Un “Corsaro” Delle Sette Note! Mark Knopfler – Privateering

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Mark Knopfler – Privateering – Mercury Records 2012 – 2 CD

A quasi un ventennio dalla fine del connubio con i Dire Straits, torna il più “americano” dei musicisti scozzesi (per la precisione di Glasgow), Mark Knopfler, con un disco molto atteso, un doppio album a cui, stando alle cronache, il chitarrista stava lavorando almeno da due anni, e visto il risultato e l’immediato successo di critica di Privateering, mai tempo è stato speso meglio. Mark ha lasciato i Dire Straits (una delle maggiori macchine da soldi della musica), o almeno il nome, poi è sempre lui, per costruirsi una solida fama di “soundmaker” (Colonne Sonore) Local Hero (83), Cal (84), The Princess Bride (87), Last Exit To Brooklyn (89) Wag The Dog e Metroland (98), e percorrere una carriera solista senza clamori (facendo solo quello che voleva fare), partendo dal notevole Golden Heart (96), Sailing To Philadelphia (2000), The Ragpicker’s Dream (2002), Shangri-La (2004), un piccolo gioiello di EP come The Trawlerman’s song (2005), Kill To Get Crimson (2007), e Get Lucky (2009) senza dimenticare le varie collaborazioni con John Illsey, Chet Atkins, The Notting Hillbillies, e lo splendido disco in coppia con la grande Emmylou Harris All The Road Running (2006), seguito da un tour ed un DVD dal vivo.

Registrato ai British Grove Studios di Chiswick (di proprietà dell’artista), e sotto la produzione dei fidati Chuck Ainlay e Guy Fletcher oltre allo stesso Knopfler, Privateering è un lavoro impeccabile che si avvale di uno stuolo di musicisti di rango, tra i quali Richard Bennett alle chitarre, Guy Fletcher alle tastiere, Jim Cox al piano, la sezione ritmica affidata a Glenn Worf (basso) e Ian Thomas (batteria), John McCusker e Mick McGoldrick (whistle, flauto, violino e cornamuse) la sezione Irlandese del gruppo, e ospiti importanti come Phil Cunningham alla fisarmonica, Kim Wilson armonicista dei Fabulous Thunderbirds, Paul Franklin alla pedal-steel, il mandolino di Tim O’Brien, la tromba di Chris Botti, e la dolce voce di Ruth Moody delle Wailin’ Jennys,  per venti brani dove si alternano roots-rock, celtic-rock, folk-rock e blues-rock, affidati anche ai virtuosismi della sua chitarra (la leggendaria Fender Stratocaster) elettroacustica.

Il primo CD si apre con due ballate folk-country Redbud Tree e Haul Away che ricordano vagamente le sonorità del compianto Johnny Cash, e dal blues elettrico Don’t Forget Your Hat, graffiato dalla magnifica armonica di Kim Wilson. Con Privateering e Miss You Blues arrivano le ballate struggenti, rese al meglio dalla voce calda e nostalgica di Mark, per tornare poi al passato con una Corned Beef City dal Dire Straits sound, seguita dalla dolcissima Go Love, in assoluto uno dei pezzi più intensi del lavoro e dal caldissimo blues di Hot Or What, segnato dal bellissimo fraseggio tra chitarra, piano e armonica. Chiudono il primo CD due “ballads”, la splendida Yon Two Crows che profuma d’Irlanda, con il suono delle sue cornamuse, e Seattle una song ambientata nella città della pioggia, con la bella voce di Ruth Moody ai cori.

Il secondo CD inizia con Kingdom Of Gold, una ballata classica ancora in territorio Irlandese, cui segue il blues sincopato di Got To Have Something, e la notturna e malinconica Radio City Serenade, aperta dalle note della tromba di Chris Botti. I Used To Could e Gator Blood  sono in ambito swamp-blues (un nuovo corso per Mark), mentre con Bluebird si esalta il chitarrismo di Knopfler, nel quale il tocco inconfondibile e le svisate si dispiegano in tutta la loro eleganza. Una struggente melodia accompagna Dream Of The Drowned Submariner (una toccante storia reale di un naufragio), mentre Blood And Water è molto simile, con la chitarra che pennella melodie e ci regala emozioni. Today Is Okay (sempre in ambito bluesy) è coinvolgente e suonata con la consueta maestria dal gruppo, mentre armonica, banjo e un’atmosfera campestre fanno da cornice alla traccia conclusiva After The Beanstalk, per quasi novanta minuti di muisca di qualità.

