Da Bob Seger Passando Per I Little Feat! Shaun Murphy – It Won’t Stop Raining

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Shaun Murphy – It Won’t Stop Raining – Vision Wall Records

Devo ammettere che ho sempre avuto negli anni una predilezione per le grandi voci rock-soul-blues femminili, e dopo Dana Fuchs e Susan Marshall (non dimenticando Beth Hart, Grace Potter, Ruthie Foster e molte altre), come promesso e “minacciato” pochi giorni fa, oggi parliamo di Shaun Murphy (da non confondere con un omonimo campione del mondo di biliardo, che oltre a tutto è pure un uomo). Di questa signora (e della sua storia, con dovizia di particolari), vi ha già parlato Bruno recensendo l’ottimo Live At Callahan’s Music Hall (11) http://discoclub.myblog.it/2011/11/16/e-proprio-lei-shaun-murphy-live-at-callahan-s-music-hall/ , a cui sono seguiti a breve distanza di tempo Ask For The Moon (12), Cry Of Love (13), Loretta (15), fino ad arrivare a questo nuovo lavoro It Won’t Stop Raining, per undici tracce che includono brani originali e una manciata di cover tutte di impronta blues, tutte registrate ai Colemine Studios di Nashville, con la produzione di tale TC. Davis, insieme a Randy Coleman al mixer come ingegnere del suono. Come sempre ad accompagnare Shaun in sala d’incisione è la sua attuale “Touring band”, composta da Tom DelRossi alla batteria, Larry Van Loon e John Wallum alle tastiere e John Marcus (Tim McGraw) al basso, Kenne Cramer (Dr.Hook), Shawn Starski (Otis Taylor) alle chitarre, con un suono vivace che fa quasi pensare di ascoltare un disco dal vivo, pur senza esserlo.

Il disco si apre con il ritmo “shuffle” di Spreadin’ The News, a cui fanno seguito il blues viscerale  di Your Husband Is Cheating… e Happy With The One I Got…, mentre con la title track It Won’t Stop Raining si viaggia verso la ballata ricca di atmosfere “soul”, per poi passare al ritmo febbrile di una indiavolata Running Out Of Time (con un bel lavoro delle chitarre), e ritornare di nuovo allo “shuffle” di Pays The Price Of Love e Hey Baby (Don’t You Remember Me), sotto l’impulso di batteria e tastiere. Con That’s How A Woman Loves (cover di un brano di EG. Kight, come Happy With The One), si ritorna alle tenere ballate del periodo Stax ((pezzo che sembra scritta apposta per essere cantato dalla magnifica voce della Murphy), poi bastano tre note della chitarra rovente di Kenne Cramer per identificare nel “soul-blues” di I Need Your Love So Bad  il brano migliore del lotto, passando ancora per il blues “roccioso” di una I Hate The Blues (But The Blues Sure Seems To Love Me), e terminare con ancora una canzone con le tastiere e la sezione ritmica in gran spolvero, Fool For You, ricordando sempre la primaria importanza della voce di Shaun.

Questo It Won’t Stop Raining canzone dopo canzone può diventare un acquisto quasi obbligato per gli amanti del Blues e delle belle voci, e permetterci di scoprire finalmente una grande cantante che dopo gli inizi come corista di Bob Seger (lo è tuttora, oltre a lavorare con numerosi altri artisti, ma prima ancora come Stoney & Meatloaf, lavorò alla Tamla Motown nel 1971 insieme al “Polpettone” pre-fama) è stata anche per oltre una quindicina d’anni (dal 1993 al 2009) la cantante dei grandi Little Feat https://www.youtube.com/watch?v=A2XyJD2N3m0 , prima di intraprendere una valida carriera parallela da solista, che la riporta alle sue influenze giovanili, iniziate con Big Mama Thorton e proseguite con Koko Taylor, Etta James, Sister Rosetta Tharpe (per citarne alcune), e rivaleggiare con loro in bravura.

In conclusione, per quanto riguarda i “fans” della Murphy sanno già cosa fare (anche se i CD non sono facili da reperire e piuttosto costosi), per tutti gli altri la meravigliosa voce di Shaun  può essere un valido motivo per andarsi a risentire i dischi di Bob Seger https://www.youtube.com/watch?v=9QrtSmaNjTo  e dei Little Feat e per avvicinarsi a questa signora puntualmente candidata agli equivalenti dei “Grammy” del Blues.

Tino Montanari

Un Po’ Di “Piaceri Proibiti”, Ovvero, Hard Rock Post! Aerosmith, Kiss, Motorhead, Meat Loaf, Deep Purple.

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Un Po’ Di Piaceri Proibiti!

Aerosmith – Music From Another Dimension – Columbia/Sony 2CD+DVD

Kiss – Monster – Simstan/Universal CD

Motorhead – The World Is Ours Vol. 2 – UDR/EMI 2CD+DVD

Meat Loaf – Guilty Pleasure Tour/Live From Sydney – SFM CD+DVD

Deep Purple – Machine Head 40th Anniversary Edition – 4CD+DVD

Prima di cominciare vorrei ringraziare il democratico titolare di questo blog per avermi concesso questa escursione in territori non proprio “tipici”, ed in secondo luogo desidero rispedire al mittente tutti gli sguardi perplessi dei lettori: tutti (e dico tutti) abbiamo dei “piaceri proibiti”, ed il mio è il classico hard rock anni settanta/ottanta, in tutte le sue sfaccettature e deviazioni (beh, quasi tutte), e quindi, con oggi, desidero fare una breve disamina di alcune interessanti cose uscite di recente, sicuro di non essere l’unico ad apprezzare un certo tipo di musica (dopotutto non sto parlando di One Direction o Taylor Swift).

