Novità Febbraio 2010: Conferme e Rinvii

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Il mese di febbraio, in Italia, è il mese di Sanremo, ma a noi non ce ne frega niente per cui parliamo un po’ di alcune altre cose che succederanno questo mese e altre che, viceversa, sono state rinviate.

Quel bel faccione che apre il post segnala l’uscita del 6° e ultimo? capitolo della saga delle American Recordings di Johnny Cash. Sempre prodotto da Rick Rubin dovrebbe uscire il 23 febbraio negli States e il 26 febbraio in Italia (giorno che sarebbe stato il 78° compleanno di Johnny Cash). Sono dieci brani, tra cui un inedito assoluto I Corinthians:15:55, scritta negli ultimi anni di vita di Cash. Altri brani Redemption Day di Sheryl Crow, For The Good Times di Kris Kristofferson, suo grande amico, tra gli autori noti, oltre a brani di Tom Paxton, Bob Nolan, Ed McCurdy, J.h. Red Hayes e altri, oltre a un traditional hawaiiano Aloha Oe. Tra i musicisti coinvolti Mike Campbell e Benmont Tench della band di Tom Petty, già in precedenti capitoli, gli emergenti Avett Brothers (protetti di Rubin, per la serie unire l’utile al dilettevole) in Ain’t No Grave che dà il titolo all’album, Smokey Hormel, Jonny Polonsky e Matt Sweeney alle chitarre.

Notizie sul fronte Mellencamp. Si vocifera da mesi sull’uscita di due nuovi prodotti del Coguaro. Mettetevi il cuore in pace, momentaneamente, il box di inediti e rarità On The Rural Route 7609 è stato posticipato almeno fino a giugno 2010, mentre per il nuovo album No Better Than This va anche peggio, si parla di autunno 2010, forse! Per consolarvi, Someday the rains will fall, registrato nelle sessions per il nuovo album è contenuto nella colonna sonora di NCIS Official Tv Soundtrack vol.2 insieme a altri brani inediti di Dylan, Norah Jones, Sheryl Crow, Joss Stone e altri meno noti.

Non va meglio per ciò che riguarda il box set dedicato a Joni Mitchell. In questo caso non ci sono notizie certe, pare e sottolineo pare che la Reprise sarebbe subentrata alla Rhino (che pare non versi in buone condizioni finanziarie) nella preparazione di questo cofanetto, ma non ci sono assolutamente date di uscita per il momento.

Sempre in tema di cofanetti,  anche il box dedicato ai Bee Gees Mythology che sarebbe dovuto uscire a novembre dello scorso anno su Rhino, dovrebbe uscire il 9 marzo su Reprise. La copertina, immagino, sarà sempre questa!

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Tra le uscite certe, il 12 febbraio uscirà il nuovo disco delle Watson Twins, Talking To You Talking To Me, che vi avevo anticipato in un post del 31 dicembre, controllare please!

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Anche il nuovo Joan Armatrading This Charming Life non uscirà a febbraio! Metà marzo in Inghilterra, fine marzo in USA. John Hiatt The Open Road esce il 2 marzo (forse qualche giorno prima), quindi ci siamo, mentre del nuovo, più volte annunciato disco dei Doobie Brothers riuniti si sono perse le tracce.

Alla Prossima.

Bruno Conti

 

Celtic Woman – Songs From The Heart

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Celtic Woman – Songs From The Heart – Manhattan Records

Siete in crisi di astinenza perchè Enya, Loreena McKennitt e i Clannad fanno un disco ogni morte di vescovo? Ecco la risposta ai vostri crucci! Le Celtic Woman (perchè di gruppo si tratta) sono un prolifico gruppo irlandese formato da cinque musiciste/cantanti interscambiabili che nel corso degli anni dal 2004 (anno della loro formazione) ad oggi hanno cambiato più formazioni dell’Inter di Moratti.

Il loro ultimo album Songs From The Heart ha debuttato direttamente al 9° posto della classifica di vendita di Billboard, non quella World Music dove da anni sono ai primi posti, ma quella generale; visto che il disco precedente A new Journey era arrivato al n° 4 evidentemente non si tratta di un caso, in America (ma anche in Canada e nella natia Irlanda) piacciono molto.

