Recensioni Cofanetti Autunno-Inverno 8. La Prima Delle Due Carriere Di Una Grande Rock’n’Roll Band! Mott The Hoople – Mental Train: The Island Years 1969-1971

mott the hoople mental train box front

Mott The Hoople – Mental Train: The Island Years 1969-1971 – Island/Universal 6CD Box Set

Pur trattandosi dello stesso gruppo, esistono due fasi distinte nella carriera dei Mott The Hoople, storica rock band inglese, e lo spartiacque tra queste due fasi si chiama All The Young Dudes. Infatti è grazie alla splendida canzone regalata loro da David Bowie, e all’album con lo stesso titolo, che il combo britannico nel 1972 ha spiccato il volo verso l’immortalità, diventando uno degli act di punta dell’allora imperante movimento glam (anche se i nostri non condividevano più di tanto questa appartenenza, essendo sempre rimasti coi piedi ben saldi nel rock’n’roll) e servendo in un secondo momento come trampolino di lancio per la carriera solista del leader Ian Hunter. Ma esistono anche i Mott degli inizi, una band dalle enormi potenzialità e titolare di quattro album di grande musica rock, nonché responsabile di esibizioni dal vivo al limite dell’infuocato: un gruppo che però non riuscì ad andare oltre al ruolo di “cult band”, e che rischiò di veder svanire i suoi sogni quando, all’indomani dell’album Brain Capers, era provata da forti tensioni interne e non aveva una direzione precisa da seguire. Eppure i nostri (oltre a Hunter, che sostituì il precedente vocalist Stan Tippins su iniziativa di Guy Stevens vulcanico e geniale – al limite dello schizofrenico – manager e produttore del gruppo, i componenti erano il chitarrista Mick Ralphs, secondo songwriter dopo Hunter, il bassista Pete Overend Watts, scomparso l’anno scorso, l’organista Verden Allen ed il batterista Dale Griffin) ci sapevano fare alla grande, sia nelle ballate che nei pezzi più elettrici e roccati, ed il loro suono è sempre stato visto come se Bob Dylan (grande ispirazione per Hunter, anche dal punto di vista vocale) avesse avuto i Rolling Stones come backing band.

Mott The Hoople Mental Train box

Ora i primi quattro lavori dei Mott vengono raccolti in questo bellissimo cofanetto, con diverse bonus tracks per ogni disco e due CD aggiuntivi, uno di rarità ed uno contenente materiale dal vivo: già nel 2003 questi album avevano beneficiato della ristampa (ad opera della Angel Air), ma allora i bonus per ogni disco erano al massimo un paio, mentre qui alla fine ci troviamo ad avere ben trenta brani inediti in totale, senza contare quelli rari (rispetto a quella serie di ristampe, manca l’antologia ricca di inediti Two Miles From Heaven del 1980, i cui brani sono però sparpagliati tra le bonus tracks di questo box). In più, è stato fatto un lavoro egregio di rimasterizzazione, al punto che sembra di avere per le mani dischi incisi da solo pochi mesi. Ecco dunque una disamina album per album, con in evidenza le (tante) canzoni salienti. CD1 – Mott The Hoople (1969): il gruppo esordisce subito con un disco di notevole valore, che inizia con una frustata, cioè una potentissima versione strumentale di You Really Got Me dei Kinks, suonata come se ci trovassimo di fronte ad una punk band ante litteram, con la chitarra di Ralphs a sostituire la linea vocale di Ray Davies. Non è l’unica cover, dato che abbiamo una sontuosa At The Crossroads (Sir Douglas Quintet), ancora meglio dell’originale e con una coda strumentale strepitosa, e soprattutto una stupenda Laugh At Me, scritta da Sonny Bono e più dylaniana che mai, quasi fosse tratta dalle sessions di Highway 61 Revisited (e poi anche l’ex marito di Cher era un dylaniano doc).

Tra i brani originali spiccano senz’altro la ballatona Backsliding Fearlessly, ancora puro Dylan (pensate a The Times They Are A- Changin’), la scatenata Rock And Roll Queen di Ralphs, e soprattutto Half Moon Bay, vibrante rock ballad di più di dieci minuti, che alterna momenti di tranquillità ad altri in cui la tensione si taglia con il coltello. Come bonus, oltre a varie single versions e mix alternativi, il centro della scena se lo prende indubbiamente la take completa di You Really Got Me, ben undici minuti di rock’n’roll ad altissimo tasso adrenalinico (e c’è spazio anche per una versione più breve della stessa canzone, questa volta cantata anche se da Stevens e non da Hunter o Ralphs). CD2 – Mad Shadows (1970): disco carico di tensione, nato in seguito a sessions dominate da comportamenti al limite della follia di Stevens (in pieno trip di droghe pesanti), e con una copertina a dir poco inquietante. Ma è anche il mio disco preferito della prima fase, un album bellissimo che si apre con la devastante Thunderbuck Ram, un pezzo di puro hard rock scritto e cantato da Ralphs. Ma è Hunter il grande protagonista (tra l’altro meno dylaniano che nel primo album), innanzitutto con la coinvolgente Walking With A Mountain, uno dei suoi classici futuri, ma in misura maggiore con le ballate, come la pianistica No Wheels To Ride, splendida ed emozionante, la potente You Are One Of Us, sempre uno slow ma dal suono rock, la maestosa I Can Feel, sette minuti di pura bellezza, con un coro a donare un sapore gospel, o ancora When My Mind’s Gone, tutta costruita intorno a voce e piano, intensa come poche.

Tra i brani aggiunti, il demo di No Wheels To Ride, già bello di suo, la take 9 di You Are One Of Us, che dura il doppio dell’originale ed è decisamente più rock, ed una fulminante versione di  studio mai sentita del classico di Little Richard Keep A-Knockin’. CD3 – Wildlife (1971): un album meno problematico del precedente, ma comunque di buon livello (e molto meno rock); il contributo di Hunter come autore si limita a tre canzoni: la tenue Angel Of Eighth Avenue, che riflette il clima bucolico della copertina, così come la countryeggiante The Original Mixed- Up Kid, mentre Waterlow è un mezzo capolavoro, una ballata da pelle d’oca, di un’intensità incredibile e tra le più belle di Ian. Anche Ralphs è in ottima forma, e lo dimostra con l’energica Whiskey Women, posta in apertura, la bella ed evocativa rock ballad Wrong Side Of The River, che inconsciamente anticipa un certo suono southern in voga di lì a breve in America, ed il puro country di It Must Be Love. Due le cover: una vigorosa rilettura pianistica e corale di Lay Down della folksinger Melanie, e soprattutto una fluiviale Keep A- Knockin’ dal vivo, dieci minuti di puro rock’n’roll.

Le bonus tracks annoverano tra le altre due singoli dell’epoca, la luccicante Midnight Lady (che per sbaglio è stata inserita in una versione strumentale!) e la più ruspante Downtown, cover di un pezzo scritto da Neil Young con Danny Whitten. Tra gli inediti assoluti spiccano la scatenata Growing Man Blues e The Ballad Of Billy Joe, che aveva delle potenzialità ma Hunter non si è preoccupato di finirla. Se Mad Shadows aveva venduto pochissimo, questo disco andrà anche peggio. CD3 – Brain Capers (1971): ultimo album prima del rilancio commerciale che avverrà pochi mesi dopo, ma con i nostri già pronti al grande salto. Brain Capers infatti contiene la straordinaria The Journey, una ballata fantastica, nove minuti di pura poesia ed uno dei vertici assoluti di Hunter. Ma il riccioluto (ed occhialuto) rocker si distingue anche per Death May Be Your Santa Claus, un rock’n’roll suonato con piglio da garage band, la mossa e coinvolgente (e dylaniana) Sweet Angeline, e con l’elettrica The Moon Upstairs, dal sound potentissimo dominato da chitarra ed organo, e con Griffin che sembra Keith Moon. Le cover sono due: una resa ancora molto Dylan (e con organo alla Al Kooper) di Your Own Backyard di Dion, ed una epica ed evocativa Darkness, Darkness (Jesse Colin Young) cantata da Ralphs.

Tra i brani aggiunti troviamo due canzoni che in veste differente finiranno su All The Yound Dudes, cioè la nota One Of The Boys ed una prima versione di Momma’s Little Jewel intitolata Black Scorpio, oltre ad una embrionale The Moon Upstairs, devastante come quella pubblicata e dal titolo di Mental Train (mentre How Long? è forse anche meglio della sua controparte, cioè Death May Be Your Santa Claus). CD5 – The Ballads Of Mott The Hoople: dodici canzoni, gran parte delle quali inedite. Ci sono due ottime live versions di No Wheels To Ride e The Original Mixed-Up Kid, alternate takes di Angel Of Eighth Avenue e The Journey (sempre grandissima quest’ultima, con quella finita su Brain Capers è una bella lotta), e Blue Broken Tears che non è altro che Waterlow, quindi ancora brividi lungo la schiena. Ma il pezzo centrale è la maestosa Can You Sing The Song That I Sing, uno slow di straordinaria intensità che dura ben sedici minuti, e che dimostra che in nostri non erano un gruppo qualsiasi. Per finire, non dimenticherei la scintillante soul ballad Ill Wind Blowing, con uno splendido pianoforte. CD6 – It’s Live And Live Only: che dire di questo dischetto? Altri dodici pezzi che confermano che i Mott erano anche una grande live band, con superlative riletture di No Wheels To Ride in medley con Hey Jude (8 minuti), Keep A-Knockin’ (altri 8 minuti), You Really Got Me (quasi 10 minuti) e The Journey (9 minuti), oltre ad una lucida versione di Ohio di Neil Young.

Mental Train è un cofanetto che corre il rischio di passare inosservato a causa dell’invasione di box set importanti di questa fine 2018, e la cosa sarebbe ingiusta in quanto al suo interno c’è tantissima grande musica, il cui ascolto non fa altro che infittire il mistero sul come mai i Mott The Hoople in quel periodo fossero sull’orlo dello scioglimento.

