Sulla Carta Una Ottima Idea! Nils Lofgren – Face The Music Box

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Nils Lofgren – Face The Music 9 CD + 1 DVD Fantasy 29-04-2014

Come dicevo nel titolo del Post, in teoria, una ottima anzi, eccellente idea. Nils Lofgren non è mai stato servito particolarmente bene dalla discografia. Spalla per eccellenza di Neil Young,nei primi Crazy Horse, Ringo Starr e soprattutto Bruce Springsteen, nella E Street Band, ma anche leader dei Grin e con una consistente carriera solista, che nel periodo anni ’70, quando incideva per la A&M lo ha portato anche vicino ai vertici delle classifiche (e lì non scherzava un c…, era un rivale di Bruce!). Però la sua discografia in CD non è di facilissima reperibilità, alcuni album sono usciti in edizione limitate o sono fuori catalogo da anni. Quindi questo cofanetto, sulla carta, sarebbe l’ideale per chi vuole farsi una idea del musicista, che è ottimo anche in proprio. Sulla carta però: perché se poi al momento dell’esecuzione pratica, questo cofanetto lo realizzi in tiratura limitata e numerata, anzì di più, autografata di persona in ogni singola copia e poi fai (farai) pagare il tutto intorno ai 150 euro/dollari, lo spread delle persone interessate si ridurrà per forza ai fans ed ai collezionisti.

I numeri: 45 anni di carriera, 169 brani di cui 40 inediti o rarità (negli ultimi due CD), un DVD con 20 filmati selezionati dallo stesso Lofgren, che ha curato anche il libretto di 136 pagine, dove ci sono i suoi commenti, traccia per traccia, su ogni singola canzone. Certo, se il cofanetto fosse stato di Neil Young o Bruce Springsteen ci saremmo fiondati senza esitazione, in questo caso è richiesta una ponderata meditazione. Per aiutarvi questa è la lista completa dei brani:

CD 1 (Grin Years 1971-1973)
1. See What A Love Can Do 5:01
2. Everybody’s Missin’ The Sun 2:44
3. Like Rain 3:40
4. Outlaw 4:02
5. If I Were A Song 3:10
6. We All Sung Together 3:43
7. Take You To The Movies Tonight 1:45
8. White Lies 3:28
9. Slippery Fingers 4:00
10. Moon Tears 2:18
11. Lost A Number 3:09
12. Soft Fun 5:40
13. Hi, Hello Home 2:29
14. Love Or Else 3:40
15. Sad Letter 3:11
16. Ain’t Love Nice 2:09
17. She Ain’t Right 3:27
18. All Out 3:01
19. Rusty Gun 2:20
20. Beggar’s Day (Eulogy To Danny Whitten) 4:18
21. One More Time 5:10

CD 2 (Solo Years 1975-1977)
1. One More Saturday Night 3:06
2. If I Say It, It’s So 3:03
3. Can’t Buy A Break 3:15
4. Back It Up 2:23 http://www.youtube.com/watch?v=xjwN1_pmDZY
5. I Don’t Want To Know (Live Bootleg Version) 3:48
6. The Sun Hasn’t Set On This Boy Yet 2:48
7. Rock And Roll Crook 2:53
8. Two By Two 3:04
9. Cry Tough 5:06 http://www.youtube.com/watch?v=rfOC0iFwOmc
10. It’s Not A Crime 4:12 (Nils Lofgren & Tom Lofgren)
11. Share A Little 5:13
12. Can’t Get Closer (WCGC) 3:43
13. Mud In Your Eye 2:40
14. I Came To Dance 4:30
15. Home Is Where The Hurt Is 4:12
16. Rock Me At Home 4:30
17. You’re The Weight (Live/1977) 5:09
18. Goin’ South (Live/1977) 4:59
19. Incidentally… It’s Over (Live/1977) 4:08

CD 3 (Solo Years 1979-1983)
1. No Mercy 4:06
2. Shine Silently 3:34 (Nils Lofgren-Dick Wagner)
3. Steal Away 4:05 (Nils Lofgren-Dick Wagner)
4. I Found Her 3:33 (Nils Lofgren-Lou Reed)
5. You’re So Easy 6:00 (Nils & Tom Lofgren-Bob Ezrin-Dick Wagner)
6. A Fool Like Me 3:09 (Nils Lofgren-Lou Reed)
7. Night Fades Away 4:23
8. Ancient History 4:51
9. Sailor Boy 3:55
10. Empty Heart 3:03
11. Don’t Touch Me 4:02
12. I Go To Pieces 2:53 (Del Shannon)
13. Across The Tracks 2:52
14. Daddy Dream 4:53
15. Wonderland 3:32
16. Room Without Love 3:03
17. Confident Girl 3:06
18. Into The Night 3:45
19. Deadline 4:09
20. Everybody Wants 3:42

CD 4 (Solo Years 1985-1992)
1. Secrets In The Street 4:33
2. Big Tears Fall 6:07
3. Dreams Die Hard 3:32
4. Girl In Motion 5:51
5. Walkin’ Nerve 3:53
6. Trouble’s Back 5:20
7. Bein’ Angry 5:54
8. Valentine 6:13 http://www.youtube.com/watch?v=XfdNjdWYgwU
9. A Child Could Tell 4:20
10. You 3:30
11. Shot At You 5:48
12. Crooked Line 4:55
13. Someday 5:32
14. New Kind Of Freedom 3:41
15. Drunken Driver 6:28

CD 5 (Self-Released 1993-1998)
1. Alone 6:08 http://www.youtube.com/watch?v=1RB5BE_ucpI
2. No Return 3:54
3. Tender Love 8:37
4. Dreams Come True 4:23
5. Out Of The Grave 8:09
6. Lion’s Wake 2:16
7. Damaged Goods 3:43
8. Only Five Minutes 5:27
9. Setting Sun 3:42
10. Life 3:07 (Nils Lofgren-Lou Reed)
11. Nothin’s Fallin’ 5:06
12. Little On Up 5:02
13. Blue Skies 4:02
14. Black Books 5:24
15. Man In The Moon 3:19
16. Believe 3:46

CD 6 (Self-Released 1997-2001)
1. Delivery Night 5:01
2. Code Of The Road 8:20
3. New Holes In Old Shoes 5:10
4. Puttin’ Out Fires 6:22
5. I Found You 4:35
6. Love A Child 2:57
7. Driftin’ Man 3:06 (Nils Lofgren-Lou Reed)
8. Without You 3:43
9. Heaven’s Answer To Blue 4:17
10. Seize Love 5:30
11. Open Road 3:13
12. Speed Kills 3:11
13. I’m Buyin’ 2:52
14. The Wind 4:27
15. We Got Guys 1:07
16. Hard Lines 1:02
17. Tears On Ice 4:46
18. Misery 4:43

CD 7 (Self-Released 2002-2011)
1. Like Rain 4:52
2. The Star-Spangled Banner 2:39
3. In Your Hands 3:19
4. Mr. Hardcore 5:07
5. Tried And True 1:56
6. Frankie Hang On 3:43
7. Fat Girls Dance 4:37
8. I Am A Child 3:13 (Neil Young)
9. Mr. Soul 4:21 (Neil Young)
10. World On A String 3:16 (Neil Young)
11. Old School 3:12
12. 60 Is The New 18 3:02
13. Miss You Ray 2:39
14. Amy Joan Blues 2:42
15. Dream Big 4:31
16. Irish Angel 5:10 (Bruce Mccabe)
17. Ain’t Too Many Of Us Left 4:41
18. When You Were Mine 4:33
19. Why Me 4:24
20. Wreck On The Highway 4:37 (Bruce Springsteen)

CD 8 (Unreleased)
1. Keith Don’t Go 3:33
2. Try 3:36
3. Sing For Happiness 3:15
4. Duty 3:28
5. Sweet Four Wings 3:48
6. Just To Have You 2:17
7. I’ll Arise 2:51
8. Some Must Dream 4:46
9. Stay Hungry 3:41
10. Heaven’s Rain 3:36
11. Whatever Happened To Muscatel 2:49
12. You In My Arms 2:48
13. Here For You 3:37
14. Hide My Heart 4:22
15. Love Is. . . 4:28
16. Awesome Girl 3:36
17. When You Are Loved 2:55
18. Bullets Fever 3:06
19. Message 11:20

CD 9 (Unreleased)
1. Beauty And The Beast 3:42
2. You Are The Melody 3:24
3. Tears Inside 3:32
4. Face The Music 4:48
5. I Don’t Stand A Chance 3:28
6. What Is Enuf?!! 4:02
7. London 4:03
8. Go Away 4:09
9. Heart Like A Hammer 4:11
10. True Love Conquers Legends 3:40
11. Yankee Stadium 3:02
12. Sad Walk 5:23
13. Dalmatian 4:05
14. I’m Coming Back 3:59 (Tom Lofgren)
15. Mad, Mad World 3:31
16. Jhoon Rhee Ad :28
17. It’s Better To Know You 2:43
18. Last Time I Saw You 2:03
19. Mist And Morning Rain 2:49
20. Miss You “C” 2:38
21. Oh Holy Night (Strings, Choir Arranged & Conducted By Kevin Stoller) 2:58 (A. Adams-J. Dwight)