Alle spalle, ovviamente, c’è tutta una organizzazione che pianifica la carriera delle ragazze: alla guida il manager David Downes, un nome che dice poco, ma se vi dico che a lungo è stato il direttore musicale dello spettacolo Riverdance (da dove provengono anche alcune delle Celtic Woman), tutto si chiarisce.

Vogliamo definirla Celtic Music For The Masses? Vogliamo! Nulla di male intendiamoci, in sei anni quattro album più una antologia, tutti in versione sia CD che DVD, oltre a una nutrita serie di album solo di componenti del gruppo, nuove e “antiche”, sono una bella produzione.

Questo perché ogni nuovo album viene registrato e trasmesso come special televisivo (poi in DVD) dalla rete americana PBS.

E la musica? Eccoci al punto! Parliamo di questo Songs From The Heart che come i precedenti presenta una alternanza di brani originali, tradizionali e covers: si parte con una cover di Fields of Gold di Sting, noto cantante celtico, come dimostrato dall’ultimo album passando da When You Believe, esatto il duetto tra Whitney Houston e Mariah Carey dal cartone animato Prynce of Egypt, mmmhh! watch?v=smaCS2l23N4 E Non c’è più (in italiano) o Pie Jesu, doppio mmmhh!

Le cinque, naturalmente, sono anche delle gran belle figliole, anche un po’ paciarotte, perché l’occhio vuole la sua parte, quindi come avrete capito siamo più dalla parte delle Bond che dei Chieftains, però brave! E non aggiungo altro.

Se non le avete mai viste.

Bruno Conti

Le 500 Più Grandi Canzoni Di Tutti i Tempi Secondo La Rivista Rolling Stone Parte X

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Come i bambini! Scusate ma non ho resistito: Post n° 100 per i posti dal 91 al 100. Anticipo di qualche giorno l’appuntamento settimanale con la classifica di Rolling Stone per farla coincidere con il centesimo post di questo Blog (versione ufficiale, prove escluse).

In teoria, come promesso, con questa puntata finisce questa carrellata sulle canzoni che hanno fatto grande la musica rock. In teoria, perchè se vi interessa conoscere la classifica completa, come da cover di Rolling Stone, possiamo arrivare anche fino alla posizione 500. Dieci brani alla settimana sono altre 40 settimane, fatemi sapere. Per il momento…

91) Elvis Presley – Suspicious Minds

E’ stata un grande successo anche per i Fine Young Cannibals, ma non c’è paragone con quella di Elvis. Questa versione la conoscono in pochi x5nxq0_waylon-jennings-jessi-colter-suspic_music : Waylon Jennings e la moglie Jessi Colter erano due degli originali Outlaws con Willie Nelson e Tompall Glaser. Vi dirò di più: non tutti sanno che Waylon Jennings che era il bassista originale del gruppo di Buddy Holly avrebbe dovuto essere sull’aereo dove morirono l’occhialuto musicista texano, Ritchie Valens e The Big Bopper. Per concludere, tre aneddoti in uno, secondo il racconto dello stesso Jennings, quando Holly seppe che lo stesso Waylon non avrebbe volato con loro gli disse “Spero che vi geliate il sedere sul vostro autobus” e la risposta, dalla quale Jennings è sempre stato perseguitato fu, testuale “Va bene, e io spero che il vostro aereo cada!”. Last but not least… il bellissimo brano American Pie di Don McLean (l’ha fatta anche, male, Madonna) è dedicato a questo evento “The day the music died”.

92) Ramones – Blitzkrieg Bop

Come facevano loro one…two…three. four! x27v2v_the-ramones-blitzkrieg-bop_music. Esiste anche una tribute band, The Ramonas, fatta tutta da donne, giuro!

93) U2 – I Still Haven’t Found What I’m Looking For

E’ un po’ di anni che non ne fanno di così belle! Questa versione con Springsteen è grandiosa.