Marco Verdi

Prossime Uscite Autunnali 1. Cofanetto Mott The Hoople “Mental Train: The Island Years 1969-1971 In Uscita Al 26 Ottobre

Mott The Hoople Mental Train box

Mott The Hoople – Mental Train: The Island Years 1969-1971 – 6 CD – libretto di 50 pagine- Island/Universal 26-10-2018

In effetti questo sarebbe il secondo cofanetto annunciato per le uscite del prossimo autunno, visto che qualche giorno fa si è già parlato di John Lennon Imagine The Ultimate Collection, ma qui siamo in pieno periodo autunnale. Dopo lo splendido box del 2016 dedicato all’opera omnia solista di Ian Hunter https://discoclub.myblog.it/2016/11/12/ecco-piccolo-cofanetto-fatto-si-deve-ian-hunter-stranded-reality-parte-i/prosegue il doveroso lavoro di rivalutazione del lavoro del cantante inglese, con questa ristampa che copre il primo periodo della discografia dei Mott The Hoople, di cui era già uscito nel 1998 un triplo retrospettivo, edito dalla Columbia, che se intitolava All The Young Dudes The Anthology, che copriva anche il periodo Island, e che è quello che vedete qui sotto.

mott the hoople all the young dudes

Non solo, come dimenticare anche l’edizione potenziata del Live del 1974, uscita nel 2004 come doppio CD, e le ristampe di tutti i singoli album del periodo Island a cura della Angel Air negli anni 2000, ciascuna con un paio di bonus tracks aggiunte alle edizioni originali, dischi bellissimi a mio parere. Per l’occasione la Universal ha affidato allo specialista Andy Pearce (quello che ha curato ottimamente anche gli album di Free, Taste Rory Gallagher) la rimasterizzazione dei quattro dischi del periodo album, a cui sono stati aggiunti altri 2 CD, per un totale di 6 dischetti, ognuno ricco di materiale inedito e live, realizzato dalla formazione originale dell’epoca.

LINE UP

  • Ian Hunter – Guitar, Keyboards, Vocals
  • Mick Ralphs – Lead guitar, Vocals
  • Pete Watts – Bass, Vocals
  • Verden Allen – Keyboards, Vocals
  • Dale “Buffin” Griffin – Drums, Vocals

CD1: Mott The Hoople plus bonus tracks
CD2: Mad Shadows plus bonus tracks
CD3: Wildlife plus bonus tracks
CD4: Brain Capers plus bonus tracks
CD5: The Ballads of Mott The Hoople
CD6: It’s Live and Live Only

Spesso i brani inediti sono anche diversi da quelli che erano apparsi nelle versioni Angel Air. Per cui, ecco la lista completa dei contenuti del cofanetto.

[CD1: Mott The Hoople – Originally released November 22 1969 (UK), 1970 (US)]
1. You Really Got Me
2. At the Crossroads
3. Laugh at Me
4. Backsliding Fearlessly
5. Rock and Roll Queen
6. Rabbit Foot and Toby Time
7. Half Moon Bay
8. Wrath and Wroll
Bonus Tracks:
9. If Your Heart Lay with the Rebel (Would You Cheer the Underdog?) (Instrumental Take 2)
10. Rock and Roll Queen (Single A side)
11. Road to Birmingham (Single B side)
12. Road to Birmingham (Guy Steven’s Mix)
13. You Really Got Me (Complete take)
14. You Really Got Me (Vocal mix)
15. Rock and Roll Queen (Guy Steven’s Mono Mix)
16. Rock and Roll Queen (Kitchen Sink Instrumental)
17. Little Christine (2 Miles)

[CD2: Mad Shadows – Originally released September 1970]
1. Thunderbuck Ram
2. No Wheels to Ride
3. You Are One of Us
4. Walking with a Mountain
5. I Can Feel
6. Threads of Iron
7. When My Mind’s Gone
Bonus Tracks:
8. Thunderbuck Ram (BBC Session)
9. Thunderbuck Ram (Original Take with Organ)
10. No Wheels to Ride (Demo)
11. Moonbus (Baby’s Got a Down on Me)
12. The Hunchback Fish (Vocal Rehearsal)
13. You Are One of Us (Take 9)
14. Going Home (2 Miles)
15. Keep A-Knockin’ (Studio version)

[CD3: Wildlife – Originally released March 1971]
1. Whiskey Women
2. Angel of Eighth Avenue
3. Wrong Side of the River
4. Waterlow
5. Lay Down
6. It Must Be Love
7. The Original Mixed Up Kid
8. Home Is Where I Want to Be
9. Keep A-Knockin’ (Live)
Bonus Tracks:
10. Midnight Lady (Single A side)
11. The Debt (Single B side)
12. Downtown (Single A side)
13. Brain Haulage (Whiskey Woman)
14. Growing Man Blues (Take 10)
15. Long Red (Demo)
16. The Ballad of Billy Joe
17. Lay Down (Take 8)

[CD4: Brain Capers – Originally released December 1971 (UK), 1972 (US)]
1. Death May Be Your Santa Claus
2. Your Own Backyard
3. Darkness, Darkness
4. The Journey
5. Sweet Angeline
6. Second Love
7 The Moon Upstairs
8. The Wheel of the Quivering Meat Conception
Bonus Tracks:
9. Mental Train (The Moon Upstairs)
10. How Long? (Death May Your Santa Claus)
11. Darkness, Darkness
12. Your Own Backyard (Complete Take)
13. Where Do You All Come From (Backing Track)
14. One of the Boys (Take 2)
15. Movin’ On (2 Miles)
16. Black Scorpio (Mommas Little Jewel)

[CD5: The Ballads of Mott The Hoople – Unheard and previously unreleased music from the Island archive]
1. Like a Rolling Stone (Fragment)
2. No Wheels to Ride (1st House)
3. Angel Of 8th Avenue (Tape 816)
4. The Journey
5. Blue Broken Tears (Tape 816)
6. Black Hills (Full Ralph’s Version)
7. Can You Sing the Song That I Sing (Full Take)
8. Till I’m Gone (2 Miles)
9. The Original Mixed Up Kid (BBC Session)
10. Ill Wind Blowing (2 Miles)
11. I’m A River (Vocal Rehearsal)
12. Ride on The Sun (Sea Diver) (2 Miles)

[CD6: It’s Live And Live Only]
Fairfield Hall, Croydon – September 13, 1970:
1. Rock and Roll Queen
2. Ohio
3. No Wheels to Ride / Hey Jude
4. Thunderbuck Ram
5. Keep A-Knockin’
6. You Really Got Me
7. The Moon Upstairs
Paris Theatre, London (BBC Radio One In Concert Session) – December 30, 1971:
8. Whiskey Women
9. Your Own Backyard
10. Darkness, Darkness
11. The Journey
12. Death May Be Your Santa Claus

Per esempio, nel sesto CD. quello dal vivo alla Fairfield Hall, le bonus tracks aggiunte sono completamente diverse da quelle che si trovavano nella edizione Angel Air, che erano tratte da un concerto a Stoccolma del febbraio 1971, mentre in questo caso provengono da materiale BBC registrato a Londra nel dicembre 1971. Peraltro il materiale BBC, in modo più completo rispetto a quanto apparirà nel box era già uscito con il titolo di Original Mixed Up Kids, edito in Cd dalla Windsong nel 1996 e dalla Strange Fruit nel 1997. Così riferisce il vostro Blogger preferito, cioè il sottoscritto, che ha indagato per voi. In ogni caso rimane molto materiale inedito da gustare, e il prezzo del cofanetto, sempre a titolo indicativo, sarà tra i 50 e i 60 euro.

In anticipazione forse dell’uscita del box, la band ha anche fatto un breve tour europeo durante l’estate con una “strana” formazione dei Mott The Hoople, con qualche membro originale del gruppo.

Per ora è tutto.

Bruno Conti

E’ Tempo Di “Rockumentari”! Le Colonne Sonore: Parte 2. Mick Ronson – Beside Bowie

mick ronson beside bowie

Mick Ronson – Beside Bowie – Universal CD

Dopo avervi parlato dell’eccellente Life In 12 Bars, colonna sonora del documentario dedicato ad Eric Clapton, ora è la volta di un altro CD dello stesso genere, decisamente inferiore a quello su Manolenta, ma comunque di indubbio interesse. Si tratta di Beside Bowie: The Mick Ronson Story, film dedicato appunto a Mick Ronson, uno dei chitarristi più creativi degli anni settanta, dotato di uno stile personalissimo e decisamente fluido, purtroppo scomparso a soli 46 anni nel 1993 per un cancro al fegato. Non ho visto il film (disponibile in DVD), e mi limito quindi ad occuparmi del CD della colonna sonora, che è curato da un esperto del calibro di Bill Levenson: innanzitutto un appunto lo farei al titolo del lungometraggio, che suggerisce che il nostro abbia vissuto tutta la carriera all’ombra di David Bowie. Certo, gran parte della sua popolarità Ronson la dovette al fatto che nella prima metà degli anni settanta era il chitarrista fisso del Duca Bianco (e quindi anche il leader degli Spiders From Mars), ma per esempio la sua figura era molto legata anche a Ian Hunter (che comunque non manca nel CD e nel film), avendo suonato sia il famoso riff di All The Young Dudes dei Mott The Hoople, sia in molti album solisti del riccioluto cantante inglese, con il quale ha addirittura condiviso il nome su un album (Yui Orta, 1990), e Hunter ha scritto in memoria di Mick una delle sue ballate più toccanti, Michael Picasso.

