Finalmente! Ma Quando Dorme? Joe Bonamassa – Driving Towards The Daylight

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Joe Bonamassa – Driving Towards The Daylight – Mascot/Provogue 22-05-2012

Finalmente! C’è anche dell’ironia in questa esclamazione, ma non solo. Con questo CD, nell’annata 2012, tra live, DVD, ripubblicazioni e quant’altro, siamo a quota quattro, senza contare tutte le innumerevoli partecipazioni a dischi di altri. Ma quando dorme? Nello stesso tempo questo nuovo Driving Towards The Daylight segna un ritorno al Blues: o meglio al Blues according to Joe Bonamassa.  Come ha detto lui stesso in alcune interviste, e secondo il suo parere insindacabile, le parole per definire i precedenti album erano: “swampy” per The Ballad Of John Henry, “worldly” per Black Rock, “Americana” per Dust Bowl e aggiungerei io, “hard” (senza connotati negativi) per i due dischi dei Black Country Communion. La parola magica per questo nuovo disco è “blues”; registrato allo Studio In The Palms di Las Vegas con la produzione di Kevin Shirley in due sedute tra l’agosto del 2011 e febbraio del 2012 questo album è un ritorno alle sue radici musicali, quel British Blues fine anni ’60 poi trasformatosi nel guitar power trio del rock-blues di gruppi come i Led Zeppelin o il Jeff Beck Group mediato dalla riscoperta dello stesso Joe delle “vere” radici di questa musica, ovvero, prima il blues di Robert Johnson e poi quello di Chicago con i suoi grandi autori ed interpreti.

Ospite fisso nella formazione è Brad Whitford, il secondo chitarrista degli Aerosmith (già clienti di Shirley) mentre sono con Bonamassa (almeno credo) Anton Fig alla batteria e Carmine Rojas al basso (anche se nel sito ufficiale il nuovo batterista nel tour degli States è Tal Bergman), alle tastiere l’australiano Arlan Schierbaum. Di solito tutti i brani di Bonamassa partono da un riff di chitarra e poi si assestano su un groove particolare, nel senso che la canzone ruota intorno all’assolo che è la parte importante del pezzo, mentre di solito si fa il contrario ossia scrivi il brano e poi l’assolo è una conseguenza e non sempre è presente, ma questo è un mio assunto, una mia presunzione e vale, secondo me, per tutti i virtuosi della chitarra rock e il buon Joe ne è uno dei migliori rappresentanti.

Prendete l’iniziale Dislocated Boy, uno dei cinque brani che porta la sua firma, riff iniziale poderoso, entrata dell’organo, una “figura” ricorrente di chitarra che ricorda il sound del “vecchio” Peter Green e poi una serie di assoli con la sezione ritmica molto impegnata a sostenere quel groove particolare. Quello di Stones In My Passway è molto zeppeliniano, anche se il brano è un Robert Johnson minore, diciamo meno conosciuto, Bonamassa è impegnato alla slide su una Gibson con il doppio manico e il risultato finale avrebbe fatto il suo figurone su Presence, il tocco del piano aggiunge quel “sentire” blues all’insieme. Driving Towards The Daylight è una ballatona scritta con Danny Kortchmar parecchi anni fa e tirata fuori dal cassetto per l’occasione, illustra gli aspetti più rootsy della musica del nostro amico. Preceduto da un breve sample del dialogo tra Howlin’ Wolf e il batterista Aynsley Dunbar, mentre il “lupo” cerca di spiegargli cosa vuole da lui per questo brano, Who’s Been Talking è contemporaneamente un classico del genere e la genesi di Whole Lotta Love. Come saprete il brano dei Led Zeppelin era un costrutto di più canzoni, la parte centrale e finale era You Need Love della coppia Dixon/Waters ma il celeberrimo riff iniziale era tratto da questo brano di Howlin’ Wolf e la gagliarda versione di Bonamassa lo dimostra ampiamente, bellissimo brano, breve e conciso.

I Got What You Need era un altro brano di Willie Dixon, nel repertorio di Koko Taylor, e per l’occasione Bonamassa sfodera una interpretazione degna dei migliori Bluesbreakers di Mayall, quelli con Clapton e Green, notevole come sempre il lavoro della solista, lui è proprio bravo! A Place In my Heart è un bellissimo slow blues scritto da Bernie Marsden dei Whitesnake ma sembra un tributo all’arte di Gary Moore con un superbo Joe. Lonely Town Street è un vecchio brano di Bill Withers ma viene fatto alla Deep Purple, funky ma con un bell’interscambio tra organo e chitarra. Secondo Bonamassa Heavenly Soul è un omaggio a Mellencamp, una sorta di Paper On Fire come avrebbe potuto suonarla Knopfler in stile british, e ha anche ragione, quasi quasi mi ritiro, tanto ci pensa lui. New Coat Of Paint è una bella rilettura bluesata di un brano di Tom Waits, mentre Somewhere Trouble Don’t Go è un ottimo brano di Buddy Miller che viene rivisto à la Bonamassa, boogie, ritmo e chitarre. Too Much Ain’t Enough era uno dei cavalli di battaglia di Jimmy Barnes dei Cold Chisel (a proposito, sono tornati insieme e hanno fatto un nuovo disco) e per l’occasione ritorna a cantarla in una versione che dà dei punti all’originale, che voce e che chitarra. Bel disco, dopo quello con Beth Hart!                

Bruno Conti

Incontri Tra Amici! Tail Dragger & Bob Corritore – Longtime Friends In The Blues

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Tail Dragger & Bob Corritore – Longtime Friends In The Blues – Delta Groove

Bob Corritore è una sorta di “spalla di lusso” per altri musicisti. Armonicista ma non cantante, i suoi album sono o delle All-star jam ricche di ospiti (tipo Harmonica Blues, recensito da chi scrive un paio di anni fa) bob%20corritore o delle collaborazioni paritarie con leggendari artisti blues, meglio se cantanti, come nel caso di questo Longtime Friends In The Blues. Entrambi cultori del Chicago Blues più ortodosso si conoscono da molti anni, come certificato dal titolo dell’album, e precisamente dal 1976, il giorno dopo la morte di Howlin’ Wolf ad un concerto che lo commemorava. Tail Dragger, all’anagrafe James Yancy Jones prende il nome d’arte proprio da un brano del “lupo” e un altro dei principali protagonisti di questo disco, il pianista Henry Gray è stato il pianista della band di Howlin Wolf nel periodo migliore del grande Bluesman (1956-1968). Esaurite le curiosità, o meglio ce n’è ancora una, Gray nato nel 1925 come BB King, è un altro dei più longevi artisti del Blues ancora in attività, dopo la scomparsa lo scorso anno di Pinetop Perkins e Honeboy Edwards. E lo dimostra in una tostissima Sugar mama, l’unica cover di questo album, cantata in coppia con Tail Dragger. Ottimi i due chitarristi che si dividono i compiti in questa ennesima uscita della Delta Groove, ormai sinonimo di qualità, Kirk Fletcher e Colin James e la sezione ritmica dal suono classico del West Side come Patrick Rynn, basso e Brian Fahey, batteria.

Il resto lo fa il repertorio, nove brani scritti da Jones, dal suono classico ma non mummificato come purtroppo ogni tanto suonano i dischi di blues classico attuali. Tail Dragger ha un vocione ancora importante e vissuto, Bob Corritore soffia nell’armonica con vigore e ottima tecnica, il piano di Henry Gray è sempre presente e incisivo e brani come l’iniziale I’m Worried, dal suono molto influenzato da Howlin’ Wolf, la già citata Sugar mama, le dodici battute classiche della serrata Birthday Blues con tutti i musicisti molto motivati e in grande evidenza sono un buon viatico per l’album. Poi la lunga e sofferta She’s Worryin’ Me ci riporta ai ritmi lenti e cadenzati di Waters e Wolf con una grande prestazione vocale di Tail Dragger. Notevole anche Cold Outdoors con il piano di Gray e l’armonica di Corritore sempre in primo piano a sostenere la voce. So Ezee è uno di quei brani che si è soliti definire “driving blues”, nel senso che viaggiano per conto loro sulle ali della buona musica, uno dei migliori del CD.

Through With You è il classico slow blues che non può mancare in un disco del genere che si rispetti, con delle chitarre taglienti che cercano di ritagliarsi i loro spazi di fianco agli altri solisti, mentre il vocione è sempre in primo piano in alternanza all’armonica. Done Got Old è una ulteriore variazione sul tema mentre Boogie Woogie Ball tiene fede al suo nome, con le mani di Henry Gray che volano sulla tastiera. Please Mr. Jailer è un altro di quegli slow dove il cantante implora il soggetto della canzone, in questo caso il secondino della prigione, di avere pietà per lui e la sua ragazza, un argomento senza tempo per il Blues più sofferto e ben interpretato da Tail Dragger che si conferma vocalist di tutto rispetto in questo brano e in tutto il disco nel suo insieme. Per amanti dei “classici”. Lunga vita!

Bruno Conti

Un “Adeguato ” Testamento” Sonoro! Jeff Healey Band – Full Circle

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The Jeff Healey Band –Full Circle:The Live Anthology 3CD+1DVD – Eagle rock/Edel

Forse delle varie uscite postume, per la maggior parte dal vivo, che si sono succedute nei tre anni dalla morte di Jeff Healey avvenuta nel 2008, questo Full Circle mi sembra la più interessante. Non solo per i contenuti musicali (anche Live At Grossman’s -1994 e Songs From The Road sono decisamente buoni) ma anche per le dimensioni dell’opera e per l’ottima scelta dei pezzi. Infatti i compilatori di questo cofanetto hanno cercato di evitare troppe duplicazioni tra i tre diversi concerti che compongono questo Box e direi che ci sono riusciti. Ovviamente il CD e il DVD del concerto del 1991 al St.Gallen Open Air Festival sono identici ma per il resto la scelta del materiale è stata molto oculata e direi che solo tre brani appaiono per due volte, Angel Eyes, My Little Girl e Blue Jean Blues. Il classico degli ZZ Top merita la ripetizione in quanto le due versioni, entrambe molto lunghe, sono piuttosto differenti tra loro, più lenta e bluesata quella al Festival di Montreal del 1989, più tirata e con un lungo intermezzo con wah-wah hendrixiano quella di San Gallo, in ogni caso ottimi esempi della grande carica del chitarrista cieco canadese.

Come saprete Healey è morto a soli 41 anni per una rara malattia congenita che gli ha scatenato una serie di tumori nell’ultimo anno della sua vita e dai quali non ha avuto scampo. Ma prima aveva fatto in tempo a costruirsi una solida reputazione come uno dei migliori chitarristi delle ultime generazioni, con quel suo stile particolare, seduto con la chitarra appoggiata in grembo e suonata a mo’ di lap steel, ma con le sonorità di una solista normale, spesso con il pedale del wah-wah a manetta. Se tra i suoi dischi in studio See The Light, Feel This e Cover To Cover, ma anche Hell To Pay, sono ottimi esempi della sua arte, era soprattutto dal vivo che Jeff Healey sprigionava una potenza indescrivibile! A chi scrive è capitato di vederlo in concerto a Milano al “vecchio” City Square e vi posso assicurare che quando preso da una sorta di trance agonistica il nostro amico si alzava in piedi per cercare di veicolare attraverso la sua chitarra quello che gli ribolliva dentro non aveva nulla da invidiare ai più grandi solisti della storia della chitarra elettrica.

Questi tre album regalano parecchi di questi momenti: oltre alla già citata Blue Jean Blues, una lunghissima Roadhouse Blues che poi si trasforma nel classico di Freddie King Hideaway, una ottima When The Night Comes Falling From The Sky di Dylan che subisce un trattamento alla All Along The Watchtower, Angel Eyes e See The Light, probabilmente i suoi brani migliori, la seconda soprattutto in una versione fantastica, nuovamente ricca di suggestioni alla Hendrix.  Una notevole rilettura di While My Guitar Gently Weeps, uno dei suoi cavalli di battaglia, cinque minuti di pura magia chitarristica.

E nel CD tratto dal broadcast radiofonico dall‘Hard Rock Cafe di Toronto nel marzo del 1995, il più breve, solo 45 minuti, ma forse il più interessante dei tre concerti per i brani contenuti, appaiono tutte cover di altri autori a parte la conclusiva See The Light, che quindi è il quarto brano che appare due volte. Per il resto si ascoltano I Got A Line on You degli Spirit, Stop Breakin’ Down Blues una ripresa vibrante di un classico di Robert Johnson, uno degli slow blues più classici della storia come As The Years Go Passing By e Yer Blues dei Beatles. Stuck In the Middle With You, il vecchio brano degli Stealers Wheel in quegli anni era ritornata in auge per la sua presenza nella colonna delle “Iene” di Tarantino (o Reservoir Dogs se preferite) mentre Evil di Willie Dixon, ma resa imperitura da Howlin’ Wolf, viene riproposta in una versione tipicamente rock-blues. E non poteva mancare l’omaggio a Jimi Hendrix con la sua classica ballata Angel per concludere in gloria questo cofanetto che vale assolutamente la vostra attenzione come degno documento della carriera di questo grande musicista di “culto” e che vi consiglio caldamente. Ottimo lavoro!

Bruno Conti

Novità Di Novembre Parte IV. Rolling Stones, Kate Bush, Jeff Healey, Tim Buckley, Willie Nelson, Can, Howlin’ Wolf, Hugh Laurie, Cross Canadian Ragweed

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Riprendiamo con le uscite discografiche. Questa volta sono quelle del 22 novembre, con qualche recupero di quelli precedenti e qualche titolo sparso qua e là che era sfuggito o era stato dimenticato, anche per il non perfetto funzionamento del Blog domenica scorsa 20 novembre.

Partiamo con le uscite dei Rolling Stones: la Universal pubblica la versione Deluxe di Some Girls, l’ultimo grande disco degli Stones in varie versioni. Vediamo i vari contenuti:

CD 1 – ALBUM ORIGINALE RIMASTERIZZATO
MISS YOU – WHEN THE WHIP COMES DOWN- JUST MY
IMAGINATION (RUNNING AWAY WITH ME) – SOME
GIRLS – LIES – FAR AWAY EYES – RESPECTABLE –
BEFORE THEY MAKE ME RUN – BEAST OF BURDEN –
SHATTERED
CD 2 –12 BRANI INEDITI
CLAUDINE – SO YOUNG – DO YOU THINK I REALLY
CARE – WHEN YOU’RE GONE – NO SPARE PARTS –
DON’T BE A STRANGER – WE HAD IT ALL –
TALLAHASSEE LASSIE – I LOVE YOU TOO MUCH – KEEP
UP BLUES – YOU WIN AGAIN – PETROL BLUES

DVD
LIVE FROM FORT WORTH, TEXAS ’78:
BEAST OF BURDEN – SHATTERED – TUMBLING DICE
SOME GIRLS PROMO VIDEO
RESPECTABLE – FAR AWAY EYES – MISS YOU

SUPER DELUXE BOXSET INCLUDE:
7” SINGLE DI “BEAST OF BURDEN/WHEN THE WHIP COMES
DOWN” (CONFEZIONE IN BUSTA ORIGINALE)
LIBRO DI 100 PAGINE CON COPERTINA RIGIDA
COMPRENSIVO DI SERVIZIO SUL CONTROVERSO ARTWORK
SERVIZIO FOTOGRAFICO INEDITO DI HELMUT NEWTON
ANNOTAZIONI DEL GIORNALISTA ANTHONY DE CURTIS
5 STAMPE DI HELMUT NEWTON
5 CARTOLINE
POSTER

Se non vi basta esce anche il vinile 180 grammi con il contenuto del primo CD.

E se non siete ancora soddisfatti il 6 dicembre uscirà anche il 45 giri a tiratura limitata con No Spare Parts/Before They Make Me Run(lo so che il Record Store Day Black Friday delle uscite in vinile in teoria dovrebbe essere il 25 novembre ma in Italia escono con date a capocchia).

Sempre il 22 novembre la Eagle Rock/Edel pubblica Some Girls Live In Texas 1978 che esce in DVD, Blu-Ray, DVD+CD, Blu-Ray + CD. Si tratta di un concerto inedito dell’epoca a Forth Worth, Texas il 18 luglio del 1978. Ovviamente i brani che appaiono nel DVD contenuto nell’edizione Super Deluxe di Some Girls sono gli stessi, solo che non trovate il concerto completo, quindi come al solito “occhio al portafoglio”.

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Evidentemente registrando il Director’s Cut con le nuove versioni dei vecchi brani Kate Bush ha ripreso contatto con la musa ispiratrice e quindi ha registrato anche 7 nuovi brani che andranno a far parte del nuovo album 50 Words For Snow che nella prima tiratura esce con quella confezione a libretto. Sono solo 7 brani ma il CD dura quasi 65 minuti ed esce per la sua etichetta Fish People distribuzione Capitol/EMI. Sentiremo, pare che sia molto bello a giudicare dalle 4 stellette sia di Mojo che di Uncut, ma io preferisco sempre verificare di persona. Per esempio il nuovo Thea Gilmore che canta Sandy Denny Don’t Stop Singing al quale Mojo ha dato solo due stellette come vi avevo riferito lo sto sentendo in questi giorni e mi pare decisamente un bel disco. Appena ho tempo scrivo il Post apposito.

Uno che problemi di prolificità non ne è ha mai avuti, anzi al contrario, bisogna abbatterlo per fermare le sue uscite, è Willie Nelson del quale il 22 novembre per una nuova etichetta la R&J Records uscirà questo Remember Me Vol. 1. Sono tutti celebri brani country che sono stati Top Ten Hits di Billboard negli ultimi 70 anni. Per questo primo volume abbiamo:

1. Remember Me
2. Sixteen Tons
3. Why Baby Why
4. Today I Started Loving You Again
5. I m Movin On
6. That Just About Does It
7. This Old House
8. Sunday Morning Coming Down
9. Smoke! Smoke! Smoke!
10. Slowly
11. Satisfied Mind
12. Roly Poly
13. Release Me
14. Ramblin Fever

Brani tratti dal repertorio di Johnny Cash, George Jones, Merle Haggard, Ray Price, Porter Wagoner e molti altri, ma alcune le cantavano anche Elvis o Engelbert Humperdinck. Un po’ come ha fatto un paio di anni fa Rosanne Cash. Produce James Stroud. Secono capitolo già previsto per il 2011.

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Un po’ di cofanetti. Prosegue la ristampa del materiale d’archivio dal vivo di Jeff Healey, questa volta la Eagle Records pubblica un cofanetto quadruplo. 3 CD + 1 DVD: si tratta dei concerti al St. Gallen Open Air Festival del 1991 che c’è sia in audio che in video, Montreal Jazz Festival del 1989 e Toronto’s Hard Rock del 1995 questi solo in compact. Si chiama Full Circle: The Live Anthology e dovrebbe esistere sia in long box che con una confezione più piccola ad un prezzo indicativo tra i 25 e i 30 euro.

La Universal prosegue con le sue ristampe in Box del catalogo Chess sempre su etichetta Hip-o-Select quindi a tiratura limitata e a prezzi più “frizzanti”. Questo quadruplo dedicato a Howlin’ Wolf si chiama Smokestack Lightning The Complete Chess Masters 1951-1960 e comprende tutti i 97 brani pubblicati per l’etichetta di Chicago in quella decade. Ovviamente c’è molto più materiale rispetto al Chess Box che era uscito nel 1991 ed era una antologia di tutta la carriera con 75 brani. Ci si poteva anche accontentare ma per chi vuole essere più completista questo è un cofanetto molto curato come al solito, libretto di 45 pagine e molte versioni alternative.

Quel doppio che vedete di Tim Buckley è la ristampa del primo omonimo album a cura della Rhino Handmade e in America è disponibile già da un mesetto. Ora arriva anche in Europa, sempre import ma ad un prezzo decisamente più accessibile dei circa 50 euro a cui circola attualmente. Probabilmente rimarrà in circolazione per poco per cui se vi interessa affrettatevi. Contiene ben 34 bonus tracks rispetto alla versione singola tra demo, versioni acustiche, alternate takes. Fondamentale da avere per chi ama uno dei più grandi cantautori che la musica americana abbia mai avuto. Questa è la lista dei brani, se volete verificare, dal 13° in avanti partono gli “inediti”:

1. I Can’T See You
2. Wings
3. Song Of The Magician
4. Strange Street Affair Under Blue
5. Valentine Melody
6. Aren’T You That Girl
7. Song Slowly Song
8. It Happens Every Time
9. Song For Janie
10. Grief In My Soul
11. She Is
12. Understand Your Man
13. I Can’T See You (Mono)
14. Wings (Mono)
15. Song Of The Magician (Mono)
16. Strange Street Affair Under Blue (Mono)
17. Valentine Melody (Mono)
18. Aren’T You That Girl (Mono)
19. Song Slowly Song (Mono)
20. It Happens Every Time (Mono)
21. Song For Janie (Mono)
22. Grief In My Soul (Mono)
23. She Is (Mono)
24. Understand Your Man (Mono)
25. Put You Down (Demo)
26. It Happens Every Time (Demo)
27. Let Me Love You (Demo)
28. I’Ve Played That Game Before (Demo)
29. She Is (Demo)
30. Here I Am (Demo)
31. Don’T Look Back (Demo)
32. Call Me If You Do (Demo)
33. You Today (Demo)
34. No More (Demo)
35. Won’T You Please Be My Woman (Demo)
36. Come On Over (Demo)
37. She Is (Acoustic Demo)
38. Aren’T You The Girl (Acoustic Demo)
39. Found At The Scene Of A Rendezvous That Failed (With Larry Beckett) (Acoustic Demo)
40. Wings (Acoustic Demo)
41. My Love Is For You (Acoustic Demo)
42. Song Slowly Song (Acoustic Demo)
43. Song Introductions By Larry (Demo)
44. I Can’T See You (Acoustic Demo)

45. Birth Day (With Larry Beckett) (Acoustic Demo)

46. Long Tide (Acoustic Demo)

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Altre tre “ristampe”. Tago Mago è uno dei classici del rock tedesco dei primi anni ’70, 1971 per la precisione, un disco dove psichedelia, rock sperimentale e mprovvisazione vanno di pari passo. Era già stato ripubblicato dalla Mute nel 2004 e ora per questa nuova versione è stata riutilizzata quella rimasterizzazione. E’ stato aggiunto anche come bonus un CD di materiale registrato dal vivo nel 1972, sono 3 brani ma…Mushroom dura 8:42, Halleluwah 9:12 e poi c’è una versione breve di Spoon, solo 29:55 neanche mezz’ora. Facezie a parte, molto interessante anche se i commenti sulla qualità sonora dei pezzi dal vivo sono molto discordanti e non tutti entusiasmanti, insomma non è inciso proprio benissimo per dirla chiara ma a livello di un buon/ottimo bootleg. E’ uscito la settimana scorsa, vedete voi.

Passiamo a due uscite che fanno girare le pale degli elicotteri: prima il CD di Hugh Laurie Let Them Talk, che viene ripubblicato dalla Warner in versone CD+DVD con quattro brani in più nel CD e un DVD con un concerto inedito, 15 brani, quindi non una cosa striminzita. E allora ditelo che dovete rompere gli ex ministri Maroni, il tutto costa come un singolo CD, quindi considerando le aggiunte ci si può anche fare un pensierino e addirittura se non lo avete già preso, caldamente consigliato, si tratta di un ottimo album prodotto da Joe Henry e il Dr.House è anche un bravo cantante e pianista.

Anche il Box dei Cross Canadian Ragweed sarebbe interessante, infatti contiene i 5 album pubblicati dalla Show Dog Universal ad un prezzo molto interessante. Si tratta di Cross Canadian Ragweed, Soul Gravy, Garage, Mission California and Happiness più un DVD dal vivo inedito filmato al Cain’s Ballroom in Tulsa, OK. Peccato che se uno ha già gli altri dischi è alquanto costoso. Si spera in una uscita separata. E a questo proposito, per farvi inc…are vi annuncio fin d’ora che a metà Dicembre la Universal pubblicherà, fuori dal Box, l’unico DVD inedito che era contenuto nel Super e Uber Deluxe degli U2 di Achtung Baby, ovvero From The Sky Down,sia in DVD che Blu-Ray e anche con del materiale in più non contenuto nei cofanettoni, contenti? Prima dell’uscita del 13 dicembre vi dirò anche cosa contiene esattamente.

Può bastare, riprendo i miei ascolti di Thea Gilmore e del bellissimo Live in CD+DVD di Thug Of Love di Dirk Hamilton, immancabile, con una versione da antologia di I Will Acquiesce di oltre 17 minuti.

Bruno Conti

Novità Di febbraio Parte IV. Johnny Cash, Bruce Cockburn, June Tabor, Jude Johnstone, Rainbow, Bocephus King. Eccetera

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Riprendiamo la nostra disamina delle prossime uscite discografiche (e qualcuno già uscito) dopo un’orgia di recensioni Blues e qualche “Beautiful Loser” che meritava di essere portato alla vostra conoscenza. Mentre scrivo in questa piovosa domenica di febbraio sto ascoltando il nuovo di Lucinda Williams Blessed che uscirà il 1 marzo ed è veramente bellissimo. Mi avevano pregato di aspettare fino ad una decina di giorni prima dell’uscita per recensirlo, quindi d’ora in poi ogni giorno è buono.

Intanto una precisazione: contrariamente a quanto annunciato il DVD di James Taylor e Carole King Troubaudours (almeno per l’Italia) non uscirà più il 22 Febbraio ma esattamente un mese dopo il 22 marzo.

Confermato per il 22 febbraio il “nuovo” Johnny Cash, Bootleg Vol.2: From Memphis To Hollywood, doppio CD pubblicato dalla Sony Legacy, esce a quattro anni di distanza dal precedente Personal File (che viene ripubblicato a prezzo speciale) e contiene materiale d’archivo, dagli esordi Live in quel di Memphis nel maggio 1955 passando per materiale registrato negli studi Sun di Sam Phillips (11 demo inediti, 7 outtakes e ulteriori 2 demo) per un totale di 32 brani nel primo CD. Il secondo CD contiene 25 brani del periodo Columbia: singoli non contenuti negli album CBS, B-sides e outtakes, per un totale di 25 inediti.

Due donzelle per gradire. June Tabor è una delle più grandi voci della musica folk britannica (e della musica tout court) e a 35 anni dall’esordio Silly Sisters con Maddy Prior pubblica (se non ho fatto male i conti) quello che dovrebbe essere il suo 20° album, Ashore, l’etichetta come di consueto è la Topic. Il Guardian in una sola parola lo ha definito “Magnifico” e chi siamo noi per dissentire. Per chi non la conosce una ottima occasione per avvicinare la sua musica.

Jude Johnstone, è una di quella cantautrici che si è soliti definire “minori” o se preferite di “culto” ma in effetti è uno dei segreti meglio custoditi della scena americana. Questo Quiet Girl è il suo quinto album, distribuito dalla propria etichetta la Bojak Records negli States (dove è uscito la scorsa settimana) e l’8 marzo in Inghilterra per la Burnside. Da noi spero nell’Ird per una distribuzione nazionale. Vi basti sapere che le sue canzoni sono stato incise da Emmylou Harris (che partecipa all’album), Stephen Bishop, Bonnie Raitt, Trisha Yearwood, Johnny Cash, Bette Midler, Stevie Nicks, tanto per darvi un’idea. Lo stile varia dal country al folk, alla canzone d’autore, roots ma anche jazzato di tanto in tanto, con una voce particolare che non guasta.

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Bruce Cockburn secondo il modesto parere di chi scrive è uno dei cinque migliori musicisti canadesi di sempre (se Neil Young, Joni Mitchell e Leonard Cohen sono gli altri tre, il quinto chi è? Forse la Band?). In ogni caso questo Small Source Of Comfort che esce per la True North in tutto il mondo l’8 marzo (ma stranamente è già disponibile nei negozi italiani a cura dell’Ird) è il suo 24° album (25 se contiamo lo strumentale Speechless) di studio, oltre ad una manciata di Live e qualche antologia, con e senza inediti. Tutti belli o molto belli, questo è uno dei migliori in assoluto. Uomo avvisato…

Sempre dal Canada viene un musicista di culto, Bocephus King, questo Willie Dixon God Damn! è il suo quinto album (servizio discografie, utile per aggiornare le vostre collezioni), il primo dopo una pausa di quasi sette anni e lo riporta ai fasti del primo Joco Music del 1996. Una delle voci più interessanti in circolazione e nonostante il titolo non c’entra niente con il Blues (più o meno). Già disponibile!

Il nome Ben Ottewell non dirà niente ai più ma si tratta di un ex componente dei Gomez, una delle migliori nuove band inglesi che esordì nel lontano 1998 con l’ottimo Bring It On candidato al Mercury Prize (che credo abbiamo anche vinto, si tratta del premio della critica inglese). Allora Ottewell aveva solo 18 anni. Questo suo esordio da solista si chiama Shapes and Shadows è già uscito in Inghilterra per la Eat Sleep Records (?!? andiamo bene!) e pur venendo inserito nel filone Americana, sono stati scomodati paragoni con il Nick Drake di Bryter Layter, David Gray e Ryan Adams. A questo punto sono curioso di sentirlo. watch?v=Sfxj5wDbZ24

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Tre ristampe tre.

La Raven australiana pubblica un CD dal vivo del 1972 di Howlin’ Wolf Live and Cookin’ At Alice’s Revisited, pubblicato in origine dalla Chess si tratta di uno degli ultimi dischi del “Lupo”. Contiene 2 bonus tracks ed è l’unico disco dal vivo ufficiale di Howlin’ Wolf pubblicato quando era ancora in vita. Il vocione è ancora in gran forma e molti dei cavalli di battaglia sono presenti: Smokestack Lightnin’, Killing Floor, Back Door Man e Little Red Rooster per uno dei musicisti che ha influenzato decine di gruppi e solisti rock, Jim Morrison in primis.

Per gli amanti dell’hard rock classico anni ’70 prosegue la ristampa degli album dei Rainbow di Ritchie Blackmore in versione Deluxe doppia: questa volta è il turno di Down To Earth che viene ripubblicato rimasterizzato con un secondo CD che contiene 12 bonus tracks, prevalentemente strumentali e qualche alternate takes. Già uscito in Inghilterra disponibile a giorni anche in Italia.

La Alligator per proseguire nei festeggiamenti del suo 40° anniversario ha già pubblicato la ristampa rimasterizzata e con una traccia bonus di uno dei dischi più belli della storia del blues recente. Si tratta della super session tra Albert Collins, Robert Cray e Johnny Copeland in un disco strepitoso intitolato Showdown che viene ripubblicato a 25 anni dall’uscita originaria del 1985. Per gli amanti del blues elettrico e ruspante, il più genuino un disco che non si può fare a meno di avere. Eccezionale!

Bruno Conti