U2 & Bruce Springsteen – I Still Haven’t Found What I’m Look
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94) Little Richard – Good Golly Miss Molly

Questa faceva parte del Detroit Medley di Mitch Ryder poi ripresa in concerto da Bruce Springsteen con la E Street Band e resa un vero tour de force watch?v=lHa2LmcJUz4

95) Carl Perkins – Blue Suede Shoes

Uno dei classici del rock and roll. Bella formazioncina, occhio alla battuta di Ringo Starr watch?v=6qwLlvyClFI

96) Jerry Lee Lewis – Great balls of fire

Quello originale e quello finto del film (Dennis Quaid) watch?v=UHnEJaNZETY

97) Chuck Berry – Roll Over Beethoven

Giuro che non li ho messi in sequenza io! I Quattro Moschettieri del R&R. Elvis, ovviamente era il Re (Sole)… In questa versione con il suo fido successore nell’arte del riff xbbgrj_chuck-berry-keith-richards-roll-ove_music

98) Al Green – Love and Happiness

Mamma mia se era bravo! (Ma anche adesso non scherza un c.) Questo è tratto da una trasmissione televisiva fantastica degli anni ’70, Soul train xdhjp_soul-train-al-green-love-happiness_music

99) Creedence Clearwater Revival – Fortunate Son

La canzone dedicata al genero di Nixon (lo so, ve lo avevo già detto, ma non vi avevo detto che era anche il nipote di Eisenhower). Quella di Fogerty con Springsteen già vista, questa dei Pearl Jam con ospiti vari è bellissima x1aat0_pearl-jam-fortunate-son

100) Rolling Stones – You Can’t Get Always Get What You Want

Sarà anche al centesimo posto ma che canzone, ragazzi! x8qr24_the-rolling-stones-you-cant-always_music

Bruno Conti

A Volte Ritornano (A Incidere le Vecchie Canzoni) Suzanne Vega – Close-Up Vol.1 Love Songs

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Suzanne Vega – Close-up Vol.1 Love Songs Amanuensis Productions

Il nome dell’etichetta vale solo per chi acquista il Cd in rete dove è disponibile da alcuni giorni per il download, ma ne esiste anche una versione distribuita tramite una grande catena (Barnes And Noble, si può anche fare il nome, da noi non c’è). Non é finita, il disco esce ufficialmente fra qualche giorno per la Razor And Tie, etichetta indipendente americana (non credo sarà distribuito in Italia, ma non si mai, vediamo) e, dulcis in fundo, per chi lo acquista su Itunes c’è la versione deluxe con 16 pezzi. Tutte le altre ne hanno dodici: credo di essere stato esaustivo!

Il suo ultimo album, Beauty and Crime, era uscito nel 2007 per la Blue Note e non è stato, per usare un eufemismo, un grande successo nè di vendita nè di critica.

Lo scorso anno Suzanne Vega ha compiuto 50 anni e quest’anno festeggia i 25 anni di carriera (quando voglio so essere maligno, mai dire l’età di una signora): nel 1985 usciva il primo album, omonimo, bellissimo, quello con Marlene On The Wall, che fu un anche un grande successo, bissato l’anno successivo dall’altrettanto bello Solitude Standing, quello con Luka, dopo tanti anni la nostra amica ha deciso di rivisitare il suo passato con una serie di album, quattro, che secondo le previsioni dovrebbero uscire entro la fine del 2011.

Progetto non dissimile da quello annunciato da Jackson Browne, ad oggi sono usciti solo due volumi della serie Solo Acoustic, uno nel 2005 e uno nel 2008, entrambi dal vivo. Viceversa questa serie di album intende riproporre i vecchi brani in una nuova veste acustica, o meglio nuove versioni, visto che non mi pare i vecchi album della Vega fossero particolarmente “elettrici” o arrangiati in stile rock.

Questo primo volume è dedicato alle canzoni d’amore, o meglio come dice lei stessa nel suo sito “Canzoni che io considero d’amore, ma anche di confronto, corteggiamento e attrazione”.

Ovviamente il ritorno alle origini ha fatto bene alla cantautrice newyorkese, questo stile acustico, una-due chitarre acustiche, un basso qui è là, qualche tastiera, sporadiche chitarre elettriche, si addice al suo cantato disincantato, minimale, folk ma alternativo, vicino ai cantanti rock della scuola di New York ma anche a Leonard Cohen che rimane il suo modello per la poetica e lo stile riservato, sia nel canto come nella vita.