*NDB. Ma In futuro non si può mai dire, dai “piaceri proibiti hard” dove si può arrivare?

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Gli Aerosmith, ovvero la più famosa hard rock band d’America (ma Kiss, Van Halen e Guns’n’Roses potrebbero obiettare), erano dati per morti, artisticamente parlando: troppi i litigi e le incomprensioni recenti tra Steven Tyler e Joe Perry, unite al fatto che erano undici anni che non pubblicavano album con materiale nuovo (l’ottimo Honkin’ On Bobo, il loro ultimo disco di studio, era composto da cover di blues). Ora invece ho tra le mani il nuovo Music From Another Dimension, annunciato da tempo ed anche rimandato una prima volta (cosa che non faceva ben sperare), e devo dire che il quintetto di Boston non ha tradito le attese.

I Toxic Twins sono in gran forma, e nei quindici brani del CD (diciotto nella bellissima confezione deluxe) offrono la consueta dose di rock’n’roll di matrice stonesiana, riffs granitici e gran ritmo, però unite ad una buona qualità di canzoni che rende questo disco migliore delle ultime prove di studio (Nine Lives e Just Push Play), e non mancano anche le classiche ballate che tanta fortuna hanno avuto ed avranno nelle radio. Un bel ritorno, con una menzione speciale per la coinvolgente Oh Yeah, la fluida Tell Me, la tosta Freedom Fighter (con Perry voce solista) ed il duetto sorprendentemente riuscito (avevo paura) con Carrie Underwood, Can’t Stop Loving You, una ballata elettrica e potente. Non tutto è riuscito (l’iniziale Luv XXX e Lover Alot sono due passaggi a vuoto), ma un buon disco di sano hard rock classico, che venderà probabilmente moltissimo ed entusiasmerà i fans.

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Sonic Boom era stato il disco del ritorno dei riformati Kiss (con Tommy Thayer ed Eric Singer a fianco degli inossidabili Paul Stanley e Gene Simmons), un disco di rock potente che non sempre era servito da canzoni di prima qualità: il nuovo Monster prosegue il discorso, ma migliorandolo.

I quattro sembrano infatti più convinti, e ci danno dentro di brutto: dodici brani di puro rock’n’roll duro, niente ballate, con ritornelli decisamente accessibili, adatti per essere eseguiti dal vivo per la gioia dei fans (in America certi brani li chiamano crowd pleasers). Anche Simmons, solitamente in secondo piano rispetto a Stanley, è in gran forma e canta parecchio, ed i titoli migliori del lavoro rispondono al nome di Freak, Long Way Down, Outta This World, Take Me Down Below, mentre il singolo Hell Or Hallelujah non è tra le mie preferite (e comunque il brano migliore è cantato da Singer, e cioè All For The Love Of Rock’n’Roll).

Tra gli episodi migliori della loro discografia, insieme a Destroyer, Rock’n’Roll Over e Revenge.

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Vedo già le bocche storte e le sopracciglia alzate ora che mi accingo a parlare dei Motorhead, ma, se ascoltate con attenzione, il trio capitanato da Lemmy Kilmister non fa musica molto diversa da quella degli ZZ Top (anche con la voce siamo lì), anche se rispetto al trio texano manca totalmente l’elemento blues (hai detto niente, direte voi…).

The World Is Ours, Vol. 2 segue il primo volume a meno di un anno di distanza, per un doppio CD (più DVD) registrato al Wacken Festival 2011, più estratti dal Rock in Rio e Sonisphere sempre dello stesso anno.

Il risultato è a mio parere superiore al volume uno, Lemmy e soci suonano più grintosi e convinti: certo, i loro concerti (e quindi, anche i dischi live) non sono mai molto diversi tra loro, e dunque sarebbe bastato anche un CD singolo. Comunque due ore di pura adrenalina, di riffs sparati a mille e ritmo forsennato, con tutti i classici presenti, da Iron Fist a The Chase Is Better Than The Catch a Bomber alla nota Ace Of Spades, fino alla granitica Overkill.

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Piacere Proibito è anche il titolo dell’ultimo live di Marvin Lee Aday, in arte Meat Loaf, uno che ancora vive di rendita con il suo primo, leggendario disco, cioè Bat Out Of Hell (un po’ quello che Mike Oldfield ha fatto con le sue campane tubolari), un disco epocale, pieno di grandi brani e con grandi musicisti (c’era mezza E Street Band), con l’unico difetto di un suono un po’ tronfio.