DVD
1. Windy (Flip Combo) 2:03
2. Dream Big 5:18
3. Too Many Miles 7:35
4. Keith Don’t Go 7:13  http://www.youtube.com/watch?v=WxVzD84eJuk
5. Bein’ Angry 4:45
6. Shine Silently 7:03
7. Big Tears Fall 5:18
8. I Found You 6:10
9. No Mercy 4:24
10. Gun And Run 8:03
11. See What Love Can Do 8:03
12. If I Were A Song 3:03
13. Slippery Fingers 4:23
14. Like Rain 4:12
15. Moon Tears 5:25  http://www.youtube.com/watch?v=-_n_D5An2Gg
16. I Came To Dance 11:42  http://www.youtube.com/watch?v=PcTcPzZoXB4
17. Everybody’s Missin’ The Sun 3:29
18. Ain’t Love Nice 2:35
19. I’ll Arise 3:04
20. Nils Lofgren: The Art Of Adapting 8:11

I contenuti sono effettivamente interessanti, se fosse costato la metà o poco più un pernsierino ce lo avrei fatto. E’ altrettanto vero che la confezione è molto sciccosa (come potete vedere allargando l’immagine) e ci sono moltissime chicche. Quindi, come vi dico abitualmente, meditate, gente, meditate. Esce il 29 aprile p.v.

Alla prossima.

Bruno Conti

Un Ulteriore “Trovatello” Che Era Sfuggito! Harry Nilsson – The RCA Albums Collection

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Harry Nillsson – The RCA Album Collection – 17 CD – Sony Legacy – 30-07-2013

Ancora un titolo che era sfuggito tra i moltissimi cofanetti in uscita in questo periodo. Per la benemerita serie a prezzo super speciale della Sony/BMG esce finalmente (a fine mese) un volumetto dedicato all’opera omnia di Harry Nilsson (mancano praticamente solo Flash Harry e la colonna sonora di Popeye del 1980) e considerando che Nilsson si era ritirato quasi completamente dalle scene, salvo di tanto in tanto scrivere qualcosa per Musical, colonne sonore o canzoni per bambini, fino alla sua morte avvenuta per un attacco di cuore nel gennaio del 1994. Per completezza di informazione dal cofanetto manca anche Spotlight On Nilsson, un disco pubblicato dalla Tower Records nel 1966 e che comprendeva i suoi primi quattro 45 giri, lato A e B, e un paio di brani inediti. Ma se ne può fare tranquillamente a meno, cosa che non si può dire per il resto della sua produzione, che lo colloca tra i migliori cantautori americani in assoluto del periodo sixties e seventies.

Quasi tutto lo conoscono almeno per il brano Everybody’s Talkin’ (il tema del film Uomo Da Marciapede- Midnight Cowboy) peraltro scritta dall’altrettanto grande Fred Neil e anche l’altra sua canzone più famosa, Without You, era stata scritta da Pete Ham e Tom Evans, ovvero i Badfinger e, ironia della sorte, la versione di maggior successo, e una delle tantissime del brano che è diventato uno standard della musica pop, è quella di Mariah Carey. Ma in questo cofanetto, frugando tra le decine di brani sarè possibile trovare moltissimi gioiellini che rivaleggiano con il meglio della produzione pop dei Beatles ed in particolare di John Lennon, di cui fu grandissimo amico e anche collaboratore musicale a più riprese, soprattutto per l’album Pussy Cats registrato durante il famoso “Lost Weekend” di Lennon, quando se ne andò lontano da Yoko Ono per 18 mesi (il disco ricorda moltissimo come tipo di suono quelli di Lennon del periodo, Mind Games e Walls And Bridges, ma con il tocco di Nilsson aggiunto!) . Nel disco suona una quantità impressionante di musicisti e amici di bevute e altro, oltre a Nilsson e Lennon, che lo produsse, Ringo Starr, Jesse Ed Davis, Jim Horn, Jim Keltner, Bobby Keys, Sneaky Pete Kleinow, Danny Kortchmar, Klaus Voorman, Keith Moon e decine di altri.

Ma anche negli altri album della sua produzione, suona il gotha della musica mondiale e, come potrete leggere nelle liste dei brani contenuti nei vari album, ci sono moltissime sorprese, a partire dalle due cover dei Beatles, You Can’t Do That e She’s Leaving Home nel primo album Pandemonium Shadow Show del 1967, che comprende anche una cover di River Deep Mountain High di Ike And Tina Turner, oltre alle proprie, bellissime 1941 e Without Her, ripresa dai Blood, Sweat And Tears. Nel secondo, Aerial ballet c’è Everybody’s Talkin’, molto tempo prima dell’uscita della colonna sonora. Nel 1970 Harry Nilsson pubblicherà un intero album dedicato a Randy Newman (quasi un suo omologo  e altro grandissimo talento della musica americana), Nilsson Sings Newman. Comunque, ripeto, ogni disco ha la sua quota di piccole gemme di musica pop di sopraffina qualità e questa è l’occasione giusta per scoprirle. In più, oltre alle decine di bonus sparse sui vari album originali, sono stati aggiunti tre album completi di inediti e rarità, tra cui spiccano anche un paio di brani cantati in italiano. 

Qui sotto trovate una dettagliatissima lista di tutti i contenuti del Box:

Disc 1 PANDEMONIUM SHADOW SHOW (Stereo and Mono)
STEREO
1. Ten Little Indians
2. 1941
3. Cuddly Toy
4. She Sang Hymns Out Of Tune
5. You Can’t Do That
6. Sleep Late, My Lady Friend
7. She’s Leaving Home
8. There Will Never Be
9. Without Her
10. Freckles
11. It’s Been So Long
12. River Deep – Mountain High
MONO
13. Ten Little Indians
14. 1941
15. Cuddly Toy
16. She Sang Hymns Out Of Tune
17. You Can’t Do That
18. Sleep Late, My Lady Friend
19. She’s Leaving Home
20. There Will Never Be
21. Without Her
22. Freckles
23. It’s Been So Long
24. River Deep – Mountain High

Disc 2 AERIAL BALLET (Stereo and Mono)
STEREO
1. Daddy’s Song
2. Good Old Desk
3. Don’t Leave Me
4. Mr. Richland’s Favorite Song
5. Little Cowboy
6. Together
7. Everybody’s Talkin’
8. I Said Goodbye To Me
9. Little Cowboy
10. Mr. Tinker
11. One
12. The Wailing Of The Willow
13. Bath
MONO
14. Daddy’s Song
15. Good Old Desk
16. Don’t Leave Me
17. Mr. Richland’s Favorite Song
18. Little Cowboy
19. Together
20. Everybody’s Talkin’
21. I Said Goodbye To Me
22. Little Cowboy
23. Mr. Tinker
24. One
25. The Wailing Of The Willow
26. Bath
BONUS TRACK
27. Aerial Ballet radio spot (previously unreleased)

Disc 3 HARRY
1. The Puppy Song
2. Nobody Cares About The Railroads Anymore
3. Open Your Window
4. Mother Nature’s Son
5. Fairfax Rag
6. City Life
7. Mournin’ Glory Story
8. Maybe
9. Marchin’ Down Broadway
10. I Guess The Lord Must Be In New York City
11. Rainmaker
12. Mr. Bojangles
13. Simon Smith And His Amazing Dancing Bear
BONUS TRACKS
14. I Will Take You There – single mix
15. Waiting (from the motion picture Jenny)
16. Rainmaker – single mix
17. Mournin’ Glory Story – UK single (previously unissued on CD)
18. Garbage Can Ballet – alternate (previously unreleased)
19. Harry Radio Spot (previously unreleased)
20. Voices Of Vista radio spots (previously unreleased)

Disc 4 NILSSON SINGS NEWMAN
1. Vine St.
2. Love Story
3. Yellow Man
4. Caroline
5. Cowboy
6. The Beehive State
7. I’ll Be Home
8. Living Without You
9. Dayton, Ohio 1903
10. So Long Dad
BONUS TRACKS
11. Snow
12. Love Story – alternate version
13. Cowboy – alternate version
14. I’ll Be Home – alternate version
15. Living Without You – alternate version
Tracks 11-15 first issued on Nilsson Sings Newman (Buddha CD 74465 99703 2, Released 2000)

Disc 5 THE POINT!
1. Everything’s Got ‘Em
2. The Town
3. Me And My Arrow
4. The Game
5. Poli High
6. The Trial And Banishment
7. Think About Your Troubles
8. The Pointed Man
9. Life Line
10. The Birds
11. P.O.V. Waltz
12. The Clearing In The Woods
13. Are You Sleeping?
14. Oblio’s Return
BONUS TRACKS
15. Think About Your Troubles – alternate version
16. Life Line – alternate version
17. Down To The Valley – alternate mix/extended ending
18. I’ll Never Leave You
19. The Point! Travel Brochure radio spot w/ Bill Martin (previously unreleased)
Tracks 15-18 first issued on The Point! (BMG Heritage CD 07863 65128 2, Released 2002)

