Una Voce Meravigliosa Interpreta “Cover” D’Autore. Susan Marshall – 639 Madison

susan marshall 639 madison

Susan Marshall – 639 Madison – Madjack Records

Come già detto in occasione dell’uscita del precedente Decorations Of Red, (uscito sul finire del 2015), il debutto dei Mother Station con Brand New Bag, disco del 1994, fu per certi versi un’opera quasi unica (purtroppo) ed eccezionale, un disco di torrenziale rock-blues al femminile dove primeggiava la voce di Susan Marshall, importante non solo per timbriche e modulazioni, ma anche per una straordinaria duttilità interpretativa, tutti pregi che si riscontrano di nuovo in questo ennesimo album di “cover” 639 Madison, che conclude una “triade” iniziata con Little Red (09).

Il titolo dell’album prende il nome dall’indirizzo dove si trovavano i celeberrimi Sam Phillips Recording Studios di Memphis, nei quali anche questo lavoro è stato registrato, sotto la produzione, come per i precedenti dischi, di Jeff Powell, e che vede la Marshall, piano e tastiere, avvalersi di “turnisti” del luogo, i fidati David Cousar alle chitarre, Mark Edgar Stuart al basso, e Clifford “Peewee” Jackson alla batteria, per dieci brani, di cui nove sono canzoni d’autore (Phil Spector, Steve Wonder, John Fogerty, Kris Kristofferson, Elvis Presley, Marvin Gaye e altri), mentre un brano inedito è stato scritto appositamente dal figlio di Sam Phillips, Jerry: il tutto è distribuito, come al solito, dalla casa discografica Madjack Records, sempre di Memphis, città dove risiede anche la brava Susan.

Data la bellezza del lavoro (ovviamente a parere di chi scrive), mi sembrava giusto sviluppare una disamina dei brani “track by track”:

Baby, I Love You – Si inizia con un brano di Phil Spector portato al successo dalle The Ronettes con un famoso singolo del lontano 1963,  pezzo che qui viene riproposto da Susan in una versione “funky-rock.

Overjoyed – Meritoriamente viene ripescato questo brano del grande Steve Wonder (lo trovate su Square Circle, un album non trai suoi migliori del 1986), che a dispetto di una versione più classica incisa dalla brava Mary J.Blige, viene riletto per l’occasione in una intrigante chiave “bossa nova”.

Have You Ever Seen The Rain – Questo famosissimo brano di John Fogerty e dei suoi Creedence Clearwater Revival, viene rivoltato come un calzino da Susan Marshall, una canzone dove oltre la bravura dell’interprete si deve rimarcare pure la pulizia del suono di un arrangiamento meraviglioso da parte dei musicisti che suonano nel CD.

Inner City Blues (Make Me Wanna Holler) –  Marvin Gaye viene giustamente omaggiato con questo classico (tratto dal pluridecorato What’s Going On), in una sussurrata versione “soul-blues”.

When She’s Around – Questo è l’unico brano originale del lavoro, scritto da Jerry Phillips, una dolce ballata che rimanda al periodo Stax Records (buon sangue non mente), interpretata in modo commovente dalla Marshall.

Hound Dog – Dimenticatevi le versioni di Elvis o di Little Richard, qui sentite suoni caraibici che trasformano profondamente  uno dei classici immortali del re del “rock’n’roll”.

Stay – Questa confesso che me la sono persa, una bella canzone di tale Mikky Ekko portata al successo da Rihanna (?!?), e in questa occasione arrangiata con maggior garbo e interpretata con la classe tipica della nostra amica.

Help Me Make It Through The Night – Questa canzone di Kris Kristofferson (ha vinto il premio come canzone dell’anno nel 1970), può vantare illustri interpreti a partire da Willie Nelson, Brenda Lee, Dolly Parton, Elvis Presley e tantissimi altri, e anche in questa commovente rilettura le viene garantito il giusto merito.

Blue Skies – Questo brano proviene del lontano 1926, è stato scritto da Irving Berlin per il Musical teatrale Betsy, e nel tempo è stato reinterpretato da moltissimi artisti tra i quali Frank Sinatra e Doris Day, e la Marshall ne fa una splendida versione un po’ in stile “Cabaret”, diventando un pezzo da cantare in qualsiasi buon Bistrot.

Use Somebody – A dimostrazione che volendo anche le band di “rock alternativo” sanno scrivere grandi canzoni, da Only By The Night dei Kings Of Leon, viene ripescata una Use Somebody di straordinario fascino musicale, dove ancora una volta Susan si dimostra una delle migliori vocalist ” sconosciute” in circolazione.

