Novità Di Ottobre Parte IV. John Prine, Thomas Dolby, Ane Brun, Vince Gill, Deer Tick, Ray Charles, Paul Simon, Kimball Jamison

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Seconda lista di novità per questa settimana.

Partiamo con il “nuovo” album di John Prine, si tratta di un doppio CD intitolato The Singing Mailman Delivers ed esce nel 40° anniversario della pubblicazione del suo primo album. Sono registrazioni effettuate nel 1970 quando Prine si divideva ancora tra la sua professione ufficiale di postino e quella di cantante. Il primo CD riporta registrazioni effettuate nell’agosto del 1970 negli studi della stazione radiofonica WFMT dopo una intervista con il leggendario Studs Terkel, il secondo CD è la registrazione di un concerto tenuto, sempre a Chicago, al Fifth Peg, dove Prine muoveva i primi passi in attesa della pubblicazione di John Prine, il primo disco. Ovviamente molti dei brani sono gli stessi nei due CD anche se in versioni differenti e quindi il doppio esce per la Oh Boy al prezzo di uno. Si tratta di materiale d’archivio inedito molto interessante e troviamo versioni embrionali di alcuni brani che poi sono entrati nella storia della canzone d’autore come Hello In there, Souvenirs, Illegal Smile, Angel From Montgomery e molte altre, in totale 23 brani, 11 dal broadcast radiofonico e 12 dal concerto dal vivo.

Dopo una lunga pausa discografica che si protraeva dal 1992 di Astronauts and Heretics torna anche Thomas Dolby, che nel frattempo si era occupato di altre cose, non ultima la produzione di piattaforme per giochi ed altro materiale tecnologico e le loro relative colonne sonore. Questo nuovo A Map Of The Floating City è il quinto album del musicista e produttore inglese (ha prodotto tra gli altri tre album dei Prefab Sprout e co-prodotto Dog Eat Dog con Joni Mitchell): questo nuovo album nasce dall’idea di una distopia avvenuta durante la II Guerra Mondiale quando la storia prende una diversa piega da quella effettiva e si biforca verso altre prospettive che ruotano intorno a questa “Città Galleggiante”. La musica è stata anche utilizzata per un videogioco dello stesso nome ma esce pure in due diverse versioni per la Lost Toy People, una doppia con il secondo CD tutto strumentale e quella principale che vede la presenza di molti ospiti. Thomas Dolby ha annunciato in alcuni comunicati stampa che nonostante le premesse non si tratta di un album di musica elettronica e da quello che ho potuto sentire non posso che confermare, molto interessanti le partecipazioni, da Regina Spektor a Imogen Heap, Mark Knopfler e Natalie MacMaster nonchè Eddie Reader. Sentiremo.

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Ane Brun è una cantante norvegese molto brava con una lunga carriera alle spalle (quattro album di studio, due live e un paio di compilations) ma per molti è conosciuta per la sua recente partecipazione ai tour e ai dischi di Peter Gabriel. Questo nuovo It All Starts With One (già al numero 1 delle classifiche svedesi) esce nella solita doppia versione, singola con dieci brani e doppia con 18 brani. Etichetta Genepool Records, non di facile reperibilità in Italia per chi frequenta ancora gloriosamente (e giustamente) i vecchi negozi di dischi, ma si trova in rete.

Vince Gill è uno dei migliori, e più conosciuti, cantanti country, ma è anche un grande chitarrista e quindi il titolo di questo nuovo CD è quanto mai promettente, Guitar Slinger. Esce il prossimo 25 ottobre (come gli altri dischi citati in questo Post) per la MCA Nashvile, dopo una pausa di cinque anni dal precedente These Days (e ben tre raccolte uscite nel frattempo). E’ tutto materiale originale firmato da Gill e anche in questo caso c’è l’immancabile versione Deluxe, singola, con tre brani in più. Per chi non lo ricordasse Vince Gill ha militato anche nei Pure Prairie League, una delle migliori formazioni country-rock, tra la fine anni ’70 e i primi ’80.