Com’è? Non male: Marlene On The Wall è quasi più bella dell’originale, con un bel break di chitarra elettrica nel finale, Some Journey è quasi mitchelliana nel suo arrangiamento avvolgente di chitarre elettriche ed acustiche, in Caramel Suzanne accenna qualche accordo di bossanova. If you were in my movie con il suo cantato quasi recitato torna ai temi musicali che le sono peculiari, mentre Gypsy era uno dei brani piu belli di Solitude Standing e tale rimane. I’ll never be your Maggie May non me la ricordo (in effetti era solo nel best), Songs In Red And Gray è una delle migliori dell’ultimo periodo, molto british folk in questa versione.

Le quattro bonus sono 99.9, It Makes Me Wonder, Freeze Tag e Knight Moves, altro brano del primo album, tra le mie preferite.

Questa è la vecchia versione di Marlene on The Wall, sapete una cosa, togliete pure il quasi da sopra, la nuova versione è più bella dell’originale.


Suzanne Vega – Marlene On The Wall
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Ce la farà a rispettare i tempi di uscita? Ho dei dubbi!

Bruno Conti

Patty Griffin – Downtown Church

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Patty Griffin – Downtown Church

Esordio direttamente al 38° posto delle classifìche USA. Ma allora Dio esiste!

Poi ci torniamo con calma.

Bruno Conti

Morbide Piacevolezze Americano-Latine E “Asprezze Indie Folk” Josh Rouse El Turista & Tom McRae Alphabet Of Hurricanes

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Un americano e un inglese accomunati da una vena “malinconica”, interpreti minori ma validi di quel sottobosco di cantautori che tanto soddisfa i “carbonari” della musica che sono in noi.

Partiamo da Josh Rouse americano trapiantato in Spagna, dal Nebraska a Valencia è un bel passo ma dal country-folk-roots dei suoi primi album al pure pop di 1973 (un modo come un altro di festeggiare il suo anno di nascita) finire a questa strana miscela di samba bossanova musica cubana mista alle sue radici è veramente un viaggio ancor più strano.

il disco, influenzato dalla musica del cantante cubano Bola De Nieve di cui Rouse rivisita alcuni brani, è abbastanza inusuale nel panorama attuale, diciamo pure non straordinario per essere sinceri, ma ha i suoi momenti. L’apertura strumentale di Bienvenido con il suo contrabbasso pulsante, un piano, vibrafono, archi ci scaraventa in quei paesaggi sonori molto simili agli esperimenti di bossanova dei primi anni ’60 (ovviamente senza la classe di Stan Getz, Joao Gilberto e compagnia bella), questo preludio ci avvicina a Duerme, sorta di bossanova sui generis, fa uno strano effetto sentire un americano che canta, in spagnolo, temi brasiliani, ma così è la vita; oltre a tutto quando canta questo repertorio la voce di Rouse diventa strana, più bassa e sussurrata, diversa dal suo stile abituale.

Lemon Tree sempre infarcita da ritmi latini si avvicina di più alle piacevolezze pop di 1973, mentre Sweet Elaine fa emergere il Paul Simon che è in lui, quel musicista innamorato di temi e ritmi di altri continenti ma ancorato alla canzone popolare americana, la somiglianza è impressionante, vi viene voglia di controllare se non avete inserito nel lettore cd un disco di Simon, ma con I Will Live On islands ne avete la conferma, poche storie, state ascoltando una outtake di Graceland. Il singolo Valencia, come la precedente Mesie Julian ci riporta a quello strano alterego latino del “vero” Josh Rouse. Cotton Eyed Joe con le sue malinconiche e maestose avvolgenti melodie è il miglior episodio dell’album insieme alla conclusiva Don’t act tough un brano folk con appigli sonori jazzy, bello quel sax insinuante quasi alla Mark-Almond. In definitiva torna fra noi Josh, lascia stare il Brasile c’è gente che lo fa molto meglio.

Tom McRae quest’anno compirà quarant’anni, quindi non è più il pischello che veniva nominato al Mercury Prize inglese con il suo primo omonimo album del 2001 (anche se facendo due conti aveva già trentuno anni, ritiro il pischello). I critici allora lo avevano paragonato, è un classico per tutti quelli che fanno del folk con chitarra acustica o comunque con strumentazione minimale a Bob Dylan e Nick Drake.