Disc 6 AERIAL PANDEMONIUM BALLET
1. Introduction
2. 1941 – slowed down track and remixed
3. Daddy’s Song – new vocals, guitar/piano out of sync
4. Mr. Richland’s Favorite Song – new background vocals and remixed
5. Good Old Desk – slowed down track and remixed
6. Everybody’s Talkin’ – dumped second voice and remixed
7. Bath – re-eq’d original tracks
8. River Deep-Mountain High – new vocals and remixed
9. Sleep Late, My Lady Friend – remixed
10. Don’t Leave Me – remixed
11. Without Her – new vocals and remixed
12. Together – new vocals, edited out bridge and remixed
13. One – remixed
14. Closing
BONUS TRACKS
15. You Can’t Do That – remix
16. It’s Been So Long – Italian version (previously unreleased)
17. Sleep Late, My Lady Friend – Italian version (previously unreleased)
18. Without Her – Italian version (previously unreleased)
19. Cuddly Toy – Italian version (previously unreleased)
20. You Can’t Do That – Italian version (previously unreleased)
21. BBC Saturday Club intro (previously unreleased)
21. 1941 – Live on BBC’s Saturday Club (previously unreleased)
23. Mr. Richland’s Favorite Song – Live on BBC’s Saturday Club (unreleased)
24. Nilsson talks with Brian Matthew (previously unreleased)
25. Together – Live on BBC’s Saturday Club (previously unreleased)
26. Good Old Desk – Live on BBC’s Saturday Club (previously unreleased)
27. Aerial Pandemonium Ballet radio spot (previously unreleased)

Disc 7 NILSSON SCHMILSSON
1. Gotta Get Up
2. Driving Along
3. Early In The Morning
4. The Moonbeam Song
5. Down
6. Without You
7. Coconut
8. Let The Good Times Roll
9. Jump Into The Fire
10. I’ll Never Leave You
BONUS TRACKS
11. Si No Estas Tu – Spanish version Of “Without You”
12. How Can I Be Sure Of You
13. The Moonbeam Song – demo
14. Lamaze
15. Old Forgotten Soldier
16. Gotta Get Up – alternate version
17. Nilsson Schmilsson radio spots
Tracks 12-17 first issued on Nilsson Schmilsson (RCA/BMG CD 82876 57265 2, released 2004)

Disc 8 SON OF SCHMILSSON
1. Take 54
2. Remember (Christmas)
3. Joy
4. Turn On Your Radio
5. You’re Breakin’ My Heart
6. Spaceman
7. The Lottery Song
8. At My Front Door
9. Ambush
10. I’d Rather Be Dead
11. The Most Beautiful World In The World
BONUS TRACKS
12. What’s Your Sign?
13. Take 54 – alternate
14. Campo De Encino
15. Daybreak – single version
16. It Had To Be You/I’d Rather Be Dead
17. Son Of Schmilsson radio spot
Tracks 12-16 first issued on Son Of Schmilsson (RCA/Legacy CD 82876 78249 2, released 2006)

Disc 9 A LITTLE TOUCH OF SCHMILSSON IN THE NIGHT
1. Lazy Moon
2. For Me And My Gal
3. It Had To Be You
4. Always
5. Makin’ Whoopee!
6. You Made Me Love You (I Didn’t Want To Do It)
7. Lullaby In Ragtime
8. I Wonder Who’s Kissing Her Now
9. What’ll I Do
10. Nevertheless (I’m In Love With You)
11. This Is All I Ask
12. As Time Goes By
BONUS TRACKS
13. I’m Always Chasing Rainbows
14. Make Believe
15. Trust In Me
16. It’s Only A Paper Moon
17. Thanks For The Memory
18. Over The Rainbow
Tracks 13-18 first issued on A Touch More Schmilsson In The Night (RCA Germany 90251, released 1988)

Disc 10 PUSSY CATS
1. Many Rivers To Cross
2. Subterranean Homesick Blues
3. Don’t Forget Me
4. All My Life
5. Old Forgotten Soldier
6. Save The Last Dance For Me
7. Mucho Mungo/Mt. Elga
8. Loop De Loop
9. Black Sails
10. Rock Around The Clock
BONUS TRACKS
11. Down By The Sea
12. The Flying Saucer Song
13. Turn Out The Light
14. Save The Last Dance For Me – alternate
15. Don’t Forget Me – demo
16. Black Sails – demo
17. Pussy Cats radio spots with Eddie Lawrence (previously unreleased)
Tracks 11-16 first issued on Pussy Cats (Buddha CD 74465 99815 2, released 1999)

Disc 11 DUIT ON MON DEI
1. Jesus Christ You’re Tall
2. It’s A Jungle Out There
3. Down By The Sea
4. Kojak Columbo
5. Easier For Me
6. Turn Out The Light
7. Salmon Falls
8. Puget Sound
9. What’s Your Sign?
10. Home
11. Good For God
BONUS TRACK
12. Goin’ Down – alternate (previously unreleased)

Disc 12 SANDMAN
1. I’ll Take A Tango
2. Something True
3. Pretty Soon There’ll Be Nothing Left For Everybody
4. The Ivy Covered Walls
5. Here’s Why I Did Not Go To Work Today
6. The Flying Saucer Song
7. How To Write A Song
8. Jesus Christ You’re Tall
9. Will She Miss Me?
BONUS TRACK
10. A Tree Out In The Yard (Central Park) (previously unreleased)

Disc 13 …THAT’S THE WAY IT IS
1. That Is All
2. Just One Look/Baby I’m Yours
3. Moonshine Bandit
4. I Need You
5. A Thousand Miles Away
6. Sail Away
7. She Sits Down On Me
8. Daylight Has Caught Me
9. Zombie Jamboree (Back To Back)
10. That Is All – Reprise
BONUS TRACK
11. . . . That’s The Way It Is radio spot (previously unreleased)

Disc 14 KNNILLSSONN
1. All I Think About Is You
2. I Never Thought I’d Get This Lonely
3. Who Done It?
4. Lean On Me
5. Goin’ Down
6. Old Bones
7. Sweet Surrender
8. Blanket For A Sail
9. Laughin’ Man
10. Perfect Day
BONUS TRACKS
11. Ain’t It Kinda Wonderful (from The World’s Greatest Lover)
12. Sweet Lorraine – Nilsson & Dr. John (previously unreleased)
13. Shuffle Off To Buffalo (previously unreleased)
14. Ballin’ The Jack – Nilsson & Dr. John (previously unreleased)
15. All I Think About Is You – Harry Nilsson & Dr. John (previously unreleased)
16. Knnillssonn radio spot (previously unreleased)


Disc 15 NILSSON SESSIONS 1967-1968
1. 1941 – demo (previously unreleased)
2. World – demo (previously unreleased)
3. Signs – demo (previously unreleased)
4. Cuddly Toy – demo (previously unreleased)
5. This Could Be The Night – demo
6. As I Wander Lonely
7. The Family (previously unreleased)
8. Miss Butter’s Lament
9. Mr. Tinker – alternate version (previously unreleased)
10. Leggenda (Italian Single)
11. Sister Marie (previously unreleased stereo remix)
12. She Wandered Through The Garden Fence (previously unreleased)
13. One – alternate version (previously unreleased)
14. I Said Goodbye To Me – alternate version (previously unreleased)
15. Searchin’ (previously unreleased)
16. She’s Just Laughing At Me (previously unreleased)
17. Together – alternate version (previously unreleased)
18. Bath – alternate version (previously unreleased)
Tracks 6 & 8 first issued on Personal Best: The Harry Nilsson Anthology (RCA CD 07863 66354 2, released 1995). Tracks 1-16 recorded 1967; tracks 17-18 recorded 1968.

Disc 16 NILSSON SESSIONS 1968-1971
1. You Are Here (previously unreleased)
2. The Cast And Crew (from Skidoo)
3. Garbage Can Ballet (from Skidoo)
4. I Will Take You There (from Skidoo)
5. Girlfriend
6. Wasting My Time – alternate mix (previously unreleased)
7. Rainmaker – alternate version (previously unreleased)
8. Open Your Window – alternate take (previously unreleased)
9. Postcard (previously unreleased)
10. Think About Your Troubles – alternate version (previously unreleased)
11. Marry Me A Little (previously unreleased)
12. Ballin’ The Jack (previously unreleased)
13. Gotta Get Up – demo (previously unreleased)
14. Down To The Valley – single mix
15. Buy My Album – single mix
16. Joy – alternate version
17. Blackbird (previously unreleased)
18. Paradise (previously unreleased)
19. Lucille (previously unreleased)
20. Early In The Morning – alternate version
Tracks 2-4 first issued on Skidoo RCA 1152, released 1968. Track 5 first issued on Personal Best: The Harry Nilsson Anthology (RCA CD 07863 66354 2, released 1995). Tracks 16 & 20 first issued on Aerial Pandemonium Ballet (Buddha CD 74465 99704 2, released 2000). Tracks 1-8 recorded 1968; tracks 9-11 recorded 1969; tracks 12-17 recorded 1970; tracks 18-20, 1971.