Altre collaborazioni importanti ignorate in questa colonna sonora, ma potrebbero esserci anche problemi di diritti negati, è quella con Lou Reed nel mitico Transformer, la partecipazione alla seconda Rolling Thunder Revue di Bob Dylan (nel live Hard Rain uno dei chitarristi era proprio Ronson), e negli anni ottanta con John Mellencamp nell’album American Fool (il famoso riff di Jack & Diane era un’intuizione di Mick), ed il nostro suonava anche su Cardiff Rose, famoso disco di Roger McGuinn, e fece brevemente parte anche di una delle tante live bands di Van Morrison, sempre nei seventies.  Ma vediamo chi compare nel CD, dato che il contenuto è, come già detto, piuttosto interessante anche se la qualità non si mantiene sempre sullo stesso livello. Si parte col botto, una versione strepitosa di All The Young Dudes registrata dal vivo nel 1992 al concerto tributo per Freddie Mercury, con i Queen come backing band (compreso John Deacon), Ronson alla lead guitar, Ian Hunter alla voce solista e, ai cori, Joe Elliott e Phil Collen dei Def Leppard oltre allo stesso Bowie (che suona anche il sax), che è tra l’altro l’autore del brano: grande canzone suonata in maniera scintillante e potente, e d’altronde i Queen, piacciano o no, erano una grande live band.

Poi abbiamo due rarità: Soulful Lady, brano del 1970 di Michael Chapman, un’ottima rock song, tesa, chitarristica e dal sapore californiano, con due notevoli assoli di Mick, ed una strepitosa versione alternata di Madman Across The Water ad opera di Elton John, presa dalle sessions di Tumbleweed Connection e lunga ben nove minuti (finirà su Rare Masters, compilation di rarità del pianista inglese): è già una grande canzone di suo, ma questa take è formidabile, con le evoluzioni di Ronson che la portano quasi su lidi psichedelici. David Bowie è presente con tre canzoni, e non sono state scelte le solite e scontate hits del periodo, ma tre cosiddetti “deep cuts”, cioè Moonage Daydream (da Ziggy Stardust), Cracked Actor e Time (entrambe da Aladdin Sane), tre pezzi in cui l’abilità di Ronson viene fuori in tutto il suo splendore, specie nell’assolo “spaziale” posto alla fine della prima delle tre.

Ian Hunter è presente con il noto ed irresistibile rock’n’roll Once Bitten, Twice Shy, ma non ci sarebbe stato male qualcosa anche dal bellissimo live Welcome To The Club; quattro brani sono invece tratti da due album solisti di “Ronno” (il soprannome di Mick), entrambi postumi (Just Like This del 1999, ma con registrazioni del 1976, e Heaven And Hull del 1994), anche se va detto che Ronson a suo nome non è che avesse mai sfornato capolavori. I’d Give Anything To See You è una buona rock ballad, melodica e potente al tempo stesso (e con Mick che si dimostra un cantante discreto), impreziosita da un assolo magnifico, Hard Life è un pezzo solido e grintoso, molto “classic rock” ed anche piuttosto orecchiabile, Midnight Love uno slow strumentale senza infamia e senza lode (scritto da Giorgio Moroder!), mentre dulcis in fundo abbiamo una cover molto particolare di Like A Rolling Stone di Mr. Zimmerman, ancora con Bowie voce solista, dal ritmo accelerato e più chitarristica che mai, diversa dal solito ma niente male. Gli unici due inediti sono anche i soli due pezzi incisi di recente, e quindi senza Ronson:

This Is For You, tenue ballata acustica, voce, chitarra e piano, ad opera di Joe Elliott, voce dei Def Leppard (niente di imperdibile, sembra Bryan Adams) e Piano Tribute To Mick Ronson, uno strumentale per solo pianoforte da parte di Mike Garson, molto classicheggiante e poco in linea con il resto del CD. In mezzo, la sempre bellissima Heroes, nella versione dal vivo ancora dal tributo live a Mercury, e quindi con Queen, Bowie e Mick che si occupa del celebre riff. Recuperare la figura di Mick Ronson è un’opera certamente meritoria, ma io avrei pensato ad un titolo diverso, dato che Beside Bowie non rende giustizia al biondo chitarrista, e forse ci stava anche un doppio, con un po’ più di Hunter ed almeno qualcosa di  Reed, Dylan e Mellencamp. Ma purtroppo non sono io a decidere.

Marco Verdi

Ecco Un “Piccolo” Cofanetto Fatto Come Si Deve! Ian Hunter – Stranded In Reality Parte II

ian hunter stranded in reality

Ian Hunter – Stranded In Reality – Proper Box Set 28CD + 2DVD

Ed ecco la Parte II.

Rant (2001): dopo altri cinque anni senza dischi, Ian torna con il suo lavoro più “politico”, profondamente critico verso la sua patria ma pure verso l’amministrazione Bush in America (e prima delle Torri Gemelle), ma anche il suo migliore da vent’anni a questa parte, con una solida band capitanata dal chitarrista Andy York (che si porta dietro Willie Nile come ospite), al punto che ancora oggi il gruppo che accompagna il nostro si fa chiamare The Rant Band. Fin dalle prime note dell’energica Rip Off si capisce che Ian è in gran forma ed il gruppo è quello giusto, un disco di rock’n’roll forte ed ispirato, con punte come la potente American Spy, la fluida Wash Us Away, la vibrante Knees Of My Heart (bellissima) e la travolgente Still Love Rock And Roll, nella quale l’ex Mott dimostra di avere ancora la forza di un ragazzino.

String Attached (2003): altro splendido doppio CD dal vivo, registrato ad Oslo con Andy York più musicisti norvegesi e la sezione archi dei Trondheimsolistene Strings, che accompagna le canzoni di Ian con misura e mai in modo invasivo: il risultato è il miglior live di Ian dopo Welcome To The Club, con il repertorio del riccioluto rocker rivisitato in chiave elettroacustica: intanto, finalmente troviamo su un live di Hunter la fantastica Roll Away The Stone, uno dei miei brani preferiti dei Mott (anche se questa versione rallentata non mi convince pienamente), ma in aggiunta il CD offre versioni strepitose di grandi canzoni come I Wish I Was Your Mother, una maestosa Boy, All The Young Dudes, Irene Wilde, Once Bitten, Twice Shy, Michael Picasso e Saturday Gigs, due rarità del periodo Hoople come Rest In Peace e la splendida Waterlow, una favolosa rilettura rallentata di All Of The Good Ones Are Taken, che diventa praticamente un’altra canzone, e perfino pezzi nuovi come Twisted Steel, Rollerball e, in esclusiva per questo box, Your Way.

Shrunken Heads (2007): Ian conferma il suo ottimo momento di forma, che culminerà con il disco seguente; Shrunken Heads è comunque ancora meglio di Rant, inciso con l’ormai abituale partner Andy York e con la Rant Band (e Jeff Tweedy ospite in tre brani), l’album si apre con la scintillante Words (Big Mouth), un uptempo decisamente riuscito ed orecchiabile, ma presenta diversi pezzi degni di nota, come l’accattivante When The World Was Round, all’epoca scelta come singolo, la lunga e bellissima title track, una ballata delle sue, lo splendido folk-rock elettrico Soul Of America, la rootsy I Am What I Hated When I Was Young e, tra le bonus tracks (uscite allora su un EP limitato), la toccante Wasted, uno slow che sarebbe dovuto finire sul disco principale.

Man Overboard (2009): ed ecco il capolavoro: Man Overboard è a mio parere il miglior disco di Hunter dopo Schizofrenic (per chi scrive, disco dell’anno 2009), con uno Ian in forma ed ispirato come raramente gli è capitato. Il brano centrale è sicuramente la title track, una delle più belle canzoni del nostro, una fantastica folk ballad dal sapore marinaresco, suonata e cantata in modo strepitoso; dovrei citarle tutte, ma poi diventa una recensione a parte: non posso però non menzionare l’irresistibile The Great Escape, un folk-rock di grande presa, la fluida Arms And Legs, lussuosa rock ballad, la ficcante Up And Running, la trascinante e divertente The Girl From The Office, tra le migliori del disco, l’impeccabile Flowers, dal ritornello vincente, la dolce Win It All, una ninna nanna d’autore, e la conclusiva River Of Tears, altra splendida ballata rock dal sapore folk e melodia di prim’ordine.

When I’m President (2012): uno dei dischi più rock’n’roll di Ian, e solo di poco inferiore al suo predecessore (ed ancora con la Rant Band protagonista), When I’m President è un concentrato di energia e grandi canzoni, a partire dalla trascinante (ed ironica) title track, e proseguendo con le irresistibili Comfortable, What For e Wild Bunch, tre brani ad alta gradazione rock, o le saltellanti Saint e Just The Way You Look Tonight, dalle melodie dirette e coinvolgenti. Ma la ballate non mancano, e tra loro spicca la favolosa Life, dal testo toccante e musica pure.

Live In The UK 2010 (2015): primo live ufficiale di Ian con la Rant Band, registrato in varie locations nel Regno Unito, contiene meno classici del solito (Ships, Irene Wilde, Michael Picasso, All The Young Dudes, la sempre meravigliosa Waterlow, oltre ad una oscura Sea Diver, un brano poco noto del periodo Mott The Hoople) e si concentra principalmente sugli ultimi dischi, con ottime riletture di Words (Big Mouth), Flowers, Soul Of America, Man Overboard (sempre una goduria) e 23a Swan Hill, per finire con una cover a tutto rock’n’roll di Sweet Jane (Velvet Underground), un classico nei concerti dei Mott ma una rarità in quelli di Ian solista.