Mark Knopfler è un artista tranquillo, e questa tranquillità si nota ancora maggiormente nella sua musica, rilassata, lenta, calda, le sue ballate piene di pace sono legate alla musica Irlandese, ai profumi del folk, con fisarmoniche, cornamuse e violini che lasciano il segno, con la voce calma e profonda che distilla ogni parola, una musica che entra nel cuore e ci rende migliori. Non si scopre certo oggi il valore di Mark Knopfler, e come per ogni suo disco, l’ascolto deve essere apprezzato sino in fondo, centellinato, come un buon whisky scozzese.

Tino Montanari

NDT: Per i “fans” (e per il vostro portafoglio) il CD viene commercializzato in diverse versioni, è infatti possibile scegliere tra l’edizione standard (2 Cd), un edizione deluxe con un CD bonus con 5 brani extra, un edizione costituita da due vinili, e infine sarà venduto un deluxe box set, formato dai CD, LP, un DVD documentario, una stampa artistica numerata ed altri gadgets. Buona fortuna!

Consigli Per L’Estate (E Oltre): Uscite Prossime Venture Parte II. Aimee Mann, Heart, Aerosmith, Alanis Morissette, Wanda Jackson, Mark Knopfler, Killers, Muse

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Pensavo di avere materiale per un’altra puntata sulle uscite dei prossimi mesi, invece, ad un rapido conteggio, ne ho ancora per almeno altre tre, per cui passiamo senza indugio alla seconda parte.

Aimee Mann – Charmer – Superego Records – 18-09-2012

Per NPR è nella Top 10 dei più grandi cantautori viventi con Dylan, McCartney e Springsteen, per il New York Times è una delle migliori cantautrici della sua generazione, altri non la amano perché dicono che i suoi album sono tutti uguali (ma belli) e altri ancora che la adorano proprio per quello. Io mi schiererei con la seconda categoria: lei stessa definisce questo Charmer un disco influenzato dal “Super Pop” degli anni ’70 e ’80. Vedremo quello che sarà. Esce a 4 anni di distanza da “@#%&*! Smilers” che era un gran bel disco, co-prodotto da Paul Bryan, uno dei musicisti della band e da Ryan Freeland (quello di Ray LaMontagne e Bonnie Raitt) e non ha ospiti famosi, questi i titoli:

1. Charmer
2. Disappeared
3. Labrador
4. Crazytown
5. Soon Enough
6. Living A Lie
7. Slip and Roll
8. Gumby
9. Gamma Ray
10. Barfly
11. Red Flag Diver

E questa una delle canzoni:

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Heart – Fanatic – Legacy – 02-10-2012

Questo disco era annunciato da “80 anni” ma poi è uscito il box retrospettivo e quindi per ascoltare il 14 ° album delle sorelle Wilson dovremo aspettare fino ad ottobre. Si chiamerà Fanatic, prodotto nuovamente da Ben Mink (in attesa che lo richiami anche Kd Lang) e con la partecipazione di Sarah McLachlan in Walkin’ Good:

1. Fanatic
2. Dear Old America
3. Walkin’ Good – Featuring Sarah McLachlan
4. Skin And Bones
5. Million Miles
6. Pennsylvania
7. Mashallah
8. Rock Deep (Vancouver)
9. 59 Crunch
10. Corduroy Road

 

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Aerosmith – Music From Another Dimension – Columbia – 06-11-2012

Qui in effetti mi sono spinto alquanto in là nel futuro. Alcuni siti inglesi lo danno ancora in uscita il 27 agosto che doveva essere la data originale ma ormai è certo (forse) che uscirà a novembre. Non ho letto commenti entusiastici sul disco ma questo brano non sembra male, niente di trascendentale, un po’ ripetitiva nel finale, ma…

…c’è in giro moolto di peggio!

