Uno, Anzi Due, Degli Ultimi Grandi Concerti Della Sua Carriera. Jimi Hendrix – Live In Maui

jimi hendrix live maui front

Jimi Hendrix Experience – Live In Maui – 2CD/Blu-Ray Experience Hendrix/Sony Legacy

*NDB Quando ho scritto questa recensione ho lavorato su una anteprima, quindi non avevo ancora tutte le informazione precise, ma visto che mi pare sia venuta bene, ho preferito lasciarla così. Buona lettura.

Nell’estate del 1970 Michael Jeffery, il manager che aveva sostituito Chas Chandler alla guida della carriera di Jimi Hendrix (con risultati peraltro disastrosi, si dice facendo sparire quantità prodigiose di denaro, per farle confluire sui propri conti correnti, e forse, ma non è mai stato provato, coinvolto anche nella morte di Hendrix, l’argomento è stato dibattuto in vari libri e mai risolto, anche perché Jeffery morì anche lui in un disastro aereo in Francia nel 1973, ma in questa recensione non c’è lo spazio per parlarne, solo per inquadrarlo nel contesto), aveva seri problemi di liquidità e quindi contatta la Reprise Records del gruppo Warner, con l’idea di un film “giovanile”, offrendo come contropartita la colonna sonora di quel film, con musica di Jimi Hendrix. Poi si vedrà come Rainbow Bridge il disco, uscito postumo dopo la morte di Jimi nel 1971, avrebbe contenuto materiale raffazzonato, preso da registrazioni di studio del 1968/69 e ‘70, con un solo brano dal vivo, ma registrato a Berkeley nel maggio del 1970.

jimi hendrix live maui box

Mentre il film, anche questo uscito postumo nei cinema sempre nel 1971, doveva essere incentrato sulla vicenda di un surfer che girava per Maui, una delle isole Hawaii, poi sostituito da una modella Pat Hartley, sempre in vagabondaggio per l’isola alla ricerca di personaggi della controcultura dei tempi, alcuni che affermavano di venire da Venere ed a un certo punto sbucano a Olinda, una zona vulcanica ex zona di pascolo, dove è radunata una piccola folla per assistere ad un concerto gratuito, di quello che è l’unico vero extraterrestre, tale Jimi Hendrix, accompagnato dai suoi nuovi Experience, ovvero Billy Cox al basso e Mitch Mitchell alla batteria, in quella che sarà la sua penultima esibizione in terra americana (alla quale le Hawaii appartengono), nell’ambito del Cry Of Love Tour. Nel film poi vennero utilizzati solo 17 minuti dei due set completi ciascuno di 50 minuti eseguiti per l’occasione. Nel nuovo Live In Maui, troviamo il nuovo documentario Music, Money, Madness . . . Jimi Hendrix In Maui, estrapolato dal girato del regista originale Chuck Wein (solo in Blu-Ray, peccato niente DVD) e con la regia di John McDermott, che contiene anche i due concerti completi, presenti poi nella parte audio nei due CD: visto che sto scrivendo molto prima dell’uscita prevista per il 20 novembre, non so dirvi del contenuto video, se non per alcuni spezzoni in rete che testimoniamo comunque dell’eccellente qualità delle immagini restaurate, con l’aggiunta di molti commenti aggiunti da parte di Billy Cox e del produttore storico Eddie Kramer, che ha poi rimasterizzato e rimixato i nastri originali con risultati prodigiosi.

E di questo, che sto ascoltando ora, vi posso parlare: a dispetto di quanto a posteriori hanno affermato alcuni, anche a causa di uscite postume non impeccabili di quel genio di Alan Douglas, Jimi Hendrix a quei tempi suonava ancora alla grande, e in attesa di mettere su nastro quanto stava concependo, eseguiva anche molto materiale in anteprima. Chuck Wein, dopo una breve esibizione degli Hare Krishna, annuncia la Jimi Hendrix Experience, la sequenza non è esattamente la stessa dei CD e del Blu-Ray in uscita, seguo quella che ho io e si parte con una strepitosa Voodoo Child (Slight Return) con il mancino di Seattle che Cry baby inserito comincia ad imperversare con il pedale del wah-wah, in uno dei suoi capolavori assoluti , Villanova Junction, gia eseguita a Woodstock, è una jam blues di durate variabili, qui sono circa sei minuti di pura improvvisazione strumentale dove Hendrix estrae dalla sua chitarra le consuete, per lui, sonorità impossibili e inventate all’impronta, anche su scale modali orientaleggianti, Straight Ahead, uno dei brani di Cry Of Love, è un pezzo rock tipico del suo canone sonoro, mentre Stone Free recuperata dal lato B del primo singolo Hey Joe, (che viene appunto citata brevemente nel finale della canzone) contiene riff e ritornello che sono l’epitome del pensiero musicale futuribile di Jimi, con un assolo acido e devastante, anche in questa versione sempre superbo, brano che chiude il concerto.

Spanish Castle Magic, in origine sul Axis: Bold As Love, con quel suo incipit classico, che era in pratica il finale di una qualsiasi canzone di altri musicisti, per tutti ma non per Hendrix, che stava capovolgendo i canoni abituali delle canzoni rock, sempre con un lavoro formidabile della solista, che poi parte per la stratosfera delle 12 battute in una versione stranamente concisa ma sempre formidabile di Red House, seguita nel mio streaming da Purple Haze, sempre con baci al cielo, e uno dei riff circolari e ripetuti più celebri della storia del rock, versione robusta e turbolenta con citazione dello Star Spangled Banner, poi arriva Message To Love, che in effetti chiude il primo CD ed è uno dei brani tipici dei Band Of Gypsys, un messaggio d’amore funky all’Universo, Lover Man uscirà postuma parecchi anni dopo, uno dei vorticosi brani tipici del suo repertorio, veloce e scalpitante con la band che lo segue precisa mentre scava dal suo wah-wah altri torrenti di note, Jam Back To The House, come da titolo, è una improvvisazione, e in quanto tale, diversa da quella eseguita al Festival di Woodstock, con la chitarra free form e anche batteria e basso liberi di vagare tra le note.

In From The Storm sarà su Cry Of Love e questa a Maui è una delle prime apparizioni nel tour del 1970, brano veemente e tirato, che poi sarà eseguito anche all’Isola di Wight, eccellente versione. Hey Baby (New Rising Sun) è l’unico pezzo che viene suonato in entrambi i concerti, altra canzone nuova, che nella versione di studio apparirà nel disco Rainbow Bridge, forse un pezzo minore, ma comunque affascinante e Hendrix ci stava lavorando ancora sopra, tanto che nella seconda esibizione, strumentale, e più convincente, appare insieme a Midnight Lightning. Bellissime versioni pure di Hear My Train A-Coming, ancora il blues spaziale “according to Jimi”, con accelerazione finale potentissima, Freedom, anche quella inedita nell’estate 1970, e l’immancabile rito di Foxey Lady e la scarica di energia di una selvaggia Fire. In coda al mio ascolto, ma posizionate altrove nella sequenza ufficiale troviamo anche altri due “nuovi” brani, almeno per l’epoca: Ezy Rider, altro brano veemente e con ampio uso di wah-wah, e Dolly Dagger, incisa in studio nell’estate e pubblicata sempre su Rainbow Bridge, forse non tra i migliori di Hendrix, con qualche riciclo di sé stesso, ma “Hey, era pur sempre Jimi Hendrix”. Beati quelli c’erano e noi che lo possiamo ascoltare 50 anni dopo.

Esce domani.

Bruno Conti

Lo Springsteen Del…Sabato: Finalmente E’ Tornata La “Vera” E Street Band! Esce il 23 Ottobre. Bruce Springsteen – Letter To You

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Bruce Springsteen – Letter To You – Columbia/Sony CD

Il titolo del post odierno necessita di una spiegazione, dal momento che nelle ultime due decadi non è che Bruce Springsteen di dischi con la E Street Band non ne abbia fatti. Per l’esattezza, da quando il Boss ha rimesso insieme il suo storico gruppo nel 1999 per il Reunion Tour gli album pubblicati con esso alle spalle sono stati cinque, due eccellenti (The Rising e Wrecking Ball), uno buono (Magic), uno deludente (Working On A Dream) ed uno, visto di chi stiamo parlando, inqualificabile (High Hopes). Il problema comune di tutti questi lavori era però un suono esageratamente gonfio e bombastico, figlio di una produzione troppo moderna e poco in linea con il famoso signature sound degli E Streeters (ad opera prima di Brendan O’Brien e poi di Ron Aniello): in pratica per risentire il suono tipico dei nostri su un disco in studio bisognava ritornare a Born In The U.S.A., dato che Tunnel Of Love era suonato all’80% dal solo Springsteen ed i vari membri del gruppo apparivano in una o due canzoni ciascuno. Anzi, qualche purista giudicherebbe anche il suono di Born In The U.S.A. troppo “rotondo” (non a torto), e quindi bisognerebbe andare ancora più indietro fino a The River.

