma non ci si può esimere da una citazione: oltre a tutto, astutamente, i loro 50 migliori dell’anno sono stati inseriti in ordine alfabetico per cui non si può estrapolare una parte della classifica, ma solo pubblicarla nella sua interezza…
Q Magazine – Top 50 Albums of 2012
The 2 Bears – Be Strong Alabama Shakes – Boys & Girls Alt-J – An Awesome Wave Paul Banks – Banks Bat For Lashes – The Haunted Man Beach House – Bloom Jake Bugg – Jake Bugg David Byrne & St. Vincent – Love This Giant Cat Power – Sun Leonard Cohen – Old Ideas Daphni – Jiaolong Lana Del Rey – Born To Die Dirty Projectors – Swing Lo Magellan Django Django – Django Django Bob Dylan – Tempest EL-P – Cancer4Cure Field Music – Plumb Go-Kart Mozart – On The Hot Dog Streets Grimes – Visions Grizzly Bear – Shields Ren Harvieu – Through The Night Richard Hawley – Standing At The Sky’s Edge Here We Go Magic – A Different Ship Hot Chip – In Our Heads Elton John Vs. Pnau – Good Morning To The Night Josephine – Portrait The Killers – Battle Born Kindness – World, You Need A Change of Mind Mark Lanegan Band – Blues Funeral The Maccabees – Given to the Wild Mala in Cuba – Mala in Cuba Mumford & Sons – Babel Muse – The 2nd Law Frank Ocean – Channel Orange Orbital – Wonky Peaking Lights – Lucifer Plan B – Ill Manors Emeli Sande – Our Version of Events Saint Etienne – Words And Music By Saint Etienne School Of Seven Bells – Ghostory Bruce Springsteen – Wrecking Ball Tame Impala – Lonerism Totally Enormous Extinct Dinosaurs – Trouble The Vaccines – Come Of Age Sharon Van Etten – Tramp The Walkmen – Heaven Jessie Ware – Devotion Paul Weller – Sonik Kicks Jack White – Blunderbuss Bobby Womack – The Bravest Man In The Universe
Ho quantomeno evidenziato in neretto quelli più interessanti per i miei gusti personali, 18 su 50 non è male, considerando le scelte di altre riviste.
Classic Rock Top 10
I primi 10 delle loro 50 posizioni. Mi facevano giustamente notare che rispetto allo scorso anno quando il disco dell’anno era risultato quello dei Mastodon, quest’anno ci è andata di lusso.
1- Rush: Clockwork Angels
2- Rival Sons: Head Down
Per chi si chiede, chi sono costoro? Ecco un estratto dal loro ultimo CD, del sano rock-blues anni ’70!
3- ZZ Top: La Futura 4- Howlin’ Rain: The Russian Wild 5- Jack White: Blunderbuss 6- Joe Bonamassa: Driving Towards The Daylight 7- Bruce Springsteen: Wrecking Ball 8- The Darkness: Hot Cakes 9- Cory Branan: Mutt
10- Lynyrd Skynyrd: Last Of A Dying Breed
Quelle di Billboard e Allmusic sono “terribili”, ma per la cronaca eccole qui:
1) Frank Ocean – Channel Orange
2) Kendrick Lamar – good kid, m.A.A.d city
3) Miguel – Kaleidoscope Dream
4) Jessie Ware – Devotion
5) Taylor Swift – Red
6) Beach House – Bloom
7) Bruce Springsteen – Wrecking Ball
8) Cloud Nothings – Attack On Memory
9) Cat Power – Sun
10)Alt-J – An Awesome Wave
Queste di Billboard, vengono definite “Critics’ Picks”!!!
Ed ecco i primi dieci di AllMusic:
Grimes – Visions
Frank Ocean – Channel Orange
Fiona Apple – The Idler Wheel is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Cords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do
Kendrick Lamar – good kid, m.A.A.d city
Miguel – Kaleidoscope Dream
Flying Lotus – Until the Quiet Comes
Torche – Harmonicraft
Jessie Ware – Devotion
David Byrne & St. Vincent – Love This Giant
Carly Rae Jepsen – Kiss
In attesa delle riviste musicali italiane specializzate che pubblicheranno le loro poll a gennaio direi che è tutto, salvo qualche “addetto ai lavori” disperso e l’ultima parte di quelle mie personali!