Per i completisti, questo è il mio recente post sull’ultimo album di Ian, Fingers Crossed (http://discoclub.myblog.it/2016/09/28/altro-grande-vecchiosempre-forma-smagliante-ian-hunter-fingers-crossed/), da qui in poi iniziano i CD esclusivi per questo box, a partire da

Tilting The Mirror: un doppio CD che “recupera” rarità varie, pubblicate su antologie, tributi o colonne sonore, con anche però una manciata di inediti assoluti, come Common Disease e If The Slipper Don’t Fit (outtakes di Alien Boy), due ottimi rock’n’roll, il primo fatto e finito, mentre il secondo è solo una backing track senza voce, ed una Waterlow eseguita in trio in studio. Il primo CD, oltre a qualche single versions degli anni settanta, presenta una prima versione di The Outsider, già splendida, e diverse outtakes da Short Back’n’Sides (già uscite in una edizione del 1994), con almeno due di esse (la ballata You Stepped Into My Dreams e lo scatenato rock’n’roll Na Na Na) meglio di molto materiale poi finito sul disco originale. Il secondo dischetto recupera quattro pezzi tratti da colonne sonore degli anni ottanta, da tempo fuori catalogo (gli unici brani registrati da Ian tra il 1983 ed il 1990), tra i quali spicca la roccata e grintosa Great Expectations, l’unica tra l’altro a non risentire delle sonorità fasulle e gonfie tipiche dell’epoca, e si conclude con One More Time, scritta da Alejandro Escovedo e tratta da Por Vida, disco tributo dedicato al rocker texano.

If You Wait Long Enough For Anything, You Can Get It On Sale: altro doppio, questa volta dal vivo, che presenta per la prima volta (nel primo CD e parte del secondo) il leggendario concerto di Ian & Band (con Ronson) all’Hammersmith Odeon il 22 Novembre del 1979, uno show di cui per decenni i fans hanno favoleggiato e che è considerato il Santo Graal di Hunter. Ed in effetti qui siamo a livelli altissimi, addirittura meglio di Welcome To The Club (il tour è lo stesso, e pure la scaletta, anche se con le canzoni in ordine diverso), con i nostri in serata di grazia e nessun brano che sia a livelli meno che strepitosi, con punte di eccellenza assoluta quali Laugh At Me, una cover molto dylaniana di un brano di Sonny Bono come solista, Sons And Daughters, Just Another Night, Bastard e, come finale, una stratosferica When The Daylight Comes di quasi 17 minuti, che da sola vale il prezzo (in una veste tra l’altro molto diversa, quasi blues). Basterebbe questo concerto, ma il secondo CD offre altri otto pezzi tratti da varie serate del 1979 e 1981, tra i quali spicca una rara Is Your Love In Vain? di Bob Dylan.

Bag Of Tricks: tre CD molto interessanti (presentati separatamente), sottotitolati Live Rarities, e che quindi prendono in esame brani suonati poche volte dal vivo dal nostro, oppure anche brani noti ma eseguiti in occasioni particolari, come il caso, nel primo CD, dei due pezzi proposti nel 1994 al concerto in memoria di Mick Ronson, cioè la prima esecuzione in assoluto di Michael Picasso (e se non vi commuovete vuol dire che siete dei robot) e la Resurrection Mary più bella di sempre. C’è anche qualche cover (Day Tripper, molto più rock di quella dei Beatles, una tosta e vigorosa While You Were Looking At Me di Little Steven, la dylaniana Knockin’ On Heaven’s Door e la poco nota Isolation di John Lennon) e diversi pezzi rari dei Mott The Hoople, come Rock’n’Roll Queen, Death May Be Your Santa Claus, Hymn For The Dudes, The Original Mixed-Up Kid e le oscure Alice e The Moon Upstairs, oltre ad una Roll Away The Stone finalmente fatta come si deve. Il resto è repertorio “minore” di Hunter solista, ma non per questo meno interessante: i titoli a mio avviso più riusciti sono American Spy, la ballata semi-acustica Death Of A Nation (in origine molto più rock), Twisted Steel, una strepitosa The Truth, The Whole Truth And Nothin’ But The Truth di otto minuti e con un Andy York stratosferico, la sempre magnifica The Outsider, che nonostante sia una delle più belle ballate del nostro non viene suonata spesso, l’intensa The Ballad Of Little Star, la brillante Just The Way You Look Tonight e When I’m President, trascinante anche in questa versione elettroacustica.

Acoustic Shadows: nel 2008 Ian intraprese una breve tournée acustica in patria, accompagnato da due membri della Rant Band (James Mastro alla chitarra e Steve Holley, ex Wings, alle percussioni): qui c’è un estratto dal concerto di Dartford, nel Kent, nel quale Ian rivisita anche pagine minori del suo repertorio mantenendo grande freschezza anche in questa veste spoglia, ed accentuando ulteriormente il suo stile dylaniano. Hunter non ha paura di affrontare pezzi più mossi, come Where Do You All Come From, originariamente uno lato B dei Mott che il nostro non suonava dal 1973, Sweet Jane, Honaloochie Boogie (finalmente!) e Once Bitten, Twice Shy, ma chiaramente il meglio lo dà nelle ballate, tra le quali emergono le ottime Scars e Shrunken Heads. Ma gli highlights assoluti sono due strepitosi medley, di dieci e sette minuti rispettivamente, che fondono insieme Irene Wilde-Ships-Letter From Britannia From The Union Jack l’uno (solo con Ian ed il suo pianoforte) e Soul Of America-I Wish I Was Your Mother l’altro.

Experiments: l’ultimo CD è anche quello più interessante di tutti, e da solo vale parte della spesa richiesta per il box: infatti, a parte tre prime versioni di Too Much, Artful Dodger e Michael Picasso (quest’ultima gareggia in bellezza con quella poi pubblicata), il dischetto contiene quindici canzoni mai sentite, provenienti dall’archivio personale di Hunter, ma non takes differenti di brani già conosciuti, bensì proprio pezzi inediti, che in seguito Ian non riprenderà più in mano. La maggior parte sono canzoni fatte e finite, c’è anche qualche demo casalingo in cui il nostro suona tutti gli strumenti, ed un paio di abbozzi, almeno dal punto di vista del testo (come You’re Messin’ With The King Of Rock’n’Roll, musicalmente trascinante ma si capisce che le parole non sono quelle definitive). Ed i brani degni di nota non mancano di certo, in alcuni casi non avrebbero sfigurato su qualsiasi disco di Ian, come Money Can’t Buy Love, forse con qualche synth di troppo ma servita da una squisita melodia pop, l’orecchiabile Look Before You Leap, un potenziale singolo di successo, Demolition Derby, un home demo un po’ troppo elettronico ma che con un arrangiamento differente poteva diventare una grande canzone, la vivace e solare San Diego Freeway, parzialmente ispirata dai Beach Boys, ed una versione molto soulful di The Man In Me, un brano “minore” di Bob Dylan.

It Never Happened: la parte visiva del cofanetto, due DVD che spaziano lungo tutta la carriera del nostro. Il primo dischetto comprende 24 canzoni e scorre in un battibaleno, riproponendo più o meno tutti i classici di Ian sfruttando rari filmati promozionali, apparizioni televisive, brani dal vivo (tra i quali tre pezzi al Rockpalast nel 1980 e quattro a Londra nel 1989, dallo stesso concerto del CD BBC Live In Concert) e diversi videoclip (divertente quello di All Of The Good Ones Are Taken, parodia del film Arthur con Dudley Moore). Peccato per l’assenza della All The Young Dudes suonata nel 1992 al concerto tributo per Freddie Mercury, con i tre Queen superstiti, David Bowie e, soprattutto, Mick Ronson alla sua ultima apparizione prima della tragica scomparsa. Il secondo DVD è tutto dal vivo, con dieci pezzi a Toronto nel 1979 (lo stesso tour dal quale è stato tratto Welcome To The Club, quindi qualità super), altrettanti a New York nel 1981 (usciti all’epoca su VHS con il titolo Ian Hunter Rocks e pubblicati in CD nel 2012 dentro l’antologia From The Knees Of My Heart, ma mai in DVD prima d’ora), ed infine il concerto completo ad Oslo dal quale è stato tratto Strings Attached, che non è proprio una rarità dato che è ancora reperibilissimo in DVD.

Sperando di non avervi fatto addormentare, concludo affermando che questo Stranded In Reality è un box, l’avrete capito, difficile da ignorare (non dico imperdibile perché capisco che la spesa è notevole): mi sbilancio e lo eleggo ristampa dell’anno (Pink Floyd permettendo).

Marco Verdi

Un Altro Grande Vecchio…Sempre In Forma Smagliante! Ian Hunter – Fingers Crossed

ian hunter fingers crossed

Ian Hunter & The Rant Band – Fingers Crossed – Proper CD

Alla tenera età di 77 anni, Ian Hunter non ha la minima intenzione di appendere la chitarra al chiodo, ma anzi è più attivo che mai. Infatti, nell’attesa di vedere pubblicato il mese prossimo il monumentale box a lui dedicato Stranded In Reality (28CD + 2DVD, che doveva uscire ai primi di Settembre ma è stato rimandato pare per problemi di produzione), l’ex leader dei Mott The Hoople  ha messo fuori questo Fingers Crossed, quattordicesimo album solista di studio, a quattro anni di distanza dall’ottimo When I’m President http://discoclub.myblog.it/2012/09/17/anche-per-lui-il-tempo-si-e-fermato-ian-hunter-when-i-m-pres/ , che a sua volta veniva tre anni dopo lo strepitoso Man Overboard, per chi scrive disco dell’anno 2009 e suo miglior album dai tempi del lontano You’re Never Alone With A Schizofrenic. Fingers Crossed non fa che confermare l’eccellente momento di forma del riccioluto rocker inglese, che nonostante le primavere che si accavallano non ha perso la grinta e la voglia di fare del sano e corroborante rock’n’roll, né l’ispirazione per scrivere quelle ballate pianistiche per le quali va giustamente famoso; la sua ugola non ha perso smalto, e la Rant Band che come al solito lo accompagna (James Mastro e Mark Bosch alle chitarre, Paul Page al basso, l’ex Wings Steve Holley alla batteria e Dennis DiBrizzi al piano, oltre ad Andy York, ex John Mellencamp band ed ultimamente con Willie Nile, che produce anche il tutto) ha il suono perfetto per le sue tipiche ballate rock.