Lo scorso anno però il Boss ha fatto qualcosa che non aveva mai fatto prima, e cioè riunire il gruppo al completo (quindi gli storici Max Weinberg, Roy Bittan, Little Steven, Nils Lofgren e Garry Tallent ed i “nuovi” Charlie Giordano e Jake Clemons, oltre alla moglie Patti Scialfa – manca quindi la violinista Soozie Tyrell) per cinque giorni a novembre nel suo studio casalingo al fine di registrare un intero album in presa diretta, senza sovraincisioni, selezionando nove canzoni scritte di recente e tre risalenti a prima del suo esordio del 1973. Il risultato è Letter To You (che uscirà in tutto il mondo il 23 ottobre, stranamente senza edizioni deluxe), un album che fin dal primo ascolto si rivela davvero splendido, ed in cui finalmente riusciamo a sentire il vero suono della E Street Band, il pianismo liquido del formidabile Bittan, il drumming secco e preciso di Weinberg, il suono ruspante delle chitarre di Bruce, Lofgren e Van Zandt, nonché il vecchio ed amato suono del sassofono. Il disco è prodotto da Springsteen ancora con Aniello, ma stavolta non ci sono artifici sonori di sorta, tutto fila liscio e con i suoni giusti, come ancora oggi è possibile ascoltare duranti i concerti dei nostri.

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Ma non sarei qui a parlare di un gran disco se oltre al suono non ci fossero anche le canzoni, ed in effetti Letter To You (che ha una copertina “natalizia”, una bellissima foto di Bruce scattata a New York davanti a Central Park) di brani splendidi ne contiene più d’uno: i testi sono intimi, personali, anche autobiografici, e si passa dalle classiche ballate lunghe e scorrevoli dominate dal piano e dalle chitarre ai pezzi rock più coinvolgenti, perfetti per essere suonati dal vivo quando i nostri potranno riprendere l’attività live in sicurezza (pare non prima del 2022). Insomma, il disco che i fan del Boss della prima ora aspettavano da anni, e che secondo me ritroveremo fra un paio di mesi nelle classifiche dei migliori dell’anno a lottare probabilmente per i primissimi posti. Il CD comincia in maniera delicata, quasi come se Bruce volesse entrare in punta di piedi: One Minute You’re Here è una ballata acustica che inizia per voce e chitarra e poi viene raggiunta da un synth discreto, mentre il nostro tesse una melodia profonda e toccante, poi nel finale arriva il pianoforte ed una leggera percussione. Sembra quasi un brano che funge da link con Western Stars dello scorso anno, ma senza l’orchestra https://discoclub.myblog.it/2019/06/16/lo-springsteen-della-domenica-un-boss-californiano-ad-alti-livelli-bruce-springsteen-western-stars/ .

La title track, che gira da un mesetto online, è una classica rock song alla moda dei nostri, con un intro potente, il piano di Bittan che si fa sentire, le chitarre e l’organo che non si tirano indietro e Bruce che esegue un breve ma incisivo assolo in stile twang. Ah, dimenticavo: la canzone è bella. Ancora meglio Burnin’ Train, una rock song potente con le chitarre in tiro, un motivo di base epico ed un refrain che prende all’istante: Weinberg picchia come sa ed il solito pianoforte di Bittan, finalmente di nuovo protagonista, scorre sullo sfondo. Janey Needs A Shooter è uno dei tre brani vintage, noi la conosciamo nella versione del 1980 di Warren Zevon ma Bruce l’aveva scritta nei primi anni settanta e poi lasciata in un cassetto: questa versione è molto diversa da quella di Zevon (anche nel testo), molto più lenta ma in definitiva di gran lunga migliore, una ballatona elettrica splendida, con una melodia di quelle che colpiscono al primo ascolto ed un accompagnamento maestoso da parte della band (e, sono stufo di dirlo, sentite il pianoforte). Posso dirlo: se non fosse per la voce più matura sembrerebbe una outtake di Darkness On The Edge Of Town, grandissima canzone, sette minuti imperdibili.

Last Man Standing è un’altra rock ballad saltellante e coinvolgente, di nuovo con “quel” suono completato da un paio di ottimi interventi del sax di Jake che finora era rimasto abbastanza nelle retrovie, The Power Of Prayer è introdotta splendidamente dal piano fino all’ingresso potente della band, per un brano ritmato, trascinante e con una linea melodica tra le più immediate del disco. Quando ho letto che fra i titoli c’era House Of A Thousand Guitars ho subito a pensato ad una cover dell’amico Willie Nile, ma invece si tratta di un pezzo scritto da Bruce, una rock ballad che forse è un filino inferiore alle precedenti come script ma è sostenuta da un suono spettacolare che la rende comunque bella, e capace di crescere ascolto dopo ascolto. Rainmaker inizia con una slide acustica doppiata dal piano ed un motivo attendista, ma dopo pochi secondi arriva il muro del suono degli E Streeters ed il brano cambia pelle all’istante, mentre If I Was The Priest è il secondo brano “antico” (fa parte addirittura di quelli del famoso provino per John Hammond Sr.), una sontuosa e suggestiva ballata elettrica di quasi sette minuti, con il songwriting tipico dello Springsteen degli esordi che si sposa alla grande con l’accompagnamento classico da parte della band (e Bittan è il solito spettacolo, una ipotetica stelletta del giudizio finale è tutta sua, forse anche due).

Ghosts è il pezzo più rock’n’roll di tutto l’album, un brano chitarristico dalla coinvolgente melodia in crescendo ed un ritornello magnifico: sono certo che farà faville dal vivo, non appena i nostri potranno ricominciare a calcare i palcoscenici. Song For Orphans è il terzo ed ultimo pezzo risalente ai primi seventies (e Bruce l’ha suonata una volta sola, a Trenton, New Jersey, durante il tour acustico di Devils And Dust, concerto documentato negli archivi live del Boss https://discoclub.myblog.it/2019/04/01/lo-springsteen-del-1-aprile-non-e-uno-scherzo-acustico-e-ricco-di-sorprese-bruce-springsteen-trenton-2005/ ) ed è un capolavoro, una ballata cadenzata ed elettrica, abbastanza influenzata da Bob Dylan (ricorda vagamente My Back Pages), eseguita con un feeling mostruoso e con la band che è una goduria nella goduria: cosa aspettavano ad inciderla? Il finale è appannagio di I’ll See You In My Dreams, ennesima rock ballad di altissimo livello con un testo toccante in cui Bruce ricorda le persone che ha perso per strada negli anni ed una parte strumentale superba. Sinceramente pur con tutto l’ottimismo possibile non mi aspettavo da Bruce Springsteen un album del calibro di Letter To You, e soprattutto non di ascoltare la E Street Band suonare come non si sentiva da decenni: disco dell’anno?

Marco Verdi

Thin Lizzy – Rock Legends. Il 23 Ottobre Esce Anche Un Cofanetto Per Celebrare I 50 Anni Della Grande Band Irlandese.

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Thin Lizzy – Rock Legends – 6 CD + 1 DVD UMC/Universal Music – 23-10-2020

Ok, a voler essere pignoli, Phil Lynott, il leader, fondatore della band, bassista, cantante e autore delle canzoni, era nato a West Bromwich, ma ha vissuto gran parte dei suoi anni formativi a Dublino, Eric Bell, nei Thin Lizzy Mark I, veniva da Belfast, Irlanda del Nord, come Gary Moore, presente in alcune fasi del gruppo, Scott Gorham, proveniva dalla California, mentre Brian Robertson, l’altro chitarrista, era scozzese, ma i Thin Lizzy sono sempre stati considerati giustamente una sorta di gloria nazionale della Emerald Island. E quindi per festeggiare il 50° Anniversario, anche se il nucleo dei Thin Lizzy si unì nel Dicembre del 1969, e il primo disco omonimo fu pubblcato nel 1971, ecco questo bel cofanetto. Come altri box usciti in questo periodo, anche Rock Legends ha avuto una lunga gestazione: si è iniziato a parlarne addirittura nel 2012, quando si vociferava  di circa 700 canzoni ritrovate tra i 150 nastri che Lynott aveva nei suoi archivi.

Poi i tempi si sono fatti lunghi, ma alla fine il cofanetto è pronto: con 99 tracce in tutto, delle quali 74 mai pubblicate prima, e 83 mai uscite su CD. Il tutto inserito in quel manufatto che vedete sopra, che oltre ai 6 CD, consta anche di un DVD, con il documentario di un’ora della BBC Bad Reputation, e il breve special televisivo di Rod Stewart del 1976, A Night On The Town, dove eseguirono 4 brani, anche questi mai pubblicati prima. Nella lussuosa confezione ci sono le repliche di nove tour programmes, inseriti in un librone rilegato, la riproduzione dei molto ambiti libri di poesia di Phil Lynott (che era anche un raffinato paroliere), quattro stampe di Jim Fitzpatrick, l’autore di molte copertine della band, e un altro libro di citazioni varie, raccolte tra i componenti del gruppo e di molti fan celebri, che raccontano le loro esperienze dell’aver suonato con Lynott. Il prezzo, al solito molto a livello indicativo, dovrebbe essere tra i 90 e i 100 euro, ma in questo caso, visto che c’è molta “trippa per gatti”, sembra essere ragionevole, anche se unito a tutte le altre uscite previste nel periodo, sarà comunque un bel salasso per gli appassionati.