Disc 17 NILSSON SESSIONS 1971-1974
1. Walk Right Back
2. Jump Into The Fire – alternate version (previously unreleased)
3. Isolation
4. Without You – demo
5. Driving Along – demo
6. Gotta Get Up – demo
7. Coconut – demo
8. Old Forgotten Soldier – alternate demo
9. Down – demo
10. The Moonbeam Song – alternate demo
11. Jump Into the Fire
12. Per Chi – Italian Version Of “Without You”
13. Joy – guitar demo
14. Joy – piano demo
15. You Made Me Love You (I Didn’t Want To Do It) – alternate version
16. Lullaby In Ragtime – alternate version
17. Always – alternate version
18. It Had To Be You – alternate version
19. I Want You To Sit On My Face (previously unreleased)
20. A Souvenir – Also Sprach Schmilsson Schmixon (previously unreleased)
Tracks 1 & 3 first issued on Aerial Pandemonium Ballet (Buddha CD 74465 99704 2, released 2000). Tracks 4-10 first issued on Nilsson Schmilsson (UK Camden Deluxe CD 74321 75742 2, released 2000). Tracks 13 & 14 first issued on Son Of Schmilsson (UK Camden Deluxe CD 74321 75746 2, released 2000). Tracks 15-18 first issued on A Touch More Schmilsson In The Night (RCA Germany 90251, released 1988). Tracks 1-12 recorded 1971; tracks 13 & 14 recorded 1972; tracks 15-19 recorded 1973; track 20 recorded 1974.

Ristampe Che Passione 2! ELO & Jeff Lynne

*NDB. Il 2 al titolo l’ho aggiunto io, in quanto già utilizzato in un vecchio post, mentre aggiungo ancora che le ristampe verranno pubblicate la settimana prossima in Italia e quella successiva in Inghilterra e Stati Uniti, quindi le leggete in anteprima sull’uscita: la parola a Marco.

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Electric Light Orchestra: Live (Frontiers CD) Electric Light Orchestra: Zoom (Frontiers CD)

Jeff Lynne: Armchair Theatre (Frontiers CD)

In realtà all’inizio avevo pensato di intitolare questo post “Barrel Bottom Scratching”, in quanto è da un po’ di tempo che il mio amico Jeff Lynne tende a cucinare con gli avanzi (lo scorso anno un dischetto di cover, Long Wave, di appena mezz’oretta ed una collezione di nuove incisioni di successi della ELO dal titolo di Mr. Blue Sky), ma siccome tra queste tre ristampe ce n’è almeno una del tutto inedita (più o meno, e con qualche difettuccio come vedremo) ed una è di un disco introvabile da anni, qualche punto di interesse c’è.

Live.  Questo sarebbe il disco “inedito”, ma in realtà è la riproposizione su CD del DVD Zoom Tour Live, che conteneva un concerto televisivo del 2001 di Jeff & Band (ribattezzata ELO per chiari motivi di marketing, e forse per la presenza del tastierista Richard Tandy), ma, mentre nel DVD vi erano ben ventitre brani, in questo CD ne vengono riportati solo undici. I fans non potranno comunque esimersi dall’acquisto perché, e qui sta la finezza, quattro di questi undici non erano sul DVD (Secret Messages, Sweet Talkin’ Woman, Confusion e Twilight), e quindi udibili qui per la prima volta.  (So comunque che esistono altre esecuzioni, tra cui Rock’n’Roll Is King, tuttora inedite, quindi aspettiamoci qualche altra “sorpresa” futura). Non sto chiaramente a parlarvi delle canzoni, le conoscete tutti, ma dico solo che comunque il concerto è ottimo, suonato con vigore (nella band ci sono anche i fratelli Bissonette, Matt e Gregg, alla sezione ritmica, gente abituata a pompare) e con Jeff in forma smagliante; in più, come ulteriore bonus, ci sono due brani di studio nuovi di zecca: il rock’n’roll allo stato puro Out Of Luck, breve ma trascinante, e Cold Feet, un brano di quelli che Lynne scrive anche quando dorme.

Zoom.  Album uscito nel 2001 e che segnava il ritorno su disco della ELO da Balance Of Power del 1986, era in realtà un disco del solo Jeff (con Tandy in un solo brano, più due ospiti di prestigio come George Harrison e Ringo Starr), accreditato al suo ex gruppo un po’ per motivi commerciali ed un po’ per fare chiarezza (all’epoca girava infatti una band di ex membri della ELO che si faceva chiamare Electric Light Orchestra Part II, vi assicuro una cosa triste).

Un discreto album, con meno violoncelli e più chitarre, che vede Jeff in buona forma ma non smagliante: diciamo che ad undici anni dal suo ultimo album di materiale originale uno poteva pensare anche a qualcosa di meglio. Ci sono alcuni ottimi brani (la vigorosa Alright, che apre l’album all’insegna del rock, la languida Moment In Paradise, Just For Love, con il classico ELO-sound, il boogie trascinante Easy Money e la solare Melting In The Sun), ma anche diversi riempitivi (In My Own Time, A Long Time Gone, Lonesome Lullaby). L’impressione è quella di un’ottima cena, ma riscaldata e riproposta la sera dopo: manca la freschezza.

Anche qui troviamo due bonus track: una Turn To Stone presa dal DVD Zoom Tour Live ma non presente sul CD di cui vi ho parlato sopra (ma che burlone il nostro Jeff!) e One Day, un inedito registrato nel 2004 e superiore a molto del materiale presente su Zoom. E con Zoom, in teoria, si chiude la campagna di ristampe della ELO, anche se mancherebbero all’appello il Live del 1974 (tutt’altro che imperdibile) e la colonna sonora del film Xanadu, che però era per metà appannaggio di Olivia Newton-John.

Armchair Theatre.  A livello artistico, il migliore dei tre: primo (e unico, fino a Long Wave dello scorso anno) disco accreditato al solo Jeff, uscito nel 1990 e fuori catalogo da anni, Armchair Theatre è un disco veramente ispirato, che, se si escludono le tre cover presenti (Don’t Let Go, September Song e Stormy Weather), interpretate in maniera un po’ troppo scolastica, ci presenta alcune delle migliori canzoni scritte da Jeff, suonate e prodotte alla grande. Su tutte Lift Me Up, uno splendido e solare pop rock, influenzato chiaramente dai Beach Boys (ma tutto il disco profuma di California), con George Harrison che suona la slide da par suo. Non male anche il singolo dell’epoca, l’energica ma orecchiabile Every Little Thing, l’insolita Now You’re Gone, suonata con musicisti indiani e con una bella coda strumentale, la gradevole Don’t Say Goodbye, con tutti e due i piedi negli anni sessanta, e la bella What Would It Take, che sembra una outtake dei Traveling Wilburys. Per finire con la toccante ballad Blown Away, scritta con Tom Petty, e la squisita e breve folk song ecologista Save Me Now. Anche qui due bonus (ma pare che le outtakes fossero molte di più), la lenta Forecast, un brano nella media, e la scoppiettante e solare Borderline (versione alternata di un lato B dell’epoca), che non avrebbe sfigurato affatto sull’album.

Particolare per maniaci: le copertine delle reissues di Zoom e Armchair Theatre escono leggermente diverse da quelle originali. Accogliamo dunque con (moderato) giubilo queste tre ristampe, adesso però è ora che Lynne la smetta di sparpagliare canzoni inedite come bonus dei vari dischi (e nella versione giapponese di Zoom ce n’è un’altra, Lucky Motel, che non è quella di John Trudell) e che ci consegni un disco nuovo come si deve.

Marco Verdi                             

Brutte Figure E Altro! Beatles E Who

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Come certo saprete (l’ho anche segnalato sul Blog) il 5 ottobre si festeggiava il 50° anniversario dell’uscita del 1° singolo dei Beatles, Love Me Do. Per l’occasione la EMI aveva annunciato la pubblicazione di un vinile limitato commemorativo. Ma…come avrete notato cercandolo, se ne sono perse le tracce. E’ successo che il giorno prima della uscita la casa ha ritirato tutte le copie del 45 giri definendole “fallate”. Secondo alcuni non si tratta di un problema tecnico ma pare che sia stata scelta e stampata la versione sbagliata. Ovvero, ai tempi della registrazione George Martin, non soddisfatto della parte di batteria di Ringo Starr nella canzone, chiamò Andy White per registrare di nuovo la pista della batteria nel brano, versione che uscì poi nel singolo originale, mentre nell’album Please Please Me venne riutillizzata la parte di Ringo. Non so quale delle due versioni la Parlophone/EMI avesse intenzione di fare uscire ma sembra che sia uscita quella “sbagliata”. Non è ancora chiaro se ne verranno stampate altre copie per una nuova data di fine mese o se verrà cancellato. Mi sembra che le celebrazioni del cinquantenario partano alla grande. Speriamo in meglio per le edizioni varie di Magical Mystery Tour in uscita la settimana prossima.