Un altro bel disco quindi, che non fa che confermare il trend positivo nella carriera del nostro (dopo che gli anni ottanta e novanta erano stati piuttosto difficili), ancora più prezioso in quanto non sono rimasti in molti a fare del sano rock come il suo. Una ritmica molto Stones introduce That’s When The Trouble Starts, un rock’n’roll tosto e grintoso, con il nostro che mostra di avere ancora la voglia (e la voce), e la band che lo accompagna in maniera potente e sicura. Dandy è un sentito omaggio all’amico David Bowie (che non dimentichiamolo aveva rilanciato la carriera dei Mott scrivendo per loro l’inno All The Young Dudes), una ballata cadenzata e vibrante con un ritornello classico che rimanda direttamente agli anni settanta, con Ian che nel testo cita diversi titoli di brani dello scomparso Duca Bianco (Heroes, Life On Mars, The Jean Genie): bella canzone. Splendida invece Ghosts, un folk-rock dylaniano (Bob è sempre stata la sua fonte d’ispirazione principale) dal gran ritmo e sviluppo trascinante, con un bellissimo gioco di chitarre, una delle migliori composizioni di Ian degli ultimi anni; la title track è uno slow pianistico, una delle specialità della casa, e Hunter canta con anima e passione quella che si rivela da subito una grande canzone, con una struttura melodica splendida che si apre nota dopo nota: toccante, a dir poco.

White House è un rock’n’roll decisamente divertente ed ironico, che sbeffeggia la figura di Donald Trump, ma con classe e finezza tipicamente britannica (e la musica è alquanto coinvolgente), mentre Bow Street Runners è un brano dal testo molto più duro, che parla della criminalità in aumento a Londra (ed in generale nel mondo) e della paura che ci circonda, il tutto con un ritmo sempre sostenuto, chitarre in primo piano ed un mood simile a quello di Willie Nile (lo zampino di York si sente, il ritornello corale ricorda molto certe cose di Willie). Morpheus è ancora uno slow dal pathos molto alto, che inizia con voce e piano nel nulla, poi a poco a poco entra il resto della band, che trasforma il pezzo in una ballata rock coi fiocchi, con bel assolo finale di Bosch. Stranded In Reality (stesso titolo del box di prossima uscita) inizia un po’ come un brano degli U2, ma Ian prende subito le redini e sciorina un motivo fluido e di grande presa, altra rock song di gran lusso, con un testo un po’ amaro sui tempi in cui viviamo, che culmina con la frase finale “Why am I losin’ my enthusiasm?” ripetuta ad libitum. L’album termina con l’asciutta You Can’t Live In The Past, dal tempo quasi reggae, unico pezzo di livello leggermente inferiore, e con la vivace e folkeggiante Long Time, melodia orecchiabilissima e prestazione vocale del nostro sempre più convincente.

Che altro dire…lunga vita a Ian Hunter!

Marco Verdi

“Ristampe” Imminenti E Future, Parte II: Loren Auerbach, Turtles, Joe Cocker, Screaming Blue Messiahs, Ian Hunter, Parton/Harris/Ronstadt The Complete Trio, David Bowie, Fleetwood Mac

loren auerbach & bert jansch colours are fading fast

Seconda parte sulle uscite più interessanti nell’ambito ristampe. Questa volta copriamo il periodo che va dal 12 agosto fino ad arrivare al 9 settembre, con una puntata fino al 23 settembre per due uscite importanti. Parliamo di cofanetti.

Loren Auerbach ai più non dirà molto, e forse anche la copertina qui sopra non aiuta a fare chiarezza. Ma se aggiungiamo che il cognome da sposata di questa signora era Jansch, che è colui che si vede al suo fianco nella foto di copertina del CD, forse il mistero si dirada leggermente. Comunque, l’album in questione si chiama Colours Are Fading Fast, è attribuito a Loren Auerbach With Bert Jansch, si tratta di un cofanetto triplo, pubblicato dalla Earth Records, ed era già disponibile al Record Store Day, come triplo vinile limitato. La Earth Records è una piccola etichetta inglese che quest’anno ha già pubblicato le ristampe di due album di Jansch, Avocet, uno splendido disco del 1979, e From The Outside, un raro disco del 1985, pubblicato solo in Belgio, inizialmente in LP in una tiratura di 500 copie, e poi stampato su CD dalla Hypertension nel 1993, ma non più disponibile da tempo.

Ora la stessa etichetta Earth fa uscire questo triplo CD che raccoglie i due album realizzati dalla Auerbach, quando non era ancora la moglie di Jansch (si sarebbero sposati solo nel 1999): Playing The Game After The Long Night, entrambi pubblicati in vinile dalla etichetta di Loren, la Christabel Records, tra il 1984 e il 1985, quando la giovane musicista aveva poco più di 20 anni (era nata nell’ottobre del 1963). Divagazione personale: avevo entrambi i vinili all’epoca, due piccoli gioiellini di folk d’autore, con leggere derive psichedeliche, usciti anche entrambi raccolti in un unico CD, pubblicato sempre dalla Christabel nel 1996 e poi dalla Castle nel 2001, ma francamente non li ho mai visti in giro. E’ stata paragonata come stile musicale a Virginia Astley, Bridget St, John Vashti Bunyan, ma il tocco musicale di Jansch, che è presente in entrambi gli album, si sente comunque. Nel primo disco Playing The Game, attribuito a Loren Auerbach with Richard Newman, suonano anche appunto Newman, altro ottimo chitarrista, Geoff Bradford, pure lui alla chitarra e vari altri musicisti impegnati a basso, armonica, percussioni e flauto. I brani sono scritti da Newman, Jansch o sono canzoni tradizionali.

Nel secondo disco After The Long Night, attribuito in copertina a Loren Auerbach Bert Jansch, suona ancora Richard Newman, oltre a basso e violino utilizzati in un paio di canzoni-

Nel cofanetto in uscita per Earth Records c’è anche un terzo CD di materiale inedito, registrato ai tempi e mai pubblicato. Come sapete Jansch è morto il 5 ottobre del 2011, dopo una lunga battaglia con un tumore. Anche Loren, che aveva 20 anni meno di lui, è morta, sempre per un cancro, solo due mesi dopo la scomparsa del suo compagno dell’ultima parte di vita di entrambi.

Proprio in questi giorni è stato anche annunciato che ad ottobre la Topic pubblicherà un doppio CD dal vivo Finale: An Evening With Pentangle, con la registrazione di un concerto registrato nel corso della reunion della band per il 40° Anniversario. Ma per il momento godiamoci questa piacevole sorpresa, dell’altro album ne riparleremo quando sarà il momento. Ho inserito nel Post vari video relativi a Loren Auerbach così potete farvi una idea di cosa stiamo parlando, alcune perle riemerse dalle nebbie del tempo, quelle piccole gioie che allietano la vita degli appassionati della buona musica.

turtles complete original album collection

Invece i Turtles, tra il 1965 e il 1970, sono stati una delle band americane più popolari e di successo, autori di 6 album, ma soprattutto di alcuni singoli ai primi posti delle classifiche: It Ain’t Me Babe di Bob Dylan (furono tra i primi, con i Byrds, a reinterpretare ottimamente Dylan in versione pop-rock), Happy Together (che in Italia diventò Per Vivere Insieme dei Quelli), She’d Rather Be With Me, You Know What I Mean, Elenore (la celeberrima Scende La Pioggia di Gianni Morandi), You Showed Me (un bellissimo pezzo scritto da McGuinn Clark) che fu l’ultimo a entrare nelle Top 10 americane. Il gruppo in teoria era un sestetto, ma tutto verteva soprattutto sulle strepitose armonie vocali dei due cantanti Howard Kaylan Mark Volman, che negli anni successivi avrebbero lavorato anche con Frank Zappa nei Mothers Of Invention. L’unico altro componente conosciuto della band fu per un breve periodo Johnny Barbata, il futuro batterista di CSN&Y. 

turtles all the singles

Considerati soprattutto un gruppo da singoli i Turtles in effetti erano una delle migliori band pop americane dell’epoca, rivalutati in seguito, come i Monkees e ora questo cofanetto sestuplo The Complete Original Album Collection raccoglie tutti gli album, con le versioni mono e stereo e molte chicche e rarità. Il tutto a cura della Manifesto Records in collaborazione con la FloEdCo, l’etichetta personale del gruppo, in uscita il prossimo 19 agosto. E’ la prima raccolta completa loro dedicata, visto che in passato hanno circolato soprattutto raccolte di successi ed in passato i singoli album sono apparsi e scomparsi velocemente in CD. Se vi sembra troppo investire in questo cofanetto (ma meriterebbe) uscirà anche una doppia antologia intitolata All The Singles, di cui potete leggere il contenuto qui sotto.

[CD1]

1. It Ain’t Me Babe
2. Almost There
3. Let Me Be
4. Your Maw Said You Cried
5. You Baby
6. Wanderin’ Kind
7. Grim Reaper of Love
8. Comeback
9. So Goes Love
10. On a Summer’s Day
11. We’ll Meet Again
12. Outside Chance
13. Makin’ My Mind Up
14. Can I Get to Know You Better
15. Like the Seasons
16. Happy Together
17. She’d Rather Be with Me
18. The Walking Song
19. Guide for the Married Man
20. Think I’ll Run Away
21. You Know What I Mean
22. Rugs of Woods and Flowers
23. She’s My Girl
24. Chicken Little Was Right

[CD2]
1. Sound Asleep
2. Umbassa the Dragon
3. The Story of Rock and Roll
4. Can’t You Hear the Cows
5. Elenore
6. Surfer Dan
7. Christmas Is My Time of Year
8. You Showed Me
9. Buzz Saw
10. House on the Hill
11. Come Over
12. How You Loved Me
13. You Don’t Have to Walk in the Rain
14. Love in the City
15. Bachelor Mother
16. Lady-O
17. Somewhere Friday Night
18. Teardrops
19. Gas Money
20. Who Would Ever Think That I Would Marry Margaret?
21. We Ain’t Gonna Party No More
22. Is It Any Wonder?
23. Eve of Destruction
24. Me About You

Se invece il vostro budget vi permette di acquistare il cofanetto da 6 CD. questa è la tracklist completa dei sei album, It Ain’t Me Babe (che conteneva altri due brani di Dylan, oltre ad una delle prime versioni di Eve Of Destruction) You Baby, Happy Together, The Turtles Present the Battle of the Bands, Turtle Soup and Wooden Head, i primi 3, come detto, sia in versione mono che stereo:

[CD1]
1. Wanderin’ Kind (Mono)
2. It Was a Very Good Year (Mono)
3. Your Maw Said You Cried (Mono)
4. Eve of Destruction (Mono)
5. Glitter and Gold (Mono)
6. Let Me Be (Mono)
7. Let the Cold Winds Blow (Mono)
8. It Ain’t Me Babe (Mono)
9. A Walk in the Sun (Mono)
10. Last Laugh (Mono)
11. Love Minus Zero (Mono)
12. Like a Rolling Stone (Mono)
13. Wanderin’ Kind (Stereo)
14. It Was a Very Good Year (Stereo)
15. Your Maw Said You Cried (Stereo)
16. Eve of Destruction (Stereo)
17. Glitter and Gold (Stereo)
18. Let Me Be (Stereo)
19. Let the Cold Winds Blow (Stereo)
20. It Ain’t Me Babe (Stereo)
21. A Walk in the Sun (Stereo)
22. Last Laugh (Stereo)
23. Love Minus Zero (Stereo)
24. Like a Rolling Stone (Stereo)

[CD2]
1. Flyin’ High (Mono)
2. I Know That You’ll Be There (Mono)
3. House of Pain (Mono)
4. Just a Room (Mono)
5. I Need Someone (Mono)
6. Let Me Be (Mono)
7. Down in Suburbia (Mono)
8. Give Love a Trial (Mono)
9. You Baby (Mono)
10. Pall Bearing, Ball Bearing World (Mono)
11. All My Problems (Mono)
12. Almost There (Mono)
13. Flyin’ High (Stereo)
14. I Know That You’ll Be There (Stereo)
15. House of Pain (Stereo)
16. Just a Room (Stereo)
17. I Need Someone (Stereo)
18. Let Me Be (Stereo)
19. Down in Suburbia (Stereo)
20. Give Love a Trial (Stereo)
21. You Baby (Stereo)
22. Pall Bearing, Ball Bearing World (Stereo)
23. All My Problems (Stereo)

[CD3]
1. Makin’ My Mind Up (Mono)
2. Guide for the Married Man (Mono)
3. Think I’ll Run Away (Mono)
4. The Walking Song (Mono)
5. Me About You (Mono)
6. Happy Together (Mono)
7. She’d Rather Be with Me (Mono)
8. Too Young to Be One (Mono)
9. Person Without a Care (Mono)
10. Like the Seasons (Mono)
11. Rugs of Woods and Flowers (Mono)
12. Makin’ My Mind Up (Stereo)
13. Guide for the Married Man (Stereo)
14. Think I’ll Run Away (Stereo)
15. The Walking Song (Stereo)
16. Me About You (Stereo)
17. Happy Together (Stereo)
18. She’d Rather Be with Me (Stereo)
19. Too Young to Be One (Stereo)
20. Person Without a Care (Stereo)
21. Like the Seasons (Stereo)
22. Rugs of Woods and Flowers (Stereo)

[CD4]
1. The Opening: The Battle of the Bands
2. The Last Thing I Remember
3. Elenore
4. Too Much Heartsick Feeling
5. Oh Daddy!
6. Buzzsaw
7. Surfer Dan
8. I’m Chief Kamanawanalea (We’re the Royal MacAdamia Nuts)
9. You Showed Me
10. Food
11. Chicken Little Was Right
12. The Closing: Earth Anthem (All)
13. She’s My Girl
14. Chicken Little Was Right (Single Version)
15. Sound Asleep
16. Umbassa and the Dragon
17. The Story of Rock and Roll
18. Can’t You Hear the Cows
19. The Last Thing I Remember (The First Thing I Knew) (Alternative Version)
20. The Owl
21. To See the Sun
22. Earth Anthem (Alternative Version)
23. Battle of the Bands Radio Spot

[CD5]
1. Come Over
2. House on the Hill
3. She Always Leaves Me Laughing
4. How You Love Me
5. Torn Between Temptations
6. Love in the City
7. Bachelor Mother
8. John & Julie
9. Hot Little Hands
10. Somewhere Friday Night
11. Dance This Dance with Me
12. You Don’t Have to Walk in the Rain
13. Goodbye Surprise
14. Like It or Not
15. There You Sit Lonely
16. Can I Go on
17. You Want to Be a Woman
18. If We Only Had the Time
19. Dance This Dance (Demo)
20. Come Over (Demo)
21. How You Love Me (Demo)
22. Strange Girl (Demo)
23. Marmendy Mill (Demo)
24. Turtle Soup Radio Spot

[CD6]
1. I Can’t Stop
2. She’ll Come Back
3. Get Away
4. Wrong from the Start
5. I Get Out of Breath
6. We’ll Meet Again
7. On a Summer’s Day
8. Come Back
9. Say Girl
10. Tie Me Down
11. Wanderin’ Kind
12. You Baby (1967 Stereo Mix)
13. So Goes Love
14. Makin’ My Mind Up (1966 Stereo Version)
15. Is It Any Wonder?
16. Let Me Be (1967 Stereo Mix)
17. Grim Reaper of Love
18. It Ain’t Me Babe (1967 Stereo Mix)
19. Can I Get to Know You Better
20. Outside Chance
21. You Know What I Mean
22. Cat in the Window
23. We’ll Meet Again (Alternate Take)
24. The Turtles! Golden Hits Radio Spot

Scoprirete tante piccole gemme di deliziosa musica pop.

joe cocker the album recordings 1984-2007

Il 26 agosto la Parlophone/Warner pubblicherà un box di 14 CD intitolato The Album Recordings 1984/2007 che copre quasi tutto l’ultimo periodo di carriera di Joe Cocker. Il tutto sarà a prezzo super economico (dovrebbe costare intorno ai 40 euro indicativamente, forse anche meno) e raccoglierà i tredici album pubblicati in quel periodo più un disco di brani registrati per colonne sonore, o usciti nelle versioni differenti degli album dei singoli paesi, tributi, duetti, singoli e altre rarità.

Ecco la lista completa:

[CD1]
1. Civilized Man
2. There Goes My Baby
3. Come On In
4. Tempted
5. Long Drag Off A Cigarette
6. I Love The Night
7. Crazy In Love
8. A Girl Like You
9. Hold On (I Feel Our Love Is Changing)
10. Even A Fool Would Let Go

[CD2]
1. Shelter Me
2. A To Z
3. Don’t You Love Me Anymore
4. Living Without Your Love
5. Don’t Drink The Water
6. You Can Leave Your Hat On
7. Heart Of The Matter
8. Inner City Blues
9. Love Is On A Fade
10. Heaven

[CD3]
1. Unchain My Heart
2. Two Wrongs
3. I Stand In Wonder
4. River’s Rising
5. Isolation
6. All Our Tomorrows
7. A Woman Loves A Man
8. Trust In Me
9. The One
10. Satisfied

[CD4]
1. When The Night Comes
2. I Will Live For You
3. Got To Use My Imagination
4. Letting Go
5. Just To Keep From Drowning
6. Unforgiven
7. Another Mind Gone
8. Fever
9. You Know It’s Gonna Hurt
10. Bad Bad Sign
11. I’m Your Man
12. One Night Of Sin

[CD5]
1. Feelin’ Alright (Live)
2. Shelter Me (Live)
3. Hitchcock Railway (Live)
4. Up Where We Belong (with Maxine Green) [Live]
5. Guilty (Live)
6. You Can Leave Your Hat On (Live)
7. When The Night Comes (Live-Memorial Auditorium)
8. Unchain My Heart (Live)
9. With A Little Help From My Friends (Live)
10. You Are So Beautiful (Live)
11. The Letter (Live)
12. She Came In Through The Bathroom Window (Live)
13. High Time We Went (Live)
14. What Are You Doing With A Fool Like Me (Live)
15. Living In The Promiseland (Live)

[CD6]
1. Love Is Alive
2. Little Bit Of Love
3. Please No More
4. There’s A Storm Coming
5. You’ve Got To Hide your Love Away
6. I Can Hear The River
7. Don’t Let The Sun Go Down On Me
8. Night Calls
9. Five Women
10. Can’t Find My Way Home (Edit)
11. Not Too Young To Die Of A Broken Heart
12. Out Of The Rain

[CD7]
1. Let The Healing Begin
2. Have A Little Faith In Me
3. The Simple Things
4. Summer In the City
5. The Great Divide
6. Highway Highway
7. Too Cool
8. Soul Time
9. Out Of The Blue
10. Angeline
11. Hell And Highwater
12. Standing Knee Deep In A River
13. Take Me Home

[CD8]
1. Into The Mystic
2. Bye Bye Blackbird
3. Delta Lady
4. Heart Full Of Rain
5. Don’t Let Me Be Misunderstood
6. Many Rivers To Cross
7. High Lonesome Blue
8. Sail Away
9. You And I
10. Darlin’ Be Home Soon
11. Dignity
12. You Can Leave Your Hat On (Edit)
13. You Are So Beautiful
14. Can’t Find My Way Home

[CD9]
1. Tonight
2. Could You Be Loved (Full Version)
3. That’s All I Need To Know
4. N’Oubliez Jamais (Edit)
5. What Do I Tell My Heart?
6. Wayward Soul
7. Loving You Tonight
8. Across From Midnight
9. What Do You Say?
10. The Last One To Know
11. That’s The Way Her Love Is
12. Need Your Love So Bad

[CD10]
1. First We Take Manhattan
2. Different Roads
3. My Father’s Son
4. While You See A Chance
5. She Believes In Me
6. No Ordinary World
7. Where Would I Be Now
8. Ain’t Gonna Cry Again
9. Soul Rising
10. Naked Without You
11. Love To Lean On
12. On My Way Home

[CD11]
1. You Can’t Have My Heart
2. Love Not War
3. You Took It So Hard
4. Never Tear Us Apart
5. This Is Your Life
6. Respect Yourself
7. I’m Listening Now
8. Leave A Light On
9. It’s Only Love
10. Every Time It Rains
11. Midnight Without You

[CD12]
1. What’s Going On
2. Chain Of Fools
3. One
4. I (Who Have Nothing)
5. Maybe I’m Amazed
6. I Keep Forgetting
7. I Put A Spell On You
8. Every Kind Of People
9. Love Don’t Live Here Anymore
10. Don’t Let Me Be Lonely
11. Jealous Guy
12. Everybody Hurts

[CD13]
1. You Haven’t Done Nothin’
2. One Word (Peace)
3. Love Is For Me
4. Don’t Give Up On Me
5. Long As I Can See The Light
6. Beware Of Darkness
7. Just Pass It On
8. Rivers Invitation
9. Ring Them Bells
10. Hymn 4 My Soul

[CD14]
1. Edge Of A Dream (Theme From “Teachers”)
2. Tell Me There’s A Way
3. Now That You’re Gone
4. Sorry Seems To Be The Hardest Word
5. Feels Like Forever
6. When A Woman Cries
7. Now That The Magic Has Gone
8. I Still Can’t Believe It’s True
9. My Strongest Weakness
10. Anybody Seen My Girl
11. Something
12. Human Touch
13. (My Heart Is A) Ghost Town
14. What Becomes Of The Broken-Hearted
15. Together (Where Do We Go From Here)
16. Lie To Me
17. Love Made A Promise
18. Ain’t No Sunshine
19. Come Together

Si va da Civilized Man del 1984 a Hymn For My Soul del 2007: mancano gli ultimi due album di studio,  Hard Knocks del 2010 e Fire It Up del 2012, oltre a Fire It Up Live, l’ultimo in assoluto del 2013, tutti e tre pubblicati dalla Sony. E ovviamente tutta la discografia precedente uscita per la A&M e per la Island, entrambe del gruppo Universal.

screamimg blue messiahs vision in blues

Gli Screaming Blue Messiahs di Bill Carter, sono uno dei tanti piccoli segreti che costellavano la galassia del rock indipendente inglese (anche se alcuni album erano usciti per delle majors): tra il 1983 e il 1990. La band era nata a Londra nel 1983, un trio tra rock inconsueto, blues, punk, R&B, rockabilly, tutto mescolato ad arte e con una notevole grinta, sia in studio che dal vivo. Oltre a Bill Carter, voce e chitarra solista (una specie di via di mezzo tra Wilko Johnson Pete Townshend), c’erano Chris Thompson al basso Kenny Harris alla batteria.

Comunque un’altra nota di merito degli Screaming Blue Messiahs era il loro produttore Vic Maile, quello dei Dr. Feelgood, Nick Lowe, Brinsley Schwarz, Man, che ha prodotto con ottimi risultati Gun Shy Bikini Red.

E anche dal vivo non scherzavano. Comunque nel cofanetto da 5 CD si trova tutto. compreso un singolo un vinile in omaggio.

CD1: Good & Gone plus early demos Elephant Studios Wapping London April 1984]
1. Happy Home (Good & Gone)
2. Tracking The Dog (Good & Gone)
3. You’re Gonna Change (Good & Gone)
4. Good And Gone (Good & Gone)
5. Let’s Go Down To The Woods
6. Someone To Talk To (Good & Gone)
7. Growing For Gold
8. I Want Up (Good & Gone)
9. Holiday Head
10. Wild Blue Yonder
11. Good And Gone Bonus 24th July 1984
12. Someone To Talk To Bonus 24th July 1984
13. Tracking The Dog Bonus 24th July 1984
14. Let’s Go Down To The Woods Bonus 24th July 1984

[CD2: Gun Shy]
1. Wild Blue Yonder
2. Holiday Head
3. Smash The Market Place
4. You’re Gonna Change
5. Just For Fun
6. Let’s Go Down To The Woods
7. Talking Doll
8. Twin Cadillac Valentine
9. President Kennedy’s Mile
10. Someone To Talk To
11. Clear View
12. Killer Born Man
13. I’m Mad Again (J L Hooker)
14. The Power Glide
15. Good And Gone Live ULU
16. Growing For Gold Live ULU
17. You’re Gonna Change Live ULU
18. Someone To Talk To Live ULU
19. Happy Home Live ULU

[CD3: Bikini Red]
1. Sweet Water Pools
2. Bikini Red
3. Too Much Love
4. I Can Speak American
5. Big Brother Muscle
6. I Wanna Be A Flintstone
7. Jesus Chrysler Drives A Dodge
8. Lie Detector
9. 55-The Law
10. All Shook Down
11. Waltz
12. Jerry’s Electric Church

[CD4: Totally Religious]
1. Four Engines Burning (Over The USA)
2. Mega City 1
3. Wall Of Shame
4. Nitro
5. Big Big Sky
6. Watusi Wedding
7. Here Comes Lucky
8. Gunfight
9. Martian
10. All Gassed Up

[CD5: Live Zurich 7.12.1989]
1. Wall Of Shame
2. Jesus Chrysler Drives A Dodge
3. Sweet Water Pools
4. Mega City 1
5. Four Engines Burning
6. Gunfight
7. All Gassed Up
8. Twin Cadillac Valentine
9. Happy Home
10. You’re Gonna Change
11. Accident Prone
12. Martian
13. Here Comes Lucky
14. Big Big Sky
15. Good And Gone

[7″ Vinyl Single]
1. Vision In Blues
2. Let’s Go Down To The Woods

Anche questo esce il 26 agosto, per la Easy Action/Warner.

ian hunter stranded in reality

Questo box ve lo segnalo comunque, anche se uscirà per la vendita solo sul sito della Proper http://www.propermusic.com/product-details/Ian-Hunter-Stranded-In-Reality-Ltd-Edition-Box-Set-235832, a sole 250 sterline (però vi danno un pence di resto). Si tratta dell’opera omnia di Ian Hunter, Stranded In Reality, un cofanetto da 30 dischetti, 28 CD e 2 DVD, con i 19 album della discografia e 9 CD di materiale raro ed inedito: Tilting the Mirror (Rarities 2CD), If You Wait Long Enough for Anything, You Can Get it on Sale (Live 1979-81 2CD), Bag of Tricks (Live Volumes 1, 2 and 3), Acoustic Shadows and Experiments. Comunque al link sopra trovate tutte le informazioni.

ian hunter fingers crossed

Aggiungo che il 16 settembre, sempre per la Proper, uscirà anche il nuovo album Fingers Crossed. Credo che per entrambi ci sia già un candidato per le recensioni sul Blog, dopo l’uscita.

parton harris ronstadt the complete trio collection

Il cofanetto qui sopra viene annunciato e poi rinviato da almeno un anno e mezzo. Finalmente il 9 settembre uscirà per Warner/Rhino l’edizione definitiva in 3 CD di The Complete Trio. Ovvero i due album pubblicati nel 1987 e 1999, Trio I Trio II, dal magico terzetto Dolly Parton, Emmylou Harris Linda Ronstadt, in ordine alfabetico per nome. Nel terzo CD 20 pezzi, con versione alternative e inediti, sempre incisi nelle sessioni per i due album tra il 1986 e il 1994.

Ecco la lista completa dei contenuti:

[CD1]
1. The Pain Of Loving You
2. Making Plans
3. To Know Him Is To Love Him
4. Hobo’s Meditation
5. Wildflowers
6. Telling Me Lies
7. My Dear Companion
8. Those Memories Of You
9. I’ve Had Enough
10. Rosewood Casket
11. Farther Along

[CD2]
1. Lover’s Return
2. High Sierra
3. Do I Ever Cross Your Mind
4. After The Gold Rush
5. The Blue Train
6. I Feel The Blues Movin’ In
7. You’ll Never Be The Sun
8. He Rode All The Way To Texas
9. Feels Like Home
10. When We’re Gone, Long Gone

[CD3]
1. Wildflowers (Alternate Take 1986)
2. Waltz Across Texas Tonight (Unreleased 1994)
3. Lover’s Return (Linda solo Unreleased 1994)
4. Softly And Tenderly (Unreleased 1994)
5. Pleasant As May (Unreleased 1986)
6. My Dear Companion (Alternate Take 1986)
7. My Blue Tears (Unreleased 1998)
8. Making Plans (Alternate Take 1986)
9. I’ve Had Enough (Alternate Mix 1986)
10. Grey Funnel Line (Unreleased 1986)
11. You Don’t Knock (Unreleased 1986)
12. Where Will The Words Come From (Unreleased 1985)
13. Do I Ever Cross Your Mind (Dolly Lead Alternate Take 1994)
14. Are You Tired Of Me (Unreleased 1986)
15. Even Cowgirls Get The Blues
16. Mr. Sandman
17. Handful Of Dust (Unreleased 1993)
18. Calling My Children Home (Unreleased Acapella Version 1986)
19. White Snow (Unreleased 1986)
20. Farther Along (Alternate Mix 1986)

Sempre lo stesso giorno verrà pubblicato anche un estratto dal cofanetto, un CD singolo intitolato My Dear Companion: Selections From The Trio Collection. Comunque i due dischi già usciti erano splendidi e visto che il terzo CD non si può avere a parte, sarà il caso di farci un pensierino. Non dovrebbe costare moltissimo, ho visto 25 dollari negli States.

david bowie who i can be now

Prosegue anche la serie delle ristampe del catalogo di David Bowie in cofanetto. Dopo Five Years che in 12 CD copriva il periodo 1969-1973, questo Who I Can Be Now, sempre in 12 CD ( o 13 LP) copre i tre anni successivi 1974-1976 e viene pubblicato sempre dalla Parlophone/Warner che ha acquisito il vecchio catalogo. Uscita prevista il 23 settembre. Nel cofanetto abbiamo The Gouster, presentato come un disco inedito (ma poi sotto potete leggere meglio che così non è), Live Nassau Coliseum, un doppio CD che era uscito insieme alla Deluxe Edition di Station To Station, Re Call 2, singoli e lati B usciti ai tempi.

https://www.youtube.com/watch?v=kj414ZrPY2U

david bowie who i can be now box

Ecco la lista completa:

DIAMOND DOGS
Released on RCA APLI 0576 (U.K.) / CPLI 0576 (U.S.) on 31st May, 1974.
Side 1.
1. Future Legend
2. Diamond Dogs
3. Sweet Thing
4. Candidate
5. Sweet Thing (Reprise)
6. Rebel Rebel
Side 2.
1. Rock ‘n’ Roll With Me
2. We Are The Dead
3. 1984
4. Big Brother
5. Chant Of The Ever Circling Skeletal Family

DAVID LIVE (ORIGINAL MIX)
Released on RCA APL2 0771 (U.K.) / CPL2-0771 (U.S.) on 29th October, 1974.
David Live was culled from performances on the 8th, 9th, 10th, 11th and 12th of July, 1974 at the Tower Theater, Philadelphia.
Side 1
1. 1984
2. Rebel Rebel
3. Moonage Daydream
4. Sweet Thing/Candidate/Sweet Thing (reprise)
Side 2
1. Changes
2. Suffragette City
3. Aladdin Sane
4. All The Young Dudes
5. Cracked Actor
Side 3
1. Rock ‘n’ Roll With Me
2. Watch That Man
3. Knock On Wood
4. Diamond Dogs
Side 4
1. Big Brother
2. The Width Of A Circle
3. The Jean Genie
4. Rock ‘n’ Roll Suicide

DAVID LIVE (2005 MIX)
David Live was culled from performances on the 8th, 9th, 10th, 11th and 12th of July, 1974 at the Tower Theater, Philadelphia.
Released on EMI 874 3042 on CD and also in 5.1 on the DVD-Audio EMI 874 3049 on 14th November, 2005.
Side 1
1. 1984
2. Rebel Rebel
3. Moonage Daydream
4. Sweet Thing/Candidate/Sweet Thing (reprise)
Side 2
1. Changes
2. Suffragette City
3. Aladdin Sane
4. All The Young Dudes
Side 3
1. Cracked Actor
2. Rock ‘n’ Roll With Me
3. Watch That Man
4. Knock On Wood
Side 4
1. Here Today, Gone Tomorrow
2. Space Oddity
3. Diamond Dogs
Side 5
1. Panic In Detroit
2. Big Brother
3. Time
Side 6
1. The Width Of A Circle
2. The Jean Genie
3. Rock ‘n’ Roll Suicide

THE GOUSTER
Previously unreleased as a complete album.
Side 1
1. John, I’m Only Dancing (Again) – not on ‘Young Americans’, first released as a single in 1979 to promote the ‘CHANGESTWOBOWIE’ compilation.
2. Somebody Up There Likes Me – alternative early previously unreleased mix
3. It’s Gonna Be Me – not on ‘Young Americans’, first released as a bonus track on the EMI/Ryko edition of ‘Young Americans’ in 1990. An alternative mix with strings was released on the 2007 EMI edition of ‘Young Americans’.
Side 2
1. Who Can I Be Now? – not on ‘Young Americans’, first released as a bonus track on the EMI/Ryko edition of ‘Young Americans’ in 1990.
2. Can You Hear Me – alternative early previously unreleased version.
3. Young Americans – same version that ended up on ‘Young Americans’.
4. Right – alternative early previously unreleased version.

YOUNG AMERICANS
Released on RCA RS 1006 (U.K.) / AQL1-0998 (U.S.) on 7th March, 1975.
Side 1
1. Young Americans
2. Win
3. Fascination
4. Right
Side 2
1. Somebody Up There Likes Me
2. Across The Universe
3. Can You Hear Me
4. Fame

STATION TO STATION
Released on RCA APL1 1327 on 23rd January, 1976.
STATION TO STATION (2010 HARRY MASLIN MIX)
First released on EMI BOWSTSD 2010 in 5.1 and in stereo at 48kHz/24bit on the DVD format within the Station To Station deluxe set on 20th September, 2010.
Side 1
1. Station To Station
2. Golden Years
3. Word On A Wing
Side 2
1. TVC 15
2. Stay
3. Wild Is The Wind

LIVE NASSAU COLISEUM ’76
Recorded live at the Nassau Coliseum Uniondale, NY, U.S.A., 23rd March, 1976. Released on EMI BOWSTSD 2010 within the Station To Station deluxe set on 20th September, 2010.
Side 1
1. Station To Station
2. Suffragette City
3. Fame
4. Word On A Wing
Side 2
1. Stay
2. Waiting For The Man
3. Queen Bitch
Side 3
1. Life On Mars?
2. Five Years
3. Panic In Detroit
4. Changes
5. TVC 15
Side 4
1. Diamond Dogs
2. Rebel Rebel
3. The Jean Genie

RE:CALL 2
Non Album Singles, Single Versions and B-Sides.
Side 1:
1. Rebel Rebel (original single mix)
2. Diamond Dogs (Australian single edit)
3. Rebel Rebel (U.S. single version)
4. Rock ‘n’ Roll With Me (live – promotional single edit)
5. Panic In Detroit (live)
6. Young Americans (original single edit)
Side 2:
1. Fame (original single edit)
2. Golden Years (original single version)
3. Station To Station (original single edit)
4. TVC 15 (original single edit)
5. Stay (original single edit)
6. Word On A Wing (original single edit)
7. John, I’m Only Dancing (Again) (1975) (single version))

fleetwood mac mirage deluxe

 

Sempre il 23 settembre, ancora per la Warner, è in uscita anche la versione Deluxe di Mirage dei Fleetwood Mac. Pubblicato in origine nel 1982, diciamo che non è un disco splendido, molto lontano dai livelli qualitativi dei precedenti Tusk, Rumours e dell’omonimo Fleetwood Mac, comunque non è neppure disprezzabile. La nuova versione presenta l’album originale rimasterizzato nel primo CD, 20 versioni alternative, demo e altro nel secondo, un concerto dal vivo al Forum di Los Angeles, estratto dalle due serate del 21-22 ottobre del 1982. E un DVD audio per i maniaci dell’alta qualità sonora. Oltre al vinile sempre in edizione remaster 2016. Oppure c’è la versione doppia, solo con i primi due CD.

Leggete sotto la lista dei pezzi:

[CD1]
1. Love In Store (2016 Remastered)
2. Can’t Go Back (2016 Remastered)
3. That’s Alright (2016 Remastered)
4. Book of Love (2016 Remastered)
5. Gypsy (2016 Remastered)
6. Only Over You (2016 Remastered)
7. Empire State (2016 Remastered)
8. Straight Back (2016 Remastered)
9. Hold Me (2016 Remastered)
10. Oh Diane (2016 Remastered)
11. Eyes of the World (2016 Remastered)
12. Wish You Were Here (2016 Remastered)

[CD2]
1. Love In Store (Early Version)
2. Suma’s Walk aka Can’t Go Back (Outtake)
3. That’s Alright (Alternate Take)
4. Book of Love (Early Version)
5. Gypsy (Early Version)
6. Only Over You (Alternate Version)
7. Empire State (Early Version)
8. If You Were My Love (Outtake)
9. Hold Me (Early Version)
10. Oh Diane (Early Version)
11. Smile At You (Outtake)
12. Goodbye Angel (Original Outtake)
13. Eyes of the World (Alternate Early Version)
14. Straight Back (Original Vinyl Version)
15. Wish You Were Here (Alternate Version)
16. Cool Water (2016 Remastered)
17. Gypsy (Video Version) [2016 Remastered]
18. Put a Candle In the Window (Run-Through)
19. Teen Beat (Outtake) [2016 Remastered]
20. Blue Monday (Jam)

[CD3]
1. The Chain (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
2. Gypsy (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
3. Love In Store (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982
4. Not That Funny (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
5. You Make Loving Fun (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
6. I’m So Afraid (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
7. Blue Letter (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
8. Rhiannon (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
9. Tusk (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
10. Eyes of the World (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
11. Go Your Own Way (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
12. Sisters of the Moon (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)
13. Songbird (Live at The Forum, Los Angeles, CA October 21-22, 1982)

[DVD]
5.1 Surround:
1. Love In Store (2016 Remastered)
2. Can’t Go Back (2016 Remastered)
3. That’s Alright (2016 Remastered)
4. Book of Love (2016 Remastered)
5. Gypsy (2016 Remastered)
6. Only Over You (2016 Remastered)
7. Empire State (2016 Remastered)
8. Straight Back (2016 Remastered)
9. Hold Me (2016 Remastered)
10. Oh Diane (2016 Remastered)
11. Eyes of the World (2016 Remastered)
12. Wish You Were Here (2016 Remastered)
24/96 Stereo:
13. Love In Store (2016 Remastered)
14. Can’t Go Back (2016 Remastered)
15. That’s Alright (2016 Remastered)
16. Book of Love (2016 Remastered)
17. Gypsy (2016 Remastered)
18. Only Over You (2016 Remastered)
19. Empire State (2016 Remastered)
20. Straight Back (2016 Remastered)

[LP]
1. Love In Store (2016 Remastered)
2. Can’t Go Back (2016 Remastered)
3. That’s Alright (2016 Remastered)
4. Book of Love (2016 Remastered)
5. Gypsy (2016 Remastered)
6. Only Over You (2016 Remastered)
7. Empire State (2016 Remastered)
8. Straight Back (2016 Remastered)
9. Hold Me (2016 Remastered)
10. Oh Diane (2016 Remastered)
11. Eyes of the World (2016 Remastered)
12. Wish You Were Here (2016 Remastered)

That’s All Folks.

Bruno Conti