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Alanis Morissette – Havoc And Bright Lights – Collective Sounds ( distr. Sony nel resto del mondo) 28-08-2012

Nuova etichetta anche per Alanis Morissette, quattro anni di attesa dall’album precedente, ci sarà la solita versione Deluxe ma non ne conosco ancora il contenuto. Producono Guy Sigsworth, che ha lavorato già con la Morissette, ma anche con Madonna e Britney Spears e, per compensare, Joe Chiccarelli, già con Zappa, Grace Potter, Shins, My Morning Jacket, Stan Ridgway, Tori Amos, vabbè anche con Tiziano Ferro. Questi i brani della versione normale:

Track listing:
“Guardian”
“Woman Down”
“‘Til You
“Celebrity”
“Empathy”
“Lens”
“Spiral”
“Numb”
“Havoc”
“Win and Win”
“Receive”
“Edge of Evolution”

E questo il video del singolo (mah!)…

 

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Wanda Jackson – Unfinished Business – Sugarhill – 09-10-2012

Torna la “regina del rockabilly” per un ennesimo album, anche questo in là nel tempo. Prodotto da Justin Townes Earle, tra i brani, il classico del Blues I’m Tore Down, California Stars che è una delle canzoni di Woodu Guthrie musicata dai Wilco e It’s All Over Now, il famoso pezzo di Bobby Womack reso celebre dagli Stones, oltre a un duetto con lo stesso Earle. Questi i brani:

“I’m Tore Down”
“The Graveyard Shift”
“Am I Even a Memory” (feat. Justin Townes Earle)
“Pushover”
“It’s All Over Now”
“Two Hands”
“Old Weakness”
“What Do You Do When You’re Lonesome”
“Down Past the Bottom”
“California Stars”

E questa la presentazione…

 

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Mark Knopfler – Privateering – 2 CD al prezzo di 1 – Mercury – 04-09-2012

Versione Deluxe Limited 3 cd con un album bonus con 5 tracce extra, quasi al doppio del prezzo della versione standard, tra i 25 e i 30 euro, queste le tracce extra:

DISC 3 (solo nella DELUXE EDITION) – Rehearsal Desk Mixes:
1. Why Aye man
2. Cleaning my gun (unmixed 2-track)
3. Corned beef city (unmixed 2-track)
4. Sailing to Philadelphia
5. Hill farmer’s blues (unmixed 2-track)

Versione Deluxe Edition Boxset, comprende l’album standard doppio, il cd extra, il doppio vinile e un DVD con l’electronic press kit, EPK, costerà tra i 60 e i 70 euro

Doppio Vinile

Il primo doppio della carriera solista di Mark Knopfler, co-prodotto da Guy Fletcher e Chuck Ainley, con la partecipazione di Kim Wilson dei Fabulous Thunderbirds all’armonica, Tim O’Brien al mandolino, Ruth Moody delle Wailin’ Jennys, Phil Cunningham all’accordion, Paul Franklin alla pedal steel, oltre ai musicisti fissi del disco, Richard Bennett chitarra, Jim Cox piano, Guy Fletcher tastiere, John McCusker violino, Mike McGoldrick whistle e flauto, Gleen Worf basso, Ian Thomas, batteria. Come direbbero a Roma “mei cojoni” e anche “sti cazzi”! Il meglio della musica inglese e americana, l’unica cosa da capire visto che si tratta di un doppio con 20 brani e viene fatto pagare come un doppio è la durata del disco. Saranno i soliti 80 minuti che ci stanno in un CD singolo però per ritornare all’epopea dei grandi dischi doppi te lo presentano in questo formato? Vedremo, questa la lista delle canzoni che dovrebbero essere tutte nuove:

CD 1
1. Redbud Tree
2. Haul Away
3. Don’t Forget Your Hat
4. Privateering
5. Miss You Blues
6. Corned Beef City
7. Go, Love
8. Hot or What
9. Yon Two Crows
10. Seattle