Dopo l’uscita, prevista per il 23 ottobre, ce ne occuperemo più diffusamente, comunque nel frattempo ecco la solita lista completa dei contenuti. Quelli con l’asterisco sono gli inediti, soprattutto materiale di studio, ma il sesto CD contiene brani dal vivo suonati durante il Chinatown Tour del 1980.

CD ONE The Singles

Whiskey in The Jar – 7″ Edit
Randolph’s Tango – Radio Edit*
The Rocker – 7″ Edit
Little Darling – 7″ Single
Philomena – 7″ Single
Rosalie – 7″ Mix*
Wild One – 7″ Single
The Boys Are Back in Town – 7” Edit*
Jailbreak – 7” Edit*
Don’t Believe A Word – 7″ Single
Dancing in The Moonlight – 7″ Single
Rosalie / Cowgirl’s Song – 7″ Single
Waiting for An Alibi – Extra Verse
Do Anything You Want To – 7″ Single
Sarah – 7″ Single
Chinatown – 7” DJ/Radio Edit*
Killer on the Loose – 7″ Single
Trouble Boys – 7″ Single
Hollywood (Down on Your Luck) – 7” Edit*
Cold Sweat – 7″ Single
Thunder and Lightning – 7” Edit*
The Sun Goes Down – 7” Remix*

CD TWO Decca Rarities

The Farmer – Debut 7″ single
I Need You – Debut 7″ single B-side*
Whiskey in The Jar – Extended Version Rough Mix*
Black Boys on The Corner – Rough Mix*
Little Girl in Bloom – US Single Promo Edit*
Gonna Creep Up on You – Acetate*
Baby’s Been Messin’ – Acetate*
1969 Rock + Intro – RTE Radio Eireann Session 16 January 1973*
Buffalo Gal + Intro – RTE Radio Eireann Session 16 January 1973*
Suicide + Intro – RTE Radio Eireann Session 16 January 1973*
Broken Dreams + Intro – RTE Radio Eireann Session 16 January 1973*
Eddie’s Blues/Blue Shadows + Intro – RTE Radio Eireann Session 16 January 1973*
Dublin + Intro – RTE Radio Eireann Session 16 January 1973*
Ghetto Woman – RTE Radio Eireann Session 04 January 1974*
Things Ain’t Working Out Down at The Farm – RTE Radio Eireann Session 04 January 1974*
Going Down – RTE Radio Eireann Session 04 January 1974*
Slow Blues – RTE Radio Eireann Session 04 January 1974*

CD THREE Mercury Rarities

Rock and Roll with You – Instrumental Demo*
Banshee – Demo*
Dear Heart – Demo*
Nightlife – Demo*
Philomena – Demo*
Cadillac – Instrumental Demo*
For Those Who Love to Live – Demo*
Freedom Song – Demo*
Suicide – Demo*
Silver Dollar – Demo*
Jesse’s Song – Instrumental Demo
Kings Vengeance – Demo*
Jailbreak – Demo*
Cowboy Song – Demo*

CD FOUR Mercury Rarities

The Boys Are Back in Town – Demo*
Angel from The Coast – Demo*
Running Back – Demo*
Romeo and The Lonely Girl – Demo*
Warriors – Demo*
Emerald – Demo*
Fool’s Gold – Demo*
Weasel Rhapsody – Demo*
Borderline – Demo*
Johnny – Demo*
Sweet Marie – Demo*
Requiem for A Puffer (aka Rocky) – Alternate Vocal, “Rocky He’s A Roller”*
Killer Without A Cause – Demo*
Are You Ready – Demo*
Blackmail – Demo*
Hate – Demo*

CD FIVE Mercury Rarities

S & M – Demo*
Waiting for An Alibi – Demo*
Got to Give It Up – Demo*
Get Out of Here – Demo*
Roisin Dubh (Black Rose) A Rock Legend – Demo*
Part One: Shenandoah*
Part Two: Will You Go Lassie Go*
Part Three: Danny Boy*
Part Four: The Mason’s Apron*
We Will Be Strong – Demo*
Sweetheart – Demo*
Sugar Blues – Demo*
Having A Good Time – Demo*
It’s Going Wrong – Demo*
I’m Gonna Leave This Town – Demo*
Kill – Demo*
In the Delta – Demo*
Don’t Let Him Slip Away – Demo*

CD SIX Chinatown Tour 1980

Are You Ready? – Hammersmith Day 2 (29/05/1980) *
Hey You – Hammersmith Day 2 (29/05/1980)*
Waiting for An Alibi – Hammersmith Day 2 (29/05/1980) *
Jailbreak – Hammersmith Day 2 (29/05/1980)*
Do Anything You Want to Do – Hammersmith Day 2 (29/05/1980)*
Don’t Believe A Word – Tralee (12/04/1980) *
Dear Miss Lonely Hearts – Hammersmith Day 2 (29/05/1980)*
Got to Give It Up – Hammersmith Day 3 (30/05/1980)*
Still in Love with You – Hammersmith Day 3 (30/05/1980)*
Chinatown – Hammersmith Day 3 (30/05/1980)*
The Boys Are Back in Town – Hammersmith Day 3 (30/05/1980)*
Suicide -Hammersmith Day 3 (30/05/1980)*
Sha La La – Hammersmith Day 2 (29/05/1980)*
Rosalie – Hammersmith Day 2 (29/05/1980)*
Whiskey in The Jar – Hammersmith Day 3 (30/05/1980)*

DVD 

NIGHT ON THE TOWN – ROD STEWART LWT TV SPECIAL BROADCAST OCTOBER 24th 1976

Four songs never before commercially released recorded for a Rod Stewart TV special in 1976.

Jailbreak
Emerald
The Boys Are Back in Town
Rosalie / Cowgirl’s Song

BAD REPUTATION DOCUMENTARY        

Never before commercially released 60-minute documentary made by Linda Brusasco and first broadcast on BBC4 in September 2015.

Nel gennaio 1986, dopo una lunga storia di eccessi con le droghe, Phil Lynott morì a soli 36 anni: un grande “Rocker”, come recitava il titolo di una delle sue più famose canzoni, ma non solo, fu anche balladeer raffinato, ma ci sarà occasione di parlarne.

Bruno Conti

John Prine – Crooked Piece Of Time: The Atlantic And Asylum Albums 1971-1980. Un Cofanetto Doveroso Per Uno Dei Più Grandi Cantautori Americani, Esce il 23 Ottobre

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John Prine – Crooked Piece Of Time: The Atlantic And Asylum Albums 1971-1980 – ltd. ed. 7CD box set – Rhino

Quest’anno ad aprile ci ha lasciato John Prine, proprio a causa del Coronavirus che ha colpito un organismo già indebolito da varie altre problematiche di salute. Aveva 73 anni e il “Singing Mailman”, come era affettuosamente chiamato per i suoi trascorsi come postino (o anche il Mark Twain dei cantautori), era stato uno dei vari “Nuovi Dylan” ad affacciarsi sulla scena cantautorale americana dei primi anni ’70, e a differenza di un altro “nuovo Dylan” come Springsteen, lo è stato effettivamente, non un suo erede, ma per certi versi quasi un suo pari, con una gloriosa carriera ultracinquantennale, con una ventina di album di studio e cinque dal vivo, dal 1984 tutti pubblicati dalla sua etichetta Oh Boy.

Ma prima c’erano stati gli anni delle major, quattro dischi con l’Atlantic e tre con la Asylum : tutti molto belli, con due o tre capolavori, il primo omonimo, Sweet Orange e Bruised Orange, poi ognuno ha i suoi preferiti. I CD del periodo anni ’70 si trovano ancora in circolazione più o meno con facilità, ma non erano mai stati rimasterizzati in precedenza, per cui questo Crooked Piece Of Time (che era il titolo di una canzone di Bruised Orange), curato dagli specialisti della Rhino, cade a fagiuolo: il prezzo, al solito molto indicativo e variabile a seconda dei paesi, dovrebbe essere tra i 40 e i 50 euro. Si tratta pari pari dei sette album originali senza bonus, in una confezione arricchita da poster inserts (qualsiasi cosa voglia dire) più un libretto di 24 pagine a cura del giornalista David Fricke.

Come di consueto ecco la lista completa dei contenuti.