Non saprei definire con precisione il suo stile, l’indie folk del titolo ormai si addice a chiunque sia nato dopo il 1970 e faccia della musica acustica non influenzata da country-roots o Americana (come dite? E’ del 1969, va be’ non sta’ a guardare il capello). Tipicamente inglese, anche se McRae ha vissuto lungamente in America, questo disco, registrato in quel di Londra mi sembra un capitolo importante della sua discografia: dal valzerone alternativo di Won’t Lie, passando per il folk malinconico e minimale dell’iniziale Still Love You, ma anche le atmosfere dolci e nordiche alla Drake della bellissima Summer of John Wayne, dove la voce evocativa di McRae viene insidiata da una ricorrente chitarra elettrica che si insinua nelle pieghe del brano donandogli una acidità quasi alla Radiohead, bello ed originale. Il mandolino dell’iniziale Still Loves You ritorna nella minacciosa Told my troubles to the river dove la voce trattata del nostro amico si staglia su uno sfondo plumbeo. American Spirit è un altro bellissimo brano, una ballata dolce e malinconica cantata con grande partecipazione sostenuta solo da una tenue chitarra elettrica che sottolinea senza prevaricare la voce di Tom. Please con le sue atmosfere folk e i suoi crescendo mi ricorda molto la musica di Mumford and Sons, questo ritorno alle radici del folk revival britannico con un retrogusto gospel.

Out of the walls, con il suo falsetto sofferente ricorda ancora il Thom Yorke meno criptico, solo voce e piano nella parte iniziale poi un bel crescendo liberatorio, mentre Me and Stetson, già dal titolo è un episodio più influenzato da certo country-blues americano. Can’t find you minimale e pastorale ci riporta alle influenze Drakiane di cui si diceva così come la successiva Best Winter. A concludere Fifteen Miles Down River l’unico brano che si concede alle atmosfere roots americane, peraltro in modo perfetto, un brano bellissimo che conclude alla grande la sesta prova di questo piccolo grande cantautore inglese, un disco che mi sento di consigliarvi caldamente, esce il 22 febbraio.

Bruno Conti

Le 500 Più Grandi Canzoni Di Tutti I Tempi Secondo La Rivista Rolling Stone Parte IX

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Solito appuntamento settimanale, posizioni dalla 81 alla 90.

81) Fats Domino – Blueberry Hill

Nel vasto canone del repertorio di Fats Domino, questo brano è quello che ha raggiunto la posizione più elevata e rappresenta anche la grande scuola musicale di New Orleans. Una strana accoppiata la esegue x283cd_blueberry-hill-celine-dion-and-john_music

82) Kinks – You Really Got Me

Questo è il riff per antonomasia dell’era post R&R, mi sorprende che Louie Louie (che rimane peraltro il riff n.2, esclusi quelli del riffatore per eccellenza Keith Richards che è fuori concorso), la superi alla posizione n.55. La leggenda metropolitana sul fatto che l’assolo sia opera di Jimmy Page, presente in sala come session man, nonostante le smentite di Dave Davies persiste. Questi sono i giovani fratelli Davies watch?v=-2GmzyeeXnQ

83) Beatles – Norwegian Wood (This Bird Has Flown)

Nota come “quella del sitar” lo sapete che, in effetti, il primo musicista rock ad utilizzare un sitar è stato il grande Shawn Phillips? Già dal 1962. Questa è la versione del virtuoso del basso elettrico Victor Wooten.


Victor Wooten – Norwegian wood
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84) Police – Every Breath You Take

Strano ma vero ci sono anche i Police nei top 100! xbmqmr_the-police-every-breath-you-take_music

85) Patsy Cline – Crazy

Questa l’ha scritta Willie Nelson, i Beatles ancora non c’erano e lui nel 1961 era già lì. Eccolo qui con Costello e la di lui consorte Diana Krall watch?v=F5BnCEPr7cU

86) Bruce Springsteen – Thunder Road

Questa è fantastica, come la metti rimane grandissima. Qui dal vivo con Mellissa Etheridge! x8e9dm_melissa-etheridge-bruce-springsteen_music

87) Johnny Cash – Ring of Fire

The Man In Black! x1oipi_johnny-cash-ring-of-fire1969_music

88) Temptations – My Girl

The Black Men! x1fa03_temptations-my-girl_music

89) Mamas And Papas – California Dreamin’

In quel di Monterey…x1ovwy_mamas-and-the-papas-california-drea_music

90) Five Satins – In The Still Of The Night

Titolo e gruppo non vi diranno molto, ma il brano è bellissimo, l’hanno usata in parecchie colonne sonore! x3acwm_the-five-satins-in-the-still-of-the_music Qualcuno ha detto Dirty Dancing? M’era parso!