CD 2
1. Kingdom Of Gold
2. Got To Have Something
3. Radio City Serenade
4. I Used To Could
5. Gator Blood
6. Bluebird
7. Dream Of The Drowned Submariner
8. Blood And Water
9. Today Is Okay
10. After The Bean Stalk

 

 

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Killers – Battle Born – Mercury – 18-09-2012

Quarto album di studio anche per i Killers di Brandon Flowers, ci sarà l’edizione Deluxe per questa nuova fatica dei rockers di Las Vegas, non c’è ancora la lista definitiva dei brani ma quella dei produttori sì: Brendan O’Brien, Steve Lillywhite, Daniel Lanois, Björk collaborator Damian Taylor and Stuart Price, però!

 

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Muse – The 2nd Law – Warner Bros digipack – 18-09-2012

Uno avrebbe pensato che contenendo il tema musicale ufficiale delle Olimpiadi di Londra Survival, il nuovo album dei Muse The 2nd Law sarebbe uscito in concomitanza con l’evento invece verrà pubblicato nella seconda metà di settembre. I misteri delle case discografiche! Questa la lista dei brani:

Track listing:
1. “Madness”
2. “Panic Station”
3. “Prelude”
4. “Survival”
5. “Follow Me”
6. “Chalice”
7. “Explorers”
8. “Hiding To”
9. “Save Me”
10. “Supremacy”
11. “Unsustainable”
12. “Animals”

L’hanno già visto quasi un milione e pezzo di persone, aumentiamo i contatti…

Domani si prosegue, alla rinfusa, come capitano e in base al tempo che ho per inserire il nuovo Post, magari la prossima lista più titoli, anche perchè continuano ad arrivare notizie sulle nuove uscite, ho appena visto quelle del nuovo Martha Wainwright al 16 ottobre. E proprio mentre pubblicavo il Post di oggi ho visto le notizie definitive sul nuovo Mark Knopfler che correggo subito qui sopra.

Bruno Conti

Dall’Energia del Frutteto Alla Vendetta Del Marinaio – Bap Kennedy

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Bap Kennedy – The Sailor’s Revenge – Proper Records Limited Edition  (2 CD)

Martin Kennedy in arte Bap, classe 1962 nato a Belfast (una città che non ha mai goduto delle gioie e del verde dell’Irlanda), è stato la voce solista di una grande Folk-Rock Band come gli Energy Orchard, che erano stati una bella sorpresa al loro esordio, firmando un contratto per cinque dischi con la MCA con la raccomandazione di Steve Earle (quando l’altro leader del gruppo era ancora il bassista Joby Fox, autore del loro unico successo, Belfast), e l’omonimo Energy Orchard (1990, pubblicato per l’etichetta americana insieme al successivo Stop The Machine 1992)) e Shinola (1993), brillano ancora oggi per freschezza e innovazione, con un “sound” che richiama a radici celtiche, robuste dosi di rock’n’roll e Van Morrison nel cuore. Però i sogni di gloria finirono ben presto, il gruppo dopo qualche anno si sciolse, lasciando ai più (e al sottoscritto) il rimpianto di un percorso incompiuto.

Bap da allora si è inventato una brillante carriera di songwriter (probabilmente è il solo depositario dell’eredità degli Energy Orchard), iniziata con l’eccellente Domestic Blues (1998) prodotto da Steve Earle, il seguente Hillbilly Shakespeare (1999) dedicato in toto alla riscoperta delle canzoni di Hank Williams Sr., e Lonely Street (2000) manifestando ancora una volta la sua passione per la musica americana. Dopo una pausa di qualche anno, ritorna con Big Picture (2005) e Howl On (2009) lavori più che discreti, senza però suscitare le emozioni dei primi album.