[CD1: John Prine]
1. Illegal Smile
2. Spanish Pipedream
3. Hello In There
4. Sam Stone
5. Paradise
6. Pretty Good
7. Your Flag Decal Won’t Get You Into Heaven Anymore
8. Far From Me
9. Angel From Montgomery
10. Quiet Man
11. Donald and Lydia
12. Six O’Clock News
13. Flashback Blues

[CD2: Diamonds In The Rough]
1. Everybody
2. The Torch Singer
3. Souvenirs
4. The Late John Garfield Blues
5. Sour Grapes
6. Billy the Bum
7. The Frying Pan
8. Yes I Guess They Oughta Name A Drink After You
9. Take The Star Out Of The Window
10. The Great Compromise
11. Clocks And Spoons
12. Rocky Mountain Time
13. Diamonds In The Rough

[CD3: Sweet Revenge]
1. Sweet Revenge
2. Please Don’t Bury Me
3. Christmas In Prison
4. Dear Abby
5. Blue Umbrella
6. Often Is A Word I Seldom Use
7. Onomatopoeia
8. Grandpa Was A Carpenter
9. The Accident (Things Could Be Worse)
10. Mexican Home
11. A Good Time
12. Nine Pound Hammer

[CD4: Common Sense]
1. Middle Man
2. Common Sense
3. Come Back To Us Barbara Lewis Hare Krishna Beauregard
4. Wedding Day In Funeralville
5. Way Down
6. My Own Best Friend
7. Forbidden Jimmy
8. Saddle In The Rain
9. That Close To You
10. He Was In Heaven Before He Died
11. You Never Can Tell

[CD5: Bruised Orange]
1. Fish And Whistle
2. There She Goes
3. If You Don’t Want My Love
4. That’s The Way That The World Goes ’Round
5. Bruised Orange (Chain Of Sorrow)
6. Sabu Visits The Twin Cities Alone
7. Aw Heck
8. Crooked Piece Of Time
9. Iron Ore Betty
10. The Hobo Song

[CD6: Pink Cadillac]
1. Chinatown
2. Automobile
3. Killing The Blues
4. No Name Girl
5. Saigon
6. Cold War (This Cold War With You)
7. Baby Let’s Play House
8. Down By The Side Of The Road
9. How Lucky
10. Ubangi Stomp

[CD7: Storm Windows]
1. Shop Talk
2. Living In The Future
3. It’s Happening To You
4. Sleepy Eyed Boy
5. All Night Blue
6. Just Wanna Be With You
7. Storm Windows
8. Baby Ruth
9. One Red Rose
10. I Had A Dream

Per gli appronfondimenti ed una disamina dei contenuti vi rimando dopo l’uscita prevista per il 23 ottobre.

Bruno Conti

Doors – Morrison Hotel. Al 9 Ottobre Altro Box Per Il 50° Anniversario, 2 CD + LP

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The Doors – Morrison Hotel (50th Anniversary Deluxe Edition) – 2CD/1LP set Elektra/Rhino – 09-10-2020

Proseguono le ristampe degli album dei Doors in occasione del 50° Anniversario dalla loro uscita, e ancora una volta la Rhino utilizza questo sistema ibrido di CD + Vinile, cosa che ovviamente fa lievitare i prezzi e che non mi sento di condividere molto. Morrison Hotel è il sesto e penultimo album della loro discografia ufficiale: per tutti quello con il famoso incipit “From Los Angeles, California The Doors” e poi parte Roadhouse Blues. Niente uso di archi e fiati come nel precedente The Soft Parade, ma un ritorno al classico blues-rock della band, un buon disco quindi, non al livello comunque dei primi due e di quello che sarà l’album del commiato L.A. Woman.

Il primo CD è l’album originale rimasterizzato, il secondo, intitolato Mysterious Union, una serie di pezzi da quelle che furono definite Queen Of The Highway Sessions, perchè riporta ben 9 diverse versioni del brano, oltre a 5 di Roadhouse Blues, più due takes di Peace Frog, una in medley con la ballata Blue Sunday, nonché il consueto omaggio a R&R e blues con le cover di Money (That’s What I Want) Rock Me Baby, oltre alla rarità I Will Never Be Untrue. Parecchie delle quali già uscite nella versione singola del CD per il 40° Anniversario, che si trova ancora in rete a meno di 10 euro.

Per cui quasi 60 euro per una manciata di inediti e l’obbligo di acquistare il LP anche per chi non interessato mi sembra troppo, anche con il bel libretto curato dal giornalista David Fricke che racconta gli eventi che portarono alla pubblicazione del disco. Ma è un mio parere: forse un bel doppio CD e il vinile a parte per appassionati del supporto e collezionisti, sarebbe stato molto meglio.

Comunque a seguire ecco la solita tracklist completa dei contenuti.

Tracklist
[CD1: The Original Album]
Hard Rock Cafe:
1. Roadhouse Blues
2. Waiting For The Sun
3. You Make Me Real
4. Peace Frog
5. Blue Sunday
6. Ship Of Fools
Morrison Hotel:
7. Land Ho!
8. The Spy
9. Queen Of The Highway
10. Indian Summer
11. Maggie M’Gill

[CD2: Mysterious Union]
Black Dressed In Leather (Queen Of The Highway Sessions):
First Session (11/15/68)
1. Queen Of The Highway (Take 1, She Was A Princess) *
2. Queen Of The Highway (Various Takes) *
3. Queen Of The Highway (Take 44, He Was A Monster) *
Second Session (1/16/69)
4. Queen Of The Highway (Take 12, No One Could Save Her) *
5. Queen Of The Highway (Take 14, Save The Blind Tiger) *
Third Session (Date Unknown)
6. Queen Of The Highway (Take 1, American Boy – American Girl) *
7. Queen Of The Highway (Takes 5, 6 & 9, Dancing Through The Midnight Whirlpool) *
8. Queen Of The Highway (Take 14, Start It All Over) *
9. I Will Never Be Untrue *
10. Queen Of The Highway (Take Unknown) *
Money Beats Soul (Roadhouse Blues Sessions):
First Session
11. Roadhouse Blues (Take 14, Keep Your Eyes On The Road) *
12. Money (That’s What I Want) *
13. Rock Me Baby *
Second Session
14. Roadhouse Blues (Takes 6 & 7, Your Hands Upon The Wheel) *
15. Roadhouse Blues (Take 8, We’re Goin’ To The Roadhouse) *
Third Session
16. Roadhouse Blues (Takes 1 & 2, We’re Gonna Have A Real Good Time) *
17. Roadhouse Blues (Takes 5, 6 & 14, Let It Roll Baby Roll) *
Dawn’s Highway (Peace Frog/Blue Sunday Session):
18. Peace Frog/Blue Sunday (Take 4) *
19. Peace Frog (Take 12) *

[LP: The Original Album]
Hard Rock Cafe:
1. Roadhouse Blues
2. Waiting For The Sun
3. You Make Me Real
4. Peace Frog
5. Blue Sunday
6. Ship Of Fools
Morrison Hotel:
7. Land Ho!
8. The Spy
9. Queen Of The Highway
10. Indian Summer
11. Maggie M’Gill

* previously unreleased

Esce il 9 ottobre, alla prossima.

Bruno Conti

Dire Straits – The Studio Albums 1978-1991. A Breve Nei Negozi Il Box Da 6 CD, Al Prezzo Di Poco Più Di Uno

dire straits box set

Dire Straits – The Studio Albums 1978-1991 – 6 CD Mercury UMC – 09-10-2020

Se nelle vostre discoteche avete una lacuna rispetto all’opera omnia dei CD in studio dei Dire Straits questa è l’occasione ideale per colmarla. All’incirca 7 anni fa era già uscita una versione in vinile (che ora verrà replicata, sempre in 6 LP, ma con un costo superiore ai 130 euro), mentre ora, il 9 ottobre la Universal pubblica il cofanetto con tutti i 6 dischetti in studio della band di Mark Knopfler, registrati tra il 1978 e il 1991, quindi mancano il doppio dal vivo Alchemy, On The Night sempre in concerto, come pure il Mini ExtendedancEPlay e le antologie varie. Ma quello che è estremamente interessante è il prezzo: la confezione dovrebbe costare intorno o poco più di 20 euro. Gli album non sono stati rimasterizzati per l’occasione ma portano il remaster fine anni ’90, quindi il secondo e più recente, in più ogni CD, formato bustina vinyl replica, riporta nel foglietto interno i testi degli album e tutte le note dei dischi originali, anche se nessuna bonus track.

Come al solito ecco la lista completa dei contenuti.