Il nostro Polpettone non ha poi più saputo ripetere quel successo, né di pubblico né di critica (anche se il secondo volume aveva qualche buon momento), ma dal vivo ha sempre una gran voce ed è un vero animale da palcoscenico. Chiaramente la parte del leone la fanno i brani di Bat Out Of Hell, con una particolare menzione per la title track e per la splendida You Took The Words, mentre anche la lunga Anything For Love, che nel 1992 apriva il seguito di quell’album epocale, fa la sua bella figura, e tra i brani più recenti non è affatto male Los Angeloser (e, proprio all’inizio del concerto, c’è spazio anche per un accenno del famosissimo tema The Time Warp, tratto dal musical The Rocky Horror Picture Show, al quale Meat prese parte).

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E per finire, due parole su quello che rischia di vincere per distacco il premio (per dirla alla romana) “sòla 2012”: la versione per il quarantennale del capolavoro dei Deep Purple, Machine Head.

Il disco viene infatti riproposto, con l’aggiunta della b-side When A Blind Man Cries (comunque reperibilissima in altre antologie della band) in ben tre CD più un DVD, in vari remix e remasters, ma pur sempre lo stesso disco ripetuto quattro volte! In aggiunta, sul quarto CD, troviamo In Concert ’72, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di questo box ma che in realtà era già uscito nel 1980 in doppio LP (e poi ristampato in CD): un concerto registrato al Paris Theatre di Londra che ora ci viene propinato, udite udite, con la setlist nel corretto ordine (capirai…).

Un’operazione discografica che si commenta da sola.

Non vi dico buon ascolto perché in molti di voi non condivideranno le mie scelte, ma come diceva il povero Ronnie James Dio…long live rock’n’roll!

Marco Verdi

Novità Di Ottobre Parte I. John Cale, Who Tribute, Beatles, Lau, Mary Gauthier, Tori Amos, Meat Loaf, Bruce Foxton, Bob Dylan, Tragically Hip

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La settimana del 2 ottobre si aprono le grandi manovre di autunno, come uscite discografiche ed escono moltissimi dei dischi annunciati sul Blog nei mesi scorsi. Se volete, andando a ritroso, ed è una buona occasione per “sfogliare” questo spazio, li trovate tutti: da Van Morrison a Diana Krall, Wanda Jackson, Tift Merritt, Beth Orton, Iris Dement, Muse, Heart, Mark Eitzel, Bob Mould, Steve Winwood, la ristampa di Arc Of A Diver, il cofanetto Atlantic Soul Legends, Lucy Kaplansy, sono in uscita domani, ma scavando tra le uscite ci sono altri titoli interessanti da citare. Quelli che non trovate, probabilmente, avranno una recensione apposita a parte, oppure semplicemente non interessano o me li sono dimenticati, comunque partiamo, anche con qualche mini recensione, visto che poi, nonostante l’aiuto dei miei validi collaboratori, non sempre c’è il tempo di tornare a parlare di tutto, con appositi approfondimenti.

John Cale, a parte un EP lo scorso anno, era dal 2005 di Black Acetate che non rilasciava un nuovo album. Il CD del 2012 si chiama Shifty Adventures In Nookie Wood, esce per la Double Six/Domino Records e prevede tra l’altro una collaborazione con Danger Mouse nell’iniziale I Wanna Talk to U. Speriamo bene, si parla di escursioni in vari stili e generi, come è sempre stata caratteristica di Cale, ma i suoni moderni e l’elettronica avranno il sopravvento sulla sua anima rock?

Ennesimo tributo a cura dell’americana Cleopatra Records che ormai si è creata una sua nicchia di mercato dedicata ai “vecchi ma bravi”, questa volta è il turno di Who Are You – An All Star Tribute To The Who, quindi dopo Supertramp e Prog Rock è il turno di Townshend e Daltrey. La lista dei brani e dei partecipanti è notevole, con qualche scelta discutibile (il trio che fa My Generation, per esempio e anche Raveonettes e gli Sweet che fanno Won’t Get Fooled Again, ma pe’ cottesia!):

1. Eminence Front – John Wetton (Asia) K.K. Downing (Judas Priest) Derek Sherinian (Dream Theater)
2. Baba O’Riley – Nektar Jerry Goodman (Mahavishnu Orchestra)
3. I Can See For Miles – Mark Lindsay (former lead singer of Paul Revere & the Raiders) Wayne Kramer (MC5)
4. Love Reign O’er Me – Joe Elliot (Def Leppard) Rick Wakeman (Yes) Huw Lloyd-Langton (Hawkwind) Carmine Appice (Vanilla Fudge)
5. My Generation – Knox (The Vibrators)
Dave Davies (The Kinks) Rat Scabies (The Damned)
6. The Kids Are Alright – The Raveonettes
7. Won’t Get Fooled Again – Sweet
8. Anyway Anyhow Anywhere – Todd Rundgren Carmine Appice (Vanilla Fudge)
9. I Can’t Explain – Iggy Pop
10. Behind Blue Eyes – Pat Travers
11. Magic Bus – Peter Noone (Herman s Hermits) Peter Banks (Yes) Ginger Baker (Cream)
12. Who Are You – Gretchen Wilson Randy Bachman (Bachman-Turner Overdrive)
13. Pinball Wizard – Terry Reid Mike Pinera (Blues Image) Brad Gillis (Night Ranger)
14. Squeeze Box – John Wesley (Porcupine Tree) David Cross (King Crimson)
15. Bargain – 38 Special Ted Turner (Wishbone Ash) Ian Paice (Deep Purple)
16. The Seeker – Joe Lynn Turner (Rainbow) Leslie West (Mountain)

