Un Nuovo Cofanetto “A Puntate” Per David Bowie. Volume 4: Look At The Moon!

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David Bowie – Look At The Moon! – Parlophone/Warner 2CD – 3LP

E siamo arrivati al giro di boa anche per il box dal vivo di David Bowie Brilliant Live Adventures, che si occupa di riunire concerti che il Duca Bianco tenne negli anni novanta e che in qualche caso erano usciti solo in streaming: è stato infatti pubblicato da poco (ed andato esaurito quasi subito) il quarto volume Look At The Moon!, il primo della serie in doppio CD (o triplo LP). Completamente inedito fino ad oggi, questo album documenta l’intero show di Bowie al Phoenix Festival il 20 luglio 1997, dove Phoenix è inteso come Fenice e non la città dell’Arizona, dal momento che la location è il villaggio di Long Marston in Inghilterra https://www.youtube.com/watch?v=5334YGBvuHI . Diciamo subito che Look At The Moon! è superiore al precedente LiveAndWell.com, che a mio parere era troppo sbilanciato verso le canzoni degli ultimi due album di David all’epoca, Outside e Earthling, due dei lavori più ostici dell’artista britannico con largo uso di elettronica e sonorità tecnologiche (ma i brani erano presi da varie date).

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Qui abbiamo una setlist più equilibrata con più di uno sguardo al passato ed anche un paio di sorprese nel finale, anche se va detto che delle hits bowiane che conoscono tutti (Space Oddity, Starman, Changes, Life On Mars) non ce n’è mezza. La performance del nostro è comunque una delle più valide tra quelle ascoltate finora in questo “box in progress”, merito di un eccellente stato di forma e della solida band che lo accompagna: Reeves Gabriels alle chitarre, Gail Ann Dorsey al basso e voce, Zachary Alford alla batteria e Mike Garson alle tastiere. Forse sei canzoni tratte da Earthling sono ancora troppe, ma se I’m Afraid Of Americans, Battle For Britain (The Letter), Looking For Satellites e Little Wonder non incontrano i miei gusti, Seven Years In Tibet è un pezzo abbastanza riuscito nonostante la veste sonora ultra-moderna, ed anche la pulsante Dead Man Walking risulta abbastanza piacevole (e presenta una notevole performance chitarristica da parte di Gabriels). Da Outside le scelte sono soltanto due, e se Hallo Spaceboy è uno dei brani più orecchiabili degli anni novanta bowiani, anche la cupa The Hearts Filthy Lesson a forza di sentirla riesco quasi a digerirla.

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Tra i classici in scaletta effettivamente qualche successo c’è, a partire da una coinvolgente rilettura della saltellante The Jean Genie, proposta in un inedito arrangiamento boogie-blues (ed infatti è in medley con lo standard di Charles Brown Driftin’ Blues), e proseguendo con il duetto con la Dorsey su Under Pressure (ma Freddie Mercury era su un altro pianeta) e con il funkettone Fame, che non mi ha mai fatto impazzire ma in mezzo alle canzoni di Earthling fa un figurone. Poi abbiamo le title tracks di due album del periodo classico di David, ovvero una The Man Who Sold The World rifatta con i dettami sonori di Earthling ed una spedita e coinvolgente Scary Monsters (And Super Creeps), album dal quale viene tratta anche la danzereccia Fashion https://www.youtube.com/watch?v=BiB356hH0L0 ; ho tenuto per ultima (bis a parte) la canzone di apertura dello show, cioè una splendida rivisitazione della rock ballad Quicksand, un classico minore proveniente da Hunky Dory che viene suonata in maniera “normale” e che rappresenta uno dei momenti migliori della serata.

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Il finale mette in fila una rockeggiante versione della nota White Light/White Heat dei Velvet Underground, che Bowie era solito eseguire anche nei seventies, un’inattesa O Superman, unica hit della carriera di Laurie Anderson (quindi in pochi minuti abbiamo un pezzo di Lou Reed ed uno della sua futura consorte), cantata dalla Dorsey, e la meno nota Stay, brano di Station To Station che si adatta benissimo alle sonorità anni novanta del nostro. Al momento di scrivere queste righe non è ancora noto il contenuto del quinto e penultimo volume della serie, ma voci di corridoio parlano del concerto di Parigi del 1999.

Marco Verdi

 

Sempre A Proposito Di Voci Femminili Intriganti. Haley Heynderickx – I Need To Start A Garden

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Haley Heynderickx – I Need To Start A Garden – Mama Bird Recording Co.

Ho sempre avuto una particolare predilezione per le voci femminili: siano quelle poderose del rock, o quelle intense e fenomenali delle dive del soul, ma anche in ambito folk e pop-rock,  dalla grande Joni Mitchell a Laura Nyro, Carole King, Sandy Denny o Joan Armatrading,  ma pure gente dalla vita e dalla carriera sfortunata, come Judee Sill o Karen Dalton, Carolyn Hester. Nelle generazioni successive mi hanno affascinato le canadesi Jane Siberry e Mary Margaret O’Hara, per cui quando ho letto paragoni con Haley Heynderickx, rispetto alla O’Hara (ma anche con Angel Olsen, tra le contemporanee e Vashti Bunyan, che probabilmente Haley conosce, essendo della stessa generazione, le altre non so), mi sono detto che era il caso di estrarre il manuale Guido Angeli/San Tommaso e provare, per eventualmente credere.

Dopo avervi stordito di nomi, potrei aggiungere anche  una Suzanne Vega più sognante ed umbratile, che d’acchito mi ricorda nella prima canzone, la breve e scarna No Face, solo la voce e la chitarra acustica arpeggiata della filippino-americana Heynderickx (inserita nella scena locale di Portland, una delle più vivaci negli States): testi surreali e poetici, come nella particolare The Bug Collector, che parla di visioni di strani insetti che sono metafore per persone e situazioni della vita reale e non immaginata, seppur vividamente dall’autrice, e qui la musica si fa più complessa, il fingerpicking è più intricato, può ricordare anche la prima Laura Marling (non l’avevamo ancora citata?), poi entra il contrabbasso di Tim Sweeney a scandire il tempo, ci sono i tocchi sonori del produttore Zak Kimball, un trombone con la sordina suonato da Denzell Mendoza, le percussioni di Phillip Rogers, che saranno poi i musicisti presenti anche negli altri sei brani di questo album, solo circa 30 minuti di musica, ma assemblati con certosina pazienza nei Nomah Studio di Kimball, grazie ad un autofinanziamento che ha portato Haley quasi alla bancarotta.

Ma il disco c’è, è bello, comincia a delinearsi, è alt-folk se volete chiamarlo così, ma non solo: Jo,  parte ancora soffusa,  una elettrica accarezzata e la voce della Heynderickx , che comincia ad assumere tonalità quasi leggiadre, grazie al suo vibrato fragile e  forte al contempo, poi entrano il basso e la batteria, la canzone si fa affascinante, ma quando uno sta per dire – toh,  Mary Margaret O’Hara – è già finita, bella però. E Worth It, il brano più lungo con i suoi quasi otto minuti, è ancora più bella, partenza con la solita chitarra elettrica arpeggiata, ma la voce comincia ad essere ancora più ricercata e appassionata, con vocalizzi quasi spericolati, mentre la sezione ritmica vira a tratti verso un rock intenso e i continui cambi di tempo tengono avvinto l’ascoltatore alle derive folk-rock del brano, dove le acrobazie vocali che hanno portato ai paragoni con la O’Hara assumono un senso, grazie anche alla seconda voce della bassista Lily Breshears che rende l’insieme ancora più “spaziale” https://www.youtube.com/watch?v=jnJURSfVoMg . Fosse tutto così l’album sarebbe un capolavoro, ma il disco grida forte “talento al lavoro”, come conferma l’avvolgente ed affascinante Show You A Body, dove il piano della Breshears aggiunge impronte  jazz ad una ballata notturna e complessa, fin troppo concisa nella sua durata, tutto è studiato e realizzato con certosina abilità.

Molto bella anche Untitled God Song con il suo strano approccio con una divinità al femminile e lo stile musicale che di nuovo incorpora l’uso del trombone, e una voluttuosa slide tangenziale nel suo soffuso e delicato folk-rock, dove la voce non domina ma accompagna gli strumenti, e in Oom Sha La la, il brano che contiene il verso “I Need To Start A Garden” che dà il titolo all’album, si incrocia un tema musicale che ricorda a tratti i Velvet Underground e un pigro pop-doo-wop, per  accelerare in un finale in cui la voce assume tonalità quasi isteriche.  A chiudere il tutto di nuovo il delicato folk acustico della cristallina Drinking Song dove si apprezza di nuovo la vocalità inconsueta di Haley Heynderickx, che non sarà Mary Margaret O’Hara ma sicuramente è una delle nuovi voci più interessanti della scena alternativa (e non) e merita di essere conosciuta con questo bel disco.

Bruno Conti

14 Passi Nel Rock’n’Roll Stradaiolo di New York Con Garland Jeffreys – 14 Steps To Harlem

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Garland Jeffreys – 14 Steps To Harlem – Luna Park Records

Garland Jeffreys, a parere di chi scrive, è uno di quei musicisti di cui non si può fare a meno, infatti è un cliente abituale di questo blog, ne abbiamo parlato per il concerto a Pavia nel 2013, ma anche in altre occasioni, nelle uscite di The King Of In Between (11)  http://discoclub.myblog.it/2013/07/17/piccoli-ri-passi-della-storia-del-rock-garland-jeffreys-in-c/, Truth Serum (13) http://discoclub.myblog.it/2013/10/05/70-anni-e-non-sentirli-un-grande-garland-jeffreys-truth-seru/ , e la ristampa del live Paradise Theater, Boston October ’79, fatte con la consueta solerzia dall’amico Bruno http://discoclub.myblog.it/2016/03/10/quasi-piu-bello-del-vecchio-live-ufficiale-garland-jeffreys-paradise-theater-boston-october-79/ .In una lunga carriera tutt’altro che lineare (tra cambi di etichetta e lunghe pause ), questo signore, tra un decennio e l’altro, ha consegnato ad ogni tappa almeno un grande disco: Ghost Writer (77), Escape Artist (81), Don’t Call Me Buckwheat (91), e Truth Serum (13) senza dimenticare Live Hot Point (08) con Elliott Murphy e Chris Spedding, piccoli e grandi capolavori nati dalle sue radici che affondano nelle “backstreets” di Brooklyn.

Questo nuovo lavoro 14 Steps To Harlem. prodotto da Garland con il nostro “amico” James Maddock (se ne parlato anche recentemente per il Live At Daryl’s House http://discoclub.myblog.it/2017/03/25/un-rocker-inglese-di-casa-a-new-york-james-maddock-live-at-daryls-house/ ), vede l’apporto di musicisti di riguardo, tra i quali Tom Curiano alla batteria, Brian Stanley al basso, Charly Roth e Mark Bosch alle chitarre, Brian Mitchell e Ben Stivers alle tastiere, con la partecipazione al violino di Laurie Anderson, il fido “compagno di merende” Alan Freedman alla chitarra elettrica, e la figlia Savannah in un duetto e al pianoforte, per dodici brani che danno vita ad un nuovo breve viaggio sui sentieri del migliore rock’n’roll. Vediamo allora cosa ci riserva questo nuovo 14 Steps To Harlem: che parte con il ritmo incalzante di una grintosa When You Call My Name, per poi passare subito allo “shuffle” di Schoolyard Blues, seguito dalla title track 14 Steps To Harlem, una magnifica ballata “soul” che vede la partecipazione ai cori di James Maddock e Cindy Mizelle (cantante e corista di Springsteen), e al pop raffinato di una amorevole Venus (dedicata alla moglie). In ogni disco di Garland che si rispetti non può mancare il “reggae”, e quindi eccoci accontentati con il ritmo di una ballabilissima Reggae On Broadway, poi bilanciata con la splendida ballata Times Goes Away, cantata in duetto con la figlia Savannah, anche al pianoforte e James Maddock alla lap-steel guitar, per poi passare ancora ai ritmi “latini”, tra fisarmonica e mandolino, di una danzereccia Spanish Harlem, e alle delicate e soffuse note di una più che sofferente I’m A Dreamer.

I 14 passi proseguono con due cover, prima Waiting For The Man, un sentito omaggio ai Velvet Underground dell’amico Lou Reed, interpretata da Garland in maniera simile a livello vocale, e una intrigante versione “slow” di Help dei Beatles, dove giganteggia la fisarmonica di Brian Mitchell, e per chiudere il rap moderno di una Colored Boy Said, ma soprattutto la “perla” dell’album, la pianistica e struggente ballata Luna Park Love Theme, impreziosita dal violino magico della moglie di Lou Reed, Laurie Anderson, un brano che avrebbe fatto la sua “sporca” figura anche su Don’t Call Me Buckwheat o sul mitico Ghost Writer (per il sottoscritto i suoi dischi migliori).

Questo arzillo 74enne ( che ho visto personalmente, qualche anno fa, come ricordato saltellare sul palco in Piazza Della Vittoria a Pavia), ancora oggi rimane un artista raffinato, eclettico e istrionico, dalla voce calda e amichevole, stimato dai colleghi (nomi come Bruce Springsteen, Dr.John, David  Bromberg, Joe Ely, John Cale, Willie Nile, Alejandro Escovedo, James Taylor, Phoebe Snow,  e molti altri ancora), ma poco apprezzato (purtroppo) dal pubblico di massa, anche se il suo status di artista di culto gli ha permesso, nonostante tutto, nell’arco di una carriera quarantennale, di disseminare dozzine di splendide canzoni (anche piccoli capolavori), senza mai lasciarsi travolgere dai tempi e dal “cliché” del rock’n’roll business, e per un tipo che fin dagli anni ’70 faceva scorrere nei solchi dei suoi dischi un misto di generi come rock, pop, reggae, ska, black music, soul e anche dance, testimonia, nel bene e nel male che l’artista Garland Jeffreys è ancora vivo, e rimane un musicista essenziale per New York City, e per tutti gli amanti della buona musica.!

Tino Montanari

Per Ricordare Uno dei Grandissimi :Un Fine Settimana Con Lou Reed The RCA & Arista Album Collection, Parte I

*NDB Un breve promemoria: prima di iniziare la lettura, vi ricordo che il Post, vista la lunghezza, viene diviso in tre parti, anche in modo che possiate passare un weekend con noi e soprattutto con Lou Reed.
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Lou Reed – The RCA & Arista Album Collection – Sony Legacy Box Set 17CD

Ad un anno circa dal’uscita del Box The Sire Years, che riepilogava l’ultimo periodo della carriera del grande Lou Reed (con l’eccezione dell’album Lulu registrato con i Metallica e di Berlin Live) http://discoclub.myblog.it/2015/11/25/ripasso-piu-che-doveroso-lou-reed-the-sire-years-complete-albums-set/ , finalmente anche la Sony mette a punto un box che comprende i dischi usciti per la RCA ed Arista dal 1972 al 1985, cioè di quella che è stata a detta di tutti la golden age del rocker newyorkese: The RCA & Arista Album Collection è però, a differenza del boxettino degli anni Sire, un progetto decisamente più curato, lussuoso ed importante (ed anche il prezzo lo è), in quanto ha avuto l’imprimatur dello stesso ex Velvet Underground. Infatti, prima della sua inattesa scomparsa nel 2013, Lou stava proprio lavorando alla rimasterizzazione del suo catalogo “storico”, che prendeva in esame anche i dischi dal vivo (più o meno, come vedremo tra breve) e diversi titoli fuori commercio da qualche anno, un progetto che è stato portato a termine dal suo amico ed abituale collaboratore Hal Willner. Ebbene, il cofanetto in questione è bellissimo, con cartoline, poster ed un librone con splendide foto (molte inedite) e riproduzioni di manoscritti di Reed stesso nella sua calligrafia illeggibile, ma quello che più conta è il fatto che i suoi dischi non avevano mai suonato così bene prima, in alcuni momenti sembra di sentire addirittura strumenti che in precedenza non c’erano, un’operazione davvero certosina di restauro dei vecchi nastri (nel libro è riportata una testimonianza dello stesso Lou che, ascoltando per la prima volta il risultato dei remasters, non credeva alle sue orecchie).

lou reed the rca arista album collection standing

Un box quindi sicuramente imperdibile per chi non conosce Lou o per chi ha solo qualche disco, ma forse anche per chi ne possiede diversi (o tutti), in quanto molte edizioni del passato non suonavano proprio come avrebbero dovuto (vi risparmio le considerazioni su chi era Lou Reed, penso che tutti siate a conoscenza della sua importanza come uno degli artisti più originali e carismatici di tutti i tempi, uomo di immensa cultura ed autore di canzoni i cui testi erano spesso duri, crudi e diretti, ma talvolta anche profondamente poetici e toccanti, quando non ironici e crudeli, il classico tipo fuori da ogni catalogazione, larger than life direbbero in America). Il buon Lou però da lassù mi perdonerà se faccio notare due magagne presenti nel box, una delle quali abbastanza grave a mio parere: intanto manca qualsiasi accenno di bonus tracks (compreso in quei dischi che già avevano beneficiato di ristampe potenziate, Coney Island Baby su tutti), ma forse Reed voleva mantenere l’album come era in origine, cosa in fondo comprensibile; quello che mi spiego meno è: perché se hai deciso di inserire i dischi dal vivo, ne lasci poi fuori due? Ok che Live In Italy del 1984 era inizialmente uscito solo in Germania, Regno Unito e Giappone, ed in USA solo nel 1996, ma allora perché manca anche Lou Reed Live del 1975, che altro non era che la seconda parte di Rock’n’Roll Animal (con canzoni prese dallo stesso concerto)? A parte queste domande, destinate a restare senza risposta, nel box c’è musica tra la migliore uscita nel secolo scorso (anche se conosco diverse persone a cui Lou non è mai andato molto a genio, ma è un problema loro…), anche perché Reed apparteneva a quella ristretta schiera di musicisti che non hanno mai fatto un disco brutto (a parte Metal Machine Music, ma quello è un caso limite): quindi ecco una disamina dettagliata, e doverosa, dei 17 CD presenti.

Lou Reed (1972): composto per otto decimi da avanzi del periodo Velvet, questo album d’esordio è da sempre uno dei suoi più criticati. A me non dispiace affatto, forse è un po’ discontinuo, ma i punti di interesse non mancano di certo (ed in session ci sono due Yes, Steve Howe e Rick Wakeman), dall’apertura di I Can’t Stand It, una rock song diretta e tesa come una lama, alla turgida ballata pianistica Going Down, la quasi rollingstoniana Walk And Talk It (il riff ricorda molto quello di Brown Sugar), l’intensa e bellissima Lisa Says, vero highlight del disco, ed una prima versione di Berlin. Nella seconda parte (il vecchio lato B) l’album si siede un po’, anche se Ride Into The Sun a me piace assai. L’unica cosa davvero brutta è la copertina.

Transformer (1972): dopo pochi mesi dall’esordio, Lou centra subito il suo capolavoro. Prodotto da David Bowie e Mick Ronson, Transformer è uno dei dischi più influenti del periodo, ed uno degli album di punta del nascente movimento glam (definizione che però Reed ha sempre rifiutato), nonostante i testi parlino di droga, sesso ed omosessualità. I quattro brani forse più noti della carriera di Lou sono tutti qua (Vicious, la straordinaria Perfect Day, il superclassico Walk On The Wild Side e la splendida Satellite Of Love), ma ci sono anche la poetica e vibrante Andy’s Chest, dedicata all’amico Warhol, il travolgente rock’n’roll Hangin’ Round, la scintillante I’m So Free e la curiosa Goodnight Ladies, con accenni dixieland. Da qualunque parte lo si guardi, un disco da cinque stelle.

Marco Verdi

Fine parte 1, a domani.

Una Bella Dose Di Rock And Roll Non Fa Mai Male! Willie Nile – World War Willie

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Willie Nile – World War Willie – River House Records/Blue Rose/Ird

Partiamo da un fatto assodato: Willie Nile (nome d’arte di Robert Anthony Noonan), rocker di Buffalo, ma trapiantato a New York, nel corso di 36 anni di attività non ha mai sbagliato un disco, anche se ne ha incisi appena una decina, sebbene le premesse di inizio carriera fossero ben diverse dallo status di cult artist al quale è ormai ancorato. Infatti il suo omonimo esordio del 1980, un disco di pura poesia rock’n’roll tra Byrds, Bob Dylan, punk e Lou Reed, era una vera e propria bomba, un album che personalmente avrei giudicato il migliore di quell’anno se un certo rocker del New Jersey non avesse pubblicato un doppio intitolato The River: il suo seguito, Golden Down (uscito l’anno seguente), non aveva la stessa forza, ma era comunque un gran bel lavoro, e lasciava presagire l’ingresso di Willie nell’olimpo dei grandi.

Poi, all’improvviso, ben dieci anni di silenzio, pare dovuti a beghe contrattuali con l’Arista e problemi personali, un’assenza che in buona fine gli ha stroncato la carriera (almeno a certi livelli): il ritorno nel 1991 con l’eccellente Places I Have Never Been, uno scintillante album con almeno una mezza dozzina di grandi canzoni ed una produzione di lusso, prima di ricadere nell’oblio per altri otto lunghi anni (in mezzo solo un EP, Hard Times In America, oggi introvabile), quando Willie pubblica il buon Beautiful Wreck Of The World, che ci mostra un artista un po’ disilluso ma sempre in grado di fare grande musica. Ancora sette anni di nulla, poi dal 2006 Nile si mette finalmente a fare sul serio, facendo uscire ben quattro lavori in otto anni (gli splendidi Streets Of New York e American Ride ed i discreti House Of A Thousand Guitars e The Innocent Ones): in tutto questo tempo Willie non è cambiato, fa sempre la sua musica, un rock urbano con pezzi al fulmicotone e ballate di grande impatto, dimostrando una coerenza ed una rettitudine che gli fa onore (io gli ho parlato brevemente una sera del 2008 a Sesto Calende e ho trovato una persona modesta, gentile e disponibilissima, e stiamo parlando di uno che da del tu a Bruce Springsteen).

Meno di un anno e mezzo fa , un po’ a sorpresa, Willie ha pubblicato il bellissimo If I Was A River http://discoclub.myblog.it/2015/01/12/fiume-note-poetiche-notturne-willie-nile-if-i-was-river/ , un disco di ballate pianistiche, un lavoro molto diverso dai suoi soliti, ma di una profondità ed intensità notevole, che un po’ tutti hanno giudicato uno dei suoi migliori di sempre: oggi, esce World War Willie (titolo un po’ così così, ed anche la copertina non è il massimo), un album che ci riporta il Willie più rocker, quasi fosse la controparte del disco precedente. Prodotto da Willie insieme a Stewart Lerman, e suonato con una solida band formata da Matt Hogan alle chitarre, Johnny Pisano al basso ed Alex Alexander alla batteria (e con la partecipazione di Steuart Smith, chitarrista dal vivo degli Eagles, in tre pezzi, e della nostra vecchia conoscenza James Maddox ai cori, oltre che a Nile stesso a chitarre e piano), World War Willie ci mostra il lato rock del nostro, e meno quello cantautorale, un disco di chitarre e ritmo altro che palesa l’ottimo stato di forma del riccioluto musicista, anche se, forse, si pone un gradino sotto i suoi lavori migliori. Ma forse la cosa è voluta: dopo due dischi come American Ride (uno dei suoi più belli di sempre) e If I Was A River Willie ha deciso di divertirsi e di fare solo del sano rock’n’roll senza fronzoli…e chi siamo noi per disapprovare?

Forever Wild ha un inizio pianistico alla Roy Bittan, poi entrano le chitarre, la sezione ritmica e la voce riconoscibilissima del nostro ad intonare una tipica rock ballad delle sue, con un bel ritornello corale ed una generosa dose di elettricità. La discorsiva Let’s All Come Together è classico Willie, sembra uscita da uno dei suoi primi due album, con la voce che non ha perso smalto, altro chorus da singalong e feeling a profusione; l’energica Grandpa Rocks è a metà tra Clash e rock urbano della New York anni ’70 (CBGB e dintorni), forse poco originale ma di sicuro impatto adrenalinico, mentre con Runaway Girl Willie stempera un po’ gli animi con una canzone elettroacustica che rivela il suo lato più romantico.

La title track è un boogie frenetico che ha la freschezza del primo Link Wray ed il solito mix tra ironia ed amarezza nel testo, niente di nuovo dal punto di vista musicale, ma ormai è chiaro che in questo disco il Willie songwriter si è preso una piccola vacanza in favore del suo gemello rocker. L’annerita Bad Boy è un travolgente e ritmato swamp-rock con venature blues, meno tipico ma decisamente riuscito, anche qui con un ritornello killer; Hell Yeah non avrà un testo da dolce stil novo ma ha un tiro irresistibile, un boogie frenetico e tostissimo, mentre Beautiful You fa calare un po’ la tensione e si rivela forse la meno riuscita del CD, priva com’è di una vera e propria melodia.

Splendida per contro When Levon Sings, un sentito omaggio a Levon Helm, suonata e cantata con un’andatura quasi da country ballad, ritmo saltellante e motivo di prim’ordine: il miglior Willie (come spesso capita quando dedica una canzone a qualcuno, pensate alla stupenda On The Road To Calvary, scritta in memoria di Jeff Buckley). L’album si chiude in deciso crescendo con il bel rock’n’roll urbano di Trouble Down In Diamond Town, un brano scintillante che rivela echi di Springsteen, seguito dalla divertente Citibank Nile, costruita intorno ad un tipico giro di blues, e soprattutto da una rilettura potente del superclassico di Lou Reed (e dei Velvet Underground) Sweet Jane, un brano che già in passato aveva avuto cover di livello (ricordo in particolare quelle, molto diverse tra loro, dei Mott The Hoople e dei Cowboy Junkies): Willie preme l’acceleratore, lascia in primo piano il mitico riff e ci consegna una versione piena di feeling e di rispetto per lo scomparso Lou.

Fa sempre bene un po’ di rock’n’roll ogni tanto, e Willie Nile è uno che non ce lo fa mai mancare.

Marco Verdi

Novità Di Gennaio Parte II, Ristampe. Long Ryders, Stax Volt Box, Velvet Underground, Monkees, Muddy Waters, The Truth, Looking Stateside

long ryders final wild songs

Ci eravamo lasciati con la prima parte di questa rubrica nella prima decade di gennaio, in cui promettevo che ci sarebbero state altre due puntate dedicate alle anticipazioni discografiche sulle uscite del mese. In seguito, come avrete notato, molti album in uscita hanno avuto, e avranno, dei Post specifici a loro dedicati; domani penso Eleanor Friedberger, nei prossimi giorni a seguire Ben Caplan, Tedeschi Trucks Band e altri. Ovviamente comunque non si riesce a recensire tutto, per cui questa rubrica rimane utile per tratteggiare e segnalare in breve le novità più importanti, cercando di tornare, ove possibile, su quelle più interessanti, sempre, più o meno, secondo i nostri gusti. Oggi tocca ad alcuni cofanetti in uscita in questo mese di gennaio.

Iniziamo con il box di 4 CD dedicato ai Long Ryders, titolo Final Wild Songs, etichetta Cherry Red Records, riporta la discografia completa della band di Sid Griffin Stephen McCarthy, quindi tutti gli EP ed album originali, periodo storico anni 80, rimasterizzati ed arricchiti da bonus copiose, più un concerto inedito Live ‘T Beest, Goes, The Netherlands.

Grande band!

Ecco la lista completa dei contenuti:

CD1: 1983-1984]
Original 10/5/60 EP:
1. Join My Gang
2. You Don’t Know What’s Right…
3. 10/5/60
4. And She Rides
5. Born To Believe In You
Native Sons:
6. Final Wild Son
7. Ivory Tower
8. Run Dusty Run
9. (Sweet) Mental Revenge
10. Fair Game
11. Tell It To The Judge On Sunday
12. Wreck Of The 809
13. Too Close To The Light
14. Never Got To Meet The Mom
15. I Had A Dream
16. Masters Of War
17. Black Girl – Acoustic May-June 1984
18. Wreck Of The 809 – Acoustic May-June 1984
19. Further Along – Acoustic May-June 1984
20. The Rains Came – CBGBs April 1984
21. You Can’t Judge A Book By The Cover – West End, Chicago Nov 1984

[CD2: 1985]
State Of Our Union:
1. Looking For Lewis And Clark
2. Lights Of Downtown
3. WDIA
4. Mason-Dixon Line
5. Here Comes That Train Again
6. Years Long Ago
7. Good Times Tomorrow, Hard Times Today
8. Two Kinds Of Love
9. You Can’t Ride The Boxcars Anymore
10. Capturing The Flag
11. State Of My Union
12. Southside Of The Story
13. Child Bride
14. If I Were A Bramble And You Were A Rose
15. Looking For Lewis And Clark – OGWT
16. Lights Of Downtown – Captain’s Mix, Island Studios
17. Capturing The Flag – Captain’s Mix, Island Studios
18. Christmas In New Zealand – State Of Our Union
19. Encore From Hell

[CD3: 1986]
Two Fisted Tales:
1. Gunslinger Man
2. I Want You Bad
3. A Stitch In Time
4. The Light Gets In The Way
5. Prairie Fire
6. Baby’s In Toyland
7. Long Story Short
8. Man Of Misery
9. Harriet Tubman’s Gonna Carry Me Home
10. For The Rest Of My Days
11. Spectacular Fall
12. Ring Bells
Demos:
13. 17 Ways
14. Basic Black
15. Pushin’ Uphill
16. How Do We Feel What’s Real
17. He’s Got Himself A Young Girl (And He Can’t Keep Up)
18. He Can Hear His Brother Calling
19. Sad Sad Songs
20. Flak Jacket
21. Blues Theme

[CD4: Live ‘T Beest, Goes, The Netherlands]
1. Mason Dixon Line
2. Time Keeps Traveling
3. (Sweet) Mental Revenge
4. Run Dusty Run
5. You Don’t Know What’s Right…
6. As God Is My Witness
7. Ivory Tower
8. I Can’t Hide
9. Masters Of War
10. Wreck Of The 809
11. Good Times Tomorrow, Hard Times Today
12. Six Days On The Road
13. Southside Of The Story
14. Still Get By
15. Tell It To The Judge On Sunday

complete stax volt singles 1959 1968

In questo caso basta solo la parola, si tratta della ristampa in versione budget (prezzo tra i 35 e 40 euro, indicativamente) del mitico cofanetto volume 1 dedicato ai singoli in ordine cronologico della Stax Volt: Singles 1959-1968 è il titolo di questo box da 9 CD, il vero Santo Graal della soul music, assolutamente da avere, imperdibile. Basta leggere i titoli sotto, tra noti ed ignoti una vera enciclopedia della musica soul:

 CD1]
1. Fool In Love – The Veltones
2. ‘Cause I Love You – Carla & Rufus
3. Gee Whiz, Look At His Eyes – Carla Thomas
4. You Make Me Feel So Good – The Chips
5. A Love Of My Own – Carla Thomas
6. Last Night – The Mar-Keys
7. I Didn’t Believe – Rufus & Friend
8. I’m Going Home – Prince Conley
9. (Mama, Mama) Wish Me Good Luck – Carla Thomas
10. Morning After – The Mar-Keys
11. The Life I Live – Barbara Stephens
12. About Noon – The Mar-Keys
13. Burnt Biscuits – Triumphs
14. I Kinda Think He Does – Carla Thomas
15. Foxy – Mar-Keys
16. You Don’t Miss Your Water (Extended) – William Bell
17. Formula Of Love – William Bell
18. Goofin’ Off – Macy Skipper
19. Wait A Minute – Barbara Stephens
20. Sunday Jealous – Nick Charles
21. That’s The Way It Is With Me – Barbara Stephens
22. No Tears – The Tonettes
23. Pop-Eye Stroll – The Mar-Keys
24. The Three Dogwoods – Nick Charles
25. Why Should I Suffer With The Blues – The Canes
26. Whot’s Happenin’ – The Mar-Keys
27. Just Across The Street – The Del-Rios
28. There’s A Love – The Del-Rios
29. Can’t Ever Let You Go – Rufus Thomas

[CD2]
1. Green Onions – Booker T. & The MG’s
2. Behave Yourself – Booker T. & The MG’s
3. Any Other Way – William Bell
4. I’ll Bring It Home To You – Carla Thomas
5. Sack O’ Woe – The Mar-Keys
6. These Arms Of Mine – Otis Redding
7. Teardrop Sea – The Tonettes
8. The Dog – Rufus Thomas
9. Jelly Bread – Booker T. & The MG’s
10. I Told You So – William Bell
11. Bo-Time – The Mar-Keys
12. Home Grown – Booker T. & The MG’s
13. My Imaginary Guy – Deanie Parker & The Valadors
14. Just As I Thought – William Bell
15. What A Fool I’ve Been – Carla Thomas
16. The Hawg, Part I – Eddie Kirk
17. Don’t Be Afraid Of Love – Oscar Mack
18. That’s My Guy – Cheryl & Pam Johnson
19. Chinese Checkers – Booker T. & The MG’s
20. Somebody Mentioned Your Name – William Bell
21. What Can I Do – Bobby Marchan
22. That’s What My Heart Needs – Otis Redding
23. What Can It Be – The Astors
24. Bango – Billy & The King Bees
25. Them Bones – Eddie Kirk
26. Walking The Dog – Rufus Thomas
27. I’ll Show You – William Bell

[CD3]
1. Pain In My Heart – Otis Redding
2. Gee Whiz, It’s Christmas – Carla Thomas
3. Mo’ Onions – Booker T. & The MG’s
4. Frog Stomp – Floyd Newman
5. Can You Monkey Do The Dog – Rufus Thomas
6. You Won’t Do Right – Bobby Marchan
7. Wondering (When My Love Is Coming Home) – The Drapels
8. Each Step I Take – Deanie Parker
9. Honeydripper – The Van-Dells
10. Who Will It Be Tomorrow – William Bell
11. Come To Me – Otis Redding
12. Don’t Leave Me This Way – Otis Redding
13. I Don’t Want You Anymore – Eddie Jefferson
14. Restless – The Cobra’s
15. Somebody Stole My Dog – Rufus Thomas
16. Big Party – Barbara & The Browns
17. That’s Really Some Good – Rufus and Carla Thomas
18. Night Time Is The Right Time – Rufus and Carla Thomas
19. Security – Otis Redding
20. Dream Girl – Oscar Mack
21. Closer To My Baby – Dorothy Williams
22. I’ve Got No Time To Lose – Carla Thomas
23. Young Man – The Drapels
24. Soul Dressing – Booker T. & The MG’s
25. After Laughter (Comes Tears) – Wendy Rene
26. Can’t Explain How It Happened – Ivory Joe Hunter
27. Bush Bash – The Mar-Keys
28. Please Return To Me – The Fleets

[CD4]
1. Jump Back – Rufus Thomas
2. Chained And Bound – Otis Redding
3. In My Heart – Barbara & The Browns
4. Spunky – Johnny Jenkins
5. Bar-B-Q – Wendy Rene
6. The Sidewalk Surf – The Mad Lads
7. Can’t Be Still – Booker T. & The MG’s
8. A Woman’s Love – Carla Thomas
9. Yank Me (Doodle) – Baracudas
10. That’s How Strong My Love Is – Otis Redding
11. Mr. Pitiful – Otis Redding
12. Don’t Let Her Be Your Baby – Del-Rays
13. Can’t See You When I Want To – David Porter
14. My Lover – Barbara & The Browns
15. Got You On My Mind – The Admirals
16. How Do You Quit (Someone You Love) – Carla Thomas
17. Biggest Fool In Town – Gorgoeus George
18. Banana Juice – The Mar-Keys
19. Little Sally Walker – Rufus Thomas
20. A Place Nobody Can Find – Sam & Dave
21. Goodnight Baby – Sam & Dave
22. Boot-Leg – Booker T. & The MG’s
23. Outrage – Booker T. & The MG’s
24. I’ve Been Loving You Too Long – Otis Redding
25. I’m Depending On You – Otis Redding
26. Candy – The Astors
27. Give You What I Got – Wendy Rene

[CD5]
1. Stop! Look What You’re Doin – Carla Thomas
2. Willy Nilly – Rufus Thomas
3. Don’t Have To Shop Around – The Mad Lads
4. Crying All By Myself – William Bell
5. I Take What I Want – Sam & Dave
6. When You Move You Loose – Rufus and Carla Thomas
7. Respect – Otis Redding
8. Make It Me – The Premiers
9. The World Is Round – Rufus Thomas
10. In The Twilight Zone – The Astors
11. Blue Groove – Sir Isaac & The Do-Dads
12. You Don’t Know Like I Know – Sam & Dave
13. Grab This Thing (Part 1) – The Mar-Keys
14. Be My Lady – Booker T. & The MG’s
15. Comfort Me – Carla Thomas
16. I Can’t Turn You Loose – Otis Redding
17. Just One More Day – Otis Redding
18. I Want Someone – The Mad Lads
19. Birds & Bees – Rufus and Carla Thomas
20. Philly Dog – The Mar-Keys
21. I Had A Dream – Johnnie Taylor
22. Satisfaction – Otis Redding
23. Things Get Better – Eddie Floyd
24. I’ll Run Your Hurt Away – Ruby Johnson
25. Hot Dog – The Four Shells
26. Let Me Be Good To You – Carla Thomas
27. Hold On, I’m Comin’ – Sam & Dave

[CD6]
1. Laundromat Blues – Albert King
2. Sugar Sugar – The Mad Lads
3. Share What You Got (But Keep What You Need) – William Bell
4. Marching Off To War – William Bell
5. My Lover’s Prayer – Otis Redding
6. Your Good Thing (Is About To End) – Mable John
7. I Got To Love Somebody’s Baby – Johnnie Taylor
8. I Want A Girl – The Mad Lads
9. Knock On Wood – Eddie Floyd
10. B-A-B-Y – Carla Thomas
11. My Sweet Potato – Booker T. & The MG’s
12. Booker-Loo – Booker T. & The MG’s
13. Oh, Pretty Woman (Can’t Make You Love Me) (Single) – Albert King
14. Said I Wasn’t Gonna Tell Nobody (LP/Single Version) – Sam & Dave
15. Never Like This Before – William Bell
16. Fa-Fa-Fa-Fa-Fa [Sad Song] – Otis Redding
17. Patch My Heart – The Mad Lads
18. Sister’s Got A Boyfriend – Rufus Thomas
19. Come To Me My Darling (Single Version) – Ruby Johnson
20. When My Love Comes Down – Ruby Johnson
21. Try A Little Tenderness – Otis Redding
22. Crosscut Saw – Albert King
23. Little Bluebird – Johnnie Taylor
24. Toe-Hold – Johnnie Taylor
25. Jingle Bells – Booker T. & The MG’s

[CD7]
1. You Got Me Hummin’ (LP/Single Version) – Sam & Dave
2. You’re Taking Up Another Man’s Place – Mable John
3. All I Want For Christmas Is You – Carla Thomas
4. Please Uncle Sam (Send Back My Man) (Single Version) – The Charmels
5. Something Good Is Going To Happen To You – Carla Thomas
6. Raise Your Hand – Eddie Floyd
7. Ain’t That Loving You – Johnnie Taylor
8. I Don’t Want To Lose Your Love – The Mad Lads
9. When Something Is Wrong With My Baby – Sam & Dave
10. Let Me Slow Down – Bobby Wilson
11. Hip Hug-Her – Booker T. & The MG’s
12. Everybody Loves A Winner – William Bell
13. Mini-Skirt Minnie – Sir Mack Rice
14. When Tomorrow Comes – Carla Thomas
15. The Spoiler – Eddie Purell
16. I Love You More Than Words Can Say – Otis Redding
17. If I Ever Needed Love (I Sure Do Need It Now) – Ruby Johnson
18. Same Time, Same Place – Mable John
19. Tramp – Otis Redding & Carla Thomas
20. Soul Finger – The Bar-Kays
21. Knucklehead – The Bar-kays
22. Shake [Live Europe Version] – Otis Redding
23. Born Under A Bad Sign – Albert King
24. Soothe Me (LP/Single Version) – Sam & Dave
25. I Can’t Stand Up For Falling Down – Sam & Dave
26. Don’t Rock The Boat – Eddie Floyd

[CD8]
1. My Inspiration – The Mad Lads
2. Love Sickness – Sir Mack Rice
3. Sophisticated Sissy – Rufus Thomas
4. I’ll Always Have Faith In You – Carla Thomas
5. How Can You Mistreat The One You Love – Jeanne & The Darlings
6. Love Is A Doggone Good Thing – Eddie Floyd
7. Groovin’ – Booker T. & The MG’s
8. Slim Jenkins Place (aka Slim Jenkins’ Joint) – Booker T. & The MG’s
9. The Glory Of Love – Otis Redding
10. I’m A Big Girl Now – Mable John
11. Wait You Dog – Mable John
12. You Can’t Get Away From It – Johnnie Taylor
13. Eloise (Hang On In There) – William Bell
14. Knock On Wood – Otis Redding & Carla Thomas
15. I’m Glad To Do It – C.L. Blast
16. Double Up – C.L. Blast
17. You Can’t Run Away From Your Heart – Judy Clay
18. I’ll Gladly Take You Back (Single Version) – The Charmels
19. Soul Man – Sam & Dave
20. Daddy Didn’t Tell Me – The Astors
21. Give Everybody Some – The Bar-kays
22. On A Saturday Night – Eddie Floyd
23. Don’t Hit Me No More – Mable John
24. Somebody’s Sleeping In My Bed – Johnnie Taylor
25. Winter Snow – Booker T. & The MG’s
26. Every Day Will Be Like A Holiday – William Bell
27. What’ll I Do For Satisfaction – Johnny Daye
28. Pick Up The Pieces – Carla Thomas

[CD9]
1. Down Ta My House – Rufus Thomas
2. As Long As I’ve Got You – The Charmels
3. Soul Girl – Jeanne & The Darlings
4. Cold Feet – Albert King
5. I Thank You – Sam & Dave
6. Wrap It Up – Sam & Dave
7. (Sittin’ On) The Dock Of The Bay – Otis Redding
8. Don’t Pass Your Judgement – Memphis Nomads
9. Lovey Dovey – Otis Redding & Carla Thomas
10. I Got A Sure Thing – Ollie & The Nightengales
11. Big Bird – Eddie Floyd
12. A Hard Day’s Night – The Bar-kays
13. Next Time – Johnnie Taylor
14. A Tribute To A King – William Bell
15. Every Man Oughta Have A Woman – William Bell
16. Able Mable – Mable John
17. The Memphis Train – Rufus Thomas
18. I Think I Made A Boo Boo – Rufus Thomas
19. What Will Later On Be Like – Jeanne & The Darlings
20. Hang Me Now – Jeanne & The Darlings
21. Soul Power – Derek Martin
22. Bring Your Love Back To Me – Linda Lyndell
23. A Dime A Dozen – Carla Thomas
24. Whatever Hurts You – The Mad Lads
25. The Happy Song (Dum-Dum-De-De-De-Dum-Dum) – Otis Redding
26. I Love Lucy – Albert King
27. I Ain’t Particular – Johnnie Taylor

E anche i due cofanetti successivi, già ristampati, che completano la trilogia, sarebbero da avere. Meglio di quella di “Guerre Stellari”, la prima serie!

velvet underground live at max's kansas city

Se vi eravate persi le precedenti ristampe di questo Live At Max’s Kansas City dei Velvet Underground, compresa quella doppia uscita nel 2004, potreste approfittare di questa ennesima versione uscita di recente nel box multiplo di Re-Loaded della band di Lou Reed. In questa edizione con masterizzazione targata 2015 abbiamo 15 brani tratti dal famoso concerto dell’agosto 1970 che testimonia l’ultima apparizione di Lou con il gruppo, prima della reunion del 1993.

1. I’m Waiting For The Man
2. White Light White Heat
3. I’m Set Free
4. Sweet Jane
5. Lonesome Cowboy Bill
6. New Age
7. Beginning To See The Light
8. I’ll Be Your Mirror
9. Pale Blue Eyes
10. Candy Says
11. Sunday Morning
12. After Hours
13. Femme Fatale
14. Some Kinda Love
15. Lonesome Cowboy Bill (Version 2)

monkees classic album collection

Altro cofanetto uscito di recente (tutti comunque pubblicati ieri 22 gennaio) è questo decuplo, su etichetta Rhino/Warner, che festeggia 50 anni di Monkees che con Classic Album Collection vedono ristampati in un colpo solo, a prezzo speciale, tutti i nove album della loro carriera The Monkees; More of the Monkees; Headquarters; Pieces, Aquarius, Capricorn & Jones Ltd .; The Birds, The Bees & the Monkees; Head; Instant Replay; Present; Changes, più un decimo CD che raccoglie singoli, rarità e remix

1. A Little Bit Me, A Little Bit You (Single/Album Version)
2. She Hangs Out
3. The Girl I Knew Somewhere (Mono Single Mix)
4. All Of Your Toys
5. Goin’ Down (2007 Remastered Stereo Mix)
6. D.W. Washburn
7. It’s Nice To Be With You
8. Porpoise Song (Theme from “Head”) (Single Version)
9. Someday Man
10. Do It In The Name Of Love (Single / Deluxe Reissue Album Version) – Micky Dolenz & Davy Jones/The Monkees
11. Lady Jane
12. That Was Then, This Is Now (Single Version)
13. Daydream Believer (1986 Remix)

La band di Michael Nesmith, nata quasi per scherzo a seguito di un audizione per creare un gruppo creato a tavolino che doveva essere la risposta americana ai Beatles, in seguito, per certi versi, lo è stata davvero, lasciando una notevole quantità di belle canzoni e una serie di album che sentiti ancora oggi non hanno perso una briciola della freschezza che avevano ai tempi.

muddy waters critic's choice 1947-1971 muddy waters critic's choice 1947-1971 back

L’americana Rockbeat, che di solito si occupa della pubblicazione di dischi con concerti inediti, spesso di provenienza radiofonica, questa volta edita un doppio CD, Critic’s Choice 1947-1971, che attraverso le 46 canzoni contenute nei due dischetti ripercorre la carriera di Muddy Waters. Non credo che ci sia materiale inedito, comunque se non avete nulla, ad un rapido esame della tracklist riportata qui sopra, trovate tutti i grandi classici di McKinley Morganfield, tratti dal periodo passato alla Chess Records, anche se esistono già altre mille antologie.

truth a step in the right direction

Viceversa dei The Truth in CD esisteva poco o nulla, anzi di loro si erano perse le tracce e credo che il nome dica poco a quasi tutti. Si tratta della band formata da Dennis Greaves, il bravissimo cantante e chitarrista dei Nine Below Zero, dopo lo scioglimento della propria band nel 1982, e che pubblicò tre album in quegli anni (di cui gli ultimi due, fine anni ’80, con buon successo negli States, ma con un sound che virava pericolosamente verso un AOR tamarro come pochi), peraltro non compresi in questo cofanetto da 3 CD, che infatti giustamente si chiama A Step In The Right Direction Singles Demos BBC Sessions 1983-1984, e che vede Greaves affiancato dall’altro chitarrista Mick Lister, per una versione più leggera, tra R&B, soul e Mod dei NBZ, sulla scia dello scioglimento dei Jam di Paul Weller.

Il triplo esce per la Cherry Red Records inglese e ha questo contenuto:

 [CD1: The Formation Singles]
1. Confusion (Hits Us Everytime)
2. Me And My Girl
3. A Step In The Right Direction
4. Beat Generation
5. What You Want Me To Say
6. Second Time Lucky
7. No Stone Unturned
8. Flesh And Fantasy
9. Don’t Tell Me
10. Love A Go-Go (Live)
11. From The Heart (Live)
12. Nothing’s Too Good For My Baby (Live)
13. I Get So Excited (Live)
Bonus Tracks:
14. Come On (Demo) *
15. If I Ever Find Love (Demo) *
16. Instrumental (Demo) *
17. Look My Way (Demo)
18. Sweet Sensation (Demo) *

* Previously unissued

[CD2: Live At The BBC]
In Concert At The Paris Theatre, London 19/11/83:
1. Exception Of Love
2. Listen To What I Say
3. Always On My Mind
4. Is There A Solution?
5. Beat Generation
6. The Sweetest Feeling
7. You Play With My Emotions
8. Second Time Lucky
9. A Step In The Right Direction
10. Just Can’t Seem To Stop
Live At Goldiggers, Chippenham 14/1/84:
11. Confusion (Hits Us Everytime) (Excerpt)
12. Exception Of Love
13. Listen To What I Say
14. Always On My Mind
15. Is There A Solution?
16. No Stone Unturned
17. A Step In The Right Direction
18. Second Time Lucky
19. It’s A Miracle
20. You Play With My Emotions
21. Just Can’t Seem To Stop
22. Flesh & Fantasy

All tracks previously unissued

[CD3: Live At The Marquee]
1. Love A Go Go
2. Listen To What I Say
3. Me And My Girl
4. Out Of The Darkness
5. Always On My Mind
6. Is There A Solution
7. Confusion (Hits Us Everytime)
8. You Play With My Emotions
9. What You Want Me To Say
10. It’s A Miracle
11. Don’t You Just Know It
12. Come On
13. Just Can’t Seem To Stop
14. Nothing’s Too Good For My Baby (Live)
15. Reach Out I’ll Be There
16. I’m In Tune
Bonus Tracks:
17. House Party (Live)
18. I Get So Excited (Live)

All tracks previously unissued

Come vedete moltissimo materiale inedito, tra cui un poderoso Live At The Marquee che quasi rivaleggia con quello della band originale di Greaves. Le note del libretto contenuto nel box sono firmate da Lois Wilson di Mojo, con la diretta collaborazione di Greaves e Lister.

looking stateside box

Un’altra etichetta inglese, la RPM, pubblica questo triplo cofanetto, Looking Stateside, sottotitolato 80 US R&B Mod, Soul And Garage Nuggets, che raccoglie una serie di brani rari e oscuri, spesso inediti su CD,  ancor di più di quelli contenuti nei famosi box di Nuggets. Quindi se amate garage, psych-rock, frat -rock, ma anche soul e R&B, qui c’è veramente trippa per gatti. Il cofanetto è il seguito di tre compilations, sempre di questa serie “Looking…”uscite negli scorsi anni, più orientare verso materiale di provenienza britannica. Alcuni gruppi sono anche “famosi” ( i Brogues erano quelli di I Ain’t No Miracle Worker, per noi italiani Sono Un Ragazzo Di Strada dei Corvi, Champs quelli di Tequila, in Gotta Have A New Dress di Curtis Knight, c’è Jimi Hendrix alla chitarra, Timi Yuro era quella di Hurt, sempre per noi italici, A Chi di Fausto Leali) ma in questo caso si tratta di brani veramente sconosciuti anche per gli appassionati.

[CD1]
1. Sugar Shack Queen – Georgia Lynn
2. Hey Sah Lo Ney – Mickey Lee Lane
3. Where’s My Money – Willie Jones
4. Buzzzzzz – Jimmy Gordon
5. Love Wheel – Millie Foster
6. Gotta Have New Dress – Curtis Knight
7. I Feel So Bad – Earl Wade
8. Bongo Talk – Jimmy Mcquade & The Unique Echoes
9. Take The Bitter With The Sweet – Little Gigi
10. I’m Gonna Get You – Kansas City
11. Now Let’s Popeye – Eddie Bo
12. Snow Surfin’ – Zeke Sheppard
13. Mogul Monster – The Rangers
14. You Copped My Soul – The Demetrons
15. Two Steps Ahead (Of A Woman) – Herb Johnson
16. Make It Saturday Night – The Locomotions
17. The Push And Kick – Mark Valentino
18. Tnt – The Buena Vistas
19. He’s Mine – The Swans
20. The Sweetest Boy – The Kittens
21. Switzerland – The Champs
22. I’d Rather Fight Than Switch – The Tomboys
23. Just In The Nick Of Time – Billy Lee
24. South Swell – Little Joe And The Mustangs
25. Running Around Town – Teddy & Twilights
26. I Just Want To Know – The Delacardos
27. Passing Thru Music City – Music City Swingers

[CD2]
1. I Will Love You – Richie Barrett
2. Gone – Timi Yuro
3. Tear Stained Face – Don Varner
4. The Yesterday Of Our Love – Jimmy Seals
5. These Chains Of Love (Are Breaking Me Down) – Chuck Jackson
6. Take It Baby – The Showmen
7. I Can Take Care Of Myself – The Spyders
8. Are You Satisfied – Sheila Ferguson
9. I’ll Forgive And Forget – Ron Holden
10. Never Too Young (To Fall In Love) – The Modern Redcaps
11. Has It Happened To You Yet – The Falcons
12. Put That Woman Down – John Leach
13. I’ve Got To Keep Movin’ – Charles Lamont & The Extremes
14. Can’t Live Without You – The Jay Walkers
15. Hard Hard Way – Silent Glo
16. The Boston Monkey – Richard Anthony & The Blue Notes
17. Double Life – Jerry Fuller
18. Here She Comes – Sonny Stiles and his King Men
19. It Will Be Done – Eddie Carlton
20. You’ve Got It Bad – The Kampells
21. I Wanna Be Free – Joe Tex
22. Baby I’m Coming Home – Mack Rice
23. Everybody Crossfire – Sammy Stevens
24. Yesterday Today And Tomorrow – Linda Cumbo
25. I’m A Teardrop – The Newbeats
26. Soulville – Jimmy Radcliffe
27. Some Kind Of Fever (Pray For Rain) – Maxine Sellers

[CD3]
1. Don’t Shoot Me Down – The Brogues
2. 99th Floor – The Moving Sidewalks
3. Fat City – Sons Of Champlin
4. Bird-Doggin’ – Gene Vincent
5. You Got Yours – The US Male
6. As A Matter Of Fact – The Knickerbockers (featuring Jimmy Walker)
7. It Won’t Be Long Now – The Rivals
8. Out Of Our Tree – The Wailers
9. Boss Hoss – The Sonics
10. Show Me The Way – The Free For All
11. Girl Can’t Take A Joke – The Druids
12. Crazy World – Peck’s Bad Boys
13. You Ain’t Tuff – Lindy Blaskey & The Lavells
14. Leaving Here – The Rationals
15. I Want The Rain Pt 1 – The Executioners
16. Harlem Shuffle – The Traits
17. Congo – International Bongo Band
18. Shame Shame Shame – Hal & The Prophets
19. Lazy – Georgy & The Velvet Illusions
20. Midnight Hour – The Berrys
21. Mirror Of Your Mind – We The People
22. Tobacco Road – Love Society
23. Feedback – Culver Street Playground
24. Tomorrow’s Gonna Be Another Day – Sir Raleigh & The Cupons
25. Endless Search – The Centurys
26. My Mind – The Misunderstood

Direi che anche per oggi è tutto, alla prossima.

Bruno Conti

 

Un Ripasso Più Che Doveroso! Lou Reed – The Sire Years: Complete Albums Set

lou reed complete sire warrner front

Lou Reed – The Sire Years: Complete Albums Set – Sire/Warner 10CD

Due anni fa, ad Ottobre, moriva prematuramente Lou Reed, uno dei grandi, anzi secondo me uno dei più grandi di tutti i tempi (e celebrato scandalosamente in sordina dalla stampa “che conta”, ma si sa che tra Lou ed i media l’amore non era mai sbocciato), e non è che da allora il mercato discografico sia stato inondato di iniziative a lui dedicate (anzi): è quindi con piacere che accolgo la pubblicazione di questo The Sire Years, che si occupa dell’ultima parte della carriera del rocker newyorkese, live compresi (mancano gli ultimi due album, cioè Berlin Live ed il CD in collaborazione coi Metallica Lulu, in quanto usciti per altre etichette…ed evito di citare il disco ambient Hudson River Meditations ed il live rumoristico The Creation Of The Universe preferendo consegnarli ad un giusto oblio). L’opinione comune è che il miglior periodo di Reed sia quello con la RCA/Arista, durante il quale il nostro ha prodotto capolavori assoluti come Transformer e Berlin e grandi album come Coney Island Baby, Street Hassle, The Bells e The Blue Mask, oltre a quello che per me è il più bel disco dal vivo di sempre dopo il Fillmore East degli Allman Brothers Band, cioè il formidabile Rock’n’Roll Animal: ebbene, questo boxettino smentisce in parte questa teoria, perché se è vero che Lou dopo il 1986 ha diradato di parecchio la sua produzione, è anche indubbio che ha sempre mantenuto un livello di qualità molto alto. Questo cofanetto è quindi indispensabile per chiunque voglia approfondire il discorso musicale dell’ex Velvet Underground, favorito anche dal costo per una volta contenuto (la confezione è di quelle spartane, niente note e bonus tracks, né rimasterizzazione, ma i dischi di Lou hanno sempre suonato benissimo): è dunque opportuno un breve ripasso dei dieci dischetti contenuti nella confezione.

lou reed complete sire warrner

New York (1989): Lou inizia col botto la sua nuova avventura discografica, cioè con quello che è il suo disco da me preferito dopo Transformer. New York è, come da titolo, un concept dedicato alla sua città, che descrive con toni talvolta pieni d’amore, altre volte duri e critici, non mandandole a dire come da suo costume e facendo nomi e cognomi (Rudy Giuliani, allora non ancora sindaco, Jesse Jackson, George Bush Sr., ma anche Mike Tyson e Papa Wojtyla) e preferendo parlare più del degrado urbano e dei bassifondi che dei lati positivi. Musicalmente il disco è molto rock e diretto, e vede il nostro in grande forma, accompagnato da una solida ed essenziale band e con ospiti come Maureen Tucker e Dion. Le grandi canzoni sono più d’una, dalle roccate Romeo Had Juliet, Busload Of Faith, There Is No Time e la potente Strawman, ma anche ispirate ballad come Halloween Parade, Endless Cycle o la vivace Sick Of You. Ma la punta di diamante è senza dubbio Dirty Blvd., un instant classic che dal quel momento nei concerti assumerà la stessa importanza di Walk On The Wild Side e Sweet Jane.

Songs For Drella (1990): accreditato a Lou insieme all’ex compagno dei Velvet John Cale, Songs For Drella è un affettuoso e poetico ma anche ironico omaggio al loro ex mentore Andy Warhol scomparso da poco (Drella era un suo soprannome, un incrocio tra Dracula e Cinderella, usato per descrivere il suo carattere, un misto di crudeltà e dolcezza). Suonano tutto Lou e John, il primo la chitarra ed il secondo piano e viola, ma le interpretazioni sono talmente intense che non ci si accorge dell’assenza di una band: data l’unitarietà del lavoro ha poco senso citare un brano piuttosto di un altro, ma se proprio devo dico la bella Open House, la deliziosa Nobody But You e la commovente Hello It’s Me, in assoluto una delle più toccanti interpretazioni di Lou.

Magic And Loss (1992): un altro grande disco, anche se molto diverso da New York: Magic And Loss è un album cupo e permeato da testi che parlano della morte (è infatti ispirato alla scomparsa di due cari amici di Lou, uno dei quali è il noto songwriter Doc Pomus), un tema trattato con molta meno leggerezza che su Songs For Drella, ma con un valore poetico tra i più alti mai raggiunti dal nostro. Da segnalare la diretta What’s Good (il singolo dell’epoca), la cupa ma intensa Magician, la splendida Sword Of Damocles, una delle canzoni più emozionanti di Lou, o la scorrevole Warrior King. E se non vi viene la pelle d’oca ascoltando Cremation e Harry’s Circumcision vuol dire che siete dei duri di cuore.

Set The Twilight Reeling (1996): a quattro anni da Magic And Loss (ma nel mezzo c’è stata la reunion con i Velvet Underground) Lou torna con un buon disco, anche se inferiore ai precedenti (il classico tre stelle e mezza). Ispirato in parte ancora da New York, Set The Twilight Reeling ci consegna un Reed comunque in buona forma, e si fa ricordare per l’accattivante HookyWooky, la dura Egg Cream, la controversa Sex With Your Parents ma anche per cose più rilassate come NYC Man, che sembra un rifacimento di Walk On The Wild Side, o la title track, una ballata coi fiocchi, una delle più belle di Lou, che da sola vale l’acquisto del CD.

Perfect Night: Live In London (1998): dopo l’inarrivabile Rock’n’Roll Animal, questo è il live di Lou che preferisco. Registrato in modalità elettroacustica (ma full band) al Meltdown Festival di Londra nel 1997, e con un suono davvero spettacolare, Perfect Night vede il nostro in forma strepitosa presentare una bella serie di classici del suo repertorio. La sequenza iniziale formata da I’ll Be Your Mirror, Perfect Day, The Kids, Vicious (molto diversa da quella conosciuta), Busload Of Faith e Kicks è semplicemente da urlo, ma poi abbiamo anche una stupenda Coney Island Baby, una convincente New Sensations, fino al finale a tutto rock’n’roll di Dirty Blvd. Imperdibile.

Ecstasy (2000): l’ultimo grande disco di studio di Lou (infatti a distanza di quattro anni dalla sua uscita non ho ancora deciso se Lulu è un mezzo capolavoro o un mattone indigeribile), Ecstasy è un ottimo lavoro di classico rock alla maniera del nostro che, ad eccezione della pesantissima ed inascoltabile Like A Possum (diciotto minuti quasi rumoristici), contiene diverse canzoni di livello medio-alto, come la quasi rollingstoniana Paranoia Key Of E, la grintosa Future Farmers Of America, la superba ballad Turning Time Around o la conclusiva e trascinante Big Sky. Però la copertina che ritrae Lou con un’espressione orgasmica ce la potevano risparmiare.

The Raven (2003): uno dei progetti più ambiziosi del nostro, cioè la riscrittura e messa in musica delle opere del grande Edgar Allan Poe, per un disco in parte deludente. Nonostante i molti ospiti di nome (David Bowie, Ornette Coleman, la moglie Laurie Anderson, Kate & Anna McGarrigle, The Blind Boys Of Alabama, oltre purtroppo al solito Antony che rovina coi suoi gorgheggi, o sarebbe meglio dire gargarismi sotto acido, un rifacimento della splendida Perfect Day) l’album soffre una certa pesantezza di fondo, ed i continui intermezzi narrati non contribuiscono di certo a rendere più fruibile il tutto (esiste anche una versione singola senza le parti parlate). In più, dal punto di vista compositivo il lavoro suona involuto e cerebrale, ed i brani che salvano la baracca sono quelli (pochi) dove Lou lascia fuoriuscire maggiormente la sua vena più classica: Edgar Allan Poe, un furioso ed adrenalinico rock’n’roll, Call On Me, uno slow di grande impatto emotivo, e soprattutto la maestosa Who Am I?, che farebbe la sua bella figura su qualsiasi disco del nostro.

Animal Serenade (2004): un altro live, doppio (registrato al Wiltern di Los Angeles), con un Lou Reed insolitamente loquace e spiritoso, ma quando suona fa sul serio eccome: la band è un macigno (fatta eccezione per l’ingombrante presenza di Antony Hegarty ed i suoi insopportabili vocalizzi), ed il disco ha un’atmosfera piuttosto cupa. Ci sono diversi classici dei Velvet, tra cui una toccante Sunday Morning (raramente proposta dal vivo) ed una magnifica Venus In Furs, mai così cruda ed agghiacciante; ottime anche Tell It To Your Heart, The Day John Kennedy Died ed una Street Hassle che fa il paio con Venus In Furs in quanto a drammaticità.

Considerazione finale: nel riascoltare questi dieci dischetti mi è venuta voglia di ripassare anche gli album precedenti di Lou Reed. Potenza della (grande) musica.

Marco Verdi

Velvet Underground Ristampe A Raffica: Re-Loaded 45th Anniversary Box + The Complete Matrix Tapes (E Aggiungiamo Lou Reed – The Sire Years: Complete Albums Box)

velvet re-loaded 45th anniversary

velvet complete matrix

lou reed complete sire warrner

Siamo appena alla fine della estate ma le case discografiche cominciano a fare le loro mosse per il mercato natalizio. E quindi come al solito vi aggiorno periodicamente sulle prossime uscite discografiche. Oggi parliamo dei Velvet Underground e di Lou Reed: dopo un anno poco mosso a seguito della morte di Reed avvenuta nell’ottobre 2014, il 2015 viceversa si annuncia molto movimentato. I tre box di cui vado a parlarvi usciranno tra il 30 ottobre e il 6 novembre ma ci portiamo, come di consueto, avanti con il lavoro.

La Warner, tramite l’etichetta Rhino pubblicherà una nuova edizione di Loaded, chiamata Re-Loaded 45th Anniversary Edition e va a sostituire il doppio CD pubblicato nel 1997 sempre dalla Rhino come Fully Loaded. Questa volta vengono fatte le cose in grande e come aveva fatto la Universal per gli album precedenti il box riceve il trattamento Superdeluxe e sarà addirittura di 6 CD, con i seguenti contenuti:

Disc One: Loaded Remaster
1. “Who Loves The Sun”
2. “Sweet Jane” – Full Length Version
3. “Rock & Roll” – Full Length Version
4. “Cool It Down”
5. “New Age”
6. “Head Held High”
7. “Lonesome Cowboy Bill”
8. “I Found A Reason”
9. “Train Round The Bend”
10. “Oh! Sweet Nuthin'” Session Outtakes:
11. “I’m Sticking With You” – New Remix
12. “Ocean”
13. “I Love You”
14. “Ride Into The Sun”

Disc Two: Promotional Mono Version
1. “Who Loves The Sun”
2. “Sweet Jane” – Full Length Version
3. “Rock & Roll” – Full Length Version
4. “Cool It Down”
5. “New Age”
6. “Head Held High”
7. “Lonesome Cowboy Bill”
8. “I Found A Reason”
9. “Train Round The Bend”
10. “Oh! Sweet Nuthin'”
Singles and B-Sides
11. “Who Loves The Sun”
12. “Oh! Sweet Nuthin'”
13. “Rock & Roll” *
14. “Lonesome Cowboy Bill” *

Disc Three: Outtakes And demos
1. “Rock & Roll” – Demo
2. “Sad Song” – Demo
3. “Satellite Of Love” – Demo
4. “Walk And Talk” – Demo
5. “Oh Gin” – Demo
6. “Ocean” – Demo
7. “I Love You” – Demo
8. “Love Makes You Feel Ten Feet Tall” – Demo Remix
9. “I Found A Reason” – Demo Early Versions
10. “Cool It Down” – Early Version, Remix
11. “Sweet Jane” – Early Version, Remix
12. “Lonesome Cowboy Bill” – Early Version, Remix
13. “Head Held High” – Early Version, Remix
14. “Oh! Sweet Nuthin'” – Early Version, Remix Alternate Mixes
15. “Who Loves The Sun” – Alternate Mix
16. “Sweet Jane” – Alternate Mix
17. “Cool It Down” – Alternate Mix
18. “Lonesome Cowboy Bill” – Alternate Mix
19. “Train Round The Bend” – Alternate Mix
20. “Head Held High” – Alternate Mix
21. “Rock & Roll” – Alternate Mix

Disc Four: Live At Max’s Kansas City
1. “I’m Waiting For The Man”
2. “White Light/White Heat”
3. “I’m Set Free”
4. “Sweet Jane”
5. “Lonesome Cowboy Bill”
6. “New Age”
7. “Beginning To See The Light”
8. “I’ll Be Your Mirror”
9. “Pale Blue Eyes”
10. “Candy Says”
11. “Sunday Morning”
12. “After Hours”
13. “Femme Fatale”
14. “Some Kinda Love”
15. “Lonesome Cowboy Bill” – Version 2

Disc Five: Live At The Second Fret – Philadelphia 1970

1. “I’m Waiting For The Man”
2. “What Goes On”
3. “Cool It Down”
4. “Sweet Jane”
5. “Rock & Roll”
6. “Some Kinda Love”
7. “New Age”
8. “Candy Says”
9. “Head Held High”
10. “Train Round The Bend”
11. “Oh! Sweet Nuthin'”

Disc Six: Audio DVD
96/24 Hi-Resolution Surround Sound Remix
96/24 Hi-Resolution Stereo Downmix
96/24 Hi-Resolution Original Stereo Mix

Risponde la Universal che il 6 novembre pubblicherà su etichetta Polydor The Complete Matrix Tapes, un cofanetto di 4 CD con le registrazioni integrali al Matrix di San Francisco che erano uscite a rate nel corso degli anni in varie edizioni, tra cui nel famoso triplo The Quine Tapes, nonché nel famoso doppio 1969 The Velvet Underground Live e anche nel cofanetto sestuplo della ristampa del terzo album omonimo c’erano due CD intitolati Live At The Matrix, ma questa volta, secondo gli esperti, ci sono tutti i 42 brani che formavano i nastri originali, eccoli:

Tracklist
[CD1: Set One]
01 I’m Waiting For The Man (Version 1) (14:06)
02 What Goes On (Version 1) (8:58)
03 Some Kinda Love (Version 1) (4:59)
04 Heroin (Version 1) (8:13)
05 The Black Angel’s Death Song (6:20)
06 Venus In Furs (Version 1) (4:38)
07 There She Goes Again (Version 1) (3:08)
08 We’re Gonna Have A Real Good Time Together (Version 1) (3:16)
09 Over You (Version 1) (2:24)
10 Sweet Jane (Version 1) (5:12)
11 Pale Blue Eyes (6:08)
12 After Hours (Version 1) (2:58)

[CD2: Set Two]
01 I’m Waiting For The Man (Version 2)
02 Venus In Furs (Version 2) (5:16)
03 I Can’t Stand It (Version 1) (7:54)
04 There She Goes Again (Version 2) (2:54)
05 Some Kinda Love (Version 2) (4:12)
06 Over You (Version 2) (3:07)
07 After Hours (Version 2) (2:37)
08 We’re Gonna Have A Real Good Time Together (Version 2) (3:42)
09 Sweet Bonnie Brown/Too Much (7:54)
10 Heroin (Version 2) (10:08)
11 White Light/White Heat (Version 1) (9:30)
12 I’m Set Free (4.48)

[CD3: Set Three]
01 We’re Gonna Have A Real Good Time Together (Version 3) (3:18)
02 Some Kinda Love (Version 3) (4:40)
03 There She Goes Again (Version 3) (3:02)
04 Heroin (Version 3) (8:34)
05 Ocean (11:03)
06 Sister Ray (37.08)

[CD4: Set Four]
01 I’m Waiting For The Man (Version 3) (5:31)
02 What Goes On (Version 2) (4:34)
03 Some Kinda Love (Version 4) (4:46)
04 We’re Gonna Have A Real Good Time Together (Version 4) (3:26)
05 Beginning To See The Light (5:42)
06 Lisa Says (6:05)
07 New Age (6:41)
08 Rock And Roll (6.58)
09 I Can’t Stand It (Version 2) (6:54)
10 Heroin (Version 4) (8:18)
11 White Light /White Heat (Version 2) (8:45)
12 Sweet Jane (Version 2) (4:20)

La data del 6 novembre non è certa perché alcune liste riportano anche 30 ottobre o 13 novembre, in vicinanza della pubblicazione sarò più preciso.

Infine, sempre il 30 ottobre la Warner/Rhino pubblicherà un ulteriore box con il titolo Lou Reed The Sire Years Complete Albums Box che copre la discografia di Lou Reed nel periodo 1989-2003, ovvero:

New York
Songs For Drella
Magic And Loss
Set The Twilight Reeling
Perfect Night: Live In London
Ecstasy
The Raven (2 CD)
Animal Serenade (2 CD)

Non ci dovrebbero esserci bonus o rarità, in quanto sono i soliti cofanetti Warner/Rhino a prezzo più o meno speciale, come si vede nell’immagine sopra (schiacciate sulle varie immagini per vederle ingrandite).

Mentre è scomparso dalle liste di pubblicazioni l’altro cofanetto dedicato alla discografia solista di Lou Reed, ovvero la fantomatica RCA/Arista Albums Collection che sarebbe dovuta uscire il 28 agosto, ma essendo oggi il 19 settembre se ne sono perse le tracce (ma prima di Natale potrebbe riapparire, vedremo)!

Questo è quanto, altre uscite future nei prossimi giorni.

Bruno Conti

Novità Di Fine Novembre, Parte I. R.e.m., Coldplay, Jeff Beck, Wilko Johnson & Roger Daltrey

remtv

Mentre in questi giorni sono usciti i cofanetti già annunciati dei Velvet Underground (la  ristampa Deluxe del 3° album in 6 CD), Joni Mitchell Love Has Many Faces, i primi due box da 2 CD + DVD (O Blu-Ray) della serie Live From The Vault dei Rolling Stones, è in uscita ad inizio settimana prossima in Europa (ma già disponibile negli States dal 18 novembre) quello da 4 CD dei Wilco di materiale d’archivio, Alpha Mike Foxtrot: Rare Tracks 1994-2014, nell’ultima settimana di novembre escono altri titoli interessanti da portare alla vostra attenzione, per il resto, quando possibile, cerchiamo di darvi recensioni specifiche, alcune già pubblicate, altre che lo saranno nei giorni a venire. Tra le uscite più interessanti, soprattutto per i fans dei R.e.m. c’è quella confezione da 6 DVD (non esiste, almeno al momento, il Blu-ray) dedicata al materiale video della ex band di Athens, Georgia. Intanto, comprende il materiale relativo ai due MTV Unplugged, recentemente pubblicati in CD e che molti si erano chiesti perché non uscissero anche nella loro contraparte visiva, ma si tratta solo del primo dischetto di questa lussuosa confezione, il resto è quanto segue:


DVD1
Unplugged 1991
Outtakes 1991
Unplugged 2001
Outtakes 2001

DVD2
VH1 Storytellers
Storytellers Outtakes
The Cutting Edge
Livewire
MTV 10th Anniversary Special
Video Music Awards 1993
Video Music Awards 1995
European Music Awards 1998
European Music Awards 2001
Rock And Roll Hall Of Fame Induction 2007
The Colbert Report 2008

DVD3
R.E.M. In Dallas
R.E.M. Uplink At Bowery Ballroom
Live In Cologne
Live In Cologne Outtakes

DVD4
R.E.M. At The Tabernacle, London
MTV Sonic Milan
Rock AM Ring
Rock AM Ring Outtakes

DVD5
Live At Rolling Stone, Milan
Live At Oxegen Festival
R.E.M. Live In Athens, Greece

DVD6
R.E.M. By MTV
Deleted Scenes

Ovviamente non si tratta dei concerti completi tenuti nella località indicate (a parte gli Unplugged) ma di quanto andato in onda negli anni in televisione (una televisione https://www.youtube.com/watch?v=099QC_mzfbU , da qui il nome del cofanetto, uscito per la Warner Rhino il 25 novembre.

jeff beck live in tokyo

Sempre parlando di DVD, martedì è uscito anche questo Jeff Beck Live In Tokyo, per la Eagle Rock Entertainment, ormai parte del gruppo Universal, ma non in tutti i paesi del mondo dove sono ancora in essere contratti di distribuzione con case diverse, ad esempio in Italia con la Edel. Si tratta del concerto tenuto alla Tokyo Dome City Hall il 9 aprile di quest’anno con la nuova formazione che accompagna Beck: Jonathan Joseph (drums), Nicolas Meier (guitars) and Rhonda Smith (bass). Questi i brani della track-list: 1) Loaded 2) Little Wing 3) You Know You Know 4) Hammerhead 5) Angel (Footsteps) 6) Stratus 7) Yemin 8) Where Were You 9) The Pump 10) Medley: Goodbye Pork Pie Hat / Brush With The Blues 11) You Never Know 12) Danny Boy 13) Blue Wind 14) Led Boots 15) Corpus Christi 16) Big Block 17) A Day In The Life 18) Rollin’ And Tumblin’ 19) ‘Cause We Ended As Lovers 20) Why Give It Away, per un totale di 112 minuti, compresi alcuni extra e alcuni brani che faranno parte del nuovo disco del chitarrista inglese, in uscita nel 2015. Esiste anche il Blu-Ray.

coldplay ghost stories live cd+dvd

Sempre parlando di live, una band che di solito non è famosissima per i propri concerti dal vivo (ma ne fanno parecchi) pubblica una ennesima confezione CD+DVD Ghost Stories Live 2014 che esce per la Parlophone/Warner a soli due anni di distanza dal precedente Live e registrato, in parte, nel marzo del 2014, due mesi prima della pubblicazione del nuovo disco, in un piccolo anfiteatro costruito ad hoc negli studi Sony di Los Angeles di fronte ad un pubblico ad inviti. Poi il progetto è stato ampliato, aggiungendo un CD registrato in vari concerti in giro per il mondo e nella parte video, i clip di 8 canzoni e altro materiale vario, come leggete qui sotto:

CD
1. Always In My Head (Live At The Royal Albert Hall, London)
2. Magic (Live At The Enmore Theatre, Sydney)
3. Ink (Live At Le Casino De Paris, Paris)
4. True Love (Live At The Enmore Theatre, Sydney)
5. Midnight (Live At The Royal Albert Hall, London)
6. Another’s Arms (Live At The Beacon Theatre, New York)
7. Oceans (Live At E-Werk, Cologne)
8. A Sky Full Of Stars (Live At The Royal Albert Hall, London)
9. O (Live At Royce Hall, Los Angeles)

DVD
1. Always In My Head
2. Magic
3. Ink
4. True Love
5. Midnight
6. Another’s Arms
7. Oceans
8. A Sky Full Of Stars
9. O
10. Midnight
11. Magic (Extended Director’s Cut)
12. A Sky Full Of Stars
13. True Love
14. Ink (Live At The Royal Albert Hall)
15. All Your Friends (Visual)
16. Ghost Story (Visual)
17. Always In My Head (Artwork Animation)
18. Always In My Head (Alternate Live Take)
19. Oceans (Alternate Live Take)
20. Magic (Making Of)
21. Ghost Stories (Making Of)
22. Credits

Sempre uscito il 25 novembre, c’è anche il Blu-Ray!

wilko johnson roger daltrey going back home deluxe

Mentre l’ex leader dei Dr.Feelgood, Wilko Johnson, continua a lottare gagliardamente contro la sua malattia (e spero che i soldi di questa Deluxe Edition doppia possano servirgli per pagare le spese mediche delle sue cure), non riesco a capire questa mania delle case discografiche di pubblicare nuove edizioni ampliate di dischi usciti da poco tempo, in questo caso la Universal, non è più semplice farne uscire uno nuovo?

Evidentemente no: questa edizione ampliata comprende 1 brano “nuovo” Muskrat, 4 versioni alternative di brani contenuti nel disco di studio originale, 6 canzoni registrate allo Shepherd’s Bush Empire dal vivo il 25 febbraio e 7, sempre Live, tratte dal Teenage Cancer Trust 2014 show alla Royal Albert Hall, curato da Roger Daltrey, con entrambi i musicisti presenti. Si parla anche addirittura di un nuovo disco di studio per Wilko, speriamo, lunga vita(il più possibile) al nostro amico! Comunque se ve lo siete perso al primo giro, una buona occasione per rimediare.

Il resto delle uscite di fine mese domani, siamo ancora in novembre!

Bruno Conti

Ancora Una “Infornata” Di Nuovi Cofanetti Pre-Natalizi. King Crimson, Supertramp, Wilco, Hollies, Jethro Tull, Kinks, David Bowie, John Martyn, Velvet Underground Parte II

jethro tull tull war child 40th anniversary

Come promesso ecco altri cofanetti di prossima uscita. Partiamo con…

Jethro Tull – War Child 40th Anniversary Theatre Edition – 2 CD+2DVD Parolphone/Warner – 25-11-2014

Evidentemente Steven Wilson, oltre ai suoi lavori solisti e con i Porcupine Tree, trova il tempo per proseguire il suo lavoro di restauro dell’opera dei King Crimson e dei Jethro Tull. Della band di Fripp avete letto ieri, mentre per il 25 novembre è annunciata una edizione espansa di War Child, con questo contenuto:

Disc One
1. WarChild
2. Queen and Country
3. Ladies
4. Back-door Angels
5. SeaLion
6. Skating Away on the Thin Ice of the New Day
7. Bungle in the Jungle
8. Only Solitaire
9. The Third Hoorah
10. Two Fingers

Disc Two – The Second Act: Associated Recordings
1. Paradise Steakhouse
2. Saturation
3. Good Godmother*
4. SeaLion II
5. Quartet
6. WarChild II*
7. Tomorrow Was Today*
8. Glory Row
9. March, The Mad Scientist
10. Rainbow Blues
11. Pan Dance

WarChild Orchestral Recordings

12. The Orchestral WarChild Theme*
13. The Third Hoorah (Orchestral Version)*
14. Mime Sequence*
15. Field Dance (Conway Hall Version)*
16. Waltz Of The Angels (Conway Hall Version)
17. The Beach (Part I) (Morgan Master Recording)*
18. The Beach (Part II) (Morgan Master Recording)*
19. Waltz Of The Angels (Morgan Demo Recording)*
20. The Beach (Morgan Demo Recording)*
21. Field Dance (Morgan Demo Recording)*

* Previously Unreleased

DVD 1 (Audio & Video)

Contains:
* WarChild remixed to 5.1 DTS and AC3 Dolby Digital surround sound and 96/24 PCM stereo.
* A flat transfer from the original 1974 LP master at 96/24 PCM stereo.
* A flat transfer of the original 1974 Quad LP (with additionally Glory Row & March, The Mad Scientist) at 5.1 (4.0) DTS and AC3 Dolby Digital surround sound.
* Video clips of a Montreux photosession and press conference on 11th January 1974 and The Third Hoorah promo footage with remixed stereo audio.

DVD 2 (Audio)

Contains:
* An additional eleven group recordings from the WarChild sessions and later, including 3 previously unreleased tracks, and 4 orchestral recordings from the WarChild sessions mixed to 5.1 DTS and AC3 Dolby Digital surround sound and 96/24 PCM stereo.
* Six additional orchestral recordings (five previously unreleased) mixed by Robin Black in 1974, now in 96/24 PCM stereo.

kinks the anthology

The Kinks – The Anthology 1964-1971 – 5CD Sony Legacy/Sanctuary – 18-11-2014 UK/ 09-12-2014 USA

Come era stato recentemente per gli Small Faces, anche per i Kinks continuano ad uscire cofanetti: tra novembre e dicembre, mercato inglese ed americano, ma le date cambiano in continuazione, quindi sono indicative, esce questo ennesimo box per festeggiare il 50° Annoversario della band dei fratelli Davies, da Muswell Hill, Londra. Come al solito ci sarà la solita pletora di rarità, o presunte tali, ma il sottoscritto si ferma al precedente box da 6 CD, Picture Book, uscito nel 2008. Abbiamo già dato, grazie. Per chi fosse interessato, come al solito questi i contenuti:

CD1:

1. I’m A Hog For You, Baby – The Boll-Weevils
2. I Don’t Need You Anymore (demo)
3. Ev’rybody’s Gonna Be Happy (demo)
4. Long Tall Sally
5. I Took My Baby Home
6. You Still Want Me
7. You Do Something To Me
8. You Really Got Me
9. It’s All Right
10. Beautiful Delilah
11. Just Can’t Go To Sleep
12. I’m A Lover, Not A Fighter (mono alternate)
13. Little Queenie (Live At The Playhouse Theatre, 1964)
14. Too Much Monkey Business (alternate take)
15. Stop Your Sobbing (mono)
16. All Day And All Of The Night
17. I Gotta Move
18. I Gotta Go Now
19. I’ve Got That Feeling (Live At Piccadilly Studios, 1964)
20. Tired Of Waiting For You
21. Come On Now (alternate mix)
22. Look For Me Baby
23. Nothin’ In The World Can Stop Me Worryin’ ‘Bout That Girl
24. Wonder Where My Baby Is Tonight
25. Don’t Ever Change
26. You Shouldn’t Be Sad
27. Something Better Beginning
28. Ev’rybody’s Gonna Be Happy
29. Who’ll Be The Next In Line (Session Fragment – Backing track)
30. Who’ll Be The Next In Line (alternate)
31. Set Me Free
32. I Need You
33. Interview: Clay Cole Meets The Kinks June 17, 1965

ALL TRACKS IN MONO SOUND SYSTEM
Tracks 5-13, 15-19 and 21-33 Produced by SHEL Talmy
Tracks 14 and 20 Produced by BERNIE ANDREWS

CD2:

1. See My Friends
2. Never Met A Girl Like You Before
3. I Go To Sleep (demo)
4. A Little Bit Of Sunlight (demo)
5. Tell Me Now So I’ll Know (alternate demo)
6. When I See That Girl Of Mine (demo)
7. There’s A New World Just Opening For Me (demo)
8. This Strange Effect (Live At Aeolian Hall, 1965)
9. Hide And Seek (Live At Aeolian Hall, 1965)
10. A Well Respected Man
11. Such A Shame
12. Do not You Fret
13. Till The End Of The Day
14. Where Have All The Good Times Gone
15. Milk Cow Blues
16. I Am Free
17. The World Keeps Going Round
18. I’m On An Island
19. You Can not Win
20. Time Will Tell
21. Dedicated Follower Of Fashion (Snippet Login – Tomas 1-3)
22. Dedicated Follower Of Fashion (single version)
23. Sittin ‘On My Sofa
24. She’s Got Everything (Backing Track Take Two)
25. She’s Got Everything (Mono alternate version)
26. Mr. Reporter (version one)
27. All Night Stand (demo)

ALL TRACKS IN MONO SOUND SYSTEM
TRACKS 1, 2, 10-26 Produced by SHEL Talmy
Tracks 8 and 9 Produced by Keith Bateson

CD3:

1. Sunny Afternoon (mono)
2. I’m Not Like Everybody Else (mono)
3. Dandy (mono)
4. Party Line (mono)
5. Rosy Will Not You Please Come Home (mono)
6. Too Much On My Mind (Mono)
7. Session Man (mono)
8. Most Exclusive Residence For Sale (mono)
9. Fancy (mono)
10. Dead End Street (mono)
11. Big Black Smoke (alternate stereo mix)
12. Mr. Pleasant (stereo)
13. This Is Where I Belong (stereo)
14. Village Green (stereo)
15. Two Sisters (stereo)
16. Waterloo Sunset (Snippet Sign – Backing Track Take Two)
17. Waterloo Sunset (stereo)
18. Act Nice And Gentle (stereo)
19. Harry Rag (stereo) (Snippet session)
20. Harry Rag (stereo)
21. Death Of A Clown (stereo) – Dave Davies
22. Love Me Till The Sun Shines (stereo) – Dave Davies
23. David Watts (stereo)
24. Tin Soldier Man (stereo)
25. Afternoon Tea (alternate stereo mix)
26. Funny Face (stereo) – Dave Davies
27. Lazy Old Sun (alternate stereo mix)
28. Susannah’s Still Alive (stereo) – Dave Davies
29. Good Luck Charm (stereo) – Dave Davies

Tracks 1-9, 11-20, 23 and 24 produced by Talmy SHEL
Tracks 10, 21, 22, 25-29 Produced by RAY DAVIES

CD4:

1. Autumn Almanac (mono)
2. Lavender Hill (mono)
3. Rosemary Rose (stereo)
4. Wonderboy (mono)
5. Polly (mono)
6. Lincoln County (single stereo version) – Dave Davies
7. Did You See His Name? (Stereo alternate ending)
8. Days (Snippet session)
9. Days (stereo)
10. Misty Water (alternate mix)
11. Do You Remember Walter (mono)
12. Picture Book (mono)
13. Johnny Thunder (stereo remix)
14. Big Sky (mono)
15. Animal Farm (mono)
16. Starstruck (mono)
17. Pictures In The Sand (mono)
18. People Take Pictures Of Each Other (stereo Mix for Europe)
19. Interview: Ray Davies talks about Village Green Preservation Society (mono)
20. The Village Green Preservation Society (Live At The Playhouse Theatre, 1968) (mono)
21. Hold My Hand (stereo) – Dave Davies
22. Creeping Jean (stereo) – Dave Davies
23. Berkeley Mews (stereo)
24. Till Death Us Do Part (mono)
25. When I Turn Out The Living Room Light (mono)
26. Where Did My Spring Go (mono)
27. Plastic Man (stereo) )
28. King Kong (mono)
29. This Man He Weeps Tonight (Mono)
30. Reprise US Tour Spot (stereo)

Tracks 1-18, 21-29 Produced by RAY DAVIES
Tracks 19 & 20 Produced by BILL BEBB

CD5:

1. Victoria (stereo)
2. Some Mother’s Son (stereo)
3. Drivin ‘(stereo)
4. Shangri-La (stereo)
5. She’s Bought A Hat Like Princess Marina (stereo)
6. Young And Innocent Days (stereo)
7. Mindless Child Of Motherhood (stereo) – The Kinks Featuring Dave Davies
8. Lola (mono)
9. Apeman (stereo)
10. Strangers (stereo)
11. Get Back In The Line (stereo)
12. Anytime (stereo)
13. This Time Tomorrow (stereo)
14. A Long Way From Home (stereo)
15. Powerman (stereo)
16. Got To Be Free (stereo)
17. Dreams (stereo)
18. Moments (stereo)
19. The Way Love Used To Be (stereo)
20. God’s Children (stereo)

PLUS 7 “SINGLE

La scritta finale vuol dire che nella confezione ci sarà un 45 giri, tradotto per i non collezionisti!

david bowie nothing has changed

David Bowie – Nothing Has Changed – 2 CD o 3 CD Deluxe Edition Sony Legacy -18-11-2014

Anche il “Duca Bianco” ci propone o ci propina, tramite la sua ultima casa discografica, una ennesima antologia, ma è quella definitiva. In attesa di un nuovo album, annunciato da Tony Visconti in probabile uscita a primavera del 2015, David Bowie ci regala ben “un” brano nuovo, Sue (Or In A Season Of Crime) https://www.youtube.com/watch?v=3GodUgnO7lY , prodotto dall’appena nominato Visconti, più un inedito Let Me Sleep Beside You, dall’album del 2001 Toy rimasto inedito, Your Turn To Drive, sempre dalle stesse sessions, poi “apparse” in rete nel 2011, e Shadow Man, idem come sopra. Tutti e quattro i brani sono nella versione tripla, due sono presenti in quella doppia, mentre gli “astuti” giapponesi ne pubblicheranno una versione esclusiva singola, con il brano nuovo. Contenuti del triplo CD a seguire:

CD1
1. Sue (Or In A Season Of Crime) (7.40)
2. Where Are We Now? (4.09)
3. Love Is Lost (Hello Steve Reich Mix By James Murphy For The DFA Edit) (4.07)
4. The Stars (Are Out Tonight) (3.57)
5. New Killer Star (Radio Edit) (3.42)
6. Everyone Says ‘Hi’ (Edit) (3.29)
7. Slow Burn (Radio Edit) (3.55)
8. Let Me Sleep Beside You (3.14)
9. Your Turn To Drive (4.44)
10. Shadow Man (4.48)
11. Seven (Marius De Vries Mix) (4.12)
12. Survive (Marius De Vries Mix) (4.18)
13. Thursday’s Child (Radio Edit) (4.25)
14. I’m Afraid Of Americans (V1) (Clean Edit) (4.30)
15. Little Wonder (Edit) (3.40)
16. Hallo Spaceboy (PSB Remix) (With The Pet Shop Boys) (4.23)
17. Heart’s Filthy Lesson (Radio Edit) (3.32)
18. Strangers When We Meet (Single Version) (4.21)

CD2
1. Buddha Of Suburbia (4.24)
2. Jump They Say (Radio Edit) (3.53)
3. Time Will Crawl (MM Remix) (4.18)
4. Absolute Beginners (Single Version) (5.35)
5. Dancing In The Street (With Mick Jagger) (3.20)
6. Loving The Alien (Single Remix) (4.45)
7. This Is Not America (With The Pat Metheny Group) (3.51)
8. Blue Jean (3.11)
9. Modern Love (Single Version) (3.56)
10. China Girl (Single Version) (4.15)
11. Let’s Dance (Single Version) (4.08)
12. Fashion (Single Version) (3.25)
13. Scary Monsters (And Super Creeps) (Single Version) (3.32)
14. Ashes To Ashes (Single Version) (3.35)
15. Under Pressure (With Queen) (3.56)
16. Boys Keep Swinging (3.17)
17. ‘Heroes’ (Single Version) (3.35)
18. Sound And Vision (3.03)
19. Golden Years (Single Version) (3.27)
20. Wild Is The Wind (2010 Harry Maslin Mix) (5.58)

CD3
1. Fame (4.14)
2. Young Americans (2007 Tony Visconti Mix Single Edit) (3.13)
3. Diamond Dogs (5.56)
4. Rebel Rebel (4.28)
5. Sorrow (2.53)
6. Drive-In Saturday (4.29)
7. All The Young Dudes (3.08)
8. The Jean Genie (Original Single Mix) (4.05)
9. Moonage Daydream (4.40)
10. Ziggy Stardust (3.12)
11. Starman (Original Single Mix) (4.10)
12. Life On Mars? (2003 Ken Scott Mix) (3.49)
13. Oh! You Pretty Things (3.11)
14. Changes (3.33)
15. The Man Who Sold The World (3.56)
16. Space Oddity (5.12)
17. In The Heat Of The Morning (3.00)
18. Silly Boy Blue (3.54)
19. Can’t Help Thinking About Me (2.46)
20. You’ve Got A Habit Of Leaving (2.32)
21. Liza Jane (2.18)

john martyn best of island years

John Martyn – The Best Of The Island Years – 4 CD Island/Universal – 04-11-2014

Come era stato per Sandy Denny, la Island/Universal pubblicherà questo cofanetto con il “meglio” estratto dal cofanetto da 18 CD uscito lo scorso anno, The Island Years https://www.youtube.com/watch?v=0Nk4j_Ur554 , dedicato a John Martyn, pescando tra tutti gli inediti che erano contenuti in quella opera omnia: ovviamente non è l’integrale degli inediti, visto che c’erano ben 2 concerti completi mai pubblicati, la prima versione di The Apprentice e un DVD di materiale raro ed edito, ma comunque la selezione è esaustiva ed il prezzo molto più contenuto, anche se il “cofanettone” è una meraviglia! Ecco la tracklist della versione da 4 CD, in uscita il 4 novembre:

CD1
1. Go Easy – Alt Take # 2 (4:34)
2. Bless The Weather – Alt Take (4:51)
3. Just Now – Alt Take #2 (3:37)
4. Head And Heart – Alt Take (4:59)
5. Glistening Glyndebourne (7:47)
6. May You Never – Live At The Hanging Lamp (4:18)
7. Head And Heart – Live At The Hanging Lamp (3:57)
8. I’d Rather Be The Devil – Live At The Hanging Lamp (7:50)
9. Solid Air – Alt Take (4:30)
10. Over The Hill – Alt Take (3:17)
11. I’d Rather Be The Devil – Alt Take #2 (6:02)
12. Go Down Easy – Alt Take #3 (5:11)
13. Dreams By The Sea – Alt Take (3:22)
14. May You Never – Alt Take (3:46)
15. Fine Lines – Alt Take (3:55)

CD2
1. The Glory Of Love – Alt Take (2:40)
2. Make No Mistake – Alt Take (6:45)
3. Sunday’s Child – Alt Take (6:30)
4. Spencer The Rover – BBC Sight And Sound (3:53)
5. Eight More Miles – Alt Take (2:44)
6. Outside In – Liver At Leeds (18:56)
7. Solid Air – Live At Leeds (7:10)
8. The Man At The Station – Live At Leeds (2:42)
9. Dealer – Alt Take (5:16)
10. One World – Alt Take (4:19)
11. Smiling Stranger – Alt Take (3:35)
12. Certain Surprise – Alt Take #2 (4:00)

CD3
1. Couldn’t Love You More – Alt Take (3:14)
2. Big Muff – Take 1 (7:11)
3. Dancing – Alt Take #2 (3:54)
4. Small Hours – Alt Take (9:50)
5. Black Man At Your Shoulders (8:30)
6. Some People Are Crazy – Alt Take (4:12)
7. Grace And Danger – Alt Take (7:37)
8. Johnny Too Bad – Alt Take (7:18)
9. Hi Heel Sneakers – Unreleased Song (3:17)
10. Running Up The Harbour – Alt Take (4:38)
11. Sweet Little Mystery – Old Grey Whistle Test – 10/1/1981 (4:58)
12. Our Love – Alt Take (5:54)
13. After Tomorrow Night – Alt Take (4:36)

CD4
1. Sapphire – Andy Lydon Mix (4:49)
2. Over The Rainbow – Andy Lydon Mix (3:47)
3. Fisherman’s Dream – Andy Lydon Mix (4:33)
4. Mad Dog Days – Andy Lydon Mix (5:21)
5. Love In Your Life – Previously Unreleased Song (3:26)
6. Solid Air – Live At Glastonbury (5:42)
7. Bless The Weather – Live At Glastonbury (4:10)
8. Lonely Love – Alt Take (3:22)
9. Angeline – Alt Take (5:03)
10. Piece By Piece – Take 1 (3:58)
11. The River (4:17)
12. Send Me One Line (5:12)
13. The Apprentice (4:16)
14. Lifeline (3:52)
15. Patterns In The Rain (3:26)
16. John Wayne – Live At The London Palladium (8:03)

velvet underground the velvet underground

Velvet Underground – The Velvet Underground (3rd Album) – 6 CD Polydor/Universal 25-11-2014

Proseguendo nella serie di ristampe del 45° anniversario dell’uscita dall’album originale esce anche la ristampa del terzo disco della band di Lou Reed (che ci ha lasciato circa un anno fa, il 27 ottobre dello scorso anno), conosciuto semplicemente come The Velvet Underground e pubblicato in origine dalla MGM nel marzo del 1969. Niente più John Cale e spazio al nuovo arrivato Doug Yule. Il disco originale, bellissimo, aveva solo 10 brani https://www.youtube.com/watch?v=juyTTZZumCQ , in questa versione Super Deluxe, ce n’è giusto “qualcuna” in più, 65 canzoni, in studio e dal vivo:
DISC ONE: THE VELVET UNDERGROUND

(“The Val Valentin Mix”)

1. CANDY SAYS

2. WHAT GOES ON

3. SOME KINDA LOVE

4. PALE BLUE EYES

5. JESUS

6. BEGINNING TO SEE THE LIGHT

7. I’M SET FREE

8. THAT’S THE STORY OF MY LIFE

9. THE MURDER MYSTERY

10. AFTER HOURS

DISC TWO: THE VELVET UNDERGROUND

(“The Closet Mix”)

1. CANDY SAYS

2. WHAT GOES ON

3. SOME KINDA LOVE

4. PALE BLUE EYES

5. JESUS

6. BEGINNING TO SEE THE LIGHT

7. I’M SET FREE

8. THAT’S THE STORY OF MY LIFE

9. THE MURDER MYSTERY

10. AFTER HOURS

11. BEGINNING TO SEE THE LIGHT (alternate “Closet Mix”)

DISC THREE: THE VELVET UNDERGROUND

(“Promotional Mono Mix”)

1. CANDY SAYS

2. WHAT GOES ON

3. SOME KINDA LOVE

4. PALE BLUE EYES

5. JESUS

6. BEGINNING TO SEE THE LIGHT

7. I’M SET FREE

8. THAT’S THE STORY OF MY LIFE

9. THE MURDER MYSTERY

10. AFTER HOURS

Mono Single released April 1969

11. WHAT GOES ON

12. JESUS

DISC FOUR: 1969 SESSIONS

1. FOGGY NOTION (original 1969 mix) +

2. ONE OF THESE DAYS (new 2014 mix) +

3. LISA SAYS (new 2014 mix) +

4. I’M STICKING WITH YOU (original 1969 mix) +

5. ANDY’S CHEST (original 1969 mix) +

6. CONEY ISLAND STEEPLECHASE (new 2014 mix)+

7. OCEAN (original 1969 mix)

8. I CAN’T STAND IT (new 2014 mix) +

9. SHE’S MY BEST FRIEND (original 1969 mix) +

10. WE’RE GONNA HAVE A REAL GOOD TIME TOGETHER (new 2014 mix) +

11. I’M GONNA MOVE RIGHT IN (original 1969 mix)

12. FERRYBOAT BILL (original 1969 mix)

13. ROCK & ROLL (original 1969 mix)

14. RIDE INTO THE SUN (new 2014 mix) +

+ previously unreleased mixes

DISC FIVE: LIVE AT THE MATRIX

November 26 & 27, 1969 (Part 1)

1. I’M WAITING FOR THE MAN *

2. WHAT GOES ON *

3. SOME KINDA LOVE **

4. OVER YOU *

5. WE’RE GONNA HAVE A REAL GOOD TIME TOGETHER *

6. BEGINNING TO SEE THE LIGHT **

7. LISA SAYS **

8. ROCK & ROLL **

9. PALE BLUE EYES *

10. I CAN’T STAND IT ANYMORE *

11. VENUS IN FURS *

12. THERE SHE GOES AGAIN *

DISC SIX: LIVE AT THE MATRIX

November 26 & 27, 1969 (Part 2)

1. SISTER RAY ***

2. HEROIN *

3. WHITE LIGHT/WHITE HEAT **

4. I’M SET FREE *

5. AFTER HOURS *

6. SWEET JANE **

All mixes previously unreleased.

* previously unreleased performance

** different source mix of this performance appears on 1969: The Velvet Underground Live

*** different source mix of this performance appears on The Quine Tapes Box Set

E dalle prime informazioni non dovrebbe, una volta tanto, essere neppure troppo costoso, indicativamente tra i 50 e i 60 euro (sempre da prendere con beneficio d’inventario tutti i prezzi che riporto con molto anticipo).

Dire che per il momento, a livello cofanetti, è tutto, ma ne mancano alcuni, tipo il sestuplo limitato dal vivo dei Dexys Midnight Runners e altri di cui mi riservo di parlarvi nei prossimi giorni, insieme ad altre uscite interessanti, senza tralasciare le immancabili recensioni.

Alla prossima.

Bruno Conti