Quarto album per i Deer Tick, si chiama Divine Providence ed esce la settimana prossima per la Partisan Records. Dopo la pausa con i Middle Brother tornano con un nuovo album che dovrebbe rinverdire le promesse dei primi due dischi. Quel “nuovo filone” americano dove militano anche Low Anthem, Fleet Foxes, Bright Eyes, Dawes e molti altri, per intenderci. Esce a prezzo speciale.

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Ennesimo materiale inedito per Ray Charles. Questa volta si tratta di un DVD, Live In France 1961, che contiene due concerti registrati al Festival Jazz di Antibes nel luglio del ’61, allora i concerti duravano poco. Anzi, ci sono pure 6 brani in più tratti da altre date tenute nello stesso Festival. Inutile dire che si tratta di “The Genius” al massimo del suo splendore. Filmato in 16 mm, quindi ottima qualità esce per la Eagle Vision.

Se non ve ne foste accorti quest’anno parecchi musicisti hanno compiuto 70 anni e quindi vai con festeggiamenti e pubblicazioni discografiche per ricordare l’evento. Ma un bel doppio antologico per Paul Simon, visto che ne saranno solo una decina, non lo vogliamo pubblicare? Certo che sì! E allora vai con un bel doppio Songwriter per la CBS Records. E un bel inedito per i fans così possono spendere un po’ di soldi? Mettiamo una versione dal vivo di The Sound Of Silence registrata alla Webster Hall in questo 2011 e aggiungiamo anche una versione di The Boxer Live al Central park nel 1991 e Bridge Over Troubled Water cantata da Aretha Franklin. Se obiettate che ci sono già un tot di collections in circolazione vi ricordano che i brani di questa antologia sono stati scelti personalmente dallo stesso Simon. Ah bé allora!

I nomi Kimball Jamison non dicono molto ai più, ma se vi ricordo che si tratta dei cantanti rispettivamente di Toto e Survivor vedo dei fremiti di eccitazione in voi! O no? In ogni caso questo CD omonimo esce in questi giorni (anzi è uscito il 18 ottobre) per la Cargo/Frontier Records. E c’è pure un DVD nella confezione con il making of dell’album e un paio di videoclip. I brani sono firmati da ex componenti di Mr.Mister, Toto, Survivor, John Waite e altri, ma nessuno di loro appare nell’album. Quindi fate vobis.

Anche per oggi è tutto.

Bruno Conti

Torna Il Gioco Delle Tre Carte? Willie Nelson Wynton Marsalis With Norah Jones – Here We Go Again

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Willie Nelson Wynton Marsalis Featuring Norah Jones – Here We Go Again Celebrating The Genius Of Ray Charles -Blue Note/EMI

“Ucci Ucci sento odor di bruciatucci!”. Sarà che ultimamamente (ma è un ultimamente che va avanti da parecchio) le case discografiche hanno la tendenza a mettertelo in quel posto ma mi sembra che anche l’operazione intorno a questo disco (peraltro ottimo) sia quantomeno sospetta.

Willie Nelson & Wynton Marsalis avevano già unito le loro forze nel 2008 per registrare un album per la Blue Note intitolato Two Men With The Blues (o meglio al Lincoln Center di New York nel 2007 per registrare un album dal vivo che poi sarebbe uscito l’anno successivo). Memori del successo dell’operazione nel febbraio del 2009 si trovano nuovamente al Rose Theater (o per meglio dire al Lincoln Center’s Frederick P. Rose Hall, poi vi spiego perché vi do il nome completo) ovviamente di New York per due serate dedicate alla musica di Ray Charles e in questa occasione è della partita anche Norah Jones.

Delle due serate sold-out una viene pubblicata in DVD (nel 2009) come Willie Nelson & Wynton Marsalis play the music of Ray Charles dalla piccola etichetta A&E – Jazz At Lincoln Center Productions. Lo so perché ce l’ho proprio qui davanti in questo momento, sono 15 brani per circa 90 minuti di concerto + una trentina di minuti di extra. Norah Jones appare in sei brani, NTSC Zona 1.