Come certamente avrete capito sono molto di parte, però è pur sempre un progetto coraggioso e rischioso fare un album di “cover” (di qualsiasi genere), ma devo dire che ancora una volta la sfida mi pare vinta, come è successo in altre occasioni, in quanto ascoltando queste canzoni d’autore l’emozione che trasmette la voce di questa bravissima cantante di Memphis è dirompente, e Susan Marshall conferma ancora una volta che le buone canzoni sono sempre delle buone canzoni, soprattutto se ben interpretate, e in questo 639 Madison ce ne sono in abbondanza.

Tino Montanari

*NDB I video inseriti nel Post ovviamente non corrispondono ai contenuti del disco, ma servono per dare comunque una idea della splendida voce di questa bravissima cantante.

Un Ennesimo Cofanetto Fondamentalmente (In)Utile. Elvis Presley – A Boy From Tupelo: The Complete 1953-1955 Recordings

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Elvis Presley – A Boy From Tupelo: The Complete 1953-1955 Recordings – 3 CD Rca/Legacy – 28-07-2017

Per elaborare meglio sul titolo: fondamentalmente (in)utile escluso per i fans sfegatati di Elvis Presley, che però questo box potrebbero averlo, in quanto era già stato pubblicato nel 2012, a tiratura limitata, dall’etichetta FTD (Follow That Dream) specializzata proprio nella riedizione di rare chicche dell’opera di Presley. A tutti gli altri ricordo che esiste (oltre ad una tonnellata di uscite più o meno ufficiali, dove questo materiale si trova in abbondanza e in disparate versioni) il cofanetto, della serie di tre volumi dedicati dalla RCA alla opera omnia di Elvis, intitolato The King Of Rock’N’Roll, che come sottotitolo fa proprio The Complete 50’s Masters, e quindi, a differenza degli altri due, riporta già tutte le registrazioni ufficiali complete degli anni ’50. Per i fan(atici) comunque questo triplo comprende anche quel bel libro che vedete effigiato sopra, curato dallo specialista Ernst Mikael Jørgensen, 120 pagine che raccontano gli eventi di quei due anni in cui furono registrate le canzoni per la Sun Records di Sam Phillips, oltre ad un secondo CD con alcune alternate takes e frammenti di brani incisi all’epoca (ma già apparsi, come detto prima, nelle miriadi di ristampe uscite in questi ultimi 15 anni), e un terzo CD, con registrazioni dal vivo, soprattutto al Louisiana Hayride, di Shreveport, Louisiana, dove pare sia contenuta “ben” una versione (forse) inedita di I Forgot to Remember to Forget, registrata nel 1955. Scusate l’ironia, ma qui siamo al feticismo puro e oltre.

Comunque ecco la tracklist completa dei contenuti del cofanetto:

CD1]
1. My Happiness
2. That’s When Your Heartaches Begin
3. I’ll Never Stand In Your Way
4. It Wouldn’t Be the Same Without You
5. Harbor Lights
6. I Love You Because
7. That’s All Right
8. Blue Moon of Kentucky
9. Blue Moon
10. Tomorrow Night
11. I’ll Never Let You Go (Little Darlin’)
12. I Don’t Care If the Sun Don’t Shine
13. Just Because
14. Good Rockin’ Tonight
15. Milkcow Blues Boogie
16. You’re a Heartbreaker
17. I’m Left, You’re Right, She’s Gone
18. Baby, Let’s Play House
19. I’m Left, You’re Right, She’s Gone
20. I Forgot to Remember to Forget
21. Mystery Train
22. Trying to Get to You
23. When It Rains, It Really Pours
24. That’s All Right
25. Blue Moon of Kentucky
26. I Love You Because
27. Tomorrow Night