Tori Amos, da quando incide per la Deutsche Grammophon si sta un po’ avvitando su sè stessa. Gold Dust è una sorta di uscita celebrativa per festeggiare il 20° dall’uscita di Little Earthquakes, ma è anche l’occasione per Tori di rivisitare il meglio del suo catalogo, con nuove versioni di molti classici registrate con l’aiuto della Metropole Orchestra diretta da Jules Buckley, un po’ come ha fatto Sting recentemente, tra l’altro suo compagno di etichetta alla DG. Il tutto è stato registrato in presa diretta con l’orchestra e quindi anche il piano ha ampio spazio negli arrangiamenti. Non manca la versione Deluxe con DVD allegato, che contiene il classico Making Of, più i video di Flavor e Gold Dust.

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I Lau sono considerati tra i migliori gruppi del nuovo folk tradizionale britannico (scozzese per la precisione), non per nulla hanno vinto il BBC Folk Awards nel 2008-9-10; questo Race The Loser è il loro terzo album di studio, più un live Sarebbero (sono) il gruppo di Kris Drever, che pubblica anche a nome proprio oltre ad avere una miriade di collaborazioni. Il disco è prodotto da Tucker Martine, che questa settimana ha in uscita anche i dischi di Tift Merritt e Beth Orton, sempre curati da lui. Un uomo molto occupato.

Torna, a sorpresa, l’ho letto proprio in questi giorni, anche Mary Gauthier, una delle voci femminili preferite su questo Blog. Il CD è dal vivo, Live At Blue Rock, che è un piccolo ranch convertito alla musica in quel di Austin, Texas. Una sorta di greatest hits registrato con i suoi collaboratori abituali, Tania Elizabeth al violino e Mike Meadows alle percussioni. Ci sono però anche due canzoni nuove e la classica hidden track alla fine (se è “nascosta” perché ce lo dicono prima o addirittura lo scrivono, mah?). Distribuisce la Proper Records. Non dimenticate che The Foundling è stato uno dei dischi più belli del 2010.

Il Boxettino che vedete di Bob Dylan è più che altro una curiosità, una nuova serie della Sony dedicata ad alcuni nomi classici del loro rooster di artisti: si chiama The Real Bob Dylan (ne ho visti anche un paio di altri dedicati a Benny Goodman e Dave Brubeck), è triplo, dovrebbe costare meno di 10 euro e il contenuto è anche interessante, per novizi (e collezionisti):

Disc: 1
1. Talkin’ New York
2. Song To Woody
3. A Hard Rain’s A-Gonna Fall
4. The Times They Are A-Changin’
5. With God On Our Side
6. Chimes Of Freedom
7. Boots Of Spanish Leather
8. Mr. Tambourine Man
9. It’s Alright, Ma (I’m Only Bleeding)
10. Like A Rolling Stone
11. I Want You
12. Positively 4th Street
13. Down Along The Cove
14. All Along The Watchtower
15. I’ll Be Your Baby Tonight
16. Tonight I’ll Be Staying Here With You
Disc: 2
1. If Not For You
2. You Ain’t Goin’ Nowhere
3. Forever Young
4. Watching The River Flow
5. Knockin’ On Heaven’s Door – Carol, Patterson, Brenda, Donna
6. On A Night Like This
7. The Mighty Quinn (Quinn, The Eskimo)
8. Precious Angel
9. Tangled Up In Blue
10. Gotta Serve Somebody
11. One More Cup Of Coffee
12. Changing Of The Guards
13. Hurricane
14. Buckets Of Rain
Disc: 3
1. Silvio
2. Foot Of Pride
3. Blind Willie McTell
4. Jokerman
5. Pressing On
6. Everything Is Broken
7. Series Of Dreams
8. Most Of The Time
9. The Groom’s Still Waiting At The Altar
10. Every Grain Of Sand
11. Sweetheart Like You
12. Brownsville Girl
13. Dignity
14. Dark Eyes

 

I brani li hanno scelti un po’ a casaccio, a occhio mi sembra che non ci siano , delle molte famose, Blowin’ In The Wind e Lay Lady Lay, però per un neofita o per chi non vuole spendere cifre folli per dei Greatest Hits, mi sembra molto funzionale, una buona iniziativa nel cinquantenario del vecchio Bob!

 

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Uno dei campioni mondiali dei “piaceri proibiti” in ambito musicale, a cui si accennava nel Post dedicato a Jeff Lynne, forse è proprio Meat Loaf. Con Bat Out Of Hell ci ha costruito una intera carriera, eppure quel disco, per chi scrive, rimane un chiaro esempio di come fare della buona musica rock, con l’aiuto di un grande produttore, Todd Rundgren, un bravo autore, Jim Steinman, e dei musicisti fantastici, mezza E Street Band, quasi tutti gli Utopia e ospiti assortiti vari, tra cui Ellen Foley ed Edgar Winter. Salvo poi, con una serie di seguiti di valore vieppiù decrescente, rovinarsi la reputazione, anche se uno zoccolo duro di fans lo ha sempre mantenuto. Chi meglio di lui quindi poteva pubblicare un bel Guilty Pleasure Tour (Live From Sydney, Australia 2011), un CD+DVD edito dalla Store For Music (?!?): la parte audio contiene 10 brani e dura 70 minuti, la parte video ne riporta 13 per un totale di 120 minuti, più (o compreso, non si capisce) un documentario di 40 minuti sul tour. Ci sono ovviamente molti dei classici ma anche qualche brano recente. “Polpettone” invecchia ma ci prova sempre.