Passano due anni ed ecco la versione in CD. Solo 12 dodici brani, etichetta Blue Note, ri-esce in tutto il mondo. Qualcuno, temo arrampicandosi sugli specchi, sostiene che alcuni brani provengono dall’altra data (quindi non il 10 febbraio 2009) tenuta per l’occasione e quindi vale la pena di avere pure questa versione. Non avendo ancora in mano il CD (che uscirà il 29 marzo) non ne sono sicuro al 100% ma scorrendo la track-list mi sembrano proprio gli stessi brani (meno 3).

In ogni caso se non lo avete già in DVD (e meglio sarebbe questo formato ma c’è chi non li ama) il concerto è molto bello ed è l’occasione per riascoltare classici come Hallelujah I Love Her So, Hit The Road Jack, Unchain My Heart, What’d I Say, Makin’ Whoopee. Questa è la track list completa:

1. Hallelujah I Love Her So (Gospel 2-beat / Boogaloo / 4/4 Swing)
2. Come Rain or Come Shine (Walking Ballad)
3. Unchain My Heart (Bolero with Habanera bass)
4. Cryin’ Time (Country Ballad)
5. Losing Hand (Dirge with Chain-Gang Shuffle)
6. Hit the Road Jack (Gospel 2-beat / 4/4 Swing)
7. I’m Moving On (Boogaloo with Afro-Latin Backbeat / 4/4 Swing)
8. Busted (Gospel 12/8 Shuffle)

9. Here We Go Again (Rhythm & Blues 12/8 Shuffle)
10. Makin’ Whoopie (Hard-Bop 2-beat / 4/4 Swing)
11. I Love You So Much (It Hurts) (Waltz)
12. What’d I Say (Boogaloo)

Visto che gli americani sono molto precisi di fianco ad ogni brano c’è anche il tempo (musicale) in cui viene eseguita la canzone. Norah Jones appare nei brani 2, 3, 6, 9, 10 e 12 (per la serie “Ottimizzazione delle risorse”, la versione di Here We Go Again è la stessa che trovate anche nel disco dei duetti).

Grande attesa della stampa in tutto il mondo che ha dedicato fior di articoli all’evento (nessuno o quasi parlando del DVD pre-esistente). Sicuramente il disco merita ogni parola spesa a suo favore e quindi da questo punta di vista nulla da dire. Ripeto, molto, ma molto bello!

Dimentico qualcosa? Ah sì, guarda caso, nel sito ufficiale del disco http://www.willieandwynton.com/, in piccolino, c’è scritto che potete comprare una versione esclusiva del CD presso una grande catena (Barnes & Noble, tanto in Italia non c’è). Con tre bonus tracks, strano!

Bruno Conti

Una Bella Sorpresa! Ray Charles – Rare Genius – The Undiscovered Masters

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Ray Charles – Rare Genius – The Undiscovered Masters – Concord/Universal

Come molti sapranno Ray Charles è scomparso nel 2004, ma quest’anno a settembre avrebbe compiuto 80 anni. Per festeggiare la ricorrenza la Concord pubblica questo CD con 10 brani “assolutamente inediti” tratti dagli archivi dell’artista: e non hanno raschiato il fondo del barile, si tratta di materiale ottimo registrato in un arco di tempo che copre gli anni ’70, ’80 e ’90.

Anche gli stili coprono tutto l’arco sonoro della musica di The Genius, quindi soul, ballads, classici della canzone americana, country, pop, tutto quello che Ray Charles amava cantare e suonare.

La voce è fantastica come sempre e gli arrangiamenti sono molto vari: si parte dall’uptempo con fiati e archi di Love’s Gonna Bite You Back registrata nel 1980 per passare a It Hurts To Be In Love, un brano jazzato di qualità sopraffina e dall’arrangiamento raffinato dove il buon Ray cava dal cilindro una delle sue magiche interpretazioni con tanto di improvvisazioni vocali all’impronta, veramente un piccolo gioelllino ritrovato, l’anno di registrazione non è noto, ma la voce suona giovanile. Wheel Of Fortune è un’altra piccola meraviglia sonora, una slow song incisa originariamente da Kay Starr nel 1952 che Ray Charles rende sua con una interpretazione quasi alla Sinatra (se lui non fosse già Ray Charles), il piano, il contrabbasso e i fiati volano e lui canta in modo quasi commovente, correva l’anno 1972, ma dove l’avevano nascosta!