Bill Fay – Life Is People – Dead Oceans 21.08.2012
La settimana prossima esce il primo album di materiale “nuovo” inciso da Bill Fay, un geniale musicista inglese che ha operato (e pubblicato i suoi due dischi) tra il 1970 e il 1971. Poi è scomparso, i dischi sono diventati oggetti di culto come quelli di Nick Drake, ma lui non era morto, ovviamente. Con cadenza periodica delle coraggiose etichette indipendenti facevano uscire del materiale inedito d’archivio o delle ristampe dei suoi album, l’omonimo Bill Fay del 1970 (più orchestrale) e Time Of The Last Persecution (con una strumentazione più rock), entrambi editi, con bonus tracks, dalla Esoteric Records nel 2008, e in origine pubblicati dalla Deram, ma ora esce un album nuovo che, peraltro, non ho ancora avuto modo di sentire.
Per ora i “riscontri”, in ogni caso, sono i seguenti:
Mojo Album Del Mese 5 stellette – “Il primo Album di Bill Fay in 41 anni è sbalorditivo!”
Uncut 9/10 – “Meravigliosamente misurato ritorno per questo modesto maestro della canzone inglese”
Q 4 stellette – “Il sorprendente ritorno di un grande “perduto” artista di culto…una esperienza che incute timore.”
E si sprecano i paragoni (oltre che con Drake) con Ray Davies, John Lennon, il primo David Bowie e Gary Brooker. Per il momento mi limito a proporvi alcuni video con brani del suo repertorio e consigliarvi vivamente l’acquisto dei due album degli anni ’70, che direi è quasi d’obbligo, se già non ne siete felici possessori. Jeff Tweedy e Nick Cave sono grandi fans e i Wilco hanno eseguito un paio di volte dal vivo Be Not So Fearful, anche con la presenza sul palco dell’autore. Sul disco nuovo mi esprimerò non appena avrò occasione di ascoltarlo, ma con queste premesse dovrebbe essere un “trionfo”, sia pure per “Carbonari” veri. Il termine “genio” nel titolo del Post è volutamente provocatorio e anche tutte le virgolettature!
Ufficialmente è estate, oggi è il 13 agosto del 2010, quindi è tempo di quelle classifiche che lasciano il tempo che trovano ma sono tanto divertenti da leggere. L’ultima della serie è questa The Ultimate Playlist1001 Songs To Download Now del mensile inglese Q numero di agosto. Per chi vuole sapere tutto, 3,99 sterline o 8,60 euro se abitate in Italia, per gli altri qualche estratto.
Prima di tutto non è, come speravo, una sorta di nuova megaclassifica dopo quella dei 500 Top Album e 500 Top Songs di Rolling Stone ma una serie di interventi di musicisti e personalità dello spettacolo ai quali è stato chiesto di fare una playlist e scegliere i loro 10 brani preferiti, a qualcuno su tutto lo scibile umano ad altri su un cantante o un gruppo ben definito e non sembrerebbero neppure in ordine di preferenza ma secondo un ordine casuale (chissà se ci sarà qualcuno che si prenderà la briga di fare le somme, ma valgono di più le scelte di La Roux (quella di Bulletproof) o Chuck Palahniuk (quello di Fight Club)?
O meglio i primi 10 e il 1001° non sono per niente a caso: per i posti dall’1 al 10 abbiamo dieci brani dei Beatles scelti da Nicky Wire dei Manic Street Preachers mentre il 1001, ovvero il brano che non dovrebbe mancare in nessuna playlist (che si rispetti!) è Good Vibrations dei Beach Boys.
I video che vedete qui e là, non sono volutamente le versioni più famose, questo è del 1976 e quelli sono proprio Paul & Linda McCartney al 34° compleanno di Brian Wilson.