Come i più attenti avranno notato, su “consiglio” di coloro che stan lassù invece dei video che occupano parecchio spazio ho inserito i link degli stessi, un click e vi si apre un mondo intero!

Settimana prossima ultima puntata.

Bruno Conti

 

Vampire Weekend – Contra

Se devo essere proprio sincero, preferisco di gran lunga il tamarindo!

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Ma li avete visti! Tutta invidia! (A destra c’è anche il fratello più giovane di Gigi D’Alessio).

Bruno Conti

Novità Febbraio 2010: David Byrne & Fatboy Slim, Kd Lang, Cranberries Live, Nomadi etc.

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Questa volta titolo semplice, una veloce carrellata su alcune importanti (e non) uscite discografiche del mese di febbraio.

Prima di tutto un aggiornamento su una telenovela, anzi due: il nuovo album di Natalie Merchant Leave Your Sleep è stato ulteriorment posticipato, la nuova data parrebbe e sottolineo parrebbe il 6 aprile 2010.

Altra precisazione: il nuovo album di Peter Gabriel Scratch My Back, fermi tutti, confermato il 12 febbraio in Italia e il 15 a livello internazionale, avrà comunque anche una versione doppia deluxe. Contenuto non strabiliante, ma collezionisti e fans occhio alla penna: i pezzi in più, quattro, sono dei remix di The Book of love, My Body is a cage, Heroes e, attenzione, di Waterloo Sunset (Oxford London Temple Version) che non è contenuta nell’album.

Quella signora che vedete effigiata a inizio post, non avete le traveggole, è proprio Imelda Marcos: una strana accoppiata, David Byrne e Fatboy Slim le ha dedicato una “opera rock” dal titolo Here Lies Love, uscirà per Nonesuch/Warner a metà mese, questa è la tracklist

Disc 1

  1. Here Lies Love'(Vocals By Florence Welch Of Florence And The Machine)
  2. ‘Every Drop Of Rain (Vocals By Candie Payne And St Vincent)
  3. You’ll Be Taken Care Of (Vocals By Tori Amos)
  4. The Rose Of Tacloban (Vocals By Martha Wainwright)
  5. How Are You? (Vocals By Nellie Mckay)
  6. A Perfect Hand (Vocals By Steve Earle)
  7. Eleven Days (Vocals By Cyndi Lauper)
  8. When She Passed By (Vocals By Allison Moorer)
  9. Walk Like A Woman (Vocals By Charmaine Clamor)
  10. Don’t You Agree? (Vocals By Róisín Murphy)
  11. Pretty Face (Vocals By Camille)
  12. Ladies In Blue (Vocals By Theresa Andersson)

Disc 2

  1. Dancing Together (Vocals By Sharon Jones)
  2. Men Will Do Anything (Vocals By Alice Russell)
  3. The Whole Man (Vocals By Kate Pierson)
  4. Never So Big (Vocals By Sia)
  5. Please Don’t (Vocals By Santigold)
  6. American Troglodyte (Vocals By David Byrne)
  7. Solano Avenue (Vocals By Nicole Atkins)
  8. Order 1081 (Vocals By Natalie Merchant)
  9. Seven Years (Vocals By David Byrne And Shara Worden)
  10. Why Don’t You Love Me?'(Vocals By Cyndi Lauper And Tori Amos)
Sembra molto interessante, è già stata eseguita tre o quattro volte in concerto ma sulla carta o meglio, su disco, fa un altro effetto. Ovviamente non mancherà la classica edizione deluxe con 2 CD, un DVD e un libro.
I Cranberries, di cui si intensificano le voci di una imminente reunion, hanno pubblicato/stanno pubblicando, in Italia il 19 febbraio un album dal vivo registrato tra il 1994 e il 1998, titolo Bualadh Bos: The Cranberries Live, “Batti le Mani” per i non avvezzi al gaelico.
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Sempre intorno a metà mese, sempre su etichetta Nonesuch/Warner uscirà una succosa raccolta dedicata all’artista canadese, anche in questo caso versione doppio CD per i “poveri” e versione deluxe 3 CD + DVD per i famosi “pirla” di cui parlavo tempo or sono, tracklist come segue.