A proposito di brutte figure. Un paio di anni, a novembre del 2010, la Universal ha pubblicato una 40th Anniversary Special Edition degli Who Live At Leeds lussuosissima, che è quella che vedete effigiata qui sopra. E che è andata esaurita quasi subito, con grande dispiacere di molti. Il punto di forza di quella versione era la presenza del famoso concerto di Hull registrato il giorno successivo di quello di Leeds, il 15 febbraio del 1970. La domanda era: ma uscirà mai una edizione separata di quel concerto per chi non si vuole ricomprare per l’ennesima volta il Live At Leeds? E la risposta fu, ma quando mai!

E infatti il 20 novembre p.v. la Universal pubblicherà il doppio CD di Live At Hull, in tutto il suo splendore. Una serata che rivaleggia con quella di Leeds nel presentare gli Who all’apice della loro forza. Dovrebbe anche costare come un singolo CD o poco più. Mai credere, se possibile, alle case discografiche!

Bruno Conti

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P.s. Martedì prossimo anche il DVD di Live In Texas ’75 degli Who, annunciato qualche tempo orsono. Da vedere, alla faccia di chi diceva che il gruppo era “cotto” a quei tempi. Una delle ultime apparizioni ufficiali di Keith Moon

 

Novità Di Settembre Parte I. Steve Forbert, Woven Hand, Patterson Hood, Ben Folds Five, Skunk Anansie, Jon Spencer Blues Explosion, Roy Storm & The Hurricanes, Coal Porters, Tributes To Nick Lowe & Jesse Winchester

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Questo mese la rubrica sulla novità discografiche ha latitato fino ad oggi, considerando che nei mesi scorsi mi ero portato abbondantemente avanti con le uscite discografiche e molte sono state recensite direttamente, ma qualcosa sfugge sempre, per cui oggi recuperiamo con gli altri dischi interessanti pubblicati in questi primi venti giorni di settembre.

Iniziamo con Steve Forbert che ritorna con un nuovo album, Over With You, circa tre anni e mezzo dopo The Place and the Time e a 34 anni dal bellissimo Alive On Arrival, il cantante di Meridian, Mississippi non ha perso un briciolo del suo fascino. La voce è un filino più vissuta, ma le canzoni sono sempre affascinanti: questa volta si parla di una relazione finita e a dargli una mano a livello musicale ci sono anche due Ben, Sollee al cello e Harper alla chitarra. Etichetta Blue Corn Music, è uscito in questi giorni sul mercato americano, se ne parla più diffusamente nei prossimi giorni.

I Woven Hand avevano pubblicato da pochissimo tempo un ottimo CD+DVD in concerto, Live at Roepan, edito dalla Glittehouse ed accolto da unanimi critiche favorevoli. A distanza di cinque mesi dal disco dal vivo esce, sempre per la Glitterhouse, questo nuovo lavoro di studio, The Laughing Stalk: David Eugene Edwards, ex leader dei non dimenticati 16 Horsepower, aggiunge un tastierista e un secondo chitarrista e il suono del disco assume una patina più rock ma sempre con le solite volute dark e gotiche.

Nuovo album solista anche per Patterson Hood, che periodicamente si prende delle vacanze dai Drive-by-Truckers per pubblicare i suoi dischi da cantautore. Questo nuovo si chiama Heat Lightning Rumbles In The Distance, è uscito per la PIAS, Play It Again Sam, e ancora una volta ci ricorda che Hood scrive delle belle canzoni anche quando le chitarre non ruggiscono a tutto spiano.

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Un altro paio di novità di gruppi incentrati intorno al nome di un leader, band che era qualche annetto che non si facevano sentire. Per i Ben Folds Five, il cui nuovo disco si chiama The Sound Of The Life Of The Mind ed esce per la Sony Music, di anni ne sono passati 13 dal precedente The Unauthorized Biography Of Reinhold Messner (i titoli sono sempre spettacolari), anche se Ben Folds nel frattempo aveva pubblicato vari CD a nome proprio.

La Jon Spencer Blues Explosion invece, era solo otto anni che non pubblicava un disco nuovo in studio, anche se nel frattempo, tra una collaborazione e l’altra, è stato ristampato tutto il catalogo del gruppo in versione riveduta e potenziata. Per questo nuovo Meat And Bone, su etichetta Bronze Rat Records (!?!), Jon Spencer, Russell Simins e Judah Bauer si sono ritrovati a registrare in quelli che furono i leggendari studios di Sly Stone.

Gli Skunk Anansie da quando si sono rimessi insieme nel 2009 hanno ripreso a pubblicare dischi con cadenza regolare, questo Black Traffic, che esce in questi giorni per la loro etichetta 100% Records, nell’immancabile formato CD+DVDè il terzo dopo la reunion.

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Se il tipo seduto dietro alla batteria con un poderoso ciuffo vi dice qualcosa, non vi state sbagliando. E’ proprio Ringo Starr, nella formazione di Rory Storm & The Hurricanes prima di entrare nei Beatles, Ringo Starr ha fatto parte di questa band della preistoria musicale di Liverpool. In questo periodo è stato ritrovato un nastro inedito che documenta una performance del gruppo, Live At The Jive Hive, registrato appunto in quel di Liverpool, il 5 marzo del 1960 e viene pubblicato dalla Rockstar Records. Non vi so dire la qualità delle registrazioni (ma dal video si intuisce, pensavo peggio, precursori del beat inglese), in ogni caso questa è lista dei brani:

1. Introduction
2. “Brand New Cadillac”
3. “(You’re So Square) Baby I Don’t Care”
4. “Make Me Know You’re Mine”
5. “Bye Bye Love”
6. “Jet Black”
7. “Down The Line”
8. “C’mon Everybody”
9. “Don’t Bug Me Baby”
10. “Rip It Up”
11. “Somethin’ Else”
12. “Train To Nowhere”
13. “Since You Broke My Heart”
14. “Honey Don’t”
15. “All American Boy”
16. “Willie & The Hand Jive”
17. Closing Announcement
18. “Milk Cow Blues” (home recording)
19. “What ‘d I Say” (home recording)
20. “Cathy’s Clown” (home recording)
21. “Now Is The Hour” (home recording)

Beatlesiani, occhio alla penna!

Altra vecchia gloria del rock britannico, a Nick Lowe viene dedicata questa compilation-tributo, Lowe Country, edita dalla Fiesta Red Records. Il sottotitolo è The Songs Of Nick Lowe e in questo caso gli ho già dato una ascoltata e devo dire che è proprio bello e gli artisti partecipanti sono tutti di ottimo spessore artistico:

1. Lately I’Ve Let Things Slide – Caitlin Rose
2. Don’T Lose Your Grip On Love – The Parson Red Heads
3. All Men Are Liars – Robert Ellis
4. I Love The Sound Of Breaking Glass – Amanda Shires
5. Marie Provost – Jeff The Brotherhood
6. (I’M Gonna Start) Living Again If It Kills Me – Hayes Carll
7. Lover Don’T Go – Erin Enderlin
8. When I Write The Book – The Unsinkable Boxer
9. You Make Me – Colin Gilmore
10. Heart Of The City – Chatham County Line
11. What’S Shakin’ On The Hill – Lori Mckenna
12. Cracking Up – Griffin House
13. Where’S My Everything? – Ron Sexsmith

Sid Griffin è stato per anni il leader dei Long Ryders, oltre che scrittore e giornalista musicale per varie testate britannica. Ma già da alcuni anni il suo gruppo sono i Coal Porters con i quali ha pubblicato una decina di album, che escono per la propria etichetta, la Prima Records. Anche questo Find The One prosegue nella tradizione: in questo nuovo disco, anche se lo stile è il solito gustoso mix di folk e bluegrass, ci sono alcune novità. Una cover di Heroes di Bowie in puro stile folk-bluegrass, bellissima, la partecipazione di Richard Thompson in un brano e un’altra cover d’autore, una Paint It Black con tanto di sitar vero, non la chitarra “trattata” della versione originale degli Stones, ovviamente la battaglia a tempo di bluegrass tra violino e sitar è quantomeno inconsueta. Produce John Wood, quello dei dischi di Nick Drake e Fairport Convention, e l’ingegnere del suono è Ed Stasium (Ramones, dice qualcosa). Bella anche l’alternanza tra la voce di Sid Griffin e quella della violinista Carly Frey. Tra l’altro vedo dal dischetto che è anche un CD Enhanced e contiene un documentario di sei minuti sulla band.