Tra i 10 brani dei Beatles scelti da Nicky Wire (e anche io so che agonia è quando devi scegliere, dimmi i tuoi brani preferiti, i tuoi dischi preferiti, e naturalmente si dicono quelli validi in quel millisecondo in cui lo dici ma ti stai già pentendo e te ne vengono in mente altri 753): a fianco di scelte ovvie come Strawberry Fields Forever, Paperback Writer (parla un bassista), For No One e Here Comes The Sun, Carry That Weight, Golden Slumbers e Magical Mistery Tour non sono proprio le prime che ti vengono in mente (io per esempio nelle migliori 10 canzoni di sempre, non solo dei Beatles, a fianco di A Day In The Life ci metto sempre e sottolineo sempre Happiness is a warm gun).
Ci sono poi le playlists di Danger Mouse (Little Wing di Jimi Hendrix, concordo, sempre nelle mie prime dieci non variabili, la versione dal vivo che era in Hendrix in The West, One Of These Days dei Pink Floyd e I Put A Spell on You di Screamin’ Jay Hawkins tra le altre), Dave Gahan (Hang on to your ego dei Beach Boys,A Man needs a maid di Neil Young e It Serves you right to suffer di John Lee Hooker!?!), le Female Icons scelte da Florence Welch (Janis Joplin con Cry Baby,Grace Slick con White Rabbit e Etta James con Something’s Got a Hold On Me vanno benissimo, Kate Bush e Bjork OK, ma Roisin Murphy e Diane Chuck? Chi è costei non conosco?).
I 10 brani di David Bowie sono scelti dal comico inglese Ricky Gervais che essendo un comico racconta un episodio divertente: Al 57° compleanno di Bowie nel bigliettino di auguri scrive “Non sarebbe ora di trovarsi un lavoro fisso? Firmato Ricky Gervais, 42 anni comico. La risposta di Bowie. Ce l’ho già, David Bowie, anni 57, Rock God” non male. Tra i brani scelti Can you hear me?, Sweet Thing e Letter To Hermionewatch?v=6HuGqCJlTeM (peraltro molto bella) non sono le prime che ti vengono in mente, ma ci sono Heroes, Life on Mars, Changes e Ziggy Stardust.
Visto che la cosa si fa lunga (magari ci ritorno su con calma in uno dei prossimi giorni) ricorderei ancora Wayne Coyne dei Flaming Lips che sceglie dieci brani dei Pink Floyd (e, stranamente visto l’elemento, sono proprio 10 delle più famose), Paolo Nutini che sceglie i cantautori (OK Van Morrison, Neil Young, Leonard Cohen, John Martyn, Richard Thompson e Nick Drake, ma Rodriguez e Fu Man Chu di Desmond Dekker watch?v=hVxFfD_jX3E, se proprio vuoi magari Israelites? Ma bisogna sorprendere!), gli MGMT che scelgono la psichedelia, Funkadelic, Pink Floyd e Skip Spence, vabbè ma Harry Nilsson, Giacinto Scelsi e i Beach Boys? Allora perché non Luciano Berio e Lulu?
Jenson Button ve lo risparmio, i Gaslight Anthem hanno scelto i pezzi dei Rolling Stones visto che per Bruce Springsteen sono stati fregati da Craig Finn degli Hold Steady. Ancora alla rinfusa Plan B sceglie il soul (non sapevo che Nutini praticasse il genere). Irvine Welsh sceglie quelli di Iggy Pop, Alice Cooper gli Who, La Roux sceglie Michael Jackson!?! Chris Shiflett dei Foo Fighters sceglie i Clash e i Mumford and Sons scelgono i 10 brani Alt-Country. Amy MacDonald sceglie gli U2 e gli OMD scelgono i brani degli anni ’80. Richard Hawley sceglie quelli di Elvis Presley, Slash i Guitar Heroes e Alicia Keys il meglio del R&B e qui ci riprendiamo (anche se per ragioni di opportunismo Jay-Z e Beyoncé a fianco di Aretha Franklin, Stevie Wonder, Marvin Gaye e Otis Redding ce li poteva risparmiare, e pure Mariah Carey!). Ce ne sono mille altri, Bob Dylan scelto da Tim Robbins (che sta per esordire il mese prossimo come cantante) è un’ottima scelta, ma Like A Rolling Stone dove se l’è dimenticata? Prima del finale dedicato al 1001° Beach Boys, Jason Bonham giustamente sceglie i brani dei Led Zeppelin.
Ragionamenti pelosi sul sesso degli angeli ma piacevolmente estivi (ma pure invernali, volendo).