Questo The Sailor’s Revenge (dal bellissimo titolo, La vendetta del marinaio), prodotto da Mark Knopfler (e si sente), è senza dubbio il migliore della sua carriera, e mai come in questo caso il CD suona fresco e pieno di vitalità, merito delle sue composizioni che devono molto comunque alla presenza in studio dell’ex Dire Straits. Il disco come nelle produzioni più serie, si avvale anche di ospiti di peso: Mark Knopfler stesso alle chitarre, Jerry Douglas Lap Steel e dobro, James Walbourne alle chitarre ritmiche, Guy Fletcher al piano e organo, Michael McGoldrick al flauto e Whistle, John McCusker al violino, Ian Thomas alla batteria, e la moglie Brenda Kennedy alle armonie vocali.

Tutti i brani sono composti da Bap, Shimnavale apre il disco e il dobro di Jerry Douglas segna subito la canzone con una melodia che l’autore canta con voce spedita e fluida. Not a Day Goes By richiama l’Irlanda per merito del whistle di McGoldrick, è tra i momenti migliori della raccolta.

Jimmy Sanchez è una composizione introspettiva, in cui l’arpeggio di Knopfler e il dobro di Douglas giocano un ruolo primario. Lonely No More è una deliziosa ballata d’atmosfera dove il violino punteggia dolci melodie. The Right Stuff sembra uscita da uno degli ultimi dischi di Earle, con il suono elettro-acustico, la melodia che esce lenta, tirandosi dietro gli strumenti, e la voce di Bap mostra una tonalità più americana. Maybe I Will rallenta i tempi, dolce ballata, canzone d’amore che mostra una finezza esecutiva ed una accorata ricerca melodica con il violino sempre in evidenza. Please Return To Jesus ha un suono “bluegrass”, tutta giocata sui vari strumenti a corda, e il nostro si adegua con voce distesa e melodia fluida. The Sailor’s Revenge ha il suono melodico di Knopfler con forti implicazioni folk, per una brano suggestivo e nostalgico, che richiama la nativa isola dello smeraldo. Working Man richiama in parte i vecchi Orchard, per una leggiadra ballad di struggente bellezza, deliziata dagli interventi di McGoldrick. The Beauty of You con la chitarra di Mark in sottofondo e la voce della moglie Brenda , per una brano che lascia scorrere la sua melodia pacificante. Chiude una Celtic Sea dove si respira a pieni polmoni ancora una volta l’aria dell’Irlanda.

Il bonus CD è una specie di Best Of della carriera di Bap Kennedy, che pesca tra i suoi album da solista (con dichiarata preferenza personale) con due inediti Be True To Your Heart con Peter O’Hanlon, e Into The Arms of Love da una session con Knopfler, e di particolare rilevanza due brani (già editi) On The Mighty Ocean Alcohol in duetto con lo “sdentato”  Shane MacGowan dei Pogues e Milky Way scritta a quattro mani con il suo “mentore” Van Morrison. Imperdibile.

Chi preferiva il Kennedy prima versione (quello folgorato e prodotto da Steve Earle) deve rassegnarsi ad un mutamento dettato da nuove inclinazioni musicali, che mirano alla fusione fra le emozioni dei  paesaggi Irlandesi ed un sottile gusto “americano”. Bap, figlio minore di una grande generazione di gruppi nord-britannici (dai Pogues ai Waterboys, per arrivare agli Hothouse Flowers e ai suoi Energy Orchard) non molla un colpo, continua imperterrito a seguire la sua strada, che parte dai pascoli verdi della sua terra per un album dall’impronta più Folk rispetto al passato, e che spero vivamente non passi inosservato. Altamente consigliato a chi viaggia di notte.

Tino Montanari

Non Solo Jazz! Un Disco Country Per Diane Schuur – The Gathering

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Diane Schuur – The Gathering – Vanguard

A proposito di belle voci, non tutti sanno che Diane Schuur, quando era ancora una teenager, ha iniziato la sua carriera come cantante country con un singolo Dear Mommy and Daddy” che dal titolo non promette grandi emozioni ma pare raggiunse il terzo posto delle classifiche country. Poi la Schuur ha iniziato una carriera che l’ha portata ad essere una delle migliori cantanti jazz dei nostri tempi e a collaborazioni con le orchestre di Count Basie e Duke Ellington, dischi con BB King, due Grammy vinti e molte nominations ma la passione per il country è rimasta.