Dopo essersi riavvicinati in seguito alla morte della moglie di Bruce Foxton e del padre di Paul Weller, i due ex Jam collaborano al primo disco da solista di Foxton. Il titolo del disco del bassista è Back In The Room, esce per la Bass Tone Records e tra i musicisti coinvolti ci sono Mark Brzezicki alla batteria, il chitarrista e vocalist Russ Hastings  e come ospiti, Steve Norman, il sassofonista degli Spandau e Steve Cropper. Foxton, non se la cava male anche come cantante, considerando che in alcuni brani dei Jam, tipo This Is The Modern World e David Watts, la voce solista era lui. Ad essere del tutto sinceri, Foxton nel 1983 aveva già pubblicato un album come solista, Touch Sensitive, ma credo non se lo ricordi nessuno.

I Tragically Hip, canadesi, sono una delle band più longeve del rock alternativo, più o meno contemporanei dei R.E.M., il primo disco è del 1983, e mi sono occupato di loro ai tempi sul Buscadero, recensendone alcuni dischi. Ricordo anche che mi piacevano parecchio e quindi avrei voluto postare la recensione in anteprima di questo Now For Plan A, poi come al solito, mi è mancato il tempo. Però il disco, che li riporta con una major, la Zoe Records/Rounder del gruppo Universal, è bello e Gord Downie ha sempre una bella voce, ricordano molto i Rem, è vero, ma ci sono arrivati insieme, non sono dei meri copisti. Produce Gavin Brown (Metric, Three Days Grace, Tea Party, Barenaked Ladies e anche Sarah Harmer, che appare nell’album). Il loro rock alternativo, melodico e ben cantato, si ascolta con piacere.

Breve appendice.

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Vi sembrava possibile che il 50° anniversario dall’uscita del primo singolo dei Beatles, Love Me Do sarebbe passato sotto silenzio? Certo che no. E quindi il 5 ottobre, la data fatidica, uscirà questa versione limitata in vinile, manco a dirlo su etichetta Parlophone, del 45 giri originale!

Bruno Conti

Novità Di Febbraio Parte IV. Pink Floyd, Lyle Lovett, David Sylvian, Carolina Chocolate Drops, Meat Loaf, Little Feat, Loreena McKennitt, Amy Ray, Eccetera

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Ultima serie di uscite per il mese di febbraio, in programma domani martedì 28, numerosa anche questa settimana (e ne ho selezionate solo una parte, “tagliando” un po’ di ristampe, poi ci torno con calma), presto che è tardi.

Partiamo con i Pink Floyd con l’uscita di The Wall si completa la serie di versioni “Immersion” ed “Experience”. Questo è il contenuto del Box da 6 CD + 1 DVD:

 

DISCS 1&2 – CDs 1&2

 

The Wall digitally remastered by James Guthrie, 2011

 

 

 

DISCS 3&4 – CDs 3&4

 

The Wall album demos (previously unreleased)

 

 

 

DISCS 5&6 – CDs 5&6

 

Is There Anybody Out There: The Wall Live (digitally remastered in 2011 by James Guthrie)

 

               

 

DISC 7 – DVD, AUDIO VISUAL

 

Another Brick In The Wall pt2 promotional video – restored in 2011

 

Behind The Wall documentary

 

Gerald Scarfe Interview

 

Short filmed extract of Earls Court concert featuring animation

44 page 27cm x 27cm booklet designed by Storm Thorgerson

 

Exclusive photo book

 

27cm x 27cm Exclusive Storm Thorgerson Art Print

 

5 x Collectors’ Cards featuring art and comments by Storm Thorgerson

 

Replica of The Wall Tour Ticket

 

Replica of The Wall Backstage Pass

 

Scarf

 

Prints/Cards of Mark Fisher’s stage drawings

 

3 x white marbles with design of bricks

 

9 x Coasters (unique to this box) featuring early Storm Thorgerson design sketches

La versione Experience,  nelle bonus ha i seguenti contenuti:

1. Prelude (Vera Lynn) Roger Original Demo (Programme 1 – Band Demos and Roger Waters Original Demo)
2. Another Brick in The Wall, Part 1 Band Demo (Programme 1 – Band Demos and Roger Waters Original Demo)
3. Thin Ice – Band Demo (Programme 1
4. Goodbye Blue Sky Band Demo (Programme 1 – Band Demos and Roger Waters Original Demo)
5. Teacher, Teacher Band Demo (Programme 1 – Band Demos and Roger Waters Original Demo)
6. Another Brick in The Wall, Part 2 Band Demo (Programme 1 – Band Demos and Roger Waters Original Demo)
7. Empty Spaces Band Demo (Programme 1 – Band Demos and Roger Waters Original Demo)
8. Young Lust Band Demo (Programme 1 – Band Demos and Roger Waters Original Demo)
9. Mother – Band Demo (Programme 1
10. Dont Leave Me Now Band Demo (Programme 1 – Band Demos and Roger Waters Original Demo)
11. Sexual Revolution Band Demo (Programme 1 – Band Demos and Roger Waters Original Demo)
12. Another Brick in The Wall, Part 3 Band Demo (Programme 1 – Band Demos and Roger Waters Original Demo)
13. Goodbye Cruel World – Band Demo (Programme 1
14. In The Flesh? – Band Demo (Programme 2
15. Thin Ice – Band Demo (Programme 2
16. Another Brick in The Wall, Part 1 Band Demo (Programme 2 – Band Demos)
17. The Happiest Days of Our Lives Band Demo (Programme 2 – Band Demos)
18. Another Brick in The Wall, Part 2 Band Demo (Programme 2 – Band Demos)
19. Mother Band Demo (Programme 2 – Band Demos)
20. One Of My Turns Band Demo (Programme 3 – Band Demos)
21. Dont Leave Me Now Band Demo (Programme 3 – Band Demos)
22. Empty Spaces Band Demo (Programme 3 – Band Demos)
23. Backs To The Wall Band Demo (Programme 3 – Band Demos)
24. Another Brick In The Wall, Part 3 Band Demo (Programme 3 – Band Demos)
25. Goodbye Cruel World Band Demo (Programme 3 – Band Demos)
26. The Doctor (Comfortably Numb) Band Demo (Programme 3 – Band Demos)
27. Run Like Hell Band Demo(Programme 3 – Band Demos)
Disc: 4
1. One Of My Turns – Band Demo
2. Don’t Leave Me Now – Band Demo
3. Empty Spaces – Band Demo
4. Backs To The Wall – Band Demo
5. Another Brick In The Wall, Part 3 – Band Demo
6. Goodbye Cruel World – Band Demo
7. The Doctor (Comfortably Numb) – Band Demo
8. Run Like Hell – Band Demo

La parte “deludente” di queste ristampe, come per gli altri cofanetti, è sempre quella Video, per cui se non siete Super-fans, anche in questo caso (visto il prezzo) vi consiglierei di optare per la versione Experience.

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Con questo album, Release Me, Lyle Lovett “completa” il suo contratto con la Curb e dal prossimo album tornerà indipendente. Nel frattempo il nuovo CD esce domani negli States su etichetta Lost Highway, in Europa Warner/Curb e nel Regno Unito su Wrasse dal 5 marzo L’album è un misto di cover e brani originali: c’è il duetto con Kd Lang nella title-track, con la nativa di Austin e partecipante di American Idol Kat Edmonson in Baby, It’s Cold Outside, una versione di Brown Eyed Handsome Man di Chuck Berry che diventa un classico di Lovett. Non manca l’omaggio a Townes Van Zandt con White Freightliner Blues e una bella versione di Isn’t That So di Jesse Winchester. Bella musica, insomma.

I Carolina Chocolate Drops hanno perso per strada un componente del trio originale, ma anche se in copertina appaiono in tre si sono allargati a un quintetto. L’etichetta è sempre la Nonesuch, produce Buddy Miller, garanzia di qualità. Sono 15 brani registrati live in the studio e si intitola Leaving Eden.

Di David Sylvian già nel 2000 era uscito un doppio. Everything and nothing che era una sorta di antologia di rarità stranezze, versioni dal vivo, singoli, ma ora la Virgin pubblica questo A Victim Of Stars 1982-2012 che è la antologia doppia ufficiale, 16 brani con un brano nuovo Where’s Your Gravity inciso per l’occasione.

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La Esoteric, sempre il 28 febbraio, esce con alcune ristampe interessanti, tra cui i due album dei Matching Mole di Robert Wyatt: il primo, omonimo e Little Red Record. Entrambi ampliati a doppi CD con un album di materiale inedito per ogni disco.

Prosegue per la EMI la serie delle ristampe dedicate a Robin Trower: dopo A Tale Untold che copriva il primo periodo della Chrysalis, esce un nuovo triplo Farther On Up the Road – The Chrysalis Years 1977-1983 che raccoglie gli LP pubblicati in quegli anni. Per chi è interessato all’ex chitarrista dei Procol Harum è stato pubblicato anche un bel doppio con le registrazioni della BBC.

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Nuovo album per Meat Loaf Hell In A Handbasket. Pavento la tavanata per questo ritorno alla Sony, con duetti con Chuck D e Lil’ Jon ma anche la sua partner abituale Patti Russo in California Dreamin’, si vedrà.

Questo Troubadours On The Rhine di Loreena McKennitt. che viene pubblicato come al solito dalla Quinlan Road/Universal, contiene la registrazione dal vivo di un concerto tenuto nel mese di marzo del 2011 negli studi radiofonici della SWR1 di Mainz, davanti ad un pubblico invitato di circa 300 persone. E’ un poco un ritorno alle sonorità del passato visto che la McKennitt si è esibita in trio, solo con il chitarrista Brian Hughes alle chitarre e Caroline Lavelle al cello.

Nuovo album solista, autoprodotto per la sua etichetta Daemon Records, per la Indigo Girl Amy Ray, titolo Lung of Love.

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Altra serie di ristampe. La EMi ripubblica due album dei Gentle Giant che mancavano all’appello, Interview e Free Hand, nella formula CD+DVD Audio, così non avremo manco mezzo inedito ma vuoi mettere la soddisfazione di avere la versione 5+1 Dolby Surround?

Torna disponibile tramite la BGO, in versione rimasterizzata, anche l’ultimo album dal vivo di Loggins & Messina, Finale, uscito in origine come doppio vinile nel 1977 e ristampato in CD singolo nel 2007 dalla Wounded Bird, ma già fuori produzione. Non è bello come On Stage, ma solo per un pelo, assolutamente da avere se amate il country-rock-pop di qualità di quegli anni.

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Nuovo album, il secondo, per la band anglo-svedese dei Fanfarlo, esce per la Atlantic, titolo Rooms Filled With Lights, per chi ama l’indie-pop raffinato, prodotto da Ben H Allen già con Deerhunter e Animal Collective.

A sette anni di distanza dal precedente, Toward The Low Sun è il nuovo album del trio dei Dirty Three, la band di Warren Ellis, violinista e collaboratore storico di Nick Cave. Etichetta Bella Union.

Per finire una chicca. Sempre nell’ambito dei semi-ufficiali la Left Field Media pubblica questo Broadcast radiofonico del 19 luglio 1973 a Ebbets Field, Denver, Colorado, dei Little Feat con il titolo di American Cutie. Si tratta di un concerto della band di Lowell George e Bill Payne nel pieno del loro fulgore, con il meglio di due show registrati nello stesso giorno, complessivamente, senza doppioni di brani per un totale di 14 brani. Secondo molti (visto che come bootleg aveva circolato) si tratta forse di uno dei loro concerti migliori di sempre e questi suonavano, ragazzi!

That’s all per le news.

Bruno Conti

E’ Proprio Lei! Shaun Murphy – Live At Callahan’s Music Hall

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Shaun Murphy – Live At Callahan’s Music Hall – Self Released

Spesso le informazioni le immagazzini nella tua memoria e poi non ci pensi più. Preparandomi a parlare di questo disco dal vivo di Shaun Murphy (nata Cheryl Murphy a Omaha, Nebraska in un imprecisato periodo degli anni ’50, non si dice l’età delle signore, anche perché non lo so) mi sono ricordato che ero andato a cercare le sue origini musicali quando, per un lungo periodo a cavallo tra anni ’90 e la prima decade del 2000, era stata la cantante dei Little Feat (che ha lasciato nel 2009) e avevo scoperto che la sua carriera era iniziata nel lontano 1971 quando era stata messa sotto contratto dalla Tamla Motown di Los Angeles come Stoney & Meatloaf (proprio quello, non ce sono altri!) e di cui, all’epoca, ufficialmente non fu pubblicato nulla ma quando il “bisteccone”  originale divenne una megastar a livello mondiale iniziarono a circolare degli strani dischi con quelle registrazioni che non c’entravano molto con lo stile di Meat Loaf dei tempi d’oro ma non erano male nella loro miscela di soul e rock.

Dopo quel primo periodo la Murphy se ne era tornata a Detroit, la città dove viveva e prima sede della Motown nonché patria di Bob Seger con cui Shaun iniziò una lunga collaborazione che si è protratta fino ai giorni nostri. Credo che sia presente come backing vocalist anche nel tour attuale (e sembra finale, pare che si ritirino tutti) di Seger. Ha cantato, dal vivo e in studio, anche con una miriade di musicisti famosi e non, dai Moody Blues a Herbie Hancock, Phil Collins, Glenn Frey, Joe Walsh, Maria Muldaur, Bruce Hornsby, Michael Bolton (nessuno è perfetto), Alice Cooper, JJ Cale, Coco Montoya e tantissimi altri ma le è rimasta la passione per il soul e il Blues e dal 2009 ha iniziato una carriera da solista e in tre anni ha pubblicato 3 CD autogestiti di cui questo Live At Callahan’s Music Hall è forse il migliore, ma anche Livin’ The Blues e The Trouble With Lovin’ sono gagliardi ancorché di non facile reperibilità, per usare un eufemismo.

Accompagnata da quella che chiama nelle note del Cd “My Wonderful Band” , un solido quartetto, tastiere, chitarra e sezione ritmica più due voci femminili di supporto e in alcuni brani una sezione di quattro fiati, il repertorio è composto da classici del soul e del Blues con una preferenza per il repertorio di Koko Taylor (che deve essere una “preferita” della Murphy) ma anche brani come Come To Mama firmata Willie Mitchell/E.Randle e che viene dal repertorio della grande Ann Peebles o Can’t No Grave Hold My Body Down che era uno dei cavalli di battaglia di Sister Rosetta Tharpe e qui viene ripresa in una ottima versione. Anche Someone Else Is Steppin’ In è un solido errebi firmato da Denise Lasalle e spicca pure una bella versione strumentale di Amazing Grace che lascia spazio all’ottimo gruppo che l’accompagna.

Lei ha una bellissima voce che in certi momenti, per l’intonazione, mi ricorda quella della compianta Phoebe Snow, una cantante che sapeva fondere nella voce musica bianca e nera con grande feeling e in altri Tracy Nelson un’altra che non scherza quanto a polmoni, ma se avete sentito i dischi di Little Feat e Bob Seger sicuramente la conoscerete. Ottimo anche il duetto “rustico” con il suo tastierista dalla voce vissuta, Larry Van Loom in una Hopelessly In Love With You scritta da un bluesman contemporaneo, Mike Holloway. Molto bella anche la versione di un brano del grande Frankie Miller I Know Why The Sun Don’t Shine di cui recentemente è uscito un cofanettino imperdibile con l’opera omnia per la Chrysalis negli anni ’70. Nel finale quando arrivano i fiati la temperatura sale, prima con Gonna Buy Me A Mule e Love of Mine e poi con due fantastiche cover di Down In The Flood di Bob Dylan a tempo di boogie e It Feels Like Rain, uno dei brani più belli di John Hiatt al quale viene resa piena giustizia. Una mezza stelletta in più sulle canoniche tre, per la parte finale, la meriterebbe ma la nostra amica è proprio brava, gran voce!

Bruno Conti 

Tra Mito E Realtà. Aprile, Piovono Le Novità: PFM, Doors, Paul Weller, Meat Loaf, RollingStones 45, Ecc.

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Andiamo per gradi e concisi che c’è molto materiale da presentare. Quello nuovo della PFM A.D. 2010 – La Buona Novella come vedete non ha ancora una copertina definitiva, il sottotitolo Opera Apocrifa (più in piccolo ancora c’è scritto “da La Buona Novella di Fabrizio De Andrè”) sta a significare che il gruppo ha ripreso, rivisitato, ampliato, aggiunto nuove musiche, riarrangiato senza toccare i testi. Il tutto esce in occasione del 40^ anniversario della pubblicazione del disco originale. Dovrebbe essere nei negozi il 23 aprile in CD e doppio vinile.

La doppia copertina per i Rolling Stones annuncia una ripubblicazione attesa da tempo: quella del grande disco Exile On Main Street, uno dei doppi fondamentali nella storia del rock. Uscirà il 18 maggio e ne parliamo tra un attimo. Prima, per collezionisti e non, vorrei ricordare che in America (ma anche in Italia) il 17 aprile è il Record Store Day. In questa occasione annuale vengono edite ogni anno delle edizioni particolari e limitate di vinili e cd che di solito in Italia non si vedono (se non ve le porta qualche amico dall’America o qualche pio importatore che li recupera dagli States): ebbene quest’anno, uno strappo alla regola, la Universal importerà un po’ di copie del 45 giri di Plundered My Soul b/w All Down The Line, ma dal 20 aprile, misteri della discografia. Il primo brano è uno dei dieci diconsi dieci brani inediti che grazieranno il secondo Cd della edizione Deluxe di questa ripubblicazione. Uscirà anche una versione Super Deluxe con doppio CD, Doppio Vinile, DVD, Libro, Ricchi premi e cotillons di cui vi parlerò più diffusamente in uno dei prossimi post dedicato specificamente a questo grandissimo album. Prezzo oltre i 100 euro per la gioia di grandi e piccini.

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Dalle nebbie del passato esce anche un ennesimo album dei Doors When You’re Strange: original soundtrack of the film by Tom Dicillo recita la copertina. Ci sono 32 brani, ma, non vi eccitate, 15 sono poesie di Jim Morrison recitate da Johnny Depp (che è anche la voce narrante del film), 10 brani tratti da album del gruppo, 2 interviste a Jim Morrison e 1 a tutti e quattro i componenti del gruppo e fa 28 (ho controllato bene per essere il più esaustivo possibile). Rimangono: Break on Through dal vivo all’Isola di Wight 1970, Light My Fire Live all’Ed Sullivan Show 1967, When The Music’s Over Televisione Danese 1968 e Roadhouse Blues Live New York 1970. Fate vobis. Il DVD dovrebbe uscire un paio di mesi dopo. Uscita il 9 o il 13 aprile.

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Tra le novità “nuove” esce Paul Weller con Wake Up The Nation di cui avevo intenzione di parlarvi oggi ma poi ho deciso per una tornata di Anticipazioni, quindi rimandato ai prossimi giorni, mah, non mi convince del tutto: anche in questo caso versione normale in un CD e Deluxe Edition in doppio CD dove campeggiano nel bonus disc, purtroppo, molte remix versions! Ne riparliamo con calma. Esce anche un nuovo Meat Loaf Hang Cool Teddy Bear, un concept album ( e te pareva), prodotto da Rob Cavallo, con la partecipazione tra gli altri di Brian May e Steve Vai, Jack Black, Patti Russo, Justin Hawkins (l’ex cantante dei Darkness) e udite, udite di Hugh Laurie, esatto il Dr.House, in veste di pianista. Anche in questo caso esiste una versione deluxe con un DVD allegato registrato nel tour mondiale del 2008. Per entrambi uscita il 20 aprile.

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Esce anche un nuovo album di Slash omonimo (in effetti è il primo da solista): sapete che l’ex chitarrista dei Guns’n’Roses non canta neanche sotto tortura quindi si è circondato di un congruo numero di collaboratori tra cui spiccano i nomi di Ian Astbury & Izzy Stradlin, Ozzy Osbourne, Fergie, Chris Cornell, Lemmy, Dave Grohl & Duff McKagan, Kid Rock, Rocco De Luca e Iggy Pop tra gli altri.

Spazio a disposizione finito, alla prossima.