Joni Mitchell – Both Sides Now Live At The Isle Of Wight Festival 1970 – DVD – Blu-ray – Eagle 14-09-2018
All’incirca un paio di mesi fa in un post vi avevo anticipato l’uscita di questo film Both Sides Now Live At The Isle Wight 1970, che narra le vicende, ma soprattutto documenta la partecipazione di Joni Mitchell ad una delle storiche edizione del Festival, quella appunto del 1970. Qui trovate le informazioni generali https://discoclub.myblog.it/2018/07/16/joni-mitchell-both-sides-now-live-at-the-isle-of-wight-festival-1970-questa-e-unaltra-bella-sorpresa-in-uscita-per-il-14-settembre/ , ma ora andiamo nello specifico con la recensione del DVD (o del Blu-ray se preferite).
Il film si apre con le riprese di una folla folla oceanica e poi una giovane signora vestita di giallo, con chitarra al seguito, che si avvicina di corsa al palco scortata dagli uomini della security, scena che come vedremo non è l’inizio ma la fine del set. Dissolvenza e siamo sul palco, enorme per una musicista da sola (ma vedremo che la Mitchell non si farà intimidire durante il concerto). Un piccolo passo indietro prima di tuffarci nel concerto: il DVD riporta due versioni del filmato (da cui la durata riportata nel supporto di 132 minuti), una è quella arricchita da nuove interviste effettuate con la Mitchell per la realizzazione di questo progetto, dove si parla anche diffusamente di quel festival e poi ci sono anche immagini riprese dietro le quinte e inerenti al concerto e alla cantante canadese e alla sua carriera fino ad allora, inserite nella sequenza del concerto, oppure si può guardare la esibizione pura e semplice.
Accordata la chitarra un primo assaggio del concerto con un frammento di That Song About The Midway, canzone tratta da Clouds, l’album del 1969, primissimo piano di questa splendida giovane donna dalla voce angelica, che molti considerano (giustamente) la più grande cantautrice mai espressa dalla musica moderna, versione intensa, riconosciuta da parte del pubblico sin dai primi accordi. A seguire, se state guardando la versione con le interviste, c’è il primo intervento della Mitchell che parla del suo manager dell’epoca Elliot Roberts, lo stesso di Neil Young (subito arrestato peraltro per possesso di marijuana). Nel frattempo la gente arriva sul luogo del concerto e iniziano i primi problemi:tra la folla e gli organizzatori: ma torniamo al concerto che inizia appunto con That Song About The Midway e prosegue con uno dei suoi brani più conosciuti di allora, la mossa Chelsea Morning, sempre estratta dalla stesso disco; For Free viceversa viene da Ladies Of The Canyon, il disco uscito ad aprile del 1970, con Joni che passa al pianoforte dove esegue anche Woodstock, sorta di inno di un Festival al quale per vari motivi non aveva partecipato, bella versione con alcuni arditi vocalizzi nel finale, anche se, come dice lei stessa era difficile concentrarsi di fronte ad una folla immensa ed in molti casi abbastanza rumorosa, riottosa e distratta, per quanto partecipe e pure con qualche problema con il microfono al piano. A questo punto la Mitchell si inc…, pardon, si inquieta, con quella fetta di pubblico, qualcuno si sente male, ma lei procede con grinta e carattere.
Arriva di colpo anche un (piccolo) energumeno baffuto sul palco che richiede Desolation Row (?!?), perché non voleva ascoltare musica commerciale e viene portato penso alla neuro..Sul palco arriva chiunque, anche un prete, la Mitchell che ha parlato anche con il contestatore poi torna al piano per cantare My Old Man, e viene interrotta nuovamente dal pubblico, a questo punto si “incazza davvero” e chiede rispetto, poi tutto si calma come per magia (e interessante è il commento di Joni sui comportamenti anomali del pubblico) e lei può riprendere la sua canzone, un brano che uscirà solo l’anno successivo sull’album Blue, una versione splendida ed intensa, come pure dallo stesso disco viene California, di cui la Mitchell accenna anche gli accordi seduta al piano nell’intervista attuale, prima di tornare al concerto del 1970 dove la cantante canadese con dulcimer in grembo, ne improvvisa un’altra versione deliziosa con quella voce unica e melodiosa, e la gente comincia ad entusiasmarsi, per Joni che torna sul palco per i bis (o è la seconda parte del concerto, chi lo sa?) che si aprono con Il suo più grande successo dei tempi, Big Yellow Taxi, una canzone uscita anche come singolo nel 1970 ed arrivata fino al 24° posto delle classifiche di Billboard, cantata angelicamente dalla Mitchell che comincia a sorridere apertamente godendosi finalmente il concerto (anche noi, oggi).
Anche Both Sides Now, ancora da Clouds, è una delle sue canzoni epocali e prosegue questo momento magico di comunione con la gente. The Gallery (riportata solo come Gallery sulla cover del DVD) non è conosciutissima, ma sulle ali dell’entusiasmo generato ne esce una versione solare e delicata, che viene seguita da Hunter (The Good Samaritan) un brano previsto per Blue, ma mai inciso a livello ufficiale, eseguito nel secondo bis, richiesto a gran voce e con la bionda cantante che torna di corsa sul palcoscenico ed è la scena che vediamo all’inizio del film, splendente e felice per un finale che sui titoli di coda poi culmina in una magnifica versione di A Case Of You, sempre accompagnata dal suono dolcissimo ed “antico” del dulcimer. Mille problemi, ma anche un concerto che è un vero peccato sia rimasto nei cassetti delle case discografiche per tutti questi anni: una piccola meraviglia che esce domani!
Bruno Conti