[CD2]
1. Harbor Lights (Takes 1 – 2, 3/M)
2. Harbor Lights (Take 4)
3. Harbor Lights (Takes 5 – 8)
4. I Love You Because (Takes 1 – 2)
5. I Love You Because (Take 3)
6. I Love You Because (Takes 4 – 5)
7. That’s All Right (Takes 1 – 3)
8. Blue Moon of Kentucky
9. Blue Moon (Takes 1 – 4)
10. Blue Moon (Take 5)
11. Blue Moon (Takes 6 – 8)
12. Blue Moon
13. Dialogue (Fragment before “Tomorrow Night”)
14. I’ll Never Let You Go (Little Darlin’) [Incomplete Take]
15. Good Rockin’ Tonight (Fragment from Vocal Slapback Tape)
16. I Don’t Care if the Sun Don’t Shine (Takes 1 – 3/M)
17. I’m Left, You’re Right, She’s Gone (Slow Version, Take 1)
18. I’m Left, You’re Right, She’s Gone (Slow Version, Take 2)
19. I’m Left, You’re Right, She’s Gone (Slow Version, Take 3)
20. I’m Left, You’re Right, She’s Gone (Slow Version, Takes 4 – 5)
21. I’m Left, You’re Right, She’s Gone (Slow Version, Takes 6 – 7)
22. How Do You Think I Feel (Guitar Slapback Tape, Rehearsals + Take 1)
23. When It Rains It Pours (Vocal Slapback Tape, Take 1)
24. When It Rains It Pours (Vocal Slapback Tape, Take 2 – Rehearsal 1
25. When It Rains It Pours (Vocal Slapback Tape, Take 5/M)
26. When It Rains It Pours (Vocal Slapback Tape, Takes 6 – 8)

[CD3]
1. That’s All Right (Live from the Louisiana Hayride, Shreveport, Louisiana)
2. Blue Moon of Kentucky
3. Shake, Rattle And Roll
4. Fool, Fool, Fool
5. Hearts of Stone
6. That’s All Right (Live from the Louisiana Hayride, Shreveport, Louisiana)
7. Tweedlee Dee (Live from the Louisiana Hayride, Shreveport, Louisiana)
8. Shake, Rattle and Roll
9. KSIJ Radio commercial with DJ Tom Perryman
10. Money Honey
11. Blue Moon of Kentucky
12. I Don’t Care If the Sun Don’t Shine
13. That’s All Right (Louisiana Hayride, Shreveport, Louisiana)
14. Tweedlee Dee
15. Money Honey
16. Hearts of Stone
17. Shake, Rattle and Roll
18. Little Mama
19. You’re a Heartbreaker
20. Good Rockin’ Tonight
21. Baby, Let’s Play House
22. Blue Moon of Kentucky
23. I Got a Woman
24. That’s All Right
25. Tweedlee Dee
26. That’s All Right
27. I’m Left, You’re Right, She’s Gone
28. Baby, Let’s Play House
29. Maybellene
30. That’s All Right (Live from the Louisiana Hayride, Shreveport, Louisiana)
31. Bob Neal Radio Promotion Spot
32. I Forgot to Remember to Forget

Per chi non dovesse averli già, temo in pochi, ma non è detto, un acquisto quasi obbligato, anche per i fans compulsivi che non mancano e le grandi majors contano su questo. Inoltre, come tutti gli anni, si avvicina agosto, il 18, che sarà il 40° l’anniversario della morte di Elvis Presley. Vedo già i simboli dei dollari che scorrono, a mo’ di slot machine, sotto gli occhialoni da sole dei manager, visto che il cofanetto non te lo regalano! Io vi informo, poi decidete voi: la musica comunque, al di là di tutte le considerazioni fatte finora, come direbbe un mio “collega” televisivo, è epocale.

Bruno Conti

Ritornano “Sulla Linea Tratteggiata” Gli Acrobati Del Bluegrass. Nickel Creek – A Dotted Line

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Nickel Creek – A Dotted Line – Nonesuch Records

A più di venti anni (tanti ne sono passati dall’esordio  di Little Cowpoke (93) e a sette dallo scioglimento annunciato con la fine del tour 2007 (per potersi dedicare a vari progetti solisti), tornano i Nickel Creek, una delle più interessanti formazioni nell’ambito della musica acustica di stampo “bluegrass”. Dotati di una tecnica individuale impressionante a livello strumentale, Chris Thile al mandolino, Sean Watkins alle chitarre, e la dolce sorella Sara al violino, hanno raggiunto notevoli risultati in termini di vendite e notorietà, con i successivi Here In There (97), l’omonimo Nickel Creek (00), The Side (02), Why Should The Fire Die? (05),  chiudendo il cerchio con la raccolta Reason Why (08), peraltro interessante in quanto conteneva frammenti di una canzone di Bob Dylan (Subterranean Blues), la cover di Jerusalem Ridge di Bill Monroe, e l’occasione per sentire la brava Sara cimentarsi con la musica classica, con una partitura in Mi Maggiore di J.S. Bach.

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Così il trio, dopo aver intrapreso strade separate (oltre ai noti dischi solisti, Sara ha prestato il suo violino per anni al gruppo dei Decemberists), si riforma e sotto la produzione del “rockettaro” Eric Valentine (Queens Of The Stone Age, Good Charlotte, Third Eye Blind), sforna (un po’ a sorpresa) questo A Dotted Line ricreando quel suono unico tra folk e bluegrass (che rimane la loro matrice originaria), con belle armonie sonore e preziosi giochi strumentali.