[CD1: Dire Straits]
1. Down To The Waterline
2. Water Of Love
3. Setting Me Up
4. Six Blade Knife
5. Southbound Again
6. Sultans Of Swing
7. In The Gallery
8. Wild West End
9. Lions

[CD2: Communiqué]
1. Once Upon A Time In The West
2. News
3. Where Do You Think You’re Going
4. Communiqué
5. Lady Writer
6. Angel Of Mercy
7. Portobello Belle
8. Single Handed Sailor
9. Follow Me Home

[CD3: Making Movies]
1. Tunnel Of Love
2. Romeo And Juliet
3. Skateaway
4. Expresso Love
5. Hand In Hand
6. Solid Rock
7. Les Boys

[CD4: Love Over Gold]
1. Telegraph Road
2. Private Investigations
3. Industrial Disease
4. Love Over Gold
5. It Never Rains

[CD5: Brothers In Arms]
1. So Far Away
2. Money For Nothing
3. Walk Of Life
4. Your Latest Trick
5. Why Worry?
6. Ride Across The River
7. The Man’s Too Strong
8. One World
9. Brothers In Arms

[CD6: On Every Street]
1. Calling Elvis
2. On Every Street
3. When It Comes To You
4. Fade To Black
5. The Bug
6. You And Your Friend
7. Heavy Fuel
8. Iron Hand
9. Ticket To Heaven
10. My Parties
11. Planet Of New Orleans
12. How Long

Per cui se non avete già tutto o volete rinnovare la vostra collezione questa è l’occasione perfetta e a poco prezzo.

Alla prossima.

Bruno Conti

P.S.

Per curiosità questa è la prima versione di Sultans Of Swing pubblicata nel 1977 sull’album Honky Tonk Demos e trasmessa dal DJ Charlie Gillett il 27 luglio di quell’anno, più di un anno prima di quella ufficiale apparsa nell’album omonimo del 1978 e la potete trovare anche in questo CD della ACE Records.

charlie gillette's radio pickscharlie gillette's radio picks back

Un’altra curiosità che non molti conoscono è che il batterista della band Pick Withers aveva iniziato la sua carriera nei Primitives, proprio il gruppo di Mal.

Altre Due Ristampe, Fondamentalmente (In)Utili: Derek And The Dominos – Layla/David Bowie – Metrobolist

derek and the dominos layladerek and the dominos layla vinile

Entrambe le uscite quest’anno (come molti altri dischi “importanti”) festeggiano il 50° Anniversario dall’uscita, ma iniziamo con Derek And Dominos, Layla, o meglio Layla And Other Assorted Love Songs, per dargli il suo titolo completo, album splendido che, quantomeno, vede una nuova e speciale lussuosa edizione in vinile quadruplo, quella che vedete effigiata qui sopra, ma il disco fu già ristampato più volte, la prima volta nel 1990, con The Layla Sessions 20th Anniversary Edition, pubblicata all’epoca in più versioni, anche in tripla musicassetta (ebbene sì ai tempi si usava ancora), ma soprattutto nel classico box formato 12″ che comprendeva 3 CD: l’album originale rimasterizzato, il secondo dischetto intitolato The Jams, cinque improvvisazioni tra i 12 e i 20 minuti, registrate durante le sessions originali, un paio anche con Duane Allman e una con Dickey Betts, tutte assolutamente strepitose, e infine nel terzo CD, dal titolo esplicativo Alternate Masters, Jams And Outtakes, ulteriore materiale inedito. In più nel box c’era un bel librettino e una busta formato A4 che riportava, foglio per foglio, tutte le informazioni dettagliate relative alle canzoni del disco, estratte dai fogli allegati ai master originali, con i nomi dei musicisti e quali parti musicali e quale strumento aveva suonato ciascuno nelle suddette canzoni, anche chi usava il bottleneck e così via.

derek and the dominos layla 20th

Ovviamente il cofanetto qui sopra è fuori catalogo da tempo, ma nell’ambito dell’usato circola ancora, a prezzi molto variabili, e se vi capita cercatelo e acquistatelo, perché questa è la versione da avere. Poi nel 2011 (sapete che le case discografiche non sempre sono molte precise nelle date delle ripubblcazioni) esce la 40th Anniversary Edition,
doppio CD, con un dischetto in meno di quella del 1990 (ovviamente le jams), ma con un contenuto Bonus Material – Singles, TV, Second Album Sessions, molto differente dal CD omologo della prima ristampa, e quindi molto interessante per i patiti di Eric Clapton, anche se una parte era già uscita nel primo box di Crossroads, e quindi, per dirla con Rino Gaetano, Spendi Spandi Effendi. Però nel 2011 esce anche la Super Deluxe Ultimate Collector’s Edition con aggiunta la edizione potenziata del doppio dal vivo In Concert con molte tracce extra, la versione in doppio vinille del disco originale, un libro rilegato e altro, ma non il dischetto con le jams. Oltre naturalmente alla versione in CD singolo dell’album, che è l’unica tuttora in produzione (sì, il doppio, se vi sbattete un po’, lo trovate ancora).

Ma è inutile perché il prossimo 13 novembre i prodi discografici ripubblicano la versione 2011, quindi sempre senza le jam session, ma anche in versione quadruplo vinile, che vi riporto qui sotto, e vale come contenuti anche per il doppio compact disc (più il brano High, che si trova solo nell’antologia Eric Clapton: Life in 12 Bars del 2018).

LP1/ LP2
Side A
1. I Looked Away
2. Bell Bottom Blues
3. Keep On Growing
4. Nobody Knows You When You’re Down And Out

Side B
1. I Am Yours
2. Anyday
3. Key To The Highway

Side A
1. Tell The Truth
2. Why Does Love Got To Be So Sad?
3. Have You Ever Loved A Woman

Side B
1. Little Wing
2. It’s Too Late
3. Layla
4. Thorn Tree In The Garden

LP3 / LP4 – Bonus Material (*denotes previously unreleased on vinyl)
Side A
1. Mean Old World – Layla Session Out-take
2. Roll It Over – Phil Spector Produced Single B-Side
3. Tell The Truth – Phil Spector Produced Single A-Side

Side B
1. It’s Too Late* – Live On The Johnny Cash TV Show, November 5, 1970
2. Got To Get Better In A Little While* – Live On The Johnny Cash TV Show, November 5, 1970
3. Matchbox with Johnny Cash & Carl Perkins* – Live On The Johnny Cash TV Show, November 5, 1970
4. Blues Power* – Live On The Johnny Cash TV Show, November 5, 1970

Side A
1. Snake Lake Blues* – From April/May 1971 Sessions For The Dominos’ Second Album
2. Evil* – From April/May 1971 Sessions For The Dominos’ Second Album
3. Mean Old Frisco* – From April/May 1971 Sessions For The Dominos’ Second Album
4. One More Chance* – From April/May 1971 Sessions For The Dominos’ Second Album

Side B
1. High – From April/May 1971 Sessions For The Dominos’ Second Album
2. Got To Get Better In A Little While Jam* – From April/May 1971 Sessions For The Dominos’ Second Album
3. Got To Get Better In A Little While* – From April/May 1971 Sessions For The Dominos’ Second Album

Questo per la cronaca: se non vi ho convinto compratevi Layla per l’ennesima volta, visto che il disco è uno dei capolavori assoluti di Clapton.

david bowie metrobolist

Il 6 di novembe per la Parlophone/Rhino, esce invece David Bowie Metrobolist (The Man Who Sold The World 50th Anniversary Edition), che non è il nome di qualche squadra dell’Est (quello è il Metalist, dall’Ucraina), ma, come dice il sottotitolo della ristampa, il secondo album di Bowie, con il titolo e la copertina che avrebbe dovuto avere ai tempi: giutificazione forse debole, considerando che non ho mai visto riedizioni di Yesterday dei Beatles come Scrambled Eggs, o nell’ambito di Bowie David Bowie (aka Space Oddity)  e infatti i fans di David, costretti a sborsare, se vogliono, nessuno li obbliga, altri soldi (visto che di prodotti di Bowie ne escono a raffica) per una ennesima (in)utile edizione del disco che vedete qui sotto, senza nessuna traccia extra o outtake:va bene, è stato remixato ex novo da Tony Visconti, il produttore del disco originale. Possiamo aggiungere che la copertina è quella della versione americana di The Man Who Sold The World, ma nella grafica gli hanno cambiato il titolo, disco che in effetti in Gran Bretagna era uscito alcuni mesi dopo il 10 aprile del 1971, e non a novembre 1970. Ma quindi dobbiamo attenderci una ulteriore ristampa la prossima primavera? Anche se nel 2015 ne è già uscita una.

220px-TheManWhoSoldtheWorld

1. The Width Of A Circle
2. All The Madmen
3. Black Country Rock
4. After All
5. Running Gun Blues
6. Saviour Machine
7. She Shook Me Cold
8. The Man Who Sold The World
9. The Supermen

Quindi potrebbero risultare utili solo se non avete questi dischi: chi vivrà vedrà, alla prossima.

Bruno Conti

eric clapton crossroads 2019

P.S. A novembre, il 20, di Eric Clapton (e soci) esce anche questo sopra, ne parliamo prossimamente.

