Novità Prossime Venture 8. Beatles – Abbey Road Anniversary Edition Box: E Anche Questo Grande Disco Festeggia I Suoi 50 Anni, Esce il 27 Settembre.

beatles abbey road box 50th anniversarybeatles abbey road 50th anniversary

The Beatles “Abbey Road (50th Anniversary Edition) – Apple Box 3 CD + Blu-ray audio – 3 LP  – 2 CD Deluxe – 1 CD – 1 LP – 1 LP Picture Disc – 27-09-2018

Il giorno della iconica fotografia che sarebbe finita sulla sua copertina, cioè l’8 agosto, dal quartier generale dei Beatles arrivano notizie sull’attesa ristampa per il 50° Anniversario di Abbey Road, che in effetti uscì proprio il 26 settembre 1969, esattamente 50 anni fa: quindi per una volta viene rispettata la data di uscita regolare e non si sposta il tutto in avanti per il mercato natalizio.

L’album uscirà in 6 versioni differenti, che potete leggere qui sopra, anche se la più appetita al solito sarà il cofanetto quadruplo, benché ancora una volta per avere i 2 CD di materiale “inedito” bisognerà acquistare insieme il solito Blu-ray audio destinato agli audiofili, mentre sarebbe stato meglio che questa versione uscisse a parte per chi ama il suono alta fedeltà (addirittura questa volta si parla di Dolby Atmos), considerando che questa aggiunta fa sì che ancora una volta il costo indicativamente dovrebbe essere tra i 90 e i 100 euro a seconda dei paesi, anche se come di consueto quello che fa lievitare i costi è il librone rilegato inserito nella confezione.

• CD1: New ‘Abbey Road’ stereo album mix
• CD2: Demos and Outtakes
• CD3: Demos and Outtakes
• DISC 4 (Blu-ray): Dolby Atmos mix of whole album / 5.1 surround of whole album / hi-res stereo mix of whole album
• Stunning hardback Book

Tracklist
[CD1: 2019 Stereo Mix]
1. Come Together
2. Something
3. Maxwell’s Silver Hammer
4. Oh! Darling
5. Octopus’s Garden
6. I Want You (She’s So Heavy)
7. Here Comes The Sun
8. Because
9. You Never Give Me Your Money
10. Sun King
11. Mean Mr Mustard
12. Polythene Pam
13. She Came In Through The Bathroom Window
14. Golden Slumbers
15. Carry That Weight
16. The End
17. Her Majesty

[CD2: Sessions]
1. I Want You (She’s So Heavy) (Trident Recording Session & Reduction Mix)
2. Goodbye (Home Demo)
3. Something (Studio Demo)
4. The Ballad Of John And Yoko (Take 7)
5. Old Brown Shoe (Take 2)
6. Oh! Darling (Take 4)
7. Octopus’s Garden (Take 9)
8. You Never Give Me Your Money (Take 36)
9. Her Majesty (Takes 1-3)
10. Golden Slumbers/Carry That Weight (Takes 1-3 / Medley)
11. Here Comes The Sun (Take 9)
12. Maxwell’s Silver Hammer (Take 12)

[CD3: Sessions]
1. Come Together (Take 5)
2. The End (Take 3)
3. Come And Get It (Studio Demo)
4. Sun King (Take 20)
5 Mean Mr Mustard (Take 20)
6. Polythene Pam (Take 27)
7. She Came In Through The Bathroom Window (Take 27)
8. Because (Take 1 – Instrumental)
9. The Long One (Trial Edit & Mix – 30 July 1969)
10. (Medley: You Never Give Me Your Money, Sun King, Mean Mr Mustard, Her Majesty, Polythene Pam, She Came In Through The Bathroom Window, Golden Slumbers, Carry That Weight, The End)
11. Something (Take 39 – Instrumental – Strings Only)
12. Golden Slumbers/Carry That Weight (Take 17 – Instrumental – Strings & Brass Only)

[Blu-ray]
Audio Features:
– Dolby Atmos
– 96kHz/24 bit DTS-HD Master Audio 5.1
– 96kHz/24 bit High Res Stereo (2019 Stereo Mix)

Nel primo CD troviamo l’album originale nello Stereo Mix 2019 curato da Giles Martin, il figlio di George, e da Sam Okell, mentre nel secondo dischetto, quello inserito nella versione doppia da “poveri” troviamo 12 brani tra cui si segnalano la versione differente di ‘ Want You (She’s So Heavy) registrata non a Abbey Road ma ai Trident Studios, dove i Beatles avevano completato Let It Be Billy Preston che aveva partecipato a quelle sessions si era attardato prima di ripartire e quindi lo possiamo ascoltare improvvisare nella lunga coda strumentale. Poi ci sono i demo di Goodbye, un brano che Paul McCartney aveva scritto per Mary Hopkin, e la prima versione di Something di George Harrison, già apparsa su Anthology 3, sia pure in un mix differente, come anche i due lati del 45 giri che apparì all’epoca, The Ballad Of John And Yoko Old Brown Shoe, entrambe in versioni alternative. E ci sono anche takes differenti di altri sette brani, compreso Her Majesty che era una traccia nascosta, in tre ulteriori versioni.