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Il secondo viaggio musicale dei Nickel Creek riparte dagli arpeggi di chitarra acustica di Sean in Rest Of My Life (il titolo del brano è sintomatico), dagli impasti vocali di prim’ordine https://www.youtube.com/watch?v=AryNcdOSZs4 , a cui fanno seguito l’incantevole “riff” di Destination https://www.youtube.com/watch?v=jYepLpa8BDE , lo strumentale Elsie, dove si manifesta ancora una volta la bravura del gruppo, e la contemplativa Christmas Eve, con la voce polverosa di Sean a seguire le note di tristezza del violino di Sara. Hayloft è invece la cover di uno splendido motivo dei Mother Mother, rifatta in una miscellanea di hip-hop e punk (suona meglio ad ascoltarlo che a scriverlo) https://www.youtube.com/watch?v=16ZWx9e5vqc , dove è impossibile non muovere il piedino, mentre 21st May è un tradizionale country-folk su una tela di bluegrass https://www.youtube.com/watch?v=e0291wI1J5E , peraltro mai assente, per arrivare alla magnifica Love Of Mine (una canzone d’amore scritta da un bambino) interpretata da Sara, una ballata struggente che colpisce al cuore https://www.youtube.com/watch?v=lM3NGqNCnOc . Si prosegue con il secondo brano strumentale, la dinamica Elephant In The Corn, che esalta il mandolino di Chris, passando per l’aggressiva You Don’t Know What’s Going On, e andando a chiudere con un’altra cover Where Is Love Now di Sam Phillips, dove la voce e il violino di Saracinguettano” con il mandolino di Thile. Deliziosa.

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C’era molta attesa attorno a questo ritorno dei Nickel Creek, e il risultato è un viaggio, ancora una volta, emozionante e sorprendente nel cuore eclettico della band, dove ciascuna canzone è un colpo di scena, cantata da ogni componente del gruppo, mescolando ballate a brani ritmicamente più mossi, dall’appeal melodico e sicuramente intrigante. A Dotted Line è fondamentalmente imperniato sulla strumentazione del trio, capace, come detto, anche di pregevoli impasti vocali, e sarebbe sbagliato affermare che non c’è nulla di nuovo in questo disco, in quanto la produzione di Valentine garantisce un sound più equilibrato e al passo coi tempi. Per quanto mi riguarda, sono contento che la favola dei Nickel Creek non sia finita.

Tino Montanari

Uscite Discografiche “Prossime Venture” Periodo Giugno-Agosto 2012 Parte II (TBC – Da Confermare). Eric Burdon, Joe Jackson, Suzanne Vega, ZZTop, Pink Floyd, Sam Phillips, Asia, Blues Traveler

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La seconda parte della carrellata di uscite, con qualche eccezione, prevede album la cui uscita tecnicamente è TBC (To Be Confirmed): Da Confermare. Quindi niente copertina e data di uscita non certa. Il primo di cui Vi parlo è quel signore che vedete effigiato qui sopra: si tratta di Eric Burdon (ebbene sì, invecchiato ma è proprio lui), reduce dal piccolo successo personale al SXSW di Austin dove è salito sul palco per cantare con Springsteen (che ha dichiarato che, negli anni, “ogni fottuta canzone che ho scritto era stata copiata da quelle di Burdon e anche il nuovo fottuto album”) la sua classica We Gotta Get Out Of This Place, che nata come canzone del Brill Building scritta da Barry Mann e Cynthia Weil per i Righteous Brothers, con alcuni aggiustamenti nel testo, nella versione degli Animals è diventata una sorta di inno della classe lavoratrice prima inglese e poi mondiale, e non solo. Comunque il nuovo album, in uscita il 18 settembre per la ABKCO, si chiamerà ‘Til Your River Runs Dry e si annuncia come uno dei migliori e più personali della carriera del grande cantante inglese, una delle voci più potenti e straordinarie della storia della musica rock. E’ stato prodotto dallo stesso Burdon e da Tony Braunagel tra New Orleans e la California e tra i brani c’è memorial-day

 

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Il nuovo album di Joe Jackson, in uscita il 26 giugno per la Razor And Tie negli States, come si capisce dal titolo sarà un omaggio a Duke Ellington. Questi i titoli, così vedete anche gli altri cantanti coinvolti nel progetto:

01. I’m Beginning To See The Light
02. Mood Indigo
03. I Got It Bad (And That Ain’t Good)
04. It Don’t Mean A Thing (If It Ain’t Got That Swing) [feat. Iggy Pop]
05. I Ain’t Got Nothin’ But The Blues [feat. Sharon Jones]
06. Caravan [feat. Sussan Deyhim]
07. Perdido [feat. Lilian Vieira]
08. Isfahan
09. Rockin’ In Rhythm
10. The Mooche
11. Black And Tan Fantasy

Tra i musicisti anche Questlove e altri membri dei Roots, il contrabassista Christian McBride, la violinista Regina Carter e, in un paio di brani, Steve Vai alla chitarra, oltre ai suoi musicisti Vinnie Zummo alla chitarra e Sue Hadjopoulos alle percussioni.

 

Il quarto volume della serie Close-Up di Suzanne Vega sarebbe dovuto uscire il 10 luglio (e prima a Maggio) ora sembra che uscirà il 7 agosto. Eichetta Razor and Tie in USA e Cooking Vinyl in Europa, l’unica cosa certa è il titolo Songs Of Family. Spero che non succeda anche per lei quello che hanno fatto i Cowboy Junkies alla fine delle Nomad Series ovvero pubblicare un box con un CD inedito perché a quel punto un bel “vaffanculo” sarebbe d’uopo.

Il nuovo album degli ZZTop prodotto da Rick Rubin non ha ancora un titolo o una data di uscita ma questa Flying High sarà “sicuramente” una delle canzoni. Com’è? Boh!

 

 

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Questo invece è certamente in uscita il 26 giugno. Un bel documentario sul Making Of del classico album del 1975 dei Pink Floyd mancava all’appello. E allora vai con The Story Of Wish You Were Here in versione DVD o Blu-Ray per la Eagle Rock/Edel.

 

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Martinis And Bikinis era il titolo del quarto, e forse più bello in assoluto, album di Sam Phillips, grande cantuatrice americana, che allora era la moglie di T-Bone Burnett che produsse questo album (come quasi tutti gli altri della Phillips). Il 17 luglio la Omnivore Recordins lo ripubblicherà in versione rimasterizzata con 4 bonus tracks nel CD o doppio vinile, questa la tracking list:

1. LOVE AND KISSES
2. SIGNPOSTS
3. SAME RAIN
4. BABY I CAN’T PLEASE YOU mOlqiJeOOe8
5. CIRCLE OF FIRE
6. STRAWBERRY ROAD
7. WHEN I FALL
8. SAME CHANGES
9. BLACK SKY
10. FIGHTING WITH FIRE
11. I NEED LOVE
12. WHEEL OF THE BROKEN VOICE
13. GIMME SOME TRUTH
Bonus Tracks
14. I NEED LOVE (With The Section Quartet)
15. FIGHTING WITH FIRE (Remix)
16. BLACK SKY (Version 2)
17. STRAWBERRY ROAD (2012 Version)

Nel disco suonano, tra gli altri, Colin Moulding degli XTC, Peter Buck dei R.E.M, Marvin Etzioni e Don Heffington dei Lone Justice, Benmont Tench degli Heartbreakers, Marc Ribot, Mickey Curry, e gli arrangiamenti sono di Van Dyke Parks. Il disco, manco a dirlo, è molto bello!

 

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Il 3 luglio uscirà XXX il nuovo album degli Asia per l’italiana Frontiers anche in versione doppia limited con DVD allegato.

 

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E il 17 luglio è in uscita il nuovo disco dei redivivi Blues Traveler che negli anni ’90 erano uno dei miei gruppi rock americani preferiti, recensiti a ripetizione dalle pagine del Buscadero. Non so se depone a loro favore che in questo nuovo Suzie Cracks The Whip in uscita il 26 giugno per la 429 records ci sia un duetto, I Don’t Wanna Go, con Crystal Bowersox proveniente da American Idol (magari è bravissima, non la conosco, per curiosità ho letto in Wikipedia i brani che ha cantato nella trasmissione e i gusti sono ottimi). Nel caso vi fosse sfuggito a marzo è uscito un bel doppio antologico del gruppo Blues Traveler 25, ricco di rarità nel secondo CD. Questa c’è, è il primo brano.

Proseguiamo un altro giorno quando avrò nuovo materiale, domani invece lista (ricchissima) delle uscite del 29 maggio, almeno una ventina di titoli; dalla settimana prossima riparto anche con le recensioni, magarì già da domani se qualche “ospite” produce qualcosa.

Bruno Conti