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Il tributo a Jesse Winchester Quiet About It, viene pubblicato questa settimana negli Stati Uniti e la settimana prossima in Europa dalla Mailboat Records, che è l’etichetta di Jimmy Buffett. I fondi raccolti sarebbero dovuti servire per le cure inerenti al tumore all’esofago che lo aveva colpito lo scorso anno. Poi, nel frattempo, sembra che la malattia sia regredita dopo varie cure ed interventi, e la cosa ci fa piacere, ma il disco era pronto ,per cui viene pubblicato ugualmente e Jesse Winchester che è già tornato a fare concerti nel frattempo, lo considererà un omaggio da parte di alcuni suoi colleghi illustri che interpretano i suoi bellissimi brani:

1. Payday (James Taylor)
2. Biloxi (Rosanne Cash)
3. Gentleman of Leisure (Jimmy Buffett)
4. I Wave Bye Bye (Allen Toussaint)
5. Talk Memphis (Vince Gill)
6. Defying Gravity (Mac McAnally)
7. Brand New Tennessee Waltz (Lyle Lovett)
8. Mississippi You’re On My Mind (Lucinda Williams)
9. Dangerous Fun (Rodney Crowell, feat. Emmylou Harris and Vince Gill)
10. Rhumba Man (Little Feat)
11. Quiet About It (Elvis Costello)

Non si sa ancora nulla di preciso su formato e contenuti, anche se pare probabile un doppio CD più doppio DVD ma nel frattempo la reunion dei Led Zeppelin alla O2 Arena di Londra, ha un titolo Celebration Day e una copertina, che è quella che vedete sopra. Prima uscirà nei cinema e poi il 19-20 novembre dovrebbe essre nei negozi, questo è il trailer:

Alla prossima.

Bruno Conti

Anche Questo Era Sfuggito! Beatles – Magical Mystery Tour Special Boxed Deluxe Edition

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Prima, un breve comunicato per i naviganti. Visto che ci scrivo (questo mese appaiono 8 mie recensioni, che comunque leggete gratis e in anteprima anche sul Blog, insieme a tutto il resto, in questi giorni sto preparando quella del nuovo John Hiatt, molto bello), volevo avvisarvi che, per la serie strano ma vero, è già uscito il numero di Settembre del Buscadero, un miracolo, considerando gli abituali ritardi.

Per la serie la pubblicità è l’anima del commercio e quindi svolti questi doveri promozionali passiamo a questo ennesimo cofanetto dedicato ai Beatles. Se cliccate sull’immagine si allarga a dismisura e potete godere la confezione in tutto il suo splendore. Uscirà il 9 ottobre, quindi siamo nettamente un anticipo ma le notizie sono già state rese note per cui vai con le news: 

Magical Mystery Tour (per il 45° Anniversario) uscirà in DVD o Blu-Ray, con il film originale di 53 minuti ma nelle Special Features ci sarà tutto questo Ben Di Dio:

Director’s Commentary – by Paul McCartney

The Making of Magical Mystery Tour (19m 05s)

– Features interviews with Paul and Ringo, along with other cast members and crew. Includes unseen footage.

Ringo the actor (2m 30s)

– Ringo reflecting on his role in the film.

Meet The Supporting Cast (11m 27s)

– A feature on the background and careers of Nat Jackley, Jessie Robins, Ivor Cutler, The Bonzo Dog Doo-Dah Band, Victor Spinetti, George Claydon, and Derek Royle.

“Your Mother Should Know” (2m 35s)

“Blue Jay Way” (3m 53s)

“The Fool On The Hill” (3m 05s)

– Three new edits of these performances all featuring footage not seen in the original film.

“Hello Goodbye” (3m 24s), as featured in Top of the Pops 1967

– The Beatles allowed the BBC to film them in the edit suite where they were working on Magical Mystery Tour. This was then turned into a promo by the BBC, who shot their own additional footage. It was then broadcast on Top of the Pops to mark the “Hello Goodbye” single going to No 1 in December 1967.

Nat’s Dream (2m 50s)

– A scene directed by John featuring Nat Jackley and not included in the original film.

Ivor Cutler – “I’m Going In A Field” (2m 35s)

– Ivor performs “I’m Going In A Field”, in a field. This scene was not included in the original film.

Traffic – “Here We Go Round The Mulberry Bush” (1m 53s)

– The filming of Traffic acting out their 1967 hit single “Here We Go Round The Mulberry Bush” was commissioned by The Beatles for possible inclusion in Magical Mystery Tour but was not used in the final edit.

E comunque il 5 ottobre sarà anche il 50° Anniversario dell’uscita di Love Me Do (vero, non come quello farlocco dei 50 anni dalla prima esibizione dal vivo degli Stones?!?), la EMI non farà nulla? Mistero. Per il momento tutto tace!

Non è tutto, pare che, come comunicato dal regista Michael Lindsey-Hogg, nel 2013 finalmente avremo le edizioni del film Let It Be, sia in DVD che in Blu-Ray. Dovrebbe essere un doppio con un documentario sul Making Of del film e moltissime scene che al tempo il regista aveva dovuto tagliare per l’atmosfera, diciamo, non sempre serena che aveva caratterizzato quel periodo. Ma questo è ancora da confermare. Però visto che gli annunciati Yellow Submarine e Magical Mystery Tour si sono  concretizzati, sperare non costa nulla.

Bruno Conti

Non Un Capolavoro…Ma Neppure Un Brutto Disco! Joe Walsh – Analog Man

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Joe Walsh – Analog Man – Fantasy/Universal – Deluxe CD + DVD

Non sono mai stato un grandissimo fan di Joe Walsh, l’ho sempre considerato per quello che in realtà è: un ottimo chitarrista, un buon animale da palcoscenico (talvolta al limite del clownesco), ma dal punto di vista vocale e del songwriting un personaggio di seconda, o forse anche di terza fascia. Musicista di secondo piano negli anni settanta (anche se con la James Gang ha fatto la sua figura), deve senz’altro la sua popolarità al fatto di essere stato chiamato negli Eagles come sostituto di Bernie Leadon, e di avere esordito con loro proprio in Hotel California, cioè in uno degli album più famosi di tutti i tempi. Ma da solista non ha mai combinato granché di buono (come tutte le Aquile d’altronde, escluso forse Don Henley), con l’eccezione dei due dischi a nome Barnstorm,  quello omonimo e l’ottimo The Smoker You Drink… e a parte un altro paio di album discreti negli anni settanta, vivendo sempre di rendita su vecchie canzoni come Life’s Been Good, Rocky Mountain Way o In The City. In più, Analog Man arriva a ben vent’anni di distanza dalla sua ultima fatica, quel Songs For A Dying Planet che non aveva certo fatto gridare al miracolo, per usare un eufemismo.

Quindi, direte voi, perché questo post? Perché il produttore (solo in cinque brani su dodici, parlo della “solita” versione deluxe, quella normale ne ha dieci) è un mio autentico pallino: Jeff Lynne, negli ultimi anni poco attivo ma a cavallo tra gli ottanta ed i novanta era un vero produttore deluxe, avendo collaborato con il gotha della musica rock mondiale.

Solo per fare qualche nome (ma la lista sarebbe lunghissima): George Harrison (che lo ha “sdoganato” dopo che la critica di mezzo mondo lo odiava per il fatto di essere il leader della Electric Light Orchestra), Roy Orbison, Tom Petty (forse il suo apice come produttore e co-autore), Traveling Wilburys, Paul McCartney, Randy Newman, Del Shannon, oltre ai riuniti Beatles e a Brian Wilson (che è uno che ha probabilmente bisogno di tante cose, ma non certo di un produttore). E comunque, Lynne a parte (che, ripeto, agisce in meno del 50% del disco, ma guarda caso i tre brani migliori vedono lui alla consolle), Analog Man è, contro ogni previsione, un buon disco di classico rock californiano: Walsh si è preso il suo tempo, ma ha messo a punto una serie di canzoni che, pur non essendo dei capolavori, non deludono (tranne un paio di casi, ma temevo peggio!), la voce è sempre quella che è, ma la grinta c’è e la tecnica chitarristica la conosciamo tutti. E poi, per fortuna, le cose meno riuscite Joe le ha lasciate quasi alla fine del disco.

Oltre a Lynne, nell’album sono presenti nomi altisonanti come Ringo Starr (che se non lo sapete è il cognato di Joe, in quanto Walsh ha sposato Marjorie Bach, sorella di Barbara), il bassista dei Crazy Horse Rick Rosas, oltre a David Crosby e Graham Nash ai cori in Family.

Joe parte bene con la title track (nella quale ci rivela essere un nostalgico delle vecchie tecnologie e di diffidare delle nuove), un potente rock dei suoi, ma anche orecchiabile, con la mano di Lynne che si sente eccome, specie nel suono della batteria, nella nitidezza della strumentazione e nel suo tipico big sound). Ancora meglio Wrecking Ball (titolo un po’ inflazionato ultimamente…), dotata di un ritornello estremamente piacevole, un bell’assolo di slide e Lynne che suona tutti gli strumenti tranne la lead guitar e canta i cori. L’ex ELO deve aver lasciato il segno, in quanto anche Lucky That Way, pur se prodotta dal solo Walsh, risente palesemente dell’influenza del barbuto inglese: una bella ballata solare californiana, cantata bene da Joe e con il giusto campionario di chitarre acustiche e riverberi; Spanish Dancer sembra davvero un brano dell’ultimo periodo della ELO, se non fosse per un paio di intermezzi chitarristici tipici di Joe. Band Played On, dal sound orientaleggiante, non è un granché, anche se il bel finale chitarristico la risolleva, mentre Family è una discreta slow ballad (genere nel quale Joe non ha mai eccelso), nobilitata dalle inconfondibili voci di Crosby & Nash, anche se il synth di sottofondo ce lo potevano risparmiare.