D’altronde “se Ray Charles ha fatto un disco country perché non posso farlo io?” si chiede la nostra amica e io che sono educato non le rispondo per non essere irriverente (anche se hanno lo stesso problema e gli stessi occhiali scuri).

Comunque l’idea è buona, le condizioni si sono create con un nuovo contratto con la Vanguard e la possibilità di recarsi a Nashville per registrare questo The Gathering. Detto fatto, la brava Diane (che, scherzi a parte, ha una delle più belle voci in circolazione, in qualsiasi genere la vogliate inserire) il 6 dicembre del 2010 si è chiusa in uno studio di registrazione in compagnia di un manipolo di artisti fantastici e la sera il disco era pronto. Certo se i musicisti si chiamano Steve Gibson alla chitarra, Mike Rojas al piano elettrico Wurlitzer, Michael Rhodes al basso ed Eddie Bayers alla batteria. Steve Buckingham è l’altro chitarrista e cura la produzione, la Schuur si occupa del piano acustico. Qualche ospite nobilita ulteriormente il lavoro: Alison Krauss e Vince Gill alle armonie vocali, Mark Knopfler e Larry Carlton aggiungono le loro chitarre, Kirk Whalum si occupa del sax. Lei canta divinamente questi dieci brani scelti tra alcuni grandi della storia della musica country et voilà “i giochi sono fatti”.

Dalla struggente ballata iniziale di Hank Cochran Why Can’t Be You la Schuur dimostra a Norah Jones (e a tantissime altre, perché la Jones mi piace moltissimo) come si fa un disco di country con classe, passione e una voce da brividi. Healing Hands Of Time è un brano di Willie Nelson e lo capisci subito perché è inconfondibile, ma la versione è fantastica, scivola che è un piacere con le armonie vocali di Carmella Ramsey e le chitarre di Gibson e Buckingham a cesellare note con l’aiuto di Mark Knopfler alla terza solista e il sax di Whalum e il piano di Rojas che gli danno quel flavor anni ’70 alla Muscle Shoals Studios e lei che si diverte un mondo a raggiungere note impossibili. Beneath Still Waters è un’altra ballatona strappalacrime con Diane Schuur che si ispira per il suo stile pianistico a Floyd Cramer uno dei grandi del country di Nashville che ha suonato con tutti da Elvis a Roy Orbison a Patsy Cline e anche a livello vocale non ha nulla da invidiare ai nomi citati.

Til I Can make It on my own è uno dei due brani dal repertorio di Tammy Wynette mentre Don’t Touch Me è l’altro brano scritto da Hank Cochran e la seconda voce è quella di Alison Krauss e sinceramente non saprei dirvi chi canta meglio ma sicuramente l’ascoltatore gode. Today I Started Loving You Again è un altro brano delizioso scritto da Merle Haggard e dalla moglie Bonnie Owens con le armonie vocali curate da Vince Gill e con la chitarra di Larry Carlton che si ispira al George Benson di On Broadway fino a stimolare la Schuur che improvvisa all’impronta uno scat vocale e poi si lascia andare vocalmente alla grande con la chitarra che la spinge verso vette notevoli. Till I get it right è l’altro brano di Tammy Wynette sempre raffinato e di gran classe, un poco old school e demodè come certe cose dell’ultimo Willie Nelson, ma signori miei è veramente brava. Am I That Easy to Forget è uno standard fine anni ’50 ma non me la ricordo particolarmente, non memorabile. When Two Worlds Collide scritta da Roger Miller è un altro di quegli standard country malinconici forse un po’ troppo di maniera. Nobody Wins è un brano di Kris Kristofferson, un altro lentone da pista da ballo con la solita dicotomia piano elettrico-chitarra elettrica, sempre cantato con grande maestria da Diane Schuur ma gli manca quel guizzo di classe.

Un bel disco per gli amanti del genere e delle belle voci.

Bruno Conti