Special Features

 

  • DVD:
  • Constant Craving (From Ingénue, 1992)
  • Just Keep Me Moving (From Even Cowgirls Get the Blues: Music from the Motion Picture Soundtrack, 1993)
  • Hush Sweet Lover (From Even Cowgirls Get the Blues: Music from the Motion Picture Soundtrack, 1993)
  • Miss Chatelaine (From Ingénue, 1992)
  • The Mind of Love (From Ingénue, 1992)
  • Crying (with Roy Orbison) (From Hiding Out: Original Motion Picture Soundtrack, 1987)
  • You’re OK (From All You Can Eat, 1995)
  • Summerfling (From Invincible Summer, 2000)
  • Love Is Everything (From Hymns of the 49th Parallel, 2004)
  • Hallelujah (Live at the 2005 Juno Awards)
  • Helpless (Live at the 2005 Juno Awards)
Track List

 

Disc 1: The Best Of K.D. Lang Vol. 1

  1. Trail of Broken Hearts (Originally released on Absolute Torch and Twang, 1989)
  2. Constant Craving (Originally released on Ingénue, 1992)
  3. Air That I Breathe (Originally released on Drag, 1997)
  4. Helpless (Originally released on Hymns of the 49th Parallel, 2004)
  5. You’re OK (Originally released on All You Can Eat, 1995)
  6. Western Stars (Originally released on Shadowland, 1988)
  7. The Valley (Originally released on Hymns of the 49th Parallel, 2004)
  8. Summerfling (Originally released on Invincible Summer, 2000)
  9. Miss Chatelaine (Originally released on Ingénue, 1992)
  10. I Dream of Spring (Originally released on Watershed, 2008)
  11. Hallelujah (Originally released on Hymns of the 49th Parallel, 2004)

Disc 2: The Best Of K.D. Lang Vol. 2

  1. Help Me (Originally released on A Tribute to Joni Mitchell, 2007)
  2. Hush Sweet Lover (Originally released on Even Cowgirls Get the Blues: Music from the Motion Picture Soundtrack, 1993)
  3. Beautifully Combined (Previously Unreleased)
  4. Crying (with Roy Orbison) (Originally released on Hiding Out: Original Motion Picture Soundtrack, 1987)
  5. Love for Sale (From the film The Black Dahlia, 2006)
  6. Golden Slumbers / The End (Originally released on Happy Feet: Music from the Motion Picture, 2006)
  7. Barefoot (From the film Salmonberries, 1991)
  8. Moonglow (with Tony Bennett) (Originally released on Tony Bennett: MTV Unplugged, 1994)
  9. So in Love (Originally released on Red, Hot & Blue, 1990)
  10. Calling All Angels (with Jane Siberry) (Originally released on Until the End of the World: Music from the Motion Picture Soundtrack, 1991)
  11. Hallelujah (Previously unreleased)

Disc 3 – Rarities

  1. I’m Sitting on Top of the World (Originally released on The Prize Winner of Defiance, Ohio: Music from the Motion Picture, 2005)
  2. Sexuality (Originally released on All You Can Eat, 1995)
  3. Skylark (Originally released on Midnight in the Garden of Good and Evil: Music from and Inspired by the Motion Picture, 1997)
  4. Helpless (Live from KCRW, October 12, 2008)
  5. Western Stars (Live from KCRW, October 12, 2008)
  6. Wash Me Clean (Live from KCRW, October 12, 2008)
  7. Thread (Live from KCRW, October 12, 2008)
  8. Once in a While (Live from KCRW, October 12, 2008)
  9. I Dream of Spring (Live from KCRW, October 12, 2008)
  10. Smoke Rings (Live from KCRW, October 12, 2008)
  11. The Right to Love (Live from KCRW, October 12, 2008)
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Infine, per questo primo aggiornamento, visto che con le tracklist mi sono un po’ dilungato nel post, una breve notizia anche dal fronte italiano: la EMI sta per pubblicare… esatto, a metà mese, una doppia antologia I Nomadi ed Altre Storie: Best and Rarities del periodo 1965-1979, un’altra dirà qualcuno? Il secondo Cd però, cito testualmente il comunicato stampa “Contiene 17 tracce rarissime mai rese disponibili prima d’ora”. Il tutto a prezzo speciale.
Bruno Conti