One Day At A Time, che vede il ritorno di Lynne in consolle, è una canzone che gli Eagles hanno già proposto dal vivo negli anni più recenti: una bella canzone, sul genere delle cose migliori di Joe, ed il tocco di Jeff non può che farle bene (anche se qui sembra più Wilburys che Eagles). Di certo il brano migliore del CD. Hi-Roller Baby scivola via gradevole ma innocua, Funk 50, seguito palese della celebre Funk # 49, mostra più muscoli che cervello, mentre India è uno strumentale abbastanza assurdo, un brano ambient-techno-dance senza né capo né coda. Una schifezza, in poche parole.

Per fortuna arriva Lynne a rimettere le cose a posto con Fishbone, che non è un capolavoro ma almeno ha i suoni in ordine, mentre l’ultimo brano è del tutto particolare: But I Try è infatti frutto di una jam inedita, incisa nei primi anni settanta, dalla James Gang con Little Richard (che è anche il cantante solista), un buon brano di rock classico, abbastanza lontano dallo stile tipico del rocker di colore, ma con uno splendido duello finale tra il suo pianoforte e la chitarra di Walsh.

Quindi un buon disco, almeno per tre quarti, che non dovrebbe comunque far rimpiangere i soldi spesi: Joe Walsh non è un fenomeno (e lo sa), ma stavolta è riuscito a non strafare (India a parte) e quindi direi che si merita la promozione, anche se alla lode forse non ci arriverà mai.

Marco Verdi

P.S: per la precisione, la versione deluxe contiene anche un DVD con il making of e tre brani dal vivo.

*NDB (Nota del Blogger o del Bruno, come preferite). Oggi doppia razione, appena sotto trovate un’altra recensione. Quando non vedete la mia firma ma quella di uno dei graditi ospiti del Blog, non sto riposando in panciolle ma devo comunque “preparare” i Post che poi leggete, munendoli di foto, filmati e quant’altro. Buona lettura!

“L’Ultimo Fuorilegge”? Ray Wylye Hubbard – The Grifter’s Hymnal

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Ray Wylie Hubbard -The Grifter’s Hymnal– Bordello Records 2012

Torna, a poco più di due anni dal suo ultimo disco, Ray Wylie Hubbard, uno dei migliori texani in circolazione in assoluto, musicista e cantautore di culto, con alle spalle una carriera sviluppata in un arco di tempo più che quarantennale. Ray è diventato subito famoso negli anni settanta per avere scritto Up Against The Wall, Redneck Mother, canzone resa celebre dal grande Jerry Jeff Walker, brano che ha contribuito a lanciare la sua carriera nell’ambito del settore “outlaws”. Hubbard non è solo un “country singer”, come quella canzone poteva far prevedere, ma anche un songwriter vicino al folk, al blues ed a certe linee melodiche tipicamente Dylaniane, con una discografia abbastanza lunga, dilatata nel tempo, tra alti e bassi, ma con alcuni album di spessore, su tutti Loco Gringo’s Lament, Dangerous Spirits, Delirium Tremolos, Crusades of the Restless Knights sino ai più recenti Growl e Snake Farm.

Sono almeno venti anni che Ray dispensa grande musica e The Grifter’s Hymnal non fa eccezione, anzi è facile collocarlo tra i suoi lavori migliori. A lavorarci sono essenzialmente lui e George Reiff (co-produttore del disco), con Rick Richards alla batteria, Billy Cassis e il figlio Lucas alle chitarre, Brad Rice al basso, e con alcuni ospiti davvero speciali come Ringo Starr (grande cultore di country music) e il pianista Ian McLagan, per dodici brani tra rock, blues e folk in cui predominano le atmosfere fangose e cupe, con sonorità  crepuscolari e desertiche, il tutto guidato da una voce fumosa che mastica blues ed una sezione ritmica sempre presente quando viene chiamata in causa.

Si parte con Coricidin Bottle un honky-tonky travolgente dove le percussioni la fanno da padrone, e sembra di sentire il sibilo di un serpente a sonagli. La seguente South of the River è una delle perle del disco, una ballata desertica, ben lavorata, con l’armonica in evidenza, cantata col cuore. Con Lazarus brano bluesato ed insinuante si viaggia sulle foci del Delta, mentre New Year’s Eve at the Gates of Hell, bella e roccata, si basa solamente su chitarre e batteria (niente basso). Moss and Flowers ricorda un altro superbo songwriter texano, ovvero James McMurtry, mentre Red Badge of Courage è un blues nero e tenebroso fino al midollo, con una slide maledetta. Si cambia registro con Train Yard un talkin’ blues dalla ritmica sostenuta, e nella seguente, divertente e ossessiva, Coochy Coochy, che vede come ospite Ringo Starr, l’autore del brano, che stando alle note del libretto canta e suona vari strumenti. Un recitativo introduce Mother Blues, ballata acustica cantata con voce cavernosa, che potrebbe essere usata come “soundtrack” di un film tratto da un romanzo di Cormac McCarthy. mentre la seguente Henhouse è forse il brano meno riuscito del lotto. Ray si fa subito perdonare con una splendida Count My Blessings, canzone nera e sporca, suonata divinamente e perfettamente coerente con il suo percorso musicale, e si chiude alla grande con Ask God una preghiera blues, con un refrain che ti ritrovi a cantarle dopo solo due ascolti.

Ray Wylie Hubbard durante la sua carriera ha sempre fatto i dischi che ha voluto, quando ha voluto, senza mai scendere a compromessi, ma andando diritto per la sua strada, e come sempre nelle sue opere, gli eroi non sono né buoni né cattivi, ma coloro che accettano la dura realtà della vita; un personaggio al quale, fortunatamente, per chi scrive, è mancata soltanto la celebrità. Cosa ci vuole per ascoltare un CD come The Grifter’s Hymnal? Lo spirito giusto, il tempo che serve, e dell’ottima Tequila.

 Tino Montanari

Novità Di Gennaio Parte III. Gretchen Peters, Ringo Starr, Bap Kennedy, Lana Del Rey, Darrell Scott, Metallica, Joe Louis Walker, The Pines, Lulu Gainsbourg, Ruthie Foster, Eccetera

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Ultima corposa emissione di novità per il mese di gennaio: partiamo con i “giovani”! Iniziamo con Lulu Gainsbourg, se dovessi fare una recensione di questo From Lulu To Gainsbourg parlerei di una riunione di una confraternita di “sussurratori” (con un paio di eccezioni). E se ricordate il babbo Serge Gainsbourg neppure lui scherzava, ma in confronto al figlio sembra un urlatore. Il CD, che esce martedì 31 in Italia ed Europa tutta per la Decca/Universal, in Francia era già stato pubblicato il 14 novembre. C’è uno stuolo di ospiti notevoli e molti dei brani più noti del genitore, rivisitati (Lulu è nato dal secondo matrimonio, quindi è il fratellastro di Charlotte Gainsbourg, la figlia di Jane Birkin, fine del gossip). Se devo essere sincero non mi dispiace neppure anche se non mi strappo i capelli dalla gioia. Ci sono Rufus Wainwright, Marianne Faithfull, un duetto tra Lulu e Scarlett Johansson in Bonnie & Clyde, un altro duetto tra Vanessa Paradis e Johnny Depp (l’ultimo?), Shane MacGowan che canta in francese e anche Iggy Pop, ma lui ha dei precedenti. E ancora Sly Johnson, Ayo, Melanie Thierry, “M”. Lui, reduce dalla Berkley School Of Music produce, suona, canta e arrangia.

Per correttezza vi segnalo, sempre martedì 31 gennaio, l’uscita dell’esordio discografico di Lana Del Rey con Born To Die, su etichetta Polydor/Universal. Come saprete si tratta dell’esordio discografico più “atteso del momento” (non so da chi, però!), a sentire certa stampa, anche italiana. Le radio commerciali stanno già festeggiando.

Una che in radio si ascolta raramente, ma è comunque molto brava, è Gretchen Peters che reduce dal disco in coppia con Tom Russell approda con questo Hello Cruel World all’etichetta Proper Records, sinonimo di qualità. Con lei ci sono, tra gli altri, Will Kimbrough, Viktor Krauss, Kim Richey, Doug Lancio (l’ultimo chitarrista di John Hiatt) e Rodney Crowell. Genere? Ottimo… ah intendete genere musicale? Direi country-roots-folk-rock cantautorale, può andare?

