Variazioni, Correzioni e Aggiunte. Uno Speciale Di Ferragosto Sulle Uscite Future! Velvet Underground, Who, Carmel, Dan Stuart, R.e.m., John Hiatt, Avett Brothers, Steve Winwood, Dwight Yoakam, Paul Simon, Wallflowers, Eccetera

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E’ proprio vero che si torna sempre sulla scena del delitto. Controllando le notizie sulle uscite dei prossimi mesi mi sono accorto che avevo “dimenticato” molti autori e titoli importanti, oltre alle variazioni sulle date di uscita che sono all’ordine del giorno, per esempio questo cofanetto in Super Deluxe Edition di The Velvet Underground And Nico è stato posticipato al 30 ottobre, rispetto al 2 della prima data. Del Box di Sandy Denny vi ho già dato notizia dello spostamento sempre al 30 di ottobre, data in cui uscirà un altro Mega Cofanetto di cui parliamo a fine articolo. Con Post all’uopo dedicati vi informerò sulla seconda uscita delle ristampe di Frank Zappa, la prima dedicata alla discografia dei Beach Boys e tutta la serie, in tre uscite “potenziate”, della discografia degli Aztec Camera. Qualche uscita imminente (21 agosto), oltre ai già citati Bill Fay, Ry Cooder, Lynyrd Skynyrd, Los Lobos Kiko, Box dei Kinks e altro la teniamo in serbo per fine settimana, ma quello che resta è estremamente interessante e “copioso”. Partiamo… in ordine sparso!

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Dan Stuart – The Deliverance Of Marlowe Billings – Cadiz – 04-09-2012

A sorpresa torna un “vecchio amico”. Chiusa l’esperienza Slummers, raccontata dal sottoscritto su questo Blog e sul Buscadero, torna il buon Dan Stuart con un nuovo disco solista, con uno dei suoi pseudonimi Marlowe Billings. Dopo la fine del suo matrimonio, il trasferimento a Oaxaca in Messico e vari problemi di “salute”, il vecchio rocker ci riprova ancora una volta a far ripartire la sua carriera musicale. Producono Antonio Gramentieri e Jack Waterson, degli italiani Sacri Cuori c’è anche Sapignoli. In concomitanza con l’uscita del disco, dall’Inghilterra, proprio tra fine di agosto e l’inizio di settembre, partirà anche un tour europeo.

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Carmel – Strictly Piaf – Secret Records – 03-09-2012

Dopo secoli torna anche Carmel (McCourt). A parte alcuni CD e DVD Live era dal 1995 che non pubblicava un disco “nuovo” di studio. Ok, sono tutte cover di Edith Piaf e su iTunes era disponibile da un anno! In ogni caso, bentornata. Questi i titoli:

1. Running
2. Sous Le Ciel De Paris
3. Les Amants D’un Jour
4. Autumn Leaves
5. La Vi En Rose
6. Mon Legionnaire
7. All My Love (Bolero)
8. The Poor People Of Paris
9. Non, Je Ne Regrette Rien
10. Running (Radio Edit)

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The Who – Live In Texas ’75 – DVD o Blu-Ray – Eagle Rock – 09-10-2012

Registrato nel corso del tour americano per promuovere l’uscita di Who By Numbers questo DVD contiene il concerto completo registrato a Houston, Texas il 20 novembre del 1975. C’è ancora Keith Moon e questi sono i brani contenuti: TRACKLIST. 1) Substitute 2) I Can t Explain 3) Squeeze Box 4) Baba O Riley 5) Boris The Spider 6) Drowned 7) However Much I Booze 8) Dreaming From The Waist 9) Behind Blue Eyes 10) Amazing Journey 11) Sparks 12) Acid Queen 13) Fiddle About 14) Pinball Wizard 15) I m Free 16) Tommy s Holiday Camp 17) We re Not Going To Take It / See Me, Feel Me / Listening To You 18) Summertime Blues 19) My Generation 20) Join Together 21) Naked Eye 22) Roadrunner 23) Won t Get Fooled Again 24) Magic Bus 25) My Generation Blues


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Steve Winwood – Arc Of A Diver – 2 CD – Island/Universal – 25-09-2012

 

CD One

 

1 While You See a Chance
2 Arc of a Diver
3 Second-Hand Woman
4 Slowdown Sundown
5 Spanish Dancer
6 Night Train
7 Dust

 

CD Two

 

1) Arc Of A Diver (4:14 – the edited US single version)
2) Spanish Dancer (6:08 – radio edit 2010 version)
3) Night Train (6:30 – instrumental version from the UK 12” single which has never been released on CD before. This version has extra guitar and keyboards and is much longer).

 

4) BBC Radio 2 documentary – ‘Arc Of A Diver, The Steve Winwood Story’.

Forse si poteva fare meglio, ma almeno lo faranno pagare all’incirca come un singolo. Il disco è bello, ma 3 brani e un documentario radiofonico sono un po’ pochino come bonus!

 

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R.e.m. – Document – 25th Anniversary Edition – 2CD Capitol EMI – 25-09-2012

Con questo titolo si conclude la ristampa degli album dei REM relativi al periodo I.R.S. Anche in questo caso versione doppia, nel secondo CD c’è un concerto registrato a Utrecht, Olanda il 14 settembre 1987:

CD 2 (Live in Holland, September 14, 1987):

01 Finest Worksong
02 These Days
03 Lightnin’ Hopkins
04 Welcome to the Occupation
05 Driver 8
06 Feeling Gravitys Pull
07 I Believe
08 The One I Love
09 Exhuming McCarthy
10 Wolves, Lower
11 Fall On Me
12 Just a Touch
13 Oddfellows Local 151
14 Little America
15 It’s the End Of the World as We Know It (And I Feel Fine)
16 Begin the Begin
17 Disturbance at the Heron House
18 Moral Kiosk
19 Life and How to Live It
20 So. Central Rain

Pare che anche il catalogo Warner verrà ripubblicato in versione speciale, quindi per i prossimi 25 anni siamo a posto.

 

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Avett Brothers – The Carpenter – Universal Republic – 11-09-2012

Sesto album di studio (o settimo, a seconda dei punti di vista) per gli Avett Brothers, sempre prodotto da Rick Rubin:

1. The Once And Future Carpenter
2. Live And Die
3. Winter In My Heart
4. Pretty Girl From Michigan
5. I Never Knew You
6. February Seven
7. Through My Prayers
8. Down With The Shine
9. A Fathers First Spring
10. Geraldine
11. Paul Newman Vs. The Demons
12. Life

 

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Dwight Yoakam – 3 Pears – Warner Bros – 18-09-2012

In Italia il termine ” 3 Pere” di solito ha connotati calcistici, non so quale sia il senso del titolo del nuovo album di Dwight Yoakam ma è un piacere averlo di nuovo in pista dopo sette anni di silenzio:

1. ‘Take Hold of My Hand’
2. ‘Waterfall’
3. ‘Dim Lights, Thick Smoke’
4. ‘Trying’
5. ‘Nothing But Love’
6. ‘It’s Never Alright’
7. ‘A Heart Like Mine’
8. ‘Long Way to Go’
9. ‘Missing Heart’
10. ’3 Pears’
11. ‘Rock it All Away’
12. ‘Long Way to Go’ (Reprise)

Due brani, A Heart Like Mine e Missing Heart, sono stati scritti e prodotti con la collaborazione di Beck…, strana coppia, ma vedremo.

 

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The Wallflowers – Glad All Over – Columbia – 02-10-2012

Torna anche la band di Jakob Dylan, sette anni di pausa anche per loro discograficamente parlando, Greatest Hits escluso. Registrato in quel di Nashville negli studi di Dan Auerbach, con la produzione di Jay Joyce (Emmylou Harris, Cage the Elephant), a fianco di Dylan ci sono l’immancabile (per fortuna) tastierista Rami Jaffee, il bassista Greg Richling, il chitarrista Stuart Mathis e alla batteria l’ex Pearl Jam e Red Hot Chili Peppers Jack Irons. Titoli:

1. Hospital for Sinners
2. Misfits and Lovers
3. First One in the Car
4. Reboot the Mission
5. It’s a Dream
6. Love is a Country
7. Have Mercy On Him Now
8. The Devil’s Waltz
9. Won’t Be Long (Till We’re Not Wrong Anymore)
10. Constellation Blues
11. One Set of Wings

Nuovo video. Se vi sembra di sentire qualche richiamo al passato la presenza di Mick Jones a voce e chitarra potrebbe dire “Clash”!

 

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Ryan Bingham – Tomorrowland – Axster Bingham Records – 18-09-2012

Mollato dalla Lost Highway/Universal ritorna anche il premio Oscar Ryan Bingham con il suo quarto album di studio Tomorrowland, pubblicato dalla sua etichetta personale il 18 settembre come riporta anche il suo sito. Co-prodotto con Justin Stanley in quel di Malibu, California dovrebbe segnalare un ulteriore spostamento verso sonorità più rock e tirate:

1. Beg For Broken Legs
2. Western Shore
3. Flower Bomb
4. Guess Who’s Knocking
5. Heart Of Rhythm
6. I Heard ‘Em Say
7. Rising Of The Ghetto
8. No Help From God
9. Keep It Together
10. Never Far Behind
11. The Road I’m On
12. Neverending Show
13. Too Deep To Fill

 

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Chris Knight – Little Victories – Drifter’s Church Productions – 11-09-2012

Altro grandissimo cantautore, da quello che ho sentito potrebbe essere addirittura il suo disco migliore (e quelli precedenti sono belli)! Settembre ricchissimo, ma volendo, sul suo sito è già in vendita little-victories-cd-tshirt-bundle e aprendo il sito potete ascoltare, se non lo conoscete, molti brani tratti dai suoi fantastici album. Questa la trovate in quello nuovo…

 

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John Hiatt – Mystic Pinball – New West – 25-09-2012

E se vi dicessi che il 25 settembre esce anche il nuovo album di John Hiatt? Sempre prodotto da Kevin Shirley, sempre più rivalutato, disco dopo disco, e autore di un lavoro fantastico nel precedente, bellissimo, Dirty Jeans And Mudslide Hymns e con Hiatt accompagnato anche in questo nuovo Mystic Pinball dal fantastico Combo di Doug Lancio, Patrick O’Hearn e Kenneth Blevins. E se vi dicessi che il “vigliacco” venderà già in anteprima il suo album ai concerti del tour americano che è partito ieri 14 agosto da Annapolis, MD?

Ci sarebbe da incazzarsi, ma, per addolcire la pillolina, da un sito interessante (e con un nome che ispira), ma che non avevo ancora citato nel Blog, potete sentire un brano in anteprima del nuovo album http://www.americansongwriter.com/2012/08/exclusive-hear-john-hiatts-new-single-were-alright-now/.

Mi sono accorto che la lista è ancora abbastanza lunga, per cui continuiamo domani.

Buon Ferragosto, per quello che resta.

“Potere E Gloria” Di Un Songwriter! Bill Mallonee

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Bill Mallonee – The Power & The Glory Self-released– 2012

A distanza di sette anni dall’ultimo lavoro Friendly Fire (2005) (ma ne ha pubblicati altri 3 di difficile reperibilità, come quest’ultimo), torna Bill Mallonee, ex-leader dei Vigilantes of Love, che sono stati una delle più fertili e ignorate formazioni del circuito roots-rock, attivi dalla fine degli anni ’80 e veri precursori del suono “americana”. Purtroppo il talento di Bill non è mai stato troppo valorizzato, nonostante amicizie importanti (per esempio Peter Buck dei R.E.M.) e alcuni album davvero notevoli per sostanza, qualcuno inciso anche per la prestigiosa Capricorn Records (su tutti per chi scrive Blister Soul  del 1995). Per inquadrare meglio il personaggio di cui stiamo parlando, questo “longevo” songwriter di Athens in Georgia (una carriera che dura da più di 20 anni), è stato inserito dalla prestigiosa rivista musicale Paste, fra i 100 autori viventi più importanti (per gli amanti delle statistiche al 65° posto).

L’amore profondo per la musica di artisti quali Dylan e Neil Young, ha lasciato un segno indelebile nella sua scrittura, che spazia da un folk-rock lirico a energiche ballate che ricordano lo Young appena citato, fino a brani che riportano ai tempi del “college rock” americano dei primi R.E.M.. In questo The Power & The Glory, Bill Mallonee (voce, chitarre e armonica), si affida ad una sezione ritmica collaudata formata da Bert Shoaff al basso e Kevin Heuer alla batteria e percussioni, mentre la novità è rappresentata dalla presenza della graziosa moglie Muriah Rose al piano, organo e voce, che si dimostra ideale contrappunto alle varie tematiche musicali del marito.

Le iniziali Carolina, Carolina e The Shakers & Movers sono puro rock’n’roll con riff di chitarra e feedback, mentre la seguente Just to feel the Heat sembra uscita dai solchi del grande Tom Petty. From the Beats Down to the Buddha è una ballata aperta dall’accompagnamento classico, chitarra, organo e basso, con una melodia memorizzabile, mentre Go To Sleep With the Angels è forse il brano più normale del disco. The Ghost That I Run With è un country rock cadenzato dal refrain orecchiabile, cui segue un’ariosa Stop Breaking’ Down che piacerebbe di sicuro a Willie Nile.

Bring You Around ha una base puramente rock ed un ritornello vincente, mentre Spring in Your Spirit è una ballatona affascinante, dallo script solido come una roccia ed un accompagnamento tenue ma di grande impatto, con la Muriah Rose al controcanto. Grande brano. Si alza il tiro con Keep The Home Fires Burning che sembra suonata dai mai dimenticati Crazy Horse, seguita dalla folkeggiante Ever Born Into This World, inizio attendista, ma poi si sviluppa in un “sound” aperto e ruspante. Chiude il disco la lunga Wide Awake With Orphan Eyes dal ritmo sostenuto e chitarre in spolvero nella parte centrale, un brano generoso con tanto “feeling”.

Bill Mallonee è un autore coi fiocchi (anche per quanto riguarda le liriche), scrive canzoni corpose, classiche, piene di sostanza, suonate in maniera impeccabile e senza sbavature, accompagnate da una voce molto espressiva con influenze talvolta “dylaniane”.  In definitiva una qualità medio alta (sarebbe un peccato non ascoltare queste incisioni), che segna in ogni caso un ritorno positivodopo una lunga pausa di Mr. Mallonee. Bentornato!

Tino Montanari

25 Anni Di Buone Azioni (E Di Belle Canzoni) – The Bridge School Concerts

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The Bridge School Concerts 25th Anniversary Edition – 3 DVD e 2 CD – Reprise Records

Il 24 ottobre, per ora solo per il mercato americano, la Reprise del gruppo Warner, pubblicherà questi due cofanetti rispettivamente di 2 CD e 3 DVD per raccogliere ulteriori fondi per la associazione fondata da Neil e Pegi Young e che gestisce una scuola per aiutare i bambini affetti da malattie della parola e da altri problemi fisici e psichici. Tutti gli anni allo Shoreline Amphitheatre di Mountain View, California si tiene un concerto, il “Bridge School Benefit”, al quale Neil Young ogni anno invita diversi musicisti per eseguire versioni perlopiù acustiche di propri ed altrui brani. Anche se la cosa è abbastanza risaputa non è male ricordarlo visto lo spirito benefico dell’evento.

Anche quest’anno nei due giorni tra il 22 e il 23 ottobre avrà luogo il concerto cui farà seguito la pubblicazione dei due manufatti. OK, si tratta di una manifestazione prettamente americana e quindi i due Box dembrano destinati solo al mercato interno ma ancora una volta gli europei se vogliono partecipare alla raccolta dei fondi dovranno “rischiare” di acquistare i dischetti tramite le catene di vendita americane con il possibile aggravio di ulteriori tasse e spese doganali che sicuramente non andranno alla organizzazione di Young. Questo per la cronaca e al momento. Speriamo in una pubblicazione anche da noi.

La lista dei partecipanti è quantomeno attraente e anche se per un DVD triplo si parla di una durata di “soli” 120 minuti (si spera negli Extra) queste sono le tracklists complete:

The Bridge School Concerts 25th Anniversary Edition DVD:
Disc 1:
Bruce Springsteen “Born In The USA”
Patti Smith “People Have The Power”
Pearl Jam “Better Man”
David Bowie “Heroes”
Ben Harper “There Will Be A Light”
Bob Dylan “Girl From The North Country”
R.E.M. “Country Feedback”
Emmylou Harris & Buddy Miller “Love Hurts”
Fleet Foxes “Blue Ridge Mountains”
Devendra Banhart “At The Hop”
Bonnie Raitt “The Road Is My Middle Name”
Billy Idol “Rebel Yell”

Disc 2:
Brian Wilson “Surfin’ USA”
Gillian Welch “The Way It Will Be”
The Pretenders “Sense Of Purpose”
James Taylor “Fire and Rain”
Simon and Garfunkel “America”
Tom Petty “Shadow Of A Doubt”
Dave Matthews “Too Much”
Neil Young “Crime In The City”
Tom Waits “16 Shells From A Thirty-Ought Six”
Elton John & Leon Russell “A Dream Come True”
Paul McCartney “Get Back”
Metallica “Disposable Heroes”
The Who “Won’t Get Fooled Again”

Disc 3:
Bridge School Documentaries:
* “Backstage At The Bridge School Benefit Concert”
* “The Bridge School Story”
* Special Feature – Student/Artist Interviews

The Bridge School Concerts 25th Anniversary Edition CD
CD 1:
Bruce Springsteen “Born In The USA”
Dave Matthews “Too Much”
No Doubt “Magic’s In The Makeup”
Jack Johnson “Gone”
Fleet Foxes “Blue Ridge Mountains”
Neil Young & Crazy Horse “Love And Only Love”
Sonic Youth “Rain On Tin”
Pearl Jam “Better Man”
Gillian Welch “The Way It Will Be”
R.E.M. & Neil Young “Country Feedback”
Willie Nelson “The Great Divide”
Nils Lofgren “Cry Just A Little”

CD 2:
Sarah McLachlan “Elsewhere”
Paul McCartney “Get Back”
Elton John & Leon Russell “A Dream Come True”
Band Of Horses “Marry Song”
Metallica “Disposable Heroes”
Thom Yorke “After The Gold Rush”
Sheryl Crow “The Difficult Kind”
Tony Bennett “Maybe This Time”
CSNY “Déjà Vu”
Norah Jones “Jesus, Etc”
Jonathan Richman “I Was Dancing In The Lesbian Bar”
Brian Wilson “Surfin’ USA”
The Who “Won’t Get Fooled Again”

Queste sono le informazioni disponibili al momento, i prezzi non sembrerebbero esorbitanti, a maggior ragione essendo per una causa benefica, ma “regalare” soldi alle dogane italiane non si sembra logico. Comunque vi terrò informati.

Bruno Conti

Grazie Di Tutto Comunque! I R.E.M. Annunciano Lo Scioglimento Della Band Sul Loro Sito

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Dopo 31 anni, 24 album pubblicati, 15 di studio, 2 live e sette raccolte i R.E.M. “Call It A Day” come dicono nel comunicato nel loro sito news_story.php?id=1446. Indubbiamente dispiace considerando che il loro ultimo album Collapse Into Now mostrava segni di rinascita ma se era destino doveva finire così.

Ma…quell’immagine che vedete è quella provvisoria che annuncia nei siti di vendita l’uscita di un doppio Greatest Hits per la Warner il 14 novembre, e allora?

Lasciamoci con un brano che sintetizza come si sentono i fans dei R.e.m. sparsi per il mondo in questo momento. Everybody hurts: uno dei più belli da uno dei loro dischi migliori.

Il video originale non si può “caricare” nel Blog. Ma comunque grazie!

Bruno Conti

Novità Di Luglio Parte III. America, Tom Morello, Elvis Costello, Joss Stone, Jon Anderson, Battlefield Band, R.e.m., Ricky Skaggs Eccetera

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Solito aggiornamento periodico, partiamo senza indugi, uscite del 19 luglio e 26 luglio.

Iniziamo dalle uscite di questa settimana e dal nuovo disco di Jon Anderson, che esce più o meno in contemporanea con quello del suo vecchio gruppom gli Yes: si intitola Survival & Other Stories esce per la Gonzo Records ed era già stato disponibile per la vendita nel corso del tour europeo di Anderson Wakeman del 2010. E’ frutto di una serie di collaborazioni con musicisti sparsi per il mondo a seguito di un annuncio in rete che recitava “Cercasi musicisti”. Cè una nuova versione di Just One Man che già appariva nell’album con Wakeman The Living Tree e una serie di brani nuovi registrati con Jamie Dunlap, Peter Kiel, Jann Castor, Dan Spollen, Kevin Shima, Stefan Poddell, Steve Layton, Jeremy Cubert, Christophe Lebled, Ryan Fraley, Daniel Reinker, and Paul Quinn. Non ne conosco uno!

La Battlefield Band è uno dei gruppi storici del folk britannico, sono in attività dal 1969 anche se il primo disco Farewell To Nova Scotia risale al 1976. Questo Line-up, pubblicato come al solito dalla Temple Records è il primo dove non appare nessun componente della formazione orginale, Alan Reid incluso che resisteva al passare del tempo. Si tratta di un gruppo tradizionale, li chiamano i Chieftains scozzesi e sono bravissimi. Se vi piacciono, occhio che di dischi ne hanno fatti tantissimi: in questo nuovo c’è una versione di That’s How Strong My Love Is del grande Otis Redding tutta violini e uileann pipes, in fondo è un “classico tradizionale” anche quello.

Billy Ray Cyrus è il papà di Myles Cyrus e l’interprete della serie televisiva “Doc” ma è anche uno dei cantanti country americani più famosi, per intenderci quello di Achy Breaky Heart che appariva sul suo primo album Some Gave All che ha venduto più di 20 milioni di copie. Il nuovo CD si chiama I’m American è una raccolta di canzoni “patriottiche” ed ha esordito al 153° posto delle classifiche americane vendendo 3.797 copie. A conferma dei tempi che passano. C’è anche una nuova versione di Some gave all cantata con Jamey Johnson, magari è bello?

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Quello dei R.E.M. Songs From A Green World è un ennesimo titolo dal vivo, diciamo semiufficiale, pubblicato dalla Left Media, si tratta di un broadcast radiofonico del 1989. Ottima qualità sonora e contenuto dei brani, 19 in tutto. Si tratta del concerto all’Orlando Arena in Florida del 30 aprile 1989 nel corso del tour per promuovere l’album Green che era uscito a fine 1988.

I Burlap To Cashmere sono un gruppo di ritorno. Nel senso che esistevano già prima che il leader Steven Delopoulos se ne andasse per incidere il suo unico album solista Me Died Blue, peraltro piuttosto bello. Ora ritornano con questo nuovo album omonimo prodotto da Mitchell Froom. Secondo alcuni sono stati tra i precursori dello stile neofolk di Mumford and Sons e Avett Brothers più di una decade fa. Il disco non è male, confermo.

Come già detto in questo Blog non è per niente male anche il nuovo di Joss Stone Lp1, prodotto da Dave Stewart. Esce il 26 luglio per la neonata Stone’d/Surfdog che è la sua nuova etichetta e visto che lo sto ascoltando abbastanza, penso che lo recensirò nei prossimi giorni.

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In Australia sono popolarissimi, gli ultimi tre album sono andati al n.1 delle classifiche, sono il John Butler Trio e fanno del rock, jam, roots music, insomma ci danno dentro alla grande e sono bravi. Questo nuovo album è l’ideale per ascoltarli, si tratta di Live At Red Rocks e se avete avuto la pazienza di aspettare, la settimana prossima ne esce una versione tripla, due CD+DVD su etichetta Because Music quindi import ma al prezzo di uno. Ovviamente sono molto famosi anche in America e questo non è il primo disco dal vivo che fanno ma il famoso Anfiteatro di Red Rocks a Denver è un posto molto suggestivo dove suonare.

A proposito di Live, esce la seconda (e ultima) stagione dello Spectacle di Elvis Costello, si tratta di un doppio DVD pubblicato dalla Wienerworld, 215 minuti di delizie, visto che nella serie di spettacoli ci sono le due puntate dedicate a Bruce Springsteen con immancabile jam tra parte della E Street Band e gli Attractions aumentati da Allen Toussaint, ma anche Bono & The Edge, Neko Case, Sheryl Crow, Ron Sexsmith, Jesse Winchester, Nick Lowe, Richard Thompson, Allen Toussaint, Levon Helm, Mary-Louise Parker, John Prine, Lyle Lovett, and Ray Lamontagne in vari gradi di accoppiamento. Con molto materiale inedito non andato in onda se avete avuto la fortuna di vederli in TV (come il sottoscritto).

Qualche mese fa era uscito un nuovo album della Penguin Cafe Orchestra ricostituita attorno al figlio di Simon Jeffes, Arthur senza più l’Orchestra nella ragione sociale, il disco era A matter of Life. Ora dopo A Brief History e History le due precedenti antologie una ulteriore A History, un cofanetto quadruplo che raccoglie in 60 brani rimasterizzati, più o meno tutta la discografia del gruppo. Etichetta Virgin Catalogue, uscita il 26 luglio, prezzo speciale, tipo doppio album. 

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Nuovo album per gli America, si chiama Back Pages come il famoso brano di Dylan (ok, è My back pages) ed in effetti, per la prima volta, è un disco tutto di cover, brani di Paul Simon, Joni Mitchell, James Taylor, Brian Wilson, Jimmy Webb e molti altri, compresa una versione di Time Of The Season degli Zombies e un nuovo brano A Road Song scritta dai Fountains of Wayne. Etichetta eOne Music Group (?!?), dal 26 luglio in America (prima, ovviamente) e dal 9 agosto in Europa.

Tom Morello quando non suona con i Rage Against The Machine si è inventato questo alter ego folksinger The Nightwatchman. Il 19 luglio è uscito un mini album con 8 pezzi per la New West Union Town i cui proventi vanno ad associazioni benefiche. Alcuni classici tra cui 16 Tons, I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night e This Is Your Land (versione non censurata), 3 brani nuovi e un pezzo dal vivo. Commento di un fan dei Rage Against the machine su Amazon, voto 1 stelletta. “16 Tons ? This Land is your Land ? Folk Music ? Don’t buy this crap !” Deve essergli proprio piaciuto.

Per finire, altro album che si è attirato un commento indignato da un acquirente in rete: “questo disco di Ricky Skaggs Country Hits Bluegrass Style” è una fregatura, era già uscito per la catena di ristoranti  Cracker Barrel circa tre anni fa con il titolo The High Notes!” Per tutti noi comuni mortali non clienti della catena di ristoranti si tratta di un bel disco nel classico stile di Skaggs che rivisita molti classici del country nel suo stile raffinato e con ampio uso di mandolino e intermezzi strumentali. C’è anche la famosissima Country Boy, il bellissimo brano di Albert Lee in una versione a velocità supersonica.

Bruno Conti

Novità Di Luglio Parte II. R.e.m., Suzanne Vega, George Thorogood, Graham Parker, Kasey Chambers, Jimmie Vaughan Eccetera

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La calura non accenna a diminuire e neppure il numero delle uscite discografiche.

Iniziamo con il secondo volume degli archivi “pirata” di Graham Parker. The Bootleg Box vol. 2. sempre pubblicato dalla Voiceprint/Retroworld/distr.IRD, sempre cofanetto da 6 CD, sempre prezzo molto speciale intorno ai 30 euro. Contiene 6 concerti:  

 “Graham Parker & The Rumors  – Live at the Rainbow 1977”, “Live alone- The Bastard Of Belgium ”, “Graham Parker And The Latest Clowns – “Live clowns” “Graham Parker & The Rumour S&+ Hot!”, Graham Parker & the Figgs “more live cuts from somewhere”, Graham Parker And The Latest Clowns – “More Live clowns”.

Quindi anche materiale più recente con i Figgs e in solitaria.

Il buon George Thorogood torna con 2120 South Michigan Avenue sempre su Emi Records. Per i più attenti in effetti si tratta sia dell’indirizzo dei mitici studi di Chicago della Chess Records che il titolo di un brano strumentale degli Stones. Come al solito per Thorogood un misto di brani originali e classici del Blues che questa volta prevalgono. Ospiti Buddy Guy e Charlie Musselwhite in due brani.

Terzo capitolo della serie di album che Suzanne Vega dedica alla riedizione dei suoi vecchi brani in versioni più scarne ed acustiche. Close-up vol.3, States Of Being, esce come al solito per la Cooking Vinyl/Edel e contiene anche un brano scritto per l’occasione in coppia con Duncan Sheik.

Data di uscita per tutti i 3, oggi 12 luglio.

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Kasey Chambers è una cantautrice australiana molto brava (vagamente una sorta di country-rock-pop down under) e in effetti questo Little Bird in Australia era già uscito lo scorso anche in versione Deluxe doppia (ma il secondo CD per la maggior parte è parlato). Etichetta Welk, tra gli ospiti Missy Higgins, Patty Griffin, il marito Shane Nicholson, il babbo Bill e il fratello Nash Chambers. Produce lei ma non vi aspettate un prodotto familiare ma, come già detto, dell’ottima country-roots music con ampie aperture pop. In Australia vende a carrettate.

Giusto un anno fa anche dalle pagine (virtuali) di questo Blog vi parlavo del nuovo album, molto bello, di Jimmie Vaughan Plays Blues, Ballads & Favorites. Aggiungete un More al titolo per il secondo capitolo, ma Lou Ann Barton e l’etichetta Proper rimangono, ovviamente cambiano i brani e il colore della copertina. Uscirebbe il 26 luglio ma visto che è già approdato nelle nostre lande ve lo segnalo.

E sempre più o meno un annetto fa usciva la ristampa per il 25esimo di Fables of The Reconstruction. Quest’anno tocca a Lifes Rich Pageant dei R.E.M., versione doppia, etichetta IRS/Emi con la solita valanga di inediti, demos e rarità, anzi per la verità questa volta il secondo CD sono tutti demo:

2011 25th Anniversary Edition reissue bonus tracks (The Athens Demos)
  1. “Fall On Me” (Demo)
  2. “Hyena” (Demo)
  3. “March Song (King of Birds)” (Demo)
  4. “These Days” (Demo)
  5. Bad Day” (Demo)
  6. “Salsa (Underneath the Bunker)” (Demo)
  7. “Swan Swan H” (Demo)
  8. “Flowers of Guatemala” (Demo)
  9. “Begin the Begin” (Demo)
  10. “Cuyahoga” (Demo)
  11. “I Believe” (Demo)
  12. “Out of Tune” (Demo)
  13. “Rotary Ten” (Demo)
  14. “Two Steps Onward” (Demo)
  15. “Just a Touch” (Demo)
  16. “Mystery to Me” (Demo)
  17. “Wait” (Demo)
  18. All the Right Friends” (Demo)
  19. “Get On Their Way (What If We Give It Away?)” (Demo) 

Come al solito, se volete spendere una decina di euro in più (e non abitate là o avete amici americani), la versione USA ha un boxettino più carino e alcune cartoline nelle confezione.

Anche per questo trittico la data è il 12 luglio.

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Ingrandendo la copertina questo sarebbe il volume 6 delle Cowboy Songs e capitolo 3 del Buckaroo Bluegrass per Michael Martin Murphey. L’album si chiama Tall Grass & Cool Water, esce per Rural Rhythm e anche se dopo ha fatto una valanga di album per me Murphey rimane sempre quello di Geronimo’s Cadillac e Cosmic Cowboy Souvenir due dei più bei dischi di country-rock cantautorale di tutti i tempi. Non che quelli che continua a fare non siano sempre belli ma uno ha le sue preferenze.

In tema di country-rock la BGO ristampa in uno dei loro classici twofer, due album in un cd, Head Over Heels e Rose Of Cimarron, l’ultimo con Timothy B. Schmit che poi sarebbe andato negli Eagles, Rusty Young e Paul Cotton, presenti anche nel disco precedente. Molto belli entrambi e hanno circolato molto poco in CD.

William Elliott Whitmore è una delle ultime “scoperte” della Anti in ambito country-folk alternativo. Questo Field Songs segue l’ottimo Animals In The Dark del 2009 che lo aveva fatto conoscere ed apprezzare. Ma tra ufficiali e autoprodotti di dischi ne ha già fatti una decina.

Anche per questa settimana è tutto per le uscite.

Bruno Conti

R.E.M. Collapse Into Now – Il Migliore Degli Ultimi 20 Anni?

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R.E.M. – Collapse Into Now – Warner Bros

Questo è il titolo di molte riviste e quotidiani “all over the world” in relazione all’ultimo disco dei R.e.m. Collapse Into Now. Ma se è vero, gli ultimi 20 anni comprenderebbero anche Out of time, Automatic for the people, Monster e New Adventures in Hi-fi. E poi l’avevano detto per tutti i dischi dei R.E.M. degli ultimi 10 anni salvo poi, scusate il termine crudo, rimanere inchiappettati (e non c’è piaciuto), con l’eccezione di Accelerate che rimane un album breve, conciso e gagliardamente rock, anche se non straordinario. In effetti la versione three-legged dog (ovvero il cane con tre gambe) come li aveva definiti Michael Stipe ai tempi non ha mai tenuto botta alla loro fama e alla qualità della formazione originale con Bill Berry. Ma questa volta pare che ci siamo: come ha dichiarato Peter Buck (e da qui è partito l’equivoco) “nessun disco dei R.E.M. negli ultimi 20 anni ha mai avuto 12 canzoni così buone”. Ma non è la stessa roba? Boh.

Comunque la si metta questo è sicuramente un bel disco, uno dei migliori in assoluto, molto vario e complesso come nelle loro opere più riuscite e quindi nell’attesa dell’arrivo domani 8 marzo, come si usa dire, “nei migliori negozi” del CD in versione limited digipack facciamoci una bella Track by Track!

Si parte con Discoverer, la chitarra di Buck che disegna una serie di power chords che ci riportano ai tempi di Document e Finest Worksong, mentre il coretto con il suo nah-nah-nah insistito ricorda la vecchia Hush (Joe South, ma la facevano anche i Deep Purple), un buon inizio.

All The Best mantiene questa ritrovata energia (già presente in Accelerate), con la seconda chitarra di Scott McCaughey e le tastiere di Mike Mills che sostengono la voce di un Mike Stipe che ritrova la sua proverbiale cripticità. Cosa è un “Quasimodo heart”? E cosa vuol dire con “Rang The Church Bell/’Til my ears bled red blood cells”? Un gorno ce lo spiegherà!

In Uberlin tornano le chitarre acustiche di Out of time e atmosfere vagamente folkeggianti ma anche un terzetto di tastiere Korg che nella parte centrale del brano avevo scambiato per degli uccellini che cinquettavano. Comunque tutto molto bello e elegiaco, registrato in quel di New Orleans e poi completato a Nashville, in questo giro del mondo per studi di registrazione che avrebbe dovuto portarli anche a Roma oltre che a Berlino. Uno dei tanti singoli radiofonici tratti dall’album e tra le cose più quintessenzialmente R.e.m. del disco.

Anche Oh My heart è stata registrata a New Orleans, introdotta da un brevissimo intervento di ottoni funebri delle marching bands della città, poi si sviluppa in una bellissima ballata con il mandolino (ma allora Buck è capace di suonarlo ancora?), l’acustica e una fisarmonica che accompagnano la voce in gran spolvero di Stipe (con il controcanto di Mills) e potrà affiancare nel tempo i loro classici perchè ne ha la statura e la qualità.

It Happened Today, con le sue sonorità che ricordano il jingle-jangle dei Byrds rivisitati come ai vecchi tempi, era stato il primo brano ad arrivare alle nostre orecchie. Nobilitato da un corposo lavoro alle armonie vocali di Eddie Vedder e Joe Gibb dei canadesi Hidden Cameras, si trasforma in un glorioso crescendo con la voce di Stipe in primo piano (ma come al solito non si capisce cosa dice, se no che brano dei R.E.M. sarebbe) e di nuovo acustiche e mandolino che contendono spazio all’elettrica e alle tastiere per un brano dal suono pieno e soddisfacente come non succedeva da tempo.

Every day is yours to win conferma la ritrovata vena melodica e a tempo di valzerone si inserisce in quella sequenza di brani che da Everybody Hurts in avanti ha sempre caratterizzato i REM più maliconici ma anche positivi. La voce leggermente filtrata e carica di eco di Stipe, in una botta di ottimismo, ci incita a “I cannot tell a lie, It’s not all cherry pie, But it’s all there waiting you”. Anche l’ “Hey Yeah” più volte ripetuto aspetta solo un pubblico per venire cantato a gran voce in concerto. Anche se sembra che, per il momento, non ci sarà un tour.

Tornano le chitarre spiegate e jingle jangle in Mine Smells Like Honey ( e cosa sarebbe esattamente che profuma di miele?) e siamo di nuovo negli anni ’80 dei loro classici esordi. Qualcuno ha detto Murmur o Reckoning? No. Mi era parso!

Altra bellissima ballatona, questa volta pianistica, Walk it back, registrata ancora in quel di New Orleans (ma allora la vecchia magia della Crescent City funziona ancora) conferma che questa volta è proprio vero? Ma cosa? E’ proprio bello questo disco, se non degli ultimi venti anni, il migliore degli ultimi 15.

La voce di Peaches svolge il ruolo che era di Kate Pierson dei B-52’s in Me in honey in una tosta e trascinante Alligator Aviator Autopilot Antimatter che con i suoi slogan e il ritmo incalzante potrebbe ricordare It’s The End Of The World…C’è spazio anche per un breve e ficcante assolo della chitarra di Buck. Il muro di chitarre è incrementato dalla presenza del grande Lenny Kaye della Patti Smith Band e “inventore” di Nuggets (e anche per questo gliene saremo per sempre grati)!

That Someone Is You guadagna il record di brano più corto nella storia dei R.em. (credo), con il suo minuto e 43 di irresistibile energia garage li avvicina quasi ai Ramones più “melodici”.

Altra piccola gemma acustica Me, Marlon Brando, Marlon Brando And I, ancora con mandolino e chitarra acustica e una spruzzata di organo e percussioni rivisita un altro dei “miti” americani, dopo il Montgomery Clift di Monty Got A Raw Deal (si trovava su Automatic For The people) e l’Andy Kaufman di Man On The Moon (sempre su Automatic con cui questo Collapse Into Now ha più di un punto di contatto).

Ma l’annunciata presenza di Patti Smith? Come sapete il meglio si tiene per ultimo. Nella tradizione di E Bow The Letter questa volta Michael Stipe declama dei versi indecifrabili mentre sulla chitarra distorta e in overdrive di Buck, la voce della Smith intona “cinderella boy, you lost your shoes” e altre enigmatichi e languidi nonsense. Tutto questo coacervo di emozioni si chiama Blue e ci riporta ai R.e.m. più sperimentali ma anche più efficaci. Grande conclusione!

Come sapete questa volta non ci sono versioni Deluxe se vogliamo escludere quella in digipack solo per il formato che troverete nei negozi nei primi giorni. O meglio, non ci sarebbe…perché la versione Deluxe, purtroppo, si trova solo iTunes per il download e contiene tre versioni Live In the Studio: energica e tirata Discoverer, intensa e bellissima quella di Oh My heart, con la fisarmonica in primissimo piano, mi sembra quasi più bella di quella ufficiale che pure è notevolissima. Quasi uscisse dal Nuggets ricordato prima Alligator Aviator Autopilot Antimatter diventa un brano garage-psichedelico con la chitarra di Buck in piena libertà e in vena di citazioni sixties.

Che altro? Produce Jacknife Lee che questa volta ha fatto un gran lavoro, vario ed elaborato. Tutti e dodici i brani avranno il loro bel video inserito in rete nel giro di un paio di mesi (e giuro che se poi fanno una “vera” versione Deluxe mi incazzo come l’automoblista di Gioele Dix).

In due parole: sono tornati! Facciamo tre. Finalmente!

Bruno Conti

Se Il Buongiorno Si Vede Dal Mattino…R.E.M. Featuring Eddie Vedder – It Happened Today

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Il nuovo album dei R.E.M. Collapse Into Now uscirà il 7 marzo del 2011 ma cominciano a “filtrare” (si dice così, ma da dove filtrano?) le prime voci! Intanto quelle che dicono che il suono, a differenza dell’ultimo Accelerate che era decisamente rock, segnala un ritorno a sonorità più complesse alla Automatic for the People o addirittura al vecchio jingle jangle (molto rivisitato) alla Byrds. Questo è il trailer dell’album, qualcosa si intuisce sulla scelta sonora dell’album.

Quello che si sente è comunque decisamente incoraggiante. Gli ospiti annunciati sono Patti Smith e il suo chitarrista Lenny Kaye, Peaches (?!?), il cantante degli Hidden Cameras Joel Gibb e “l’amico” Eddie Vedder in questa It Happened Today che da ieri è disponibile su iTunes. Devo dire che più che sentire, la voce di Vedder si intuisce (potrebbe essere chiunque), forse nel finale si capisce, in ogni caso il brano è bello, per cui…

Speriamo bene, le premesse ci sono, vedremo a marzo: gli ultimi album erano sempre sembrati, prima dell’uscita e sulla carta, un ritorno alla forma dei bei tempi andati, questa volta forse ci siamo, chi vivrà vedrà.

Bruno Conti

Un Altro Dei Dischi Dell’Anno? Arcade Fire – The Suburbs

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Arcade Fire – The SuburbsMerge/Universal CD/2 LP

Già cominciano a circolare voci sul “tradimento” dell’etica indie da parte del gruppo di Montreal unite ad altre voci (la maggior parte) che parlano di questo The Suburbs, il loro terzo, come del migliore della loro discografia.

Un giorno mi diranno quale è questo cosidetto filone indie o alternative (ma rispetto a cosa?): in ogno caso io mi unisco al gruppo dei “favorevoli”, non sara un capolavoro assoluto, (ma quanti ne escono in un anno?) ma mi pare un ottimo CD proprio nella vecchia ottica dell’album, inteso come vinile, che sarebbe doppio.

Ci sono tutti i piccoli escamotages del caso, tipo il disco che esce con otto copertine diverse tra cui scegliere, il vinile con copertina gatefold, ma c’è anche sostanza.

Una delle solite critiche è che è troppo lungo. Ma benedetti uomini e donne, il vostro lettore CD è fornito della funzione skip, tac e si passa al brano successivo, al limite ci si ritorna in un altro momento quando l’umore è quello giusto, non per fare un discorso alla “Catalano”, ma meglio avere un album con sedici tracce da ascoltare ed eventualmente tre o quattro da scartare, piuttosto che uno con dieci o dodici brani che se ne trovi quattro o cinque che non ti piacciono son c… amari.

Ma comunque devo dire che il disco funziona proprio nella sua interezza: sentito parecchie volte, e in questi giorni l’ho fatto per il piacere dell’ascolto e non per il “dovere” della recensione, regge sia nell’insieme che nei singoli brani.

Al sottoscritto ha ricordato qualcosa di Spectoriano (nel senso di Phil Spector), quel “wall of sound”, muro del suono, che ha sempre caratterizzato il settetto di Montreal (intesa come “casa” del gruppo, ma i due fratelli Butler sono nativi della California del nord e hanno vissuto per molti anni nei “suburbs” di Houston, Texas da cui il titolo dell’album), quel di più è meglio si diceva, la tendenza di “caricare” i suoni il più possibile, senza mai esagerare (ma ogni tanto ci sta pure) e diversificare molto le atmosfere dei brani. Era una caratteristica che avevano anche alcuni artisti britannici dei primi anni ’70 e penso al primo David Bowie o ai Roxy Music dei primi dischi, la capacità di mescolare sonorità elettroniche non eccessive al meglio del rock classico, con quei “lustrini” del glam a stemperare le atmosfere.

Il co-produttore Marcus Dravs, che è lo stesso del precedente Neon Bible e che ha lavorato anche con James, Coldplay e Brian Eno, ha saputo unire questo presunto stadium rock, il rok classico degli anni ’70 e l”anima indie e alternative (e ridagli!) degli Arcade Fire per plasmare questo The Suburbs che accontenterà palati più raffinati e amanti del buon pop.

Il disco si apre, nella title-track, sul mellifluo falsetto di Wim Butler e su atmosfere che ricordano il Bowie di Hunky Dory, il perfetto singolino d accoppiare a Month Of May come hanno fatto nel 12″ pubblicato a maggio. Il suono è semplice e complesso al tempo stesso, con le tastiere di Regine Chassagne, la signora Butler a interagire con archi, intesi come violini, viole, violoncelli e contrabbassi suonati dai vari componenti del gruppo che anche dal vivo si scambiano le varie strumentazioni.

Ready to start è un altro singolo potenziale, con una ritmica urgente di stampo rock e un sound radiofonico “moderno”, con chitarre ruggenti, sintetizzatori e tastiere varie che accompagnano la voce filtrata di Butler, glam rock futuribile, i vecchi Roxy con le tastiere di Eno.

Modern Man ricorda vagamente Learning to Fly di Tom Petty con il suo ritmo incalzante e le sue atmosfere orecchiabili, e non è inteso come un’offesa, meno complessa nei suoni dei brani precedenti anche se definirla semplice è esagerare.

Qualcuno ha paragonato questo disco nel suo insieme al ciclo di poemi di William Blake, Songs Of Innocence and Experience ma mi sembra un po’ esagerato, e perchè non la Divina Commedia o Romeo e Giulietta, in fondo trattasi di canzonette. Rococo, con la voce di Regine a doppiare quella del marito ricorda certi eccessi pop, ma quelli più gloriosi, degli ELO, tamto bistrattati e poi rivalutati, strati su strati di strumenti per un suono iper-raffinatissimo e un finale con chitarra in feedback.

Empty Room con la sottile voce di Regine Chassagne a guidare le danze ha comunque una energia synth-rock di grande appeal, con il solito muro di chitarre e tastiere e la ritmica in overdrive. City with no children aldilà del titolo visionario è uno dei brani più classici di rock dell’album, potrebbe essere su un album di Springsteen o degli Hold Steady e farebbe la sua bella figura. Half light, ancora con la voce della Chassagne a guidare il gruppo, si apre con un fade-in ed è un brano piacevole ma non memorabile, funzionale all’album nel suo insieme e qui ha un senso, ma non fondamentale, forse superfluo è eccessivo, magari ai prossimi ascolti potrei rivalutarla, gli arrangiamenti sono sempre maestosi e con quei crescendi tipici degli Arcade Fire.

Il battito elettronico di Half Light II ci introduce ad atmosfere che ricordano i Depeche Mode o gli U2 (che sono dei grandi fans e usavano Wake Up come brano intro dei loro concerti) fase 2 della produzione Eno/Lanois, “moderna ma con giudizio”. Suburban War con una bella chitarra con riverbero in evidenza è uno dei brani migliori dell’album, malinconica e appassionata ricorda certe cose più intimiste dei R.E.M. di Automatic for The People o dei primi Smiths, ma riviste nell’ottica inconfondibile degli Arcade Fire, con continui cambi di tempo e aperture orchestrate quasi eccessive ma vincenti all’ascolto.

Month of May è l’altro singolo e unisce un ritmo veloce quasi punk alla Ramones a sonorità electro-pop, tipo i primi Roxy Music di Virginia Plain, una strana alchimia che però funziona.

Wasted Hours è uno dei pochi brani lenti, visto che nella musica degli Arcade Fire non c’è posto per le ballate questo brano è la massima approssimazione ad un brano del “connazionale” Neil Young che ci potremo mai aspettare e questo si ricollega a certi giudizii che hanno paragonato questo album ad un incontro tra Neil Young e Depeche Mode. Altri lo hanno definito il loro OK Computer, ma superiore, confontato con i Radiohead oltre ai già citati R.E.M. di Automatic. Deep Blue è un altro dei brani definiti non indispensabili dalla critica ma al sottoscritto non dispiace, semplice e con un coretto pop nel ritornello.

We used to wait ricorda molto, ma molto da vicino, sarà il pianino insinuante, i Supertramp. ebbene sì, ma quelli migliori di Crime of the century, proprio il gruppo che era bello “odiare” negli anni ’70 e che periodicamente fanno capolino nella musica di qualche gruppo contemporaneo, anche loro maniaci della perfezione sonora e vocale e che ricevono un “omaggio” inatteso in questo brano. Sprawl è il secondo brano diviso in due parti, distinte e molto diverse tra loro, il primo è una ballata (no, non si può dire!) malinconica e raccolta, mentre la parte II, cantata dalla Regine Chassagne, sembra una traccia perduta della produzione dei Blondie, anche vagamente danzereccia, che sicuramente avrà i suoi estimatori ma non il sottoscritto.

Per concludere rimane The Suburbs (Continued) che riprende il tema del brano iniziale in un breve intramuscolo che nulla aggiunge e nulla toglie al disco nel suo insieme, fine della track-by-track.

Da domani nei negozi!

Capolavoro o disco normale? Ai posteri l’ardua sentenza! E con questa sentenza Pilatesca me ne lavo le mani. Anzi no, normale capolavoro potrebbe andare?

Bruno Conti

Arriva L’Estate! Mah? Novità Fine Giugno E Inizio Luglio -Box John Mayall, Jimmy Webb, Dweezil Zappa, Tributo a John Prine, Peter Case, R.e.m., John Fogerty Eccetera

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Prima di partire con le novità qualche aggiornamento e correzione.

Come vi sarete accorti, almeno in Italia, l’uscita del doppio DVD di Bruce Springsteen London Calling è slittata al 29 giugno. Non succede solo in Italia, il nuovo album di Judy Collins Paradise che vi avevo dato in uscita negli States l’8 giugno, uscirà il 29 giugno. Su una nota più lieta, ma non troppo, il nuovo CD omonimo di Grace Potter and The Nocturnals ha esordito al 19° posto delle classifiche di Billboard, quindi il fatto di avere commercializzato la propria musica ha, parzialmente, funzionato (o totalmente, a seconda dei punti di vista, visto che gli album precedenti, coccolati giustamente dalla critica, non erano mai entrati in classifica), la preferivo prima.

Le novità di questo inizio estate, per il momento non sono eccitanti con qualche notevole eccezione.

Di recente è uscito il grandioso (per chi ama la sua musica) disco dal vivo di John Prine In person & On Stage ora esce il tributo Broken Hearts & Dirty Windows: Songs Of John Prine con Justin Vernon dei Bon Iver, Conor Oberst e la sua Mystic Valley Band, My Morning Jacket, Josh Ritter, Lambchop, Deer Tick e Drive-by Truckers tra gli altri. Esce in questi giorni e, qui sta la curiosità, per l’etichetta di proprietà di Prine la Oh Boy records.

Il 29 giugno, sempre nell’ambito di tributi e dintorni, esce il nuovo album di Jimmy Webb Just Across The River, dove il grande compositore e cantante americano riprende alcuni dei suoi grandi successi con la partecipazione di alcuni amici. e quindi vai con Wichita Lineman con Billy Joel e Jerry Douglas, If You See Me Getting Smaller con Willie Nelson, Galveston con Lucinda Williams, P.F. Sloane con Jackson Browne, By The Time I Get To Phoenix con il cantante originale Glenn Campbell che l’aveva portata a vendere trilioni di copie, The Highwaymen con Mark Knopfler, All I Know con Linda Ronstadt. Ci sono anche Michael McDonald e John David Souther.

Lo stesso giorno esce il nuovo disco di Peter Case Wig! che ha avuto una gestazione travagliata visto che il nostro amico lo scorso anno stava per morire per problemi di cuore. Dopo una operazione a cuore aperto, eccolo qui più in forma che mai: purtroppo essendo privo dell’assicurazione si è ritrovato con un conto da sei cifre e senza soldi per pagarlo. Per il momento lo hanno aiutato i suoi amici T-Bone Burnett, Richard Thompson, Joe Henry e Loudon Wainwright III. Potete aiutarlo anche voi comprando questo disco, molto bello, che ritorna al vigore R&R del sound dei Plimsouls, di cui era leader.

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Se volete farvi del male e comprarlo per l’ennesima volta, sempre il 29 giugno esce l’edizione per il 25° anniversario di Centerfield di John Fogerty, con 2 misere bonus tracks che erano i retri dei 45 giri dell’epoca. Intendiamoci, il disco è molto bello quindi chi non dovesse averlo non esiti, per gli altri controlllo portafogli.

Il 7 Luglio torna Ed Kowalczyk. Vedo facce perplesse e domande tipo “E dove era andato?”. In effetti il nome non dice molto, ma era il leader e cantante dell’ottima rock band Live, che a cavallo tra gli anni ’90 e duemila ha realizzato una decina di dischi ((8 per la precisione). Il titolo del CD Alive era un indizio e un richiamo ai vecchi fans.

Il figlio del grande Frank, Dweeezil Zappa ha realizzato un doppio CD dal vivo Return Of The Son Of… dove riprende molti classici del babbo, ci sono Bamboozled by love, King Kong, Montana, The Torture Never Stops, Dirty Love e, naturalmente, Camarillo Brillo. Oltre a una versione di oltre 27 minuti di Billy The Mountain. Esce in questi giorni negli States e il 13 luglio da noi con distribuzione Edel. Sempre la Edel pubblica, finalmente, il 29 giugno anche in Italia, il nuovo bellissimo album dei Gaslight Anthem, American Slang. Import è già in circolazione.

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Per concludere questo giro, escono anche un bel box di 4 CD dedicato John Mayall So Many Roads The Anthology 1964-1974, non ci sono inediti ma esce a prezzo speciale per la Hip-o-Select, quindi garanzia di qualità, secondo la Universal Italiana il 7 Luglio, negli States dicono il 3 agosto, chi avrà ragione? Mah?

Il 13 luglio proseguendo nella serie delle ristampe per il 25° anniversario degli album originali, esce in versione doppia Deluxe che vedete effigiata il 3° album dei R.E.M. Fables Of The Reconstruction registrato a Londra con il leggendario produttore Joe Boyd. Quella versione sarà contenuta nel primo CD, il secondo conterrà l’intero album registrato in forma demo in quel di Athens, Georgia con 3 bonus tracks tra cui l’inedita in assoluto Throw Those Trolls Away.

Infine, sempre il 13 luglio, esce il nuovo album di Sting Symphonicities che come lascia intuire il titolo è un live che rivisita i vecchi successi dell’amico di Minghi, Stinghi come dissero Elio e le Storie Tese. La novità rispetto a vecchi dischi dal vivo è che è accompagnato da una orchestra sinfonica. Etichetta Deutsche Grammophon, naturalmente.

That’s all, alla prossima.

Bruno Conti