Nel terzo CD c’è il lungo medley che copriva quasi completamente l’intera seconda facciata di Abbey Road, qui chiamato appunto The Long One. Poi c’è il demo di Come And Get It la canzone “regalata” ai Badfinger. Varie altre takes alternative, tra cui anche le versioni strumentali di Because, differente anche questa da quella apparsa in Anthology 3, oltre ala versione sempre strumentali per soli archi di Something, e archi e fiati di Golden Slumbers/Carry That Weight. Insomma come al solito c’è trippa per gatti per gli appassionati dei Beatles, in quello che è stato il loro ultimo grande album.

Bruno Conti

Recensioni Cofanetti Autunno-Inverno 1. Un Album Storico Esplorato In Maniera Sontuosa! John Lennon – Imagine: The Ultimate Collection

john lennon imagine box

John Lennon – Imagine: The Ultimate Collection – Universal CD – 2CD – 2LP – Super Deluxe 4CD/2Blu-ray Audio

In un anno in cui si celebra una lunga serie di cinquantenari di album (più o meno) importanti, una delle uscite principali riguarda un disco che in realtà “festeggia” i 47 anni: sto parlando di Imagine, quasi all’unanimità considerato il capolavoro da solista di John Lennon (anche se molti indicano il suo primo, John Lennon/Plastic Ono Band). Definire l’operazione Imagine grandiosa è perfino riduttivo, e la parte audio è solo una delle tante sfaccettature (la più interessante) del progetto: un lussuoso libro in tre diverse versioni, Imagine John Yoko, il famoso documentario del 1971 restaurato e proiettato nei cinema l’8, 9 e 10 Ottobre, lo stesso film accoppiato all’altro rockumentary Gimme Some Truth e pubblicato in DVD o Blu-ray, e naturalmente la rivisitazione del notissimo album in varie configurazioni, la più succosa delle quali è il cofanetto che comprende quattro CD e due Blu-ray audio. Imagine è stato l’ultimo disco registrato da Lennon in Inghilterra prima del suo trasferimento a New York, città da lui considerata più vicina ai suoi ideali di libertà e di modernità di vedute: inciso in gran parte nella sua splendida residenza di Tittenhurst Park (che poi venderà all’ex compagno Ringo Starr), Imagine è un disco che riflette alla perfezione il microcosmo di John, con canzoni d’amore, di pace e fratellanza, a sfondo politico (Lennon all’epoca occupava posizioni vicine all’estrema sinistra), ed anche un velenoso attacco all’ex amico Paul McCartney, che si era a sua volta preso gioco di lui, anche se in maniera più lieve, nell’album Ram.

john lennon imagine gimme some truth dvdjohn lennon imagine yoko libro

Gran parte della fortuna di Imagine è ovviamente legata alla celeberrima title track, una ballata pianistica talmente famosa che è conosciuta a memoria anche da chi non ha mai comprato neppure un disco in vita sua, un brano con un testo invero piuttosto banale, pieno di sogni hippy degni dei Baci Perugina, ma nobilitato da una melodia indimenticabile. Ma sarebbe sbagliato pensare che il merito della riuscita dell’album sia solo di questa canzone, in quanto ci sono altri brani di altissimo livello, come la divertita Crippled Inside, country-blues in stile anni trenta che maschera un feroce testo contro le persone false ed ipocrite dietro un motivo gioioso, il gustoso blues elettrico It’s So Hard, impreziosito dal sassofono del grande King Curtis, la roccata How Do You Sleep?, perfida invettiva contro Paul e con un ottimo George Harrison alla slide, la potente Gimme Some Truth, una delle migliori rock song di sempre del nostro, e la splendida e saltellante Oh, Yoko!, con uno splendido Nicky Hopkins al pianoforte. E poi ci sono le ballate, la stupenda Jealous Guy, emozionante ancora oggi come allora, la tenue Oh My Love, che sembra provenire dalle sessions del White Album, e la vibrante How? L’unico pezzo che non mi è mai piaciuto è I Don’t Wanna Be A Soldier Mama I Don’t Wanna Die, un lungo e noioso brano dal testo superficiale e basato su un giro di blues piuttosto risaputo.

La produzione dell’album è nelle mani di Lennon con Yoko Ono e Phil Spector, che ha usato una mano abbastanza leggera e non si è affidato più di tanto alle sue leggendarie orchestrazioni, ed in session troviamo nomi di primissima fascia: oltre ai tre citati poc’anzi, ci sono infatti Alan White, che da lì a poco diventerà batterista degli Yes, gli altri grandi drummer Jim Keltner e Jim Gordon, il bassista Klaus Voormann, grande amico dei Beatles, Joey Molland e Tom Evans dei Badfinger e Mike Pinder, all’epoca componente dei Moody Blues. Il disco originale, remixato ad arte (ma non rimasterizzato) da Paul Hicks, è inserito nel primo CD di questo splendido cofanetto, che presenta anche un bel libro con testi, note, saggi e testimonianze varie, una confezione che può ricordare i deluxe box di McCartney, anche se la vedova Lennon, Yoko Ono, è stata molto più generosa di Paul per quanto riguarda i contenuti musicali, e per una volta il prezzo richiesto, indicativamente circa 70/80 euro, è pienamente giustificato. Sul primo CD, oltre al disco originale, troviamo alcuni brani usciti nello stesso periodo su singolo: la nota Power To The People e la splendida canzone stagionale Happy Xmas (War Is Over) le conosciamo a menadito, ma poi c’è anche il rock-blues di Well (Baby Please Don’t Go) ed i brani del singolo registrato a nome Elastic Oz Band, God Save Us e God Save Oz (che è in pratica lo stesso brano cantato rispettivamente da Bill Elliot e da Lennon) e Do The Oz (che rientra nella categoria “stranezze”, a causa anche degli insopportabili strilli di Yoko), canzoni registrate per tentare di evitare la chiusura della scomoda ed irriverente rivista australiana Oz.

I restanti tre CD ci conducono attraverso le sessions del disco, non nella loro completezza ma raccogliendo le performance più significative. Il secondo dischetto inizia con quattro “Elements Mixes”, cioè parti strumentali isolate e poi aggiunte sopra le basic tracks (come per esempio gli archi di Imagine e How? o la sezione ritmica e pianoforte di Jealous Guy), e poi ci fa ascoltare varie versioni alternate di tutti i brani dell’album ed anche dei singoli, partendo dal demo originale della title track, solo John voce e piano (registrato appena quattro giorni prima di quella finita sul disco), ed una take full band con in più Hopkins al piano elettrico (e senza archi) ed il cantato di Lennon meno etereo dell’originale. Tra le gemme abbiamo la take 3 di Crippled Inside, meno prodotta ma più diretta e forse anche migliore, con Harrison strepitoso al dobro ed il solito grande Hopkins, una superba Jealous Guy con l’aggiunta delle chitarre acustiche dei due Badfinger (più evidenti nel mix rispetto al piano), una It’s So Hard nuda e cruda, chitarra-basso-batteria (ed un raro assolo dello stesso John), ed una prima versione, sempre in trio, di Gimme Some Truth, più essenziale ma già bellissima. Ed ancora: due takes unite insieme di How Do You Sleep? tra rock e funky, che personalmente preferisco a quella ufficiale (con George ottimo alla slide), un’interessante Oh, Yoko! acustica incisa da Lennon e signora alle Bahamas nel 1969 ed un missaggio alternato di Happy Xmas, senza gli orpelli “spectoriani” del singolo. Il terzo CD propone le stesse takes dell’album originale ma in versione “raw mix”, quindi senza gli overdubs aggiunti in seguito (in alcuni casi le versioni sono estese, senza il fading alla fine), ed i brani assumono un sapore simile a quelli del primo album di Lennon.

Le canzoni quindi non perdono la loro bellezza, anzi in alcuni casi mi piacciono anche di più, come Imagine, Crippled Inside, Jealous Guy, How?, Gimme Some Truth e Oh, Yoko!: diciamo che sarebbero andate benissimo anche così. Completano il CD altre cinque outtakes dal vivo in studio, tra cui una Jealous Guy bella almeno quanto quella edita. Il quarto dischetto è davvero interessante, in quanto ci fa ascoltare gli “Evolution Mixes”, cioè un esperimento per certi versi inedito: le dieci canzoni dell’album presentate nel loro evolversi, dai demo iniziali alle versioni più o meno finite, il tutto mixato insieme in modo da farle sembrare provenienti da un’unica session, usando anche frammenti di takes inedite, non utilizzate nei CD precedenti. Ci sono anche parti parlate, con Lennon che spiega ai musicisti quello che vuole da loro (con tanto di incazzatura durante All My Love perché non c’è abbastanza silenzio), ed anche brevi spezzoni di interviste in cui illustra l’ispirazione dietro le canzoni in questione. Un dischetto affascinante che ci mostra come nascono i vari pezzi, e che ci fa idealmente fare un salto indietro nel tempo ed entrare in studio con John, Yoko e gli altri. I due Blu-ray audio includono tutte le 61 canzoni dei quattro CD in versione per audiofili, alle quali se ne aggiungono altre 27, tra cui il quadrasonic mix dell’intero album, assente da ben 45 anni, gli elements mixes anche dei sei brani mancanti, outtakes in più ed altri Evolution Mixes, tra cui una traccia denominata Tittenhurst Park, che è un collage di dialoghi (anche a tavola ed in altre stanze della casa) e spezzoni strumentali e cantati, montati insieme senza una logica apparente.

Un cofanetto quindi a cui è difficile resistere, anche se non ci sono vere e proprie canzoni inedite, ma che ci fa apprezzare ancora di più un album epocale: di sicuro entrerà in lizza per il titolo di ristampa dell’anno, anche se con Dylan, Petty, Hendrix e gli stessi Beatles sarà una bella lotta.

Marco Verdi