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Per la serie “guarda chi si rivede”, non ci posso credere, sempre su Proper, esce il nuovo album di Bap Kennedy. E chi è, diranno molti di voi? Era il cantante degli Energy Orchard, grande band irlandese degli anni ’90 e poi solista in proprio. Steve Earle ha detto di lui, “il miglior cantautore che abbia mai visto” e Mark Knopfler gli ha prodotto questo The Sailor’s revenge che esce anche in versione doppia Deluxe (quindi occhio perché pare che sia una tiratura limitata, già provveduto, grazie), con altri 11 brani nel secondo CD. Nel disco suonano, oltre a Knopfler, Jerry Douglas, Glen Worf, Michael McGoldrick, John McCusker. Non dimenticate che Bap Kennedy è uno dei pochissimi che ha co-firmato dei brani con Van Morrison. Qui siamo proprio nell’artista di “culto” all’ennesima potenza.

Darrell Scott, dopo l’esperienza con la Band Of Joy di Robert Plant torna alla carriera solista con questo Long Ride Home, il suo settimo album che esce su etichetta Full Light. Questo signore, oltre a suonare la chitarra alla grande, ha una voce bellissima, che so, tra Lyle Lovett e Guy Clark da giovane, quindi country-folk-roots per chi ama le categorie, Americana perfino, aggiungerei (ma non ditelo a Dan Stuart che si inc…a). Molto bello da quello che ho sentito ( e l’ho sentito bene). Potrebbe sorprendervi.

The Pines è il gruppo di Benson Ramsey, il figlio di Bo, chitarrista e produttore di Greg Brown per molti anni e anche qui fa il suo mestiere. In questo terzo album Dark So Gold, sempre per la Red House, il gruppo si amplia fino a 9 elementi, ma il sound rimane sempre quel country-folk-blues ricco di atmosfere e anche suggestioni dylaniane nel cantato di alcuni brani.

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Questi invece sono per la serie “chi non muore si rivede”. Ringo Starr (che se vuole può “toccarsi”) quest’anno compie 72 anni ma continua imperterrito a fare dischi “alla Ringo”. Questo è uno di quelli “belli” (posso dirlo con cognizione di causa, visto che è un mesetto che lo ascolto, poi non ho avuto tempo di recensirlo, ma questa è un’altra storia). Dall’iniziale Anthem scritta con Glenn Ballard dove si riprende il riff di Birthday dei Beatles (o me lo sono sognato?) passando per la cover dell’amato Buddy Holly in Think It Over e brani scritti con Van Dyke Parks, Dave Stewart e Joe Walsh che suonano anche nel disco (se non puoi avere Lennon-McCartney ti “accontenti”) tutto è molto piacevole. Nel CD appaiono anche Kenny Wayne Sheperd, Benmont Tench, Don Was, Edgar Winter e addirittura Charlie Haden. Etichetta Hip-O-Records/Universal esce sempre martedì 31 gennaio.

Il secondo disco della Johhny Otis Story On With The Show 1954-1974 doveva comunque uscire per la Ace prima della sua recente scomparsa e quindi potete proseguire con la riscoperta di uno dei “grandi” del soul-R&B.

Anche Eddie Holland appartiene alla categoria. Non ha fatto il cantante per molto ma come autore nel famoso trio Holland-Dozier-Holland ha scritto un gazillione di successi per Supremes, Four Tops e tantissimi altri assi della eichetta Tamla-Motown. In questo doppio It Moves me pubbblicato nei prossimi giorni dalla Ace Records c’è tutto quello che ha inciso tra il 1958-1964, 56 brani in totale. E cantava pure bene, al livello dei suoi compagni di etichetta, provare per credere.

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Altri due che cantano benissimo. Il primo è Joe Louis Walker che esordisce con questo eccellente Hellfire per la Alligator, e suona anche la chitarra come pochi in circolazione. Ma visto che ho promesso la recensione completa (a momenti, si spera) per ora mi limito a consigliarlo a tutti. Ruthie Foster è gia il secondo CD che pubblica a distanza di pochi mesi, dopo l’ottimo Live At Antone’s ora esce questo altrettanto bello Let It Burn per l’etichetta Blue Corn Music. Materiale originale ma anche alcune cover, classici Johnny Cash, Crosby,Stills and Nash e Los Lobos, ma anche Black Keys e Adele che ormai evidentemente si sono creati una reputazione nel mondo della musica. Registrato come al solito in quel di New Orleans, Piety Street Studio, tra gli ospiti, George Porter Jr dei Meters, i Blind Boys Of Alabama e il “mitico” William Bell della Stax Records. Grandissima voce.

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Le ultime tre uscite sono un po’ miste. Partiamo con un doppio Cd edito dalla Edsel Records, si tratta dell’opera omnia, quattro album in 2 CD, dei JoJoGunne, che a molti non diranno molto, ma si tratta della formazione di Jay Ferguson e Mark Andes, che erano il cantante e il bassista degli Spirit. Tra il 1971 e il 1975 hanno registrato questi album di rock americano classico, tra boogie e hard, avendo anche un ottimo successo. Se vi piacciono Doobie Brothers, ZZTop, Grand Funk, Foghat qui c’è trippa per gatti.

Cambiando completamente genere questo Transatlantic Sessions è il quinto volume di una serie di DVD (spesso doppi) che raccolgono il frutto degli incontri di musicisti dai due lati dell’oceano che si trovano per una serie di jam sessions in libertà. Questa volta i padroni di casa (si dovrebbe dire “host” ma poi ci chiudono anche a noi) sono Jerry Douglas per l’America e Aly Bain per il Regno Unito. Ma ci sono anche, tra i tantissimi (se allargate l’immagine della copertina li potete leggere tutti): Eric Bibb (di cui è uscito un disco nuovo in questi giorni, ne parlerò), Sam Bush, John Doyle, Bela Fleck, Sarah Jarosz, Alison Krauss, Amos Lee, Donal Lunny, Sharon Shannon, Danny Thompson. Lo svantaggio è che si fatica a trovarlo e costa caro.

Per finire i Metallica, reduci dal successo del disco con Lou Reed, pubblicano questo Beyond Magnetic per la Vertigo, un EP con quattro brani (ma che dura quasi mezz’ora) con materiale non utilizzato nell’album Death Magnetic.

Anche per oggi è tutto (doppio Post giornaliero ancora una volta, non stiamo mica a pettinare le bambole)!

Bruno Conti

75 Anni Di Buddy Holly. Un Altro Tributo! Listen To Me

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Listen To Me: Buddy Holly – Verve Forecast/Universal 06-09-2011

Nel mese di giugno vi avevo parlato di un tributo a Buddy Holly in occasione del 75° Anniversario dalla nascita del cantante texano 75-anni-di-buddy-holly-rave-on-a-tribute.html, edito dalla Mpl/Concord (l’etichetta di Paul McCartney) e distribuito dalla Universal. Ora, a nemmeno tre mesi, siamo a parlare di questo Listen To Me che esce il 6 settembre per la Verve Forecast (sempre del gruppo Universal)ma non in Italia, per il momento. Per essere onesti l’anniversario cade il 7 settembre, quindi era in anticipo l’altra raccolta.

Comunque è curioso che la stessa casa discografica pubblichi in un breve lasso di tempo due tributi dedicati alla stesso argomento. Ma visto che il primo Rave On era decisamente bello e questo Listen To Me mi sembra additittura migliore, chi siamo noi per lamentarci?

Il CD è prodotto da Peter Asher e il parterre degli artisti è di tutto rispetto, come pure i musicisti utilizzati (nel filmato ho intravisto Waddy Wachtel, Lee Sklar e Ringo Starr, che canta anche)…

Questa è la lista completa dei brani e degli artisti:

Stevie Nicks – Not Fade Away (3:59)
Pat Monahan of Train – Maybe Baby (2:26)
Brian Wilson – Listen To Me (2:41)
Imelda May – I’m Lookin’ For Someone To Love (2:08)
Jackson Browne – True Love Ways (3:03)
Cobra Starship – Peggy Sue (2:51)
The Fray – Take Your Time (3:27)
Ringo Starr – Think It Over (1:48)
Chris Isaak – Crying Waiting Hoping (2:26)
Linda Ronstadt – That’ll Be The Day (2:33)
Jeff Lynne – Words Of Love (2:06)
Lyle Lovett – Well All Right (2:22)
Natalie Merchant – Learning The Game (3:28)
Patrick Stump – Everyday (2:38)
Zooey Deschanel – It’s So Easy (2:55)
Eric Idle – Raining In My Heart (3:01)            

Niente male direi: Stevie Nicks, Brian Wilson, Jackson Browne, Lyle Lovett, Linda Ronstadt, Natalie Merchant!, Jeff Lynne, ma chi cacchio è Patrick Stump? Ok, lo so è quello dei Fall Out Boy ma cosa c’entra con gli altri? (Forse perché il suo album di debutto da solista Soul Punk uscirà per la Island il 18 ottobre? Si chiama marketting, giovani!). Cobra Starship invece conoscevo, sono bravi. Per chi non lo sapesse Eric Idle era quello dei Rutles (parodie dei Beatles divertentissime, grande amico di George Harrison, nonché del giro Monty Python).

Se volete ulteriori informazioni c’è anche un sito apposito creato per l’occasione http://www.listentomebuddyholly.com/.

Bruno Conti