I’m Gonna Keep Singin’ con il suo groove funky-disco si sente che viene da un’era più recente, siamo nel 1995 e la qualità non è quella del trittico iniziale ma gli intermezzi parlati e l’interscambio con le voci femminili di supporto sono sempre tocchi di gran classe. There’ll Be Some Changes Made è un altro lentone bluesato di gran classe con un organo malandrino di supporto e ( come direbbe Arbore, grande estimatore) anche una “bella chitarrina”, lui è sempre molto ispirato, anche qui non vi saprei dire l’anno. Isn’t It Wonderful, piacevole ma non memorabile ha una orchestrazione simile al brano precedente, “normale” routine per il grande Ray. I Don’t Want No One But You è una canzone d’amore dedicata ad una donna che se ne è andata, care ragazze se uno con una voce come Ray Charles vi facesse una serenata chiedendovi di tornare riuscireste a resistere?

A Little Bitty Tear è un vecchio brano country scritto da Hank Cochran nei primi anni ’60, questa versione incisa nel 1983 ci riporta al Charles dei tempi di Modern Sounds In Country Western quando si reinventò la musica country mischiandola al soul delle origini, piacevole e intensa con un ottimo lavoro al piano. She’s Gone è una canzoncina né carne né pesce, potrebbe averla fatta chiunque se non fosse per la voce ma anche quella non basta per risollevare le sorti di un questo brano.

La chicca l’hanno lasciata per ultima: si tratta di una versione di Why Me Lord? un country-gospel scritto da Kris Kristofferson con Johnny Cash che è la voce solista e Ray Charles che gli fa il controcanto e suona una spettacolare piano elettrico. Fantastica, non saprei che altro aggettivo usare, forse meravigliosa può andare?

Veramente una bella scoperta!

Bruno Conti

Le 500 Più Grandi Canzoni Di Tutti I Tempi Secondo La Rivista Rolling Stone Parte V

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Così, ridendo e scherzando siamo arrivati alla quinta puntata, brani dal n° 41 al n.° 50 e fioccano ancora i capolavori.

41) Band – The Weight

Robbie Robertson, uno dei grandi “poeti” della storia della musica rock, accompagnato da uno dei gruppi più straordinari che questa musica ha prodotto, anzi Il Gruppo, in uno dei film concerto più belli, direi perfetto.
42) Kinks – Waterloo Sunset
Ray Davies, un altro genio all’opera sull’altro lato dell’oceano.
43) Little Richard – Tutti Frutti
Le origini del rock and roll con uno degli incipit più memorabili, ce ne fossero due versioni uguali!
44) Ray Charles – Georgia On My Mind
Questo è “The Genius”
45) Elvis Presley – Heartbreak Hotel
Una curiosità, l’autrice del brano del 1956, Moe Axton era la mamma di Hoyt Axton, che avrebbe scritto (tra le altre) The Pusher diventata celeberrima nella colonna sonora di Easy Rider nella versione degli Steppenwolf.
46) David Bowie – Heroes
Questa è la versione dal concerto di New York City, dopo le Torri Gemelle nel 2001.
47) Simon & Garfunkel – Bridge Over Troubled Water
Aretha Franklin ne ha fatto una versione altrettanto bella!
48) Jimi Hendrix Experience – All Along the Watchtower
Una delle rarissime occasioni in cui la cover è superiore all’originale (e parliamo di Bob Dylan). Per me, di diritto, nei Top 5.
49) Eagles – Hotel California
Nel video, per scaldarsi, anche una versione accappella di Seven Bridges Road del grande Steve Young.
50) Smokey Robinson And The Miracles – The Tracks of my tears
Bob Dylan (ancora lui) lo ha definito il più grande poeta vivente d’America, non ” nero”, il più grande in assoluto.
Fine della puntata.
Bruno Conti