Apre Gli Archivi Anche L’Altra Grande Icona Della Musica Canadese. Joni Mitchell – Archives Volume 1: The Early Years 1963-1967

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Joni Mitchell – Archives Volume 1: The Early Years 1963-1967 – 5CD Box Set Rhino – 30-10-2010

Mentre prosegue faticosamente l’iter della pubblicazione degli Archivi di Neil Young, che dopo una infinita serie di annunci e a “soli” 11 anni dall’uscita del primo volume sta per pubblicare il 20 novembre il secondo cofanetto (ma non si sa ancora il prezzo, il formato effettivo della confezione, solo il contenuto, che non è poi detto sia esatto), anche Joni Mitchell, altra grande icona della musica canadese, e probabilmente la più grande cantatutrice di tutti i tempi (anzi togliamo il probabilmente), inizia a pubblicare, sotto l’egida della Rhino, ma con la sua fattiva collaborazione, il primo volume di una serie di cofanetti che illustreranno tutta (anche il periodo Geffen, Nonesuch e Hear Music? Vedremo) la sua fantastica discografia. Il primo annuncio parlava di “alcuni” volumi in uscita nei prossimi anni, ora si parla di “parecchi”, lo sapremo solo vivendo, perciò non sarà una cosa breve, speriamo solo più rapida di quella di Young, e senza troppi doppioni e ripetizioni.

Però il primo cofanetto è previsto per il 30 ottobre, prezzo indicativo non troppo modico, oscillante tra i 70 e gli 80 euro a seconda dei paesi (meno che in Nord America dove dovrebbe costare circa 15 euro in meno, ma poi, per noi europei, ti massacrano con spese di spedizione, dogana e IVA, a meno che non conosciate qualche residente locale): nella confezione c’è anche un bel libretto di 40 pagine che intravedete qui sotto, con una lunga conversazione della stessa Joni Mitchell con il giornalista e regista Cameron Crowe e molte foto mai viste, prese dalla sua collezione personale.

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E stiamo parlando solo del periodo 1963-1967, quindi prima della uscita del primo album ufficiale e alcune quando si presentava ancora come Joni Anderson, già bellissima, come si vede nel video sopra: come si diceva la Mitchell ha dato la sua piena collaborazione, non solo, ha anche corretto alcune sue dichiarazioni del passato, la più famosa quella che diceva “Non sono una folk singer”, mentre ora Joni, dopo avere ascoltato tutto questo vecchio materiale dichiara “Era bellissimo, mi ha fatto perdonare i miei inizi, Ed ho avuto questa realizzazione…In realtà ero una cantante Folk”. Anche il sottoscritto, che la considera, come detto poc’anzi, la più grande (con Sandy Denny, buona seconda, parere personale ovviamente), dopo avere letto e visto i contenuti (e i prezzi) era un po’scettico, ma poi ho dato una veloce ascoltata a quello che si può sentire e devo dire che la qualità, anche sonora, dei contenuti, mi pare eccellente, anche se mi riservo di valutare il tutto bene dopo l’uscita.

Intendiamoci, come sanno i fans, e anche gli appassionati praticanti di buona musica, come chi scrive, molto di questo materiale è già uscito su bootleg, e soprattutto in vari broadcast radiofonici di CD più o meno legittimi: la Rhino dichiara che tutto il materiale consta di “six hours of unreleased recordings”, registrazioni casalinghe, dal vivo e radiofoniche, tra le quali 29 composizioni originali mai ascoltate prima con la sua voce, ovvero, qualcuna ha già circolato, ma non cantata da lei. Tra le cover, che sono parecchie, oltre ad alcuni traditionals, citiamo, per rimanere in argomento Sugar Mountain di Neil Young. Per ora il primo brano che è stato rilasciato su video, è proprio una versione del brano tradizionale House Of The Rising Sun registrato per la CFQC AM Radio Station di  Saskatoon, Saskatchewan, Canada nel 1963.

E non è finita, per gli amanti della cantautrice canadese, e del vinile, oltre che con un portafoglio ben rifornito, usciranno anche due vinili, piuttosto costosi, con brani estratti dal box, uno triplo e uno singolo, rispettivamente Live at Canterbury House – 1967 Early Joni – 1963. Comunque ecco come al solito la lista completa dei contenuti.

[CD1]
Radio Station CFQC AM, Saskatoon, Saskatchewan, Canada (ca. 1963)

“House Of The Rising Sun”
“John Hardy”
“Dark As A Dungeon”
“Tell Old Bill”
“Nancy Whiskey”
“Anathea”
“Copper Kettle”
“Fare Thee Well (Dink’s Song)”
“Molly Malone”

Live at the Half Beat: Yorkville, Toronto, Canada (October 21, 1964)
First Set

Introduction
“Nancy Whiskey”
Intro to “The Crow On The Cradle”
“The Crow On The Cradle”
“Pastures Of Plenty”
“Every Night When The Sun Goes In”
Intro to “Sail Away”
“Sail Away”

Second Set

“John Hardy”
“Dark As A Dungeon”
Intro to “Maids When You’re Young Never Wed An Old Man”
“Maids When You’re Young Never Wed An Old Man”
“The Dowie Dens Of Yarrow”
“Deportee (Plane Crash At Los Gatos)”
Joni’s Parents’ House: Saskatoon, Saskatchewan, Canada (February 1965)
“The Long Black Rifle”
“Ten Thousand Miles”
“Seven Daffodils”

[CD2]
Myrtle Anderson Birthday Tape: Detroit, MI (1965)

“Urge For Going”
“Born To Take The Highway”
“Here Today And Gone Tomorrow”

Jac Holzman Demo: Detroit, MI (August 24, 1965)

“What Will You Give Me”
“Let It Be Me”
“The Student Song”
“Day After Day”
“Like The Lonely Swallow”

Let’s Sing Out, CBC TV: University of Manitoba, Winnipeg, MB, Canada (October 4, 1965)

“Favorite Colour”
“Me And My Uncle”

Home Demo: Detroit, MI (ca. 1966)

“Sad Winds Blowin’”

Let’s Sing Out, CBC TV: Laurentian University, London, ON, Canada (October 24, 1966)

“Just Like Me”
“Night In The City”

Live at the 2nd Fret: Philadelphia, PA (November 1966)

“Brandy Eyes”
Intro to “Urge For Going”
“Urge For Going”
Intro to “What’s The Story Mr. Blue”
“What’s The Story Mr. Blue”
“Eastern Rain”
Intro to “The Circle Game”
“The Circle Game”
Intro to “Night In The City”
“Night In The City”

[CD3]
Folklore, WHAT FM: Philadelphia, PA, (March 12, 1967)

Intro to “Both Sides Now”
“Both Sides Now”
Intro to “The Circle Game”
“The Circle Game”

Live at the 2nd Fret: Philadelphia, PA (March 17, 1967)
Second Set

“Morning Morgantown”
“Born To Take The Highway”
Intro to “Song To A Seagull”
“Song To A Seagull”

Third Set

“Winter Lady”
Intro to “Both Sides Now”
“Both Sides Now”

Folklore, WHAT FM: Philadelphia, PA (March 19, 1967)

Intro to “Eastern Rain”
“Eastern Rain”
Intro to “Blue On Blue”
“Blue On Blue”

“A Record Of My Changes” – Michael’s Birthday Tape: North Carolina (May 1967)

“Gemini Twin”
“Strawflower Me”
“A Melody In Your Name”
“Tin Angel”
“I Don’t Know Where I Stand”
Joni improvising

Folklore, WHAT FM: Philadelphia, PA (May 28, 1967)

Intro to “Sugar Mountain”
“Sugar Mountain”

[CD4]
Home Demo: New York City, NY (ca. June 1967)

“I Had A King”
“Free Darling”
“Conversation”
“Morning Morgantown”
“Dr. Junk”
“Gift Of The Magi”
“Chelsea Morning”
“Michael From Mountains”
“Cara’s Castle”
“Jeremy” (Incomplete)

Live at Canterbury House: Ann Arbor, MI (October 27, 1967)
First Set

“Conversation”
Intro to “Come To The Sunshine”
“Come To The Sunshine”
Intro to “Chelsea Morning”
“Chelsea Morning”
Intro to “Gift Of The Magi”
“Gift Of The Magi”
“Play Little David”
Intro to “The Dowie Dens Of Yarrow”
“The Dowie Dens Of Yarrow”
“I Had A King”
Intro to “Free Darling”
“Free Darling”
Intro to “Cactus Tree”
“Cactus Tree”

[CD5]
Live at Canterbury House: Ann Arbor, MI (October 27, 1967)
Second Set

“Little Green”
Intro to “Marcie”
“Marcie”
Intro to “Ballerina Valerie”
“Ballerina Valerie”
“The Circle Game”
Intro to “Michael From Mountains”
“Michael From Mountains”
“Go Tell The Drummer Man”
Intro to “I Don’t Know Where I Stand”
“I Don’t Know Where I Stand”

Third Set

“A Melody In Your Name”
Intro to “Carnival In Kenora”
“Carnival In Kenora”
“Songs To Aging Children Come”
Intro to “Dr. Junk”
“Dr. Junk”
“Morning Morgantown”
Intro to “Night In The City”
“Night In The City”
“Both Sides Now”
“Urge For Going”

Quindi non ci resta che aspettare l’uscita e poi ne riparliamo diffusamente.

Bruno Conti

Un Annuncio Atteso Da Anni (Ed Un Piccolo Disco Per Ingannare L’Attesa)! Neil Young – Archives Vol. II/The Times

neil young archives vol. 2

Neil Young – Archives Vol. II – Reprise/Warner 10CD Box Set 20/11/2020

Neil Young – The Times – Reprise/Warner EP CD

Quando qualche mese fa Neil Young aveva annunciato una lunga serie di progetti da pubblicare tutti entro il 2020 mi ero fatto una grassa risata, abituato ormai alla volubilità del musicista canadese, che una ne fa e cento ne pensa. Ricapitolando, la lista delle uscite in programma era: il mitico album inedito Homegrown, poi effettivamente pubblicato a giugno, il live con i Crazy Horse Return To Greendale inciso nel 2003 (che ad oggi sembra seriamente candidato ad uscire veramente, pare il 6 novembre), un altro disco dal vivo con il Cavallo Pazzo registrato nel 1990 (Way Down In The Rust Bucket), un concerto acustico del 1971 intitolato Young Shakespeare, la ristampa del mini CD El Dorado ed un’edizione speciale di After The Gold Rush per il cinquantesimo anniversario. Come se non bastasse, la settimana scorsa Young ha annunciato un nuovo doppio live con i Promise Of The Real, Noise And Flowers, che però più ragionevolmente potrebbe vedere la luce nel 2021.

Ho lasciato per ultima la pubblicazione che rappresenta il fiore all’occhiello di questa valanga di materiale, e cioè il pluri-annunciato e pluri-rimandato secondo volume degli archivi di Neil, a ben undici anni dal primo “tomo”. Ebbene, che ci crediate o no, Young ha appena confermato l’uscita di Archives Vol. II, con tanto di foto del cofanetto postata sul suo sito ed addirittura la tracklist: la data di uscita è ora il 20 novembre, e pare che il box sarà disponibile in esclusiva proprio sul website del Bisonte, con i pre-ordini che scatteranno dal 16 ottobre (a che prezzo ancora non si sa). Voci non confermate dicono però che una versione più “povera” dal punto di vista del manufatto verrà comunque messa in commercio attraverso i canali tradizionali. Ecco comunque di seguito la tracklist dei dieci CD: come vedete il periodo di tempo coperto, 1972-1976, è molto più breve di quello del primo volume (che andava dal 1963 al 1972), ma bisogna dire che in quegli anni Young era posseduto da un fermento artistico incredibile; così come nel box precedente, i brani sono un mix tra canzoni inedite, versioni alternate e brani già conosciuti, e ci sono ancora quelle antipatiche ripetizioni di album già usciti separatamente (e che quindi tutti hanno già comprato), come per esempio il già citato Homegrown o i live Tuscaloosa e Roxy: Tonight’s The Night Live.

Archives Volume II: 1972-1976 track listing:
* = previously unreleased song
# = new unreleased version

Disc 1 (1972-1973)
Everybody’s Alone

Letter From ‘Nam *
Monday Morning #
The Bridge #
Time Fades Away #
Come Along and Say You Will *
Goodbye Christmas on the Shore *
Last Trip to Tulsa
The Loner #
Sweet Joni *
Yonder Stands the Sinner
L.A. (Story)
L.A. #
Human Highway &#035

Disc 2 (1973)
Tuscaloosa

Here We Go in the Years
After the Gold Rush
Out on the Weekend
Harvest
Old Man
Heart of Gold
Time Fades Away
Lookout Joe
New Mama
Alabama
Don’t Be Denied

Disc 3 (1973)
Tonight’s the Night

Speakin’ Out Jam #
Everybody’s Alone #
Tired Eyes
Tonight’s the Night
Mellow My Mind
World on a String
Speakin’ Out
Raised on Robbery (Joni Mitchell song) *
Roll Another Number
New Mama
Albuquerque
Tonight’s the Night Part II

Disc 4 (1973)
Roxy: Tonight’s the Night Live

Tonight’s the Night
Mellow My Mind
World on a String
Speakin’ Out
Albuquerque
New Mama
Roll Another Number
Tired Eyes
Tonight’s the Night Part II
Walk On
The Losing End #

Disc 5 (1974)
Walk On

Winterlong
Walk On
Bad Fog of Loneliness #
Borrowed Tune
Traces #
For the Turnstiles
Ambulance Blues
Motion Pictures
On the Beach
Revolution Blues
Vampire Blues
Greensleeves *

Disc 6 (1974)
The Old Homestead

Love/Art Blues #
Through My Sails #
Homefires *
Pardon My Heart #
Hawaiian Sunrise #
LA Girls and Ocean Boys *
Pushed It Over the End #
On the Beach #
Vacancy #
One More Sign #
Frozen Man *
Give Me Strength #
Bad News Comes to Town #
Changing Highways #
Love/Art Blues #
The Old Homestead
Daughters *
Deep Forbidden Lake
Love/Art Blues #

Disc 7 (1974)
Homegrown

Separate Ways
Try
Mexico
Love Is a Rose
Homegrown
Florida
Kansas
We Don’t Smoke It No More
White Line
Vacancy
Little Wing
Star of Bethlehem

Disc 8 (1975)
Dume

Ride My Llama #
Cortez the Killer
Don’t Cry No Tears
Born to Run *
Barstool Blues
Danger Bird
Stupid Girl
Kansas #
Powderfinger #
Hawaii #
Drive Back
Lookin’ for a Love
Pardon My Heart
Too Far Gone #
Pocahontas #
No One Seems to Know #

Disc 9 (1976)
Look Out for My Love
Like a Hurricane
Lotta Love
Lookin’ for a Love
Separate Ways #
Let It Shine #
Long May You Run
Fontainebleau
Traces #
Mellow My Mind #
Midnight on the Bay #
Stringman #
Mediterranean *
Ocean Girl #
Midnight on the Bay #
Human Highway #

Disc 10 (1976)
Odeon Budokan Live

The Old Laughing Lady #
After the Gold Rush #
Too Far Gone #
Old Man #
Stringman #
Don’t Cry No Tears #
Cowgirl in the Sand #
Lotta Love #
Drive Back #
Cortez the Killer #

neil young the times

Sembra quindi la volta buona (e di materiale interessante pare essercene a bizzeffe)…ma siccome a Neil non piace stare con le mani in mano, da pochi giorni è uscito The Times, un EP di sette canzoni registrato durante le Fireside Sessions (una serie di concerti acustici trasmessi via web che il nostro ha tenuto durante il lockdown e anche dopo) che contiene sei brani del passato reincisi per sola voce e chitarra più una cover, tutte con il comune denominatore del carattere “politico” dei testi (tranne un’eccezione), allo scopo di cercare di contrastare la possibile rielezione di Donald Trump. Il dischetto, 26 minuti, è stato inciso in presa diretta in puro stile “buona la prima”, ed il fascino risiede proprio nella voce sempre più fragile del nostro e nelle imperfezioni tecniche, che sono però compensate dal feeling che i fans del nostro conoscono bene (e che mancava nell’analogo A Letter Home di qualche anno fa). Neil non si preoccupa di rilasciare la versione definitiva delle canzoni presenti, ma riesce comunque ad emozionare con una performance intensa e di grande forza emotiva. E poi ci sono tre capolavori assoluti (Alabama, Ohio e Southern Man), una grande canzone poco conosciuta (Campaigner), la cover di un brano leggendario (The Times They Are A-Changin’ di Bob Dylan, forse la più traballante del lotto), un pezzo discreto ma eseguito in maniera molto intima (Little Wing, l’unica non di “protesta”) e la riedizione con un nuovo testo attualizzato di Lookin’ For A Leader, originariamente scritta “contro” la presidenza di George W. Bush.

Un dischetto da ascoltare tutto d’un fiato, in attesa del piatto forte in arrivo a novembre…sperando che sia davvero la volta buona.

Marco Verdi

King Crimson – The Complete 1969 Recordings. Ecco Un Altro Mega Cofanetto Da 26 “Dischi”, Con Tutte Le Registrazioni Del Primo Anno Della Creatura Di Robert Fripp: Esce Il 23 Ottobre.

king crimson the complete 1969 recordings

King Crimson “The Complete 1969 Recordings” 20CD/2DVD/4Blu-Ray Box Set – DGM Panegyric – 23-10-2020

Con “soli” 26 dischetti questo Box non costituisce il record nell’infinita serie di ristampe del materiale dei King Crimson, che rimane a Starless il cofanetto del 2014 che ne aveva 27. Certo che per i fans della band di Robert Fripp (e per i loro portafogli) rimane difficile tenere dietro a tutta questa massa di uscite, se consideriamo anche le nuove uscite della serie Elements Tour Box, di cui è uscito da poco il doppio del 2020, non dimenticando che del disco del 2019 In The Court Of The Crimson King erano già state pubblicate le edizioni per il 40° e 50° Anniversario, entrambe curate da Steven Wilson, che ha comunque messo lo zampino anche in questa nuova opera presentando un nuovo Dolby Atmos mix (che pare la nuova frontiera del suono per audiofili, e che è stato utlizzato anche per una ennesima nuova inutile antologia di John Lennon Gimme Some Truth The Best Of, in uscita a ottobre di cui vi parlerò a breve in un altro Post).

Tornando a questo nuovo box dovrebbe contenere ulteriori 6/7 CD e Blu-ray Audio di materiale inedito, per la prima volta disponibile. Comunque se volete verificare anche voi, ecco la lista completa dei contenuti del manufatto in uscita al 23 ottobre, per una cifra indicativa che dovrebbe essere, tutto compreso, intorno ai 200 euro circa, prenotabile solo qui https://burningshed.com/store/kingcrimson/king-crimson_complete-1969-recordings_boxset.

*NDB Nel frattempo è apparso anche su altri siti di vendita, inclusi Amazon vari, a prezzi decisamente più bassi.

Discs 1 – 18, 25, 26 CD
Disc 19 DVD, Disc 20 DVD-A,
Discs 21 – 24 Blu-Ray

Disc 1
Live at Hyde Park

1 21st Century Schizoid Man
2 The Court of the Crimson King
3 Get Thy Bearings
4 Announcement (Incomplete)
5 Epitaph
6 Mantra
7 Travel Weary Capricorn
8 Mars
9 Band Reunion Meeting

Disc 2
Live at the Marquee

1 21st Century Schizoid Man
2 Drop In
3 Announcement (Incomplete)
4 I Talk To The Wind
5 Epitaph (Incomplete)
6 Travel Weary Capricorn
7 Improv (inc Nola and Etude No. 7)
8 Mars

Disc 3
Live at Plumpton Festival

1 21st Century Schizoid Man
2 Get Thy Bearings
3 Announcement
4 The Court Of The Crimson King
5 Mantra
6 Travel Weary Capricorn
7 Improv
8 Mars

Disc 4
Live at Chesterfield Jazz Club

1 21st Century Schizoid Man
2 Drop In
3 Announcement
4 Epitaph
5 Get Thy Bearings
6 Announcement
7 I Talk To The Wind

Disc 5
Live at Chesterfield Jazz Club

1 Announcement
2 The Court Of The Crimson King
3 Mantra
4 Travel Weary Capricorn
5 Improv
6 Mars

Disc 6
Live at the Fillmore East

1 The Court Of The Crimson King (Incomplete)
2 Announcement
3 A Man, A City
4 Announcement
5 Epitaph
6 Announcement
7 21st Century Schizoid Man
8 The Court Of The Crimson King (Incomplete)
9 Announcement
10 A Man, A City
11 Announcement
12 Epitaph
13 Announcement
14 21st Century Schizoid Man

Disc 7
Live at the Fillmore West

1 Mantra
2 Travel Weary Capricorn
3 Improv Travel Bleary Capricorn
4 Mars
5 The Court of the Crimson King
6 Announcement
7 Drop In
8 A Man, A City
9 Announcement
10 Epitaph
11 Announcement
12 21st Century Schizoid Man
13 Announcement
14 Mars

Disc 8
Album – Original Master Edtion – expanded

1 21st Century Schizoid Man
2 I Talk to the Wind
3 Epitaph
4 Moonchild
5 The Court of the Crimson King
6 21st Century Schizoid Man
7 I Talk to the Wind
8 Epitaph
9 The Court of the Crimson King (Single A Side)
10 The Court of the Crimson King (Single B Side)

Disc 9
Alternate album – expanded

1 Wind Session
2 21st Century Schizoid Man (Morgan Studio Version with Overdubs)
3 I Talk To The Wind (Alt 2019 Mix)
4 I Talk To The Wind (Duo Version 2019 Mix)
5 Epitaph (Isolated Vocal 2019 Mix)
6 Epitaph (Alt Take 2019 Mix)
7 Moonchild (Take One 2019 Mix)
8 The Court of the Crimson King (Take 3 2019 Mix)
9 21st Century Schizoid Man (Trio Version 2019 Mix)

Disc 10
2009 Album Mixes – expanded

1 21st Century Schizoid Man
2 I Talk to the Wind
3 Epitaph
4 Moonchild
5 The Court of the Crimson King
6 Moonchild [Full Version]
7 I Talk to the Wind [Duo Version]
8 I Talk to the Wind [Alternate Mix]
9 Epitaph [Backing Track]
10 Wind Session [21st Century Schizoid Man Intro]

Disc 11
2019 Album Mixes & Instrumental Mixes

1 21st Century Schizoid Man
2 I Talk to the Wind
3 Epitaph
4 Moonchild
5 The Court of the Crimson King
6 21st Century Schizoid Man
7 I Talk to the Wind
8 Epitaph
9 Moonchild (Edit)
10 The Court of the Crimson King

Disc 12
Let’s Make a Hit Waxing

1 Let’s Make a Hit Waxing

Disc 13
Sessions Disc 1

1 21st Century Schizoid Man (Morgan Studio Instrumental)
2 Epitaph Takes 1 to 3
3 Epitaph Takes 4 to 8
4 I Talk to the Wind Takes 1 to 4

Disc 14
Sessions Disc 2

1 I Talk to the Wind Takes 5 to 8
2 I Talk to the Wind Takes 9 to 12
3 The Court of the Crimson King Stereo Takes

Disc 15
Sessions Disc 3

1 The Court of the Crimson King Take 6
2 The Court of the Crimson King Take 1 and 2
3 The Court of the Crimson King Takes 3 to 7
4 The Court of the Crimson King Takes 8 to 10
5 The Court of the Crimson King Trailer Take 1

Disc 16
Sessions Disc 4

1 The Court of the Crimson King (Stormy Mix)
2 I Talk to the Wind Takes 3 to 6
3 I Talk to the Wind Takes 7 to 9
4 I Talk to the Wind Early Take
5 Drum Check
6 21st Century Schizoid Man Sax Sound Check
7 Ahh (Stormy Mix)
8 I Talk to the Wind (Stormy Mix)

Disc 17
Sessions Disc 5

1 Epitaph Takes 1 to 3
2 Epitaph Takes 5 – 11
3 Epitaph Take 2 (Stormy Mix)

Disc 18
Sessions Disc 6

1 Moonchild Takes 1 to 8
2 Moonchild Take 9 (complete)
3 Trailer Take and Take Overdubbed
4 Pipe Organ Takes
5 Wind Noise Takes
6 The Court of the Crimson King Takes

Disc 19
DVD
24/48 Complete Studio Sessions
24/48 Let’s Make a Hit Waxing
16/48 Stormy Selections

Disc 20
DVD-A
24/48 Original Master Edition
24/48 2019 album mixes in hi-res stereo and 5.1 Surround

Hyde Park Film Snippet

Disc 21
Blu-Ray
24/192 Giles, Giles and Fripp – as per CD 25
24/96 Complete Studio Sessions
24/192 Live at Chesterfield Jazz Club

Disc 22
Blu-Ray
24/96 2009 Hi-Res Stereo and 5.1 Surround Mixes
24/96 Additional audio and Alternate album from the 2009 mixes
24/48 Original 1969 vinyl needledrops of UK stereo & US Mono Promo LPs
24/48 Original 1969 Mono UK Single A and B Sides and US Promo Single A Side

Disc 23
Blu-Ray
24/96 2019 Mixes in Stereo, 5.1 Surround and Instrumental Mixes
24/96 Original Master Edition
24/96 2019 Alternate Album and Additional Material Mixes

Hyde Park Film Snippet (audio mono)

Disc 24
Blu-Ray
2020 Dolby Atmos Mix
24/96 I Talk to the Wind (duo version) 5.1 Surround *
* audio through four channels only
24/96 Let’s Make a Hit Waxing

Disc 25
Selected Recordings 1968

Giles, Giles and Fripp

1 Tremelo Study in A Major (Spanish Suite)
2 Suite No. 1
3 Scrivens
4 Why Don’t You Just Drop In (i)
5 I Talk to the Wind (i)
6 Plastic Pennies
7 Passages of Time
8 Under the Sky (ii)
9 I Talk to the Wind (ii)
10 Erudite Eyes
11 Make it Today (ii)
12 Wonderland
13 Why Don’t You Just Drop In (ii)
14 She is Loaded

Disc 26
BBC Sessions and Trees

1 21st Century Schizoid Man
2 Epitaph
3 The Court of the Crimson King
4 I Talk to the Wind
5 Get Thy Bearings

Live at Fairfield Hall, Croydon

6 Trees

Alla